Un
Senso di Te: La Lettera
Da quel giorno piangeva. Piangeva ogni volta che era da sola, mentre continuava
a leggere la lettera e la ricetta.
Nel pomeriggio aveva le prove di teatro ma, visto che non aveva grossi impegni,
si ritrovò il largo anticipo e sola.
Salì sul palco e si sedette sul ciglio, dondolava le gambe mentre la lettera,
come per magia, era uscita dalla tasca della borsa e se la ritrovò fra le
mani...
Ho capito che ti amo
Quelle parole le rimbombavano nella mente, aveva trovato qualcuno che l'amava e
lei? Lei aveva rovinato tutto.
Calde lacrime iniziarono a rigarle il viso: partirono dagli occhi castani e poi
sempre più giù, fino ad arrivare al mento e poi, cadevano a terra. Alle
lacrime, si aggiungessero singhiozzi soffocati.
Chi avrebbe visto in quello stato Sharpay
Evans avrebbe pensato che fosse una sua sosia o,
semplicemente, stava provando per il Musical d'Inverno. Questo fu il primo
pensiero di Troy Bolton,
che, entrando nella stanza vide la Bionda con la testa bassa che piangeva...
non sapeva cosa fare: fare finta di nulla e andarsene?
Avvicinarsi?
Optò per la seconda: si avvicinò piano e poi si
sedette accanto a lei.
<< In anticipo oggi? >>
<< Si >> rispose la ragazza con un filo di
voce, mentre cercava un fazzoletto nella sua borsa. Non lo trovò. << Hai... hai un fazzoletto? >>
<< Come? Ah un fazzoletto... eccolo tieni
>> le porse il fazzoletto di stoffa, rosso e bianco naturalmente, e lei
si asciugò delicatamente le lacrime. Si fermò un attimo: il
fazzoletto profumava, le piaceva quel profumo: forte e delicato nello stesso
tempo, un po' come lei.
Tenne il fazzoletto in mano e stettero zitti per un po' di minuti. Quando lui iniziò a canticchiare a bassa una voce a lei nota:
<< We're soarin', flyin'. There's not a
star in heaven, that we can't reach...>>
<< If we’re trying,
so we’re breaking free... >> Iniziarono con un tono basso la canzone,
sembrava che le parole le sussurravano, ma non osavano alzare la voce. Troy Bolton non avrebbe mai voluto
farsi vedere mentre cantava con la Regina del Ghiaccio, quel nomignolo con cui,
lui e Chad, avevano soprannominato Sharpay Evans. Quest'ultima non avrebbe mai voluto, invece, far vedere che
era debole e per di più che si faceva consolare da un Wildcats,
che non sia il su... Zeke.
Quella magica atmosfera venne spezzata dalla Darbus, che accompagnata da Ryan,
il fratello di Sharpay, sbatté la porta
dell'auditorium e urlò: << Bolton! >>
Sharpay si alzò e si chiuse nel camerino con la scusa
di provarsi i costumi di scena, mentre Troy si alzò e
rispose alla professoressa: << Si, Professoressa Darbus?
>>
<< Vedo che per una volta non siamo in ritardo...>> un lieve
imbarazzo si notò nelle guance del Playmaker, mentre
abbassò la testa notò un foglio per terra, si abbassò e vide che era una
lettera: era quella che Sharpay teneva in mano quando
gli porgeva il fazzoletto.
Fece finta di nulla e la mise nella tasca della tuta. Mentre
pensava come riuscisse a chiamare "La Regina di Ghiaccio" una ragazza
con la voce così calda.
Arrivato a casa dopo le prove e aver salutato la madre velocemente, Troy si buttò nel letto della sua camera e tirò velocemente
fuori la lettera dai pantaloni. La lesse piano e si chiese come la
ragazza potesse piangere. Lui le aveva detto che l'amava e l'aveva perdonata per le sue azioni. E'
vero, lui è partirto ma Zeke
è Zeke e manca un po' a tutti. Da quando si era messo
insieme a Sharpay li
frequentava sempre meno. Sharpay stava antipatica a
tutta la squadra e il grande affetto era ricambiato da
lei. Però nonostante tutto, ogni Wildcats continuava
a volergli un mondo di bene, infatti giocava sempre
meglio ed aveva un ruolo importante nell squadra:
ogni volta che un allenamento andava male o perdevano una partita lui compariva
con i suoi dolci, che mettevano il sorriso a tutti. Anche Sharpay
era cambiata, restava sempre Sharpay ma un po' più
addolcita, ma l'ultima settimana che Zeke è rimasto, prima di partire, era ritornata la Evans di prima.
Si ricordò come lo aveva salutato Zeke e sorrise:
<< Non metterti mai con una bionda, ricordatelo fratello >> e lui
aveva collegato il tutto ad una cheerlader, che gli
faceva il filo anche se aveva Gabriella accanto a sè.
Ma adesso, adesso che aveva passato quella mezz'ora con Sharpay aveva capito chi era la bionda che aveva
fatto soffrire Zeke, che lui non consigliava a
nessuno.
***
Eccomi qui con un nuovo capitolo, scusatemi se il primo è scritto un po' male,
ma, ho cercato di correggerlo un pochino.
Volevo ringraziare Evascence88 per la sua recensione: sono contenta che ti piaccia
e spero la seguirai fino alla fine. ^^
Recensite ancora! Mi raccomando! ;)