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Autore: Alex98    02/09/2012    1 recensioni
Albus Severus Potter, il figlio medio timoroso di diventare un serpeverde e di non essere all'altezza del fratello e del padre, andrà a Hogwarts per la prima volta e conoscerà un mondo tutto nuovo. Una nuova generazione. Dei nuovi pericoli. Spero di aver catturato la vostra attenzione! Vorrei precisare (tanto per farmi un po' di pubblicità) che alcune idee sono state prese da una mia fanfiction "Harry Potter e il padrone della morte". Questa è la prima di sette fanfiction a capitoli che raccontano le avventure di Albus Severus Potter. Spero che vi piaccia. Per favore, recensite, recensite e recensite!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 9

L’HORCRUX

 

Premessa al capitolo 9: Siamo arrivati al penultimo capitolo! Azione, avventura e colpi di scena vi aspettano! Ringrazio Directioner Brat per aver recensito il capitolo 7 e per aver segnato la storia come preferita e seguita! ☺

 

Era il sei giugno e tutti gli esami erano terminati.

Dominique era diventata ufficialmente una naturalista.

Rose, James, Molly e Allison avevano ottenuto Eccezionale in tutte le materie.

Albus aveva smesso di preoccuparsi dell’horcrux perché aveva saputo che dei nuovi mostri controllavano la Camera dei Segreti.

L’unica seccatura ora era Scorpius che continuava a far impazzire Rose.

Un’altra buona notizia era che Teddy era guarito.

Il primo anno a Hogwarts stava per finire.

Che emozione!

 

“Io tornerò in vita e voi morirete! Non potete impedire che il destino si compia!” sibilò il Signore Oscuro.

James si contorse dal dolore nel letto.

“Questa sera prenderò l’horcrux e Voldemort risorgerà!” tuonò Black.

James si svegliò di soprassalto.

“Un altro incubo?” gli chiese Lorcan.

“Sì! Black vuole rubare l’horcrux!” rispose James.

 

“Ne sei sicuro?” domandò Allison correndo verso il bagno delle ragazze insieme a Albus, Lysander, Rose e Lorcan.

“Assolutamente!” rispose James, preoccupato.

La Camera dei Segreti non era stata ancora aperta.

“Che cosa combinate adesso?” domandò Mirtilla.

“Qualcuno vuole entrare nella Camera dei Segreti! Dobbiamo impedirlo!” rispose Albus aprendo la camera.

“Dovrò cercare una nuova casa…” sospirò Mirtilla mentre Albus, Lysander, Rose, James, Lorcan e Allison entravano nel tubo.

Albus aprì la botola e tutti si prepararono al peggio.

Una decina di draghi li attaccò.

Le fiamme scaturirono dalle loro fauci e li mancarono per un soffio.

I giovani maghi entrarono nella seconda stanza chiudendo bene la botola.

Un esercito di dissennatori li colpirono.

“Quale incantesimo avevi usato?!” domandò Rose, disperata.

“Ricordo solo di aver visto un cervo bianco…Ma certo! L’incanto patronus!” capì Albus.

“Meno chiacchiere, più azione!” gli ordinò Lysander.

“Expecto patronus!” urlò Albus disintegrando i nemici.

“E’ incredibile!” esclamò James.

“Forza, andiamo.” decise Allison.

Entrarono in un’altra stanza e trovarono un branco di ragni affamati.

Uno assalì Allison, ma James lo spedì contro una parete.

Rose li mandò via con un potente incantesimo.

A quel punto mancava “solo” l’esercito di statue di pietra.

Erano molto resistenti.

Un soldato ferì gravemente Lysander che fu scaraventato a terra.

Un altro lanciò Allison contro una parete e colpì Lorcan sulla testa con la sua spada di pietra.

James creò un’onda d’urto che fece esplodere i soldati in mille pezzi, ma che ferì anche lui.

“Albus, devi proseguire tu. Io e Rose porteremo Allyson, Lorcan e Lysander in infermeria. Ora che abbiamo superato le sfide possiamo usare un incantesimo per evitare di passare dalla stanza dei draghi.” dichiarò James.

“No! Non posso proseguire da solo! Io…non sono come te…” ribatté Albus.

“Tu sei molto meglio di me. Sei un mago eccezionale e questo è il tuo momento. Non ti toglierò la gloria che ti spetta di diritto anche questa volta!”

Albus sorrise e annuì, ed entrò nella vera e propria Camera dei Segreti.

 

Albus scese i gradini della scalinata e vide un uomo anziano davanti alla statua di Salazard Serpeverde:

“Chi è lei? E’ qui per rubare l’horcrux?” gli domandò.

Il mago non rispose e non si voltò.

Albus lo raggiunse e lo osservò.

Era Alexander Smith, il celebre scrittore di storie per ragazzi che Rose adorava.

Stava osservando una penna stilografica che teneva nelle sue mani raggrinzite.

Sembrava uno scheletro ambulante che non traspariva alcuna emozione.

Aveva i capelli grigi e sporchi e gli occhi marroni.

Indossava degli stracci e sembrava molto confuso.

“Signore, si sente bene?” gli chiese Albus.

“Non saresti dovuto venire. Stanno arrivando.” gli spiegò Smith.

“Chi sta arrivando?”

Lo scrittore non rispose.

“Che strano. Ancora non mi rendo conto di aver scritto una vera storia.” balbettò Smith, delirante.

“Come, scusi?”

“Deve avermela data Yaxley.”

“Che cosa?”

“Questa sera noi moriremo, signor Potter.”

“Vuole uccidermi?”

Lo scrittore non rispose.

C’era un’atmosfera angosciante.

Albus era terrorizzato.

“Li ho mandati via. Io volevo solo scrivere. Non facevo niente di male. Loro hanno insistito e io ho lottato, ma invano. Così ho provato. Ho usato la penna e sono tornati al ministero.” gli spiegò lo scrittore.

“Chi?”

“Tuo padre e tuo zio Ronald.”

Albus cominciava ad avere i brividi.

“La penna! Yaxley gli ha donato una penna assassina! Ma come…” borbottò Albus.

“L’ha infilata nel mio zaino. Credevo che fosse una penna normale…Non è colpa mia…Perdonami, Potter.” si scusò lo scrittore voltandosi per la prima volta.

“Qual’è il finale della storia, signore?”

“Che strano. Io faccio parte del finale. Yaxley è scappato, lo sai?”

“Qual è il finale?!”

“Stanno arrivando, Potter. Ci uccideranno.”

Ad un tratto si udì un boato assordante.

La statua di Salazard Serpeverde esplose in mille pezzi e i mangiamorte fecero irruzione nella camera.

“Avada kedavra!” urlò Yaxley uccidendo Smith.

“No!” gemette Albus.

“Buonasera, signor Potter.” sibilò il mangiamorte.

Tutti risero.

“Andatevene via!” singhiozzò Albus.

“Sei davvero divertente, Potter. Assomigli molto a tuo padre.” sibilò Antonin Dolohov aprendo una botola, prendendo l’horcrux di Voldemort e consegnandolo a Yaxley.

“Che gusto c’è ad essere comandati da un tiranno?!” ribatté Albus.

“Noi non siamo comandati da nessuno!” tuonarono i Carrow.

“Calmatevi. Lasciate respirare questo povero ragazzo. Solo il Signore Oscuro può toccarlo.” li fece notare Yaxley impugnando la spada di grifondoro e puntandola contro l’horcrux: Horace Lumacorno.

 

Nota dell’autore:

Che sorpresa! Non me lo sarei aspettato nemmeno io! E io sono quello che ha scritto la storia! Continuate a recensire! Alex98 ☺

   
 
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