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Autore: Without_Loved    02/09/2012    1 recensioni
Sakura, una cacciatrice di vampiri, ha vissuto sempre con il leggendario Van Helsing, e insieme cercano di uccidere Dracula. Ma se un giorno lui la lasciasse con un nuovo gruppo, dove incontrerà la sua anima gemella?! E se volesse sapere chi sia il suo padre naturale?!
Attenzione: crossover tra Naruto e il film di Van Helsing (anche se prevale Naruto)
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Figlia di chi?!
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto e di Stephen Sommers ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.
 

 

Capitolo 2: Nuovi incontri.

 

Sakura sorrise appena si svegliò, sapeva di trovare Utakata pronto a urlarle contro di tutto e di più, per questo fece quel piccolo movimento con le labbra, quando se lo trovò a pochi centimetri dal suo volto; era un bravissimo amico, però anche lui aveva i suoi difettucci, non erano tanti, ma alcuni valevano come mille, come quello che stava mostrandole: quando era nervoso urlava; lentamente Sakura si sedette sul letto facendo attenzione a non cadere, per poi osservare con accuratezza la stanza in cui era stata portata.
-Utakata, ora dobbiamo andare... Sakura ci raggiungerà con un gruppo di supporto non appena sarà dimessa, per il momento noi andremo più avanti, per non perdere altro tempo- disse imperterrito Sasuke varcando la soglia della stanza, mettendosi proprio di fronte a lei, che piano piano stava sprofondando sempre di più per non far vedere che il suo volto aveva assunto una tonalità accesa; intanto l'amico le si avvicinò per darle un bigliettino scritto appositamente per quella occasione, anche perché aveva occupato tutta la notte per buttarle giù quelle poche righe e non voleva mai dimenticarselo, per cui l'aveva messo nella sua manica.
-Sasuke, ma Sakura potrà uscire tra due giorni, non possiamo aspettarla? In fondo che vuoi che siano?- chiese Utakata portandosi di fronte al corvino che si stava avvicinando sempre di più alla rosa per consegnarle anche lui un biglietto con un marchio impresso sull'angolo destro: un ventaglio bianco e rosso, ma sussubito non ci fece caso nessuno, anche perché non conoscevano apparentemente di che casata fosse; purtroppo colui che aveva appena parlato fu scaraventato contro il muro, cosicché l'altro poté farsi strada per fare quello che doveva.
-Sakura, spero che a te non dispiaccia stare qui da sola, anche se tecnicamente non lo sarai, in quanto tra poco arriverà una squadra di supporto chiamata Akatsuki, li riconoscerai in quanto avranno uno strano mantello nero con delle nuvole rosse, proprio come Itachi, saranno loro ad accompagnarti per tutto il viaggio. Hanno già tutto loro, sia la strada da prendere che dove ci incontreremo tra due settimane.- detto questo si allontanò dalla ragazza e, seguito da un Utakata alquanto triste per la separazione, si allontanò dalla stanza; nel mentre la ragazza continuava a biascicare all'amico di non andarsene, odiava stare da sola e in meno di due giorni aveva già perso le persone a lei più care, si che le avrebbe rivisti, ma non sopportava il fatto di rimanere da sola. Rimase immobile finché il dottore non varcò la stessa soglia nella quale i suoi compagni erano spariti, la visitò accuratamente cercando di vedere se avesse qualche emorragia interna, per fortuna sua non le era successo niente; si sedette vicino alla ragazza, mettendole puntata davanti agli occhi una semplice candela accesa per osservare qualche anomalia di riflessi oculari; sembrava che stesse benissimo, ma per precauzione le disse di restare a riposo, solo che non era lui a dirglielo, ma era stato proprio Sasuke a chiederglielo come favore personale, per cui non poté rifiutare.
-Signor dottore, ma se io sto bene, perché mi sta trattenendo qui? C'è forse qualcosa che non dovrei sapere?- chiese lei, cercando di non martoriare la coperta che fin quel momento l'aveva coperto; ultimamente era tutto così strano, come se non volessero renderla partecipe del piano escogitato, osservò il panorama che si stagliava di fronte a lei dalla sola e unica finestrella, finché il suo sguardo non fu attirato da strane persone vestite in modo bizzarro che stavano tranquillamente in piedi sul tetto della casa di fronte alla casa dove l'avevano segregata; notando bene, avevano indosso la stessa casacca descritta da Sasuke non poco tempo prima, infatti si potevano intravedere le nuvolette rosse spiccare sopra a uno sfondo nero; socchiuse un attimo gli occhi tanto per non continuare a fissare di fuori, ma quando li riaprì notò che non vi era più nessuno, che avesse avuto un'allucinazione?! Impossibile, era certa, anzi sicurissima che qualcuno in quel punto ci fosse stato, per questo non poteva crederci quando il medico le disse che lui non aveva visto niente, anche se sotto sotto sapeva che la ragazza non mentiva, ma purtroppo era costretto a mentirle, il perché era una storia troppo lunga e complicata.
-Buon giorno! Io mi chiamo Yahiko e loro sono Konan e Nagato, siamo qui per prelevare una certa Sakura, che, da quanto ci hanno detto dovrebbe essere qui- disse un ragazzo dai capelli arancioni seguito a ruota di collo da altre due persone: una ragazza dai capelli blu e occhi color ambra e l'altro era rosso con occhi nocciola; la stavano cercando in quanto Itachi li aveva avvertiti non appena li era arrivato il bigliettino di Sasuke, per fortuna che conoscesse la loro posizione, per cui non fu difficile per lui individuare il gruppetto nel quale vi era il suo capo; Sakura, dalla sua stanza, sentiva tutto quello che veniva detto dall'altra parte della porta, che era stata accuratamente chiusa dal medico prima di uscire, anche perché sperava che nessuno ne venisse a conoscenza.
-Sì, ma il signorino Sasuke ha chiesto di aspettare altri due giorni... Per farle capire che non è ancora pronta ad affrontare i vampiri- cercò di bisbigliare l'uomo, spiegando le motivazioni per cui la ragazza non potesse ancora uscire dal suo letto; Yahiko e gli altri a quella affermazione fecero una faccia interdetta, come se non capissero realmente il motivo per cui dovevano tardare così tanto il loro cammino, in fondo, molti dei loro sottoposti erano già molto avanti, e per il pel di carota era una vera tortura arrivare dopo di loro, in fondo era il capo e non poteva tardare; poi guardò i suoi compagni che fecero le spallucce per poi tornare sul dottore, che nel mentre stava cercando di chiudere a chiave la porta che dava sulla stanza della rosa.
-Signore, sta forse nascondendo la ragazza? Noi non siamo cattivi, solitamente agiamo per il bene, ma se ci fanno arrabbiare, come sta facendo lei ora, possiamo diventare molto, ma molto perfidi- in quel momento il volto di Yahiko diventò molto tetro, per cui l'uomo si spaventò cadendo al suolo, era peggio di un vampiro quando voleva, intanto Konan si era portata davanti alla porta e aveva iniziato a far roteare la chiave nella serratura, per poi aprirla e scoprire che la ragazza era sparita: forse aveva sentito quello che si erano detti, per cui era riuscita a fuggire, anche se non aveva capito dalle loro parole che loro patteggiavano per il bene.
-Yahiko, la ragazza è scappata- annunciò Konan rientrando nella stanza con gli altri, per cui tutti e tre uscirono di corsa dalla casa dove c'era il dottore, avviandosi verso il centro della cittadina, per fortuna che non era tanto grande, ma, visto che non sapevano da quanto tempo fosse scappata, potevano solo dedurre che, o era ancora lì nascosta da qualche parte oppure si era già lasciata alle spalle il paesino e si stava avviando verso il punto di incontro; solo che Nagato sfaldò la tesi del compagno affermando che la rosa non conosceva la strada per raggiungere gli altri, per cui era più probabile che si trovasse ancora lì; decisero di dividersi per rintracciarla meglio per poi sparire.
-Mamma mia, rivoglio qui Utakata... Ho tanta paura di quella gente, nessuno mi ha mai parlato di questo gruppo- Sakura stava tremando dalla paura, era vero, nessuno, neanche il suo tutore le aveva mai accennato questo famigerato gruppo per cui era restia se aggiungersi a loro oppure no; fece un lungo sospiro, per poi immergersi nell'ombra creata da un edificio, in quel momento si sentì la ragazza più fortunata del mondo solo per aver trovato un angolino dove ripararsi, intanto cercava di ragionare su che cosa fare con gli altri, in fondo nemmeno lei sapeva quale fosse la strada per arrivare al punto di incontro e se poi erano amici di Sasuke poteva fidarsi, certo come no, proprio lui che l'aveva lasciata lì nonostante avesse il dovere di sorvegliarla e di portarla dal suo curatore, non ci pensava proprio ad andare con quelli lì, purtroppo non si accorse che qualcuno le stava proprio alle spalle.
-Ragazzina, non si scappa da noi, anche perché siamo qui per te... Lo facciamo solo come favore personale a Itachi...- a quelle parole Sakura scattò subito fuori, prendendo immediatamente il coltellino che portava sempre con sé da quando le era stato regalato dall'amico; osservando bene notò che era proprio quel ragazzo che aveva visto dalla finestra, non era nemmeno tanto sicura se attaccarlo oppure chiederli scusa; ma proprio in quel momento sopraggiunsero anche gli altri due componenti dell'Akatsuki, che la presero di peso per poi portarla in un luogo più sicuro.
-Sentite, io non vi ho mai sentito nominare da nessuno, solo stamane mi hanno detto della loro esistenza, ma voi chi siete?- chiese Sakura non appena venne lasciata giù su un letto a baldacchino finemente lavorato, mentre gli altri si erano sistemati su delle poltrone che erano nella stanza, mentre Konan si era portata vicino a lei e continuava a scrutarla; fu Yahiko il primo a parlare, anche se non era andato a rispondere alla domanda principale che le era stata fatta dalla ragazza, anzi, aveva soltanto detto che erano stati mandati da Itachi per aiutarla a raggiungere il punto d'incontro senza incorrere ad altri attacchi di vampiri.
-Piccola, noi dell'Akatsuki siamo un gruppo di cacciatori di vampiri, siamo stati addestrati nello stesso posto del tuo tutore, anche se abbiamo lo stesso compito. Abbiamo fondato questo gruppo solo perché non vogliamo fare del male a nessun essere, vivo o morto che sia, ma vogliamo solo parlare, per cui non usiamo armi, anche se li portiamo dietro... Per il momento siamo in una quindicina, tra cui c'è anche Itachi, anche se i nostri sottoposti si trovano in altri posti, cercando di attirare dalla nostra parte più vampiri possibili, anche se molto spesso non funziona- a parlare questa volta fu Konan a parlare, mentre osservava sia la ragazza al suo fianco che i suoi amici di fronte; Nagato sembrava un tipo a cui non piacesse molto parlare, infatti si trovava seduto come un perfetto gentiluomo ma non aveva ancora aperto bocca, nel mentre gli altri due aveva appena iniziato a bisticciare, anche perché Yahiko non voleva che nessuno venisse a conoscenza dei piani della sua organizzazione, si no sarebbero stati radiati dall'albo dei cacciatori; ma appena finirono di litigare fecero giurare a Sakura di non farne parola con nessuno, nemmeno sotto tortura.
-Per cui nessuno deve sapere che non volete uccidere nessun vampiro... Ma come fate? Cioè, qualcuno vuole sapere se gli avete uccisi, voi che scusa trovate? Io so che Van Helsing deve fare rapporto al Vaticano ogni volta che uccide qualcuno...- voleva sapere tutto di quella organizzazione, anche perché era sempre stata una ragazza curiosa, fin da piccola, quando andava in giro con il suo tutore o a fare compere o in missione; per cui faceva sempre un casino di domande una dopo l'altra per conoscere sempre più cose: da quanto le avevano raccontato, da piccola, mentre il suo custode era nel bel mezzo di un combattimento, lei aveva iniziato a porre una serie di quesiti all'avversario di quest'ultimo che esso scappò via; intanto Nagato stava riflettendo sulle risposte possibili, anche se aveva la piena certezza che non avrebbe aperto bocca, neanche sotto tortura, se non con i suoi amici e raramente con i sottoposti.
-Allora, vediamo come spiegartelo... Semplicemente diciamo che lo abbiamo fatto fuori oppure che ci è scappato, intanto sappiamo che nessuno verrà mai a controllare se abbiamo svolto il lavoro oppure no- fu questa la risposta che uscì dalla bocca di Yahiko, semplice e schietta, proprio come piaceva alla rosa; in fondo era solo un semplice quesito, mica la pappardella che faceva in certe situazioni, per il momento voleva solo sapere come potevano riuscire a illudere il “quartier generale”, anche se, in quell'istante, nella sua mente iniziavano a frullarle altre domande da proporre, solo che decise di stare zitta e continuare a sentire quello che si stavano dicendo gli altri; da quello che riuscì a capire stavano pronunciando una serie di nomi, tra cui un certo Sasori, di cui aveva già sentito nominare, ma non si ricordava dove, in fondo per lei era difficile ricordarsi tutti i nomi, per via dei continui spostamenti, però quel nome continuava a riecheggiare nella sua testa, per fortuna ci arrivò in poco tempo, infatti erano amici di penna, fin da quando erano piccoli, dopo aver stretto amicizia in Vaticano nel periodo in cui si allenavano, anche se lui era un po' più grande di lei di un paio di anni, soltanto che avevano smesso di scriversi da quando lei aveva compiuto sedici anni.
-Sasori... Che bello risentire il tuo nome, meno male che non sei morto... Da quando ho iniziato le missioni non ci siamo più sentiti...- sorrise tra sé e sé la rosa, mentre Nagato la stava osservando si soppiatto, senza che la diretta interessata lo notasse; anche lui stava sorridendo a notare che l'allegria si era impossessata del volto della ragazza, che fino a quel momento era cupa e imbronciata; intanto gli altri due avevano segnato su una mappa quali fossero i movimenti dei loro sottoposti, rivelando che stavano procedendo molto bene, tanto che il gruppo di Hidan e Kakuzu si stava avvicinando alla loro meta molto prima di quanto avessero previsto, mentre Itachi e Kisame erano a un quarto della strada da percorrere, ma tutti stavano procedendo molto bene; a loro si unì anche Sakura, che dopo aver avuto il consenso dal capo, si mise a studiare attentamente gli avanzamenti di tutti.
-Bravissimi, sono molto orgoglioso di loro, stanno procedendo alla grande, meglio di quanto avessi mai sperato- in quel momento Yahiko si stava pavoneggiando, solo che non aveva ancora capito che lui non c'entrava niente, ma che erano gli altri gli artefici di tutto quello; Konan lo stava pendendo a pugni sulla testa, cercando di riportarlo alla realtà, anche perché lei aveva fame e non sopportava quando il ragazzo iniziava a fare così; quando il capo ritornò alla realtà decise che era ora di mangiare, per cui, insieme agli altri andò a mangiare in una piccola locanda non poco distante, la opzionò solo perché da quanto si diceva in giro si gustavano i migliori piatti del mondo e lui era sempre stato un buon gustaio.
-Konan... Scusa se interrompo i tuoi pensieri, però mi stavo chiedendo se quel ragazzo dai capelli rossi parla mai... Da quando sono con voi non l'ho mai sentito...- Sakura aveva preso coraggio, cercando di non farsi sentire dai due ragazzi che si trovavano proprio davanti a loro; fortunatamente la diretta interpellata le rispose che era difficile farlo parlare subito, ma con il tempo si sarebbe aperto lui, bastava solo dargli fiducia; a quelle parole la rosa tirò un sospiro di sollievo, pensava che era lei a mettergli soggezione, ma non era così. Quando arrivarono nel luogo in cui poterono mangiare qualcosa si accorsero che non c'era quasi nessuno dentro, tanto che Yahiko si sconcertò non poco, tanto che si chiedeva se fosse quello il posto che avesse sentito nominare, magari aveva sbagliato, ma purtroppo per loro era giusto; si sedettero a un tavolo e aspettarono che qualcuno venisse a prendere la loro ordinazione, almeno Sakura avrebbe potuto udire la voce del rosso; ma per sua sfortuna fu il pel di carota a parlare per tutti, ordinando un bel piatto di bistecche con contorno di insalata.
-Grazie mille e arrivederci- dissero tutti in coro uscendo dal locale, avevano mangiato tanto e anche bene, ma ora era tempo di tornare nella stanza e dormire; per fortuna che avevano affittato due stanze, una per le ragazze e l'altra per gli uomini, almeno potevano cambiarsi senza essere disturbati; appena si mise in vestaglia Sakura uscì sul balcone, per prendere una boccata d'aria, così avrebbe dato del tempo all'altra di cambiarsi in santa pace: adorava uscire e prendersi la frescura della sera, per fortuna in quel momento c'era un'arietta non troppo gelida, ma le bastava per riflettere un attimo, intanto stava pensando a quello che stavano facendo Utakata e il suo tutore in quel momento, ma tutto si fermò non appena le comparve nella mente il volto di Sasuke, tanto che diventò rossa; in quell'istante Konan si affacciò dalla porta che dava sul balconcino e la stava chiamando per entrare, quando l'altra si girò poté notare il viso colorato della ragazza.
-Su, andiamo a dormire, domani però mi racconterai di chi ti sei presa una bella cotta- detto questo si sdraiò dalla parte destra del letto, lasciando l'altra alla rosa, che era arrossita ancora di più, intanto si chiedeva come avesse fatto a capire di chi si fosse innamorata, ma per il momento le bastò pensare che potessero diventare grandi amiche, almeno avevano uno scopo in comune; quando la blu spense la candela che fino a quel momento stava illuminando la stanza, Sakura poté ripensare alle parole dette dalla vampira il giorno prima, era strano che non ci avesse pensato fino ad ora, per fortuna si addormentò quasi subito, almeno non dovette stare tanto a rimuginare su quella storia.



Ecco qui il secondo capitolo, lo so che è da due settimane che non lo aggiorno, solo che in questo periodo sono poco presente e non ho mai dietro il pc, per cui devo usufruire del favore della notte per dedicarmi alle storie, tanto che ora sto cercando un modo per portarmi avanti con tutte le storie che ho e riprendere una vecchia storia lasciata in sospeso da tre anni (oddio, così tanti, mi devo mettere subito al lavoro).
Beh, che dire di questo capitolo, Sasuke e Utakata se ne sono andati, ma al loro posto sono arrivati Yahiko, Konan e Nagato, devo dire che non ho modificato molto per quanto riguarda l'Akatsuki in base al manga originale, solo che ora sono cacciatori di vampiri; ora Sakura ha trovato una nuova squadra, ma spera tanto che non la lascino almeno loro. Ora a scoperto qualcosa su questa nuova organizzazione e che il suo amico di penna non è morto, saprà indagare su chi sia realmente con il loro aiuto?! Oppure saranno un ostacolo?! Ma soprattutto, scoprirà qualcosa di più su di loro o si fiderà?!
Ok, ho finito di blaterare, ma vorrei tanto ringraziare coloro che hanno recensito il primo capitolo: HellGirl_ e Saku88s , mi ha fatto molto piacere leggere le loro impressioni. Inoltre colgo l'occasione per rendere grazie a chi l'ha messa tra le preferite: fukofull, love_anime, luce_chan ti vi mi bi, Saku88s e chi l'ha messa tra le seguite: Saku88s, shiva85, TheLadyVampire97 e le 90 visite che sono avvenute fino a questo momento.
Beh, che dire... Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, recensite in tanti, e colgo l'occasione per confermarvi che tra non poco riaggiornerò, dopo tanti secoli, Per te... questo ed altro, sperando che non vi siate dimenticati di questa storia, ma prima devo rileggerla, per cui non prima di una settimana sarà tutto a posto.
Anche per questa fanfic ci impiegherò una settimana per aggiornarla, almeno così saprò stare al passo con tutte le altre: inoltre, invito tutti voi a leggere l'altra mia storia su Naruto: University dream.
Ora vi lascio stare, e mi metto all'opera per recuperare le idee sulla vecchia storia.
Baci baci, alla prossima settimana.
Without_Loved.
Shannaro.

   
 
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