02/09/2012
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17. RISVEGLIO
L’infermeria era avvolta nel silenzio.
Brian era uscito da almeno un’ora a parlare con Piton e Draco si era infine addormentato, la testa sulle braccia incrociate posate sul bordo del letto di Rose; la sua mano stringeva delicatamente quella inerte e calda della ragazza. Un leggero movimento lo richiamò dal mondo dei sogni e lo indusse a svegliarsi.
Quando aprì gli occhi e alzò la testa si accorse che Rose lo guardava.
<< Ehi >> le disse sorridendo dolcemente << ti sei svegliata >> tirò intimamente un sospiro di sollievo, ma la ragazza non sembrava altrettanto sollevata.
<< Se sei qui significa che non sono morta >> disse soltanto in tono neutro.
<< È così >> ammise Draco con cautela, sorpreso da quell’affermazione quanto dal tono con cui era stata pronunciata.
<< Sei stato tu a trovarmi >> un’altra affermazione alla quale Draco si limitò a rispondere con un cenno d’assenso.
<< Perché? >> chiese stancamente.
<< Perché ti amo >> l’aveva detto semplicemente. Le parole gli erano uscite senza previa autorizzazione della sua mente, ma non provò affatto il desiderio di rimangiarsele perché sapeva che era la verità.
<< Sono stato un idiota >> continuò, mandando al diavolo l’orgoglio dei Malfoy << credo di averti sempre amata, fin dal primo giorno in infermeria, ma sono così ottuso che l’ho capito solo quando ho rischiato di perderti per sempre >> le accarezzò una guancia con il dorso delle dita, sfiorandola soltanto.
<< Dì qualcosa ti prego >> chiese dopo un attimo di silenzio.
<< Non doveva andare così >> sussurrò. Draco restò in attesa che continuasse, ma la ragazza non lo fece.
<< So quello che pensi, ho parlato con Blaise e mi ha raccontato quello che vi siete detti. So che hai paura di compromettermi con la mia famiglia e di ripetere gli errori dei tuoi genitori >> sentendo queste parole la ragazza voltò il capo dall’altro lato, ma Draco continuò << del resto so anche che mi ami, nonostante voglia sentirtelo dire >> sorrise voltandole il viso verso di lui con una mano.
<< Tu devi sposare Pansy dopo gli esami, è questa la cosa giusta per te >> ribatté fermamente.
<< Ma sei tu quella che amo >> s’impuntò Draco con dolcezza.
<< Non ha importanza >> Rose stava cedendo.
<< Mi ami? >> chiese il ragazzo, guardandola negli occhi intensamente.
<< No >> rispose.
<< Non mentire >> intimò Draco e la ragazza rimase in silenzio.
<< Mi ami? >> ripeté la domanda.
<< Si >>
<< Era ora che lo dicessi >> le baciò la fronte << adesso sono più tranquillo. Del resto parleremo quando tu ti sentirai meglio. Credo sia meglio che io vada a chiamare tuo fratello e Madama Chips >> non fece in tempo a finire la frase che Rose gli strinse forte la mano, agitandosi.
<< Mio fratello è qui? >> chiese in un sussurro.
<< Calmati Rose, va tutto bene… lui ti ama davvero tanto sai? Dovresti dargli una seconda occasione, non credi? >> la ragazza allentò la stretta della mano.
<< È la prima volta che mi chiami per nome, è strano >> disse, facendo sorridere Draco.
<< D’ora in poi lo farò molto spesso, quindi vedi di abituarti… Rose >>
L’incontro con Brian fu piuttosto insolito: all’inizio si guardarono soltanto, poi si scambiarono qualche parola imbarazzata e un attimo dopo il ragazzo si era precipitato ad abbracciarla chiedendole perdono, versando pure qualche lacrima silenziosa che fu notata solo da Draco, che a quel punto decise di lasciarli soli per dargli modo di riappacificarsi come si deve. Su richiesta di Rose i Signori Robins non furono avvertiti dell’accaduto per evitare tensioni e dispiaceri.
Rose passò qualche altro giorno in infermeria per ristabilirsi del tutto e permettere alla febbre che le era salita in seguito al bagno ghiacciato di placarsi.
Naturalmente Draco passava molto tempo con lei, anche solo per guardarla dormire. In seguito ebbero modo di approfondire il discorso iniziato al momento del risveglio di Rose e Draco ruppe ufficialmente il fidanzamento con Pansy, inquietandosi per l’assenza di reazioni da parte del padre, anche se evitò di parlarne a Rose per timore di risvegliare le sue preoccupazioni che sapeva essere tutt’altro che svanite, nonostante il presentimento che lei intuisse più del dovuto. Draco era consapevole del fatto che la storia non sarebbe finita così: prima o poi avrebbero dovuto affrontare Lucius Malfoy e non sarebbe stato affatto facile, tanto più che il suo silenzio gli puzzava di imbroglio. Sapeva che avrebbero dovuto lottare ma era convinto che ce l’avrebbero fatta, insieme, perché ora che l’aveva tra le braccia non riusciva proprio a immaginarsi una vita senza la sua Rose.
Gli esami erano ormai finiti e gli studenti di Hogwarts si godevano la pace degli ultimi giorni al castello passeggiando tranquillamente nel parco per godersi i raggi del sole tiepido che per le settimane addietro erano stati loro negati dalla maratona di studio intenso.
Rose e Draco erano seduti all’ombra di una quercia secolare il cui tronco solido fungeva da schienale per il serpeverde che teneva la sua ragazza tra le braccia, appoggiata con la schiena sul suo petto, mentre leggeva con voce suadente dal libro che teneva tra le mani.
Erano passati sei mesi dalla terribile notte in cui Draco aveva quasi perso la ragazza che amava, e i suoi sentimenti per lei, anche se l’avrebbe ritenuto impossibile se non l’avesse constatato di persona, aumentavano giorno per giorno. Quello era stato il periodo più bello e sereno di tutta la sua vita.
Ad un tratto Draco smise di leggere per dare voce ad un’idea che lo tormentava da un po’.
<< Rose… appena torneremo a casa voglio che tu venga da me per incontrare i miei genitori >> disse misurando le parole. La ragazza si irrigidì ma restò in silenzio, attendendo che Draco continuasse.
<< Voglio che capiscano che ti amo e che non rinuncerò mai a te e credo che questo sia il modo più facile per far accettare loro il nostro amore. Lotterò per questo, non permetterò che mio padre mi disconosca perché ho scelto di passare la mia vita con la persona che amo, ma se questo dovesse succedere voglio che tu sia convinta del fatto che non ti lascerò, qualunque cosa accada, che provvederò a te e ti proteggerò sempre e comunque >> concluse stringendola più forte.
<< È molto bello il lago, vero? >> disse Rose dopo un attimo di silenzio. Questa volta toccò a Draco irrigidirsi.
<< Non volevo questo per te. È uno dei tanti motivi che mi hanno spinta quella notte. Pensi che io sia stata debole come mio padre? >> chiese seria.
<< No, no… tu sei stata coraggiosa invece. Come al solito hai pensato prima agli altri che a te stessa, ma d’ora in avanti non accadrà più, perché ci sarò io a impedirlo. Ti darò tutto quello che vorrai, te lo giuro, dovessi andare in capo al mondo. Non permetterò mai più che tu soffra >> le scostò i capelli e le baciò la tempia.
<< Verrò a conoscere i tuoi genitori >> rispose soltanto.
<< Vedrai, non potranno impedirsi di amarti. Andrà tutto bene >> ma la rassicurazione era diretta più a se stesso che a Rose.
Ma non era destino che la loro storia avesse un lieto fine.
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Eccoci con un altro capitolo!
Allora, la brillante idea di Draco di presentare Rose ai suoi genitori ci fa presagire un capitolo movimentato per la prossima settimana, che dite? Riuscirà Rose a fare colpo sui Malfoy?
L’ultima frase non promette niente di buono vero? Ottimo! Se lo vogliono, se lo devono sudare il lieto fine! XD
Al prossimo capitolo!!
Con affetto!
LadyVampire92