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Autore: nikolas    01/09/2012    4 recensioni
Gli specchi cadevano da ogni parte, terrorizzati, Stefano e Laura erano scappati a gambe levate e si erano accorti della mancanza di Miriam quando ormai era troppo tardi ed erano già usciti dal castello. Fu quel giorno che Miriam scomparve nel nulla, senza lasciare nessuna traccia, se non nei ricordi e nei sogni di chi l’aveva amata.
[Prima classificata al contest "Se l'amore non ti ha fatto commettere mai neanche la più piccola follia, vuol dire che non hai mai amato" preso gentilmente in gestione da MmeBovary sul forum di efp]
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MEMORIES ARE THE MIRROR OF THE PAST - I ricordi sono lo specchio del passato (2^ parte)

Dalla scomparsa di Miriam erano passati moltissimi anni, ma Carlos, appena Laura e Stefano avevano finito di raccontare la triste vicenda, era andato su tutte le furie, li aveva insultati e li aveva minacciati dicendo che, se non avessero fatto al più presto chiarezza sull’accaduto, avrebbe raccontato tutto alla polizia.
Era stata proprio la terribile reazione di Carlos a spingere Stefano e Laura a darsi appuntamento la mattina successiva davanti alla Rocca Especto: i due non sapevano minimamente da che parte iniziare per far chiarezza sulla scomparsa di Miriam, il comportamento di Carlos li aveva spaventati e confusi, ma c’erano ancora molti tasselli del puzzle che dovevano essere rimessi al proprio posto. Per questo motivo i due vecchi amici, la mattina successiva, si erano presentati entrambi in anticipo rispetto all’orario prefissato per l’appuntamento e, senza fiatare, erano rientrati per l’ultima volta in quel maledetto palazzo che aveva creato loro tanti problemi e che custodiva i loro più brutti ricordi al fine di tentare l’ultima ricerca di Miriam.
Dentro al castello l’aria era rarefatta e irrespirabile, dovevano essere anni che nessuno metteva più piede lì dentro, forse erano stati proprio loro due ad entrarci per ultimi. Tutto al suo interno sembrava uguale a come lo avevano lasciato trent’anni prima.
O forse non proprio tutto.
Le specchiere erano tutte infrante al suolo esattamente come decine di anni prima, ma c’era un particolare che né Stefano né Laura ricordavano, un particolare troppo grande per essere dimenticato e troppo vistoso per non essere notato: nell’ultima stanza, quella più piccola, la stanza che si trovava in cima al castello, c’erano due grandi specchi disposti verticalmente uno accanto all’altro che riflettevano entrambi l’immagine di una Miriam diciottenne profondamente diversa da come se la ricordavano: questa Miriam era trasandata, sporca e, all’altezza del suo petto, c’erano tre profondi tagli.
Appena la scena si era presentata loro davanti, Stefano e Laura non erano riusciti a far a meno di gridare e non appena la Miriam dello specchio di destra aveva parlato, i due avevano iniziato a sfiorarsi impercettibilmente le mani, fino a stringersele l’uno con l’altra. Le parole della Miriam di destra erano state le seguenti: “Finalmente ce l’avete fatta, per una volta avete avuto il coraggio di concludere una faccenda, di arrivare a capo di una situazione. Come vi sentite? Potenti? Invulnerabili? Ah, poveretti! Quella codardia che per anni aveva contraddistinto le vostre vite si è forse dissolta? Ebbene, io sono qui per proporvi un’importante occasione, se voi deciderete di riflettere le vostre immagini in questo specchio, ricomincerete tutto, tornerete al giorno seguente alla mia scomparsa e avrete la possibilità di crearvi una vostra vita insieme. In caso contrario io non ho più nulla da dirvi”. Le parole della Miriam riflessa nello specchio di destra erano state molto dure, piene di sarcasmo e di risentimento; di fatto però la ragazza offriva loro una possibilità davvero appetibile. Qualche secondo dopo che la Miriam di destra aveva finito di parlare era toccato a quella di sinistra, senza dare tempo a Stefano e Laura di parlarsi e di confrontarsi riguardo l’accaduto. Questa, dalle cui parole trapelavano malinconia e dolcezza allo stesso tempo, aveva detto loro:” Ciao miei carissimi amici, vedete come sono ridotta? Voi non siete qui per caso, avete ricevuto una possibilità irripetibile: quella di vivere finalmente insieme e di amarvi per il resto dei vostri giorni. Purtroppo però vi devo dire che anche il mio specchio potrebbe offrirvi qualcosa che bramate da qualche giorno ormai: se vi rifletterete qui, scoprirete che cosa mi è accaduto quel lontano giorno d’estate, assisterete da spettatori alla mia fine. Non voglio crearvi alcun tipo di pressione, vi devo però dire che per rifletterete le vostre immagini in una delle due specchiere la decisione deve essere unanime e condivisa, inoltre una volta che vi sarete specchiati in una delle due, l’altra inevitabilmente si distruggerà. La decisione spetta a voi”.
Stefano e Laura erano interdetti, certo avrebbero potuto fuggire un’altra volta, fingere nuovamente che non fosse successo niente, ma non era forse giunto il momento per ognuno di assumersi le proprie responsabilità? Di rischiare qualcosa facendo una scelta e mettendosi in gioco un volta per tutte? Forse, ma forse, per loro, anche questa volta il gioco non valeva la candela.
FINE SECONDA PARTE

---> Questa è la seconda parte del racconto, spero veramente che vi piaccia! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia, anche al punto in cui è arrivata, quindi recensite il testo! La terza parte la pubblicherò con qualche giorno di ritardo, al massimo una settimana :) Grazie mille per l'attenzione!
  
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