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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    01/09/2012    6 recensioni
Prima fanfic del mio OC, Kazetsuki "Zael" Aster! Spero vi piaccia; sarà diversa perché sarà TUTTA in prima persona con diversi POV, quindi niente narratore esterno ma solo narratori interni alla storia.
Faccio presente che è la prima parte di una serie.
Se la leggete, mi fareste un grossissimo favore se la recensiste, poiché da tutte le recensioni (siano esse positive, neutre o negative) si può trarre spunto per migliorare il proprio stile.
Ci saranno spoiler riguardo alle tecniche: saranno presenti infatti tecniche di Inazuma Eleven 3 (quelle del FFI) e di Inazuma Eleven GO.
Spero vi piaccia XD
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 10 - OSTILITÀ E SORPRESE

 
Ulvida’s POV
 
-E così li hai salvati, eh, Aster?-
Lui, appena tornato dal campo della Haruken, si voltò e mi rispose.
-Non avevano il diritto di vedere cancellati i loro ricordi e di dimenticare questo inferno. Unendosi alla Raimon si ricorderanno perché hanno iniziato a giocare a calcio.-
Sorrisi: Aster non si era fatto condizionare dal meteorite. Rimaneva sempre sé stesso, freddo ma a suo modo gentile.
-E di Jyuka che mi dici?-
Si girò in modo improvviso, e mi guardò con gli occhi sbarrati... o almeno lo supponevo, visto che il suo occhio sinistro era coperto dai capelli come di consueto.
-Non è bello far soffrire una ragazza, dovresti averlo imparato.-
-Reina... ti ho ritrovata. Come posso provare anche solo a pensare ad un’altra ragazza?-
Mi avvicinai a lui, e lo abbracciai, gesto che lui ricambiò. Sentivo il suo corpo freddo, mentre gli trasmettevo calore; sentivo i battiti regolari del suo cuore, mentre si confondevano con i miei; fra noi c’era un’intesa che mai avrei avuto io con un altro, e lui con un'altra. Ma non potevo avere il privilegio di amarlo soltanto. Iniziai a piangere senza nemmeno accorgermene.
-Reina, cos’hai?-
Le ha sentite.
-Aster... non mi interessa.-
Mi guardò con un’espressione confusa.
-Non mi interessa se c’è una ragazza che ti piace più di me. Voglio soltanto avere anche io l’onore di amarti. Concedimelo...-
Prima di rispondermi a parole, mi stupì. Mi strinse ancora più forte a sé, e mi baciò sulle labbra. Il freddo aveva screpolato le sue, che si scontravano contro le mie, soffici e lisce: non so perché, ma mi piaceva.
-Io amo te, Reina. Non metterlo mai in dubbio. Sei la prima, sempre e comunque. Non pensare minimamente che ci sia una ragazza che mi piaccia più di te.-
Le sue parole trafissero il mio cuore come mille pugnali: la verità mi aveva sempre fatto male. Ma questa volta era diverso, il dolore era piacevole. Finalmente ho capito cos’è questa senzazione: puro, semplice e disinteressato amore. Ma se io l’ho capito, l’altra ragazza non lo sa...
-Aster.-
-Dimmi tutto.-
-Io ti amo. Ma non sono la sola. Io sono felice di averti con me, ma vorrei che anche Jyuka lo fosse. L’ho vista piangere quando ti ha visto con l’uniforme della Gaia, stavo guardando la partita. Non pensare che io sia un’ipocrita... ma voglio che tu ami anche lei.-
-Cosa intendi dire? Io...-
-Aster, dannazione, stammi a sentire!-
Lui si ammutolì: avevo la sua completa attenzione, e gli avrei espresso la mia idea.
-Senti, non sono l’unica ad amarti. E non voglio che lei rimanga da sola, come lo ero io prima di ritrovarti. Ama anche lei. A me basta avere il posto più importante qui dentro, perché so che anche tu mi ami. Ma so che dentro il tuo cuore c’è una parte alla quale piace ancora Jyuka. E non voglio forzarti a cambiarla: mi piaci così come sei, e se una parte di te ama Jyuka, è giusto coltivare anche quella parte.-
-Reina...-
-Tu fallo. E io sarò ancora più felice.-
Mi strinse ancora e appoggiò la testa sulla mia spalla, così come io appoggiai la mia sulla sua.
-Se è quello che vuoi, lo farò.-
-Non è quello che voglio io. So che lo vuoi anche tu. Perché non vuoi più vedere in lacrime chi ti sta a cuore. Non puoi più vedere soffrire chi ti è importante.-
Mi guardò negli occhi, e mi chiese:
-Come fai a leggermi nel pensiero?-
-Sei un libro aperto per me... e comunque stasera dopo cena troverai una sorpresa. Ceniamo insieme e poi te la mostrerò.-
-Aspetterò con trepidazione.-
 
Zael’s POV
 
Terminata quella conversazione, io e Reina avemmo la sensazione di essere osservati, ma probabilmente ci sbagliammo: siccome mancava ancora del tempo prima della cena, Reina propose un allenamento di scarico, e non mi feci scappare un’occasione così ghiotta. Il campo d’allenamento era vuoto, quindi riuscimmo ad allenarci sul campo principale.
-Ehi, non ti sembra di essere osservata?-
-Mah... mi pare di no.-
Continuammo a fare passaggi ad alta velocità, esercizi di scartaggio e di difesa: le basi del calcio, utili per ridurre lo stress e scaricare la tensione. Ma ad un certo punto dall’ombra si fece avanti una ragazza correndo. Ero sicuro di averla già vista, ma mentre pensavo a chi potesse essere, si gettò piangente fra le braccia di Reina.
-Maki, che succede?-
-Non usare il mio nome davanti a lui!-
Maki? Come se mi dicese qualcosa... però un momento: capelli azzurri e grigio chiaro, raccolti in due forme a disco... aspetta, Maquia?
-Maquia, cosa succede?-
La guardò piangendo, prima di cadere a terra in ginocchio ancora fra le braccia di Reina.
-Stupido Metron!!! Ha cercato di baciarmi! Lo sa che lo odio, e si è fatto aiutare da Zel e da Desarm... sono scappata, ma prima, quando mi dimenavo per evitare che mi baciasse, mi hanno colpito... ed è tutta colpa sua!!! Ti stavo seguendo, volevo aspettare che se ne andasse, ma non se ne va, e quindi ho deciso di venire fuori!!!-
Reina mi guardò, ma io non sapevo che dirle, e feci un’espressione confusa e segnalai di non sapere niente.
-Che cosa ha fatto Zael?-
-Lui adesso sa il mio nome, pretendo di sapere il suo!!!-
Mi guardò di nuovo, e feci spallucce.
-Mi vuoi dire che cosa ha combinato Aster?-
-Ha fatto arrabbiare Desarm e gli altri non permettendoci di esiliare la Gemini Storm. E allora Metron ha tentato un’altra volta di... di...-
Maquia non riuscì a continuare perché la sua voce era rotta dal pianto. Mentre Reina cercava di consolarla, tre figure si fecero avanti. Desarm, Metron, Zel. I colpevoli. Fu Reina a parlare.
-Che volete adesso?-
-Non sono cose nelle quali i membri della Gaia debbano immischiarsi... e specialmente lui.-
Desarm era furente. Prima il mio veto all’esilio della squadra di Reize, poi il fatto che Maquia fosse venuta qui a cercare aiuto: troppo per il capitano della Epsilon.
-Togliti di mezzo, Ulvida!-
La gettò a terra strappandole Maquia di dosso. Magari la ragazza mi odiava, ma non potevo lasciarla in quella situazione: potevo solo immaginare cosa avevano in mente di fare quei tre. Mi avvicinai furente, ma Desarm mi fermò a parole, mentre alzava un braccio per schiaffeggiare Maquia.
-Se usi il tuo status di membro della Gaia potresti essere espulso per bullismo nei confronti di una squadra inferiore... siamo intoccabili, bastardo.-
Sorrisi: Desarm non sapeva cosa l’aspettava.
-Sai, Desarm, dopo tutto quello che mi è successo, ho imparato una forma di controllo della rabbia... certo, non l’ho usata con Wheeze o con Kohma... ma ora è diverso. E potrò colpirvi senza nemmeno toccarvi.-
I tre membri della Epsilon risero sguaiatamente, mentre Maquia continuava a piangere e a singhiozzare. Ma fu la mia risata, sadica e gelida, a interrompere le loro, e a far sgranare gli occhi rossi di pianto di Maquia verso di me. Chiusi gli occhi, e concentrai tutta la mia rabbia in un solo punto, per poi farla esplodere.
-Ma che cosa???-
Alle mie spalle comparve un uomo in armatura bianca con sei ali nere che spuntavano dalla sua schiena. Il volto era coperto da una maschera che lasciava trasparire solo gli occhi, rossi come il sangue; i capelli invece erano lunghi e dorati. Sul suo braccio sinistro si formò un vortice di vento oscuro, su quello destro un vortice di vento lucente.
-Vi presento il mio keshin: Kaosu Kaze no Shihaisha Huayra. Se vi colpisce lui, io non avrò fatto nulla. Per vostra informazione, il Keshin è l’emanazione della forza spirituale di una persona. Io l’ho completato, mentre molti altri hanno fallito. E ora via, diamo inizio alle danze.-
Il mio keshin lanciò un vento oscuro potentissimo, spazzando via i tre giocatori della Epsilon, ma aveva nel contempo creato una sfera di vento lucente nella quale avevo protetto me stesso e Maquia. Desarm, Zel e Metron furono catapultati contro il muro, e riportarono dei grossi danni, specialmente Metron. Mentre Desarm e Zel, spaventati da quello che poteva ancora succedere loro, si caricarono Metron in spalla e si diressero verso l’infermeria dell’Epsilon, io dissi a Maquia:
-Senti, mi dispiace veramente per quello che ti ho fatto passare. Scusami.-
Mi guardò, piangendo:
-Sei tu che devi scusarmi... ti ho accusato, ma tu mi ha salvato lo stesso... scusami Zael... ma devo farlo. Perdonami, Reina.-
D’un tratto le labbra della ragazza si posarono sulle mie, sotto gli occhi di Reina, che si avvicinò e disse:
-Lo ami anche tu, vero? Digli il tuo nome allora. Non si tirerà indietro: anche se ama me, non può non amare anche te. Lui sta male quando le persone che ama soffrono. Quindi basta con quelle lacrime.-
Maquia si asciugò le lacrime e mi disse:
-Sumeragi Maki... questo è il mio nome.-
-Il mio è Kazetsuki Aster. E non preoccuparti: ti difenderò io. Reina ha ragione: non posso non rispondere ad un sentimento sincero.-
La strinsi fra le mie braccia, mentre Reina controllava l’ora.
-Ragazzi, è ora di cena.-
Tutti e tre ci avviammo verso la mensa, mentre Maki e Reina si spartivano le mie braccia. Contemporaneamente, le due dissero:
-Grazie, Aster.-
E mi baciarono entrambe sulle guance.
 

L’angolo di Zael

Finora è il capitolo più lungo, ma anche quello più denso di significato e di sentimento, secondo me. Ecco capitoli del genere vengono fuori quando non bevo da tre giorni, fumo solo due sigarette al giorno (grazie al cielo quando scrivo ho la pipa) e ascolto, tutti di seguito, Enrico Ruggeri, Eminem, Salmo e i Linkin Park. Spero sia venuto abbastanza bene. Comunque, ringrazio tutti quelli che hanno letto la fic “The Birth and The Fall of Aliea Gakuen”, per la quale ho avuto BEN 62 recensioni! Grazie infinite anche a quelli che l’hanno messa fra le preferite, le seguite o le ricordate. Spero vi piacciano anche questa fic e tutte le altre che sto scrivendo, che ho scritto e che scriverò. A chiunque si stesse chiedendo: “più di una ragazza????”, rispondo che sono talmente folle che voglio creare un triangolo di ragazze attorno ad Aster (niente, sono fissato con gli anime e i manga harem XD), e le ragazze saranno appunto Reina, Maki e Jyuka. Al prossimo capitolo (sempre se non deciderete di droppare questa fic a causa dell’alto contenuto di harem)!

Zael

  
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