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Autore: NellieLestrangeLovett    02/09/2012    2 recensioni
Guardandole nessuno avrebbe mai detto che Bellatrix, Andromeda e Narcissa fossero sorelle. Erano troppo diverse, sia fisicamente che caratterialmente, e diverse furono le loro storie
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy, Sorelle Black | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix, Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Piccola introduzione: Questa luuuunga ff è il risultato di due mesi di lavoro. Ho una passione per le sorelle Black (non a caso Bellatrix è uno dei miei personaggi preferiti) e ho deciso di descrivere quello che è successo a partire dal settimo anno ad Hogwarts di Bella, che è il quinto per Andromeda e il terzo per Narcissa. E devo anche aggiungere che ho cambiato le età di alcuni personaggi, come Sirius e Regulus, per poterli inserire nella storia. Detto questo, buona lettura, spero che i miei sforzi siano ripagati. Probabilmente scriverò un'altra nota solo alla fine della storia, quindi un grazie a tutti quelli che stanno per mettersi a leggere :3

SISTERHOOD

1. Partenze

“Ragazze, sbrigatevi!” esclamò Druella alle figlie, mentre si affrettavano a raggiungere la parete che divideva il binario nove e il binario dieci della stazione londinese di King’s Cross.

Come sempre, le tre stavano partendo per andare a scuola ed erano in ritardo. Questa volta la colpa era della minore, che si era ricordata un minuto prima di Materializzarsi con i genitori di aver dimenticato il libro di Pozioni, e tutti si erano dati un gran daffare per cercarlo fino a quando il padre non si era innervosito e aveva utilizzato un semplice Incantesimo d’Appello.

Il binario nove e tre quarti era come sempre affollatissimo e le sorelle si affrettarono a salire sul treno nella speranza di incontrare in fretta i rispettivi compagni e trovare uno scompartimento vuoto. Appena salirono sull’Espresso le tre si divisero.

Bellatrix, la maggiore, aveva diciassette anni e quello per lei sarebbe stato l’ultimo anno a Hogwarts. L’adolescente con i capelli color dell’ebano iniziò a camminare passando in rassegna i vari scompartimenti alla ricerca della sua “banda” fino a quando non sentì una voce arrogante:
“Ma guarda chi si vede! Quella vipera lunatica di mia cugina!”.

Bella alzò gli occhi sapendo bene chi si sarebbe ritrovata davanti: suo cugino Sirius la guardava con un il suo solito e irritante sorriso beffardo stampato in faccia. I capelli scuri gli ricadevano sulle spalle e in parte gli coprivano il viso, conferendogli un'aria misteriosa. Spesso la gente diceva che era evidente che i due fossero imparentati, a guardarli bene in faccia, ma le somiglianze erano solo a livello fisico, infatti,se c'era uno dei suoi padrenti che Bellatrix non aveva mai sopportato, quello era Sir: Grifondoro e ribelle incallito con una vera e propria propensione a far infuriare la sua già nevrotica madre con meno di cinque parole. Oltretutto, quell’estate  era scappato di casa dicendo di essere stanco delle “idee medievali dei genitori e della loro fissazione per il sangue puro”.

“Ciao Sirius! Ti nascondi ancora a casa del tuo amichetto, non è così?” rispose lei melliflua, senza nemmeno sforzarsi di nascondere il sarcasmo che impregnava la sua voce. 

Il ragazzo non rispose e le rivolse un altro dei suoi odiosi sorrisi, poi si voltò e se ne andò.

La ragazza detestava il comportamento del cugino, ed era ancora fumante di rabbia quando raggiunse i suoi compagni e si sedette di fianco ad Evan, che le chiese: “Che succede, Bella?”.

“Succede che non sopporto mio cugino, ecco che succede!” rispose bruscamente.

Gli altri presenti, ossia Lucius Malfoy, Avery, Nott e Mulciber, non ritennero necessario indagare di più e rimasero in silenzio fino a quando non fu di nuovo lei a parlare. Nonostante i suoi amici fossero tutti maschi (del suo anno le ragazze di Serpeverde erano solo due: lei e Alecto Carrow, e sei anni di dura convivenza avevano portato lei e quel troll ignorante a odiarsi) era proprio la giovane Black a comandare sugli altri. 

“Comunque… come sono andate le vacanze?”.

Ovviamente la “banda” era riuscita ad incontrarsi qualche volta durante l’estate, più che altro durante cene o balli formali organizzati dai genitori dell’uno o dell’altro, ma adesso stavano andando ad Hogwarts, e questo significava che sarebbero stati liberi.

Avery saltò eccitato sul suo sedile. “Non indovinerete mai che cosa ho sentito!” disse e tutti gli si fecero più vicini, dato che il giovane aveva notevolmente abbassato la voce. “Mi hanno detto che Rodolphus Lestrange… che ha lasciato Hogwarts l’anno scorso… si è unito a Lui…”.

Bella guardandosi attorno vide sguardi di ammirazione, mentre lei stava ancora cercando di capire chi fosse questo Rodolphus Lestrange. Poi un paio di occhi blu che la fissavano da sotto una montagna di riccioli castani le balzarono in mente.

Nel suo attimo di distrazione i ragazzi avevano già iniziato a discutere su come avrebbero potuto confermare la veridicità di questa voce. “Rabastan Lestrange è al quinto anno” disse Lucius “Potremmo chiedere a lui…”.

“Nah, non credo che abbia così tanta voglia di andare in giro a dire che suo fratello è un Voi-Sapete-Cosa” rispose pensieroso Evan. “Io però ho sentito che ha un debole per Bella, quindi potrebbe…”.

La giovane si ritrovò gli occhi di tutti puntati addosso. “Scordatevelo!” esclamò indignata “Io non esco con i pivelli del quinto anno!”.

“Beh, Bella, se è per questo” disse Nott appoggiandole una mano su una coscia “Non esci nemmeno con quelli della tua età”.

“Se con ‘quelli della mia età’ intendi te, Nott” lo interruppe Bellatrix scostandogli bruscamente la mano “Preferirei un troll di montagna!".Tutti i presenti, tranne il povero Nott che arrossì violentemente, scoppiarono a ridere.

“E già che siamo in tema della bellezza delle sorelle Black” si interferì Malfoy sorridendo “Ho visto Narcissa salire sul treno, Bella, e ti dirò che non è per niente male…”.

La ragazza gli scoccò uno sguardo minaccioso. “Tieni le tue fantasie perverse lontane da mia sorella, Lucius”  poi agitò le unghie smaltate sotto il naso del ragazzo “O te la vedrai con me”
-X-
Quando Andromeda finalmente riuscì a vedere Alice, si abbracciarono come se non si vedessero da una vita, e in effetti due lunghi mesi l'una senza l'altra erano davvero sembrati un'eternità.

In uno degli scompartimenti anteriori del treno trovarono anche Ted, che mostrava orgogliosamente una spilla da Prefetto appuntata sul petto. “Ehlià!” salutò le due ragazze sorridendo “Indovinate chi hanno scelto come Prefetto!”.

Dromeda finse di essere pensierosa e poi disse: “Mah… non ne ho idea… te, forse?”.

Il ragazzo scoppiò a ridere, prese per mano la giovane ed insieme accennarono a qualche passo di una buffa danza. Poi si ricomposero e si sedettero.

“Chi è stato scelto come altro Prefetto?” chiese Andromeda con una punta di invidia nella voce. Era tanto convinta che il professor Silente avrebbe scelto lei…In fondo era una brava studentessa, tranquilla, e raramente alla sua casa erano stati tolti punti per colpa sua. 

“Amelia Bones” rispose Alice tranquillamente “Anche se ancora non capisco perchè lei e non te, Andy”.

I tre ragazzi parlarono animatamente dell’argomento per qualche minuto, fino a quando non c'era più niente da dire a riguardo, poi Ted chiese come avevano passato l'estate. 

Alice si lanciò in una dettagliata descrizione delle tre settimane passate in Spagna con la sua famiglia. 

Quando poi fu il turno di Dromeda, si strinse nelle spalle: “Non un gran ché, se devo dire la verità… i miei genitori avevano promesso di portarci al sud, ma poi c’è stata una… ehm… complicazione: mio cugino Sirius è scappato di casa e così siamo dovuti rimanere a Londra. Mia zia Walburga era simpatica quanto uno Schiopodo Sparacoda”.

Il viaggio passò allegramente per i tre Tassorosso, Andy dopo tutto quel tempo passato da sola con la sua famiglia si era quasi dimenticata quanto fosse bello ridere e scherzare con i suoi amici. 

Narcissa aveva cercato Aurore, la sua migliore amica, ovunque.

Disperatamente infine si lasciò cadere sul sedile di uno scompartimento dove si trovò davanti, con grande sorpresa, a suo cugino Regulus. “Ciao Cissy” la salutò lui felicemente. Adorava mostrare ai suoi amici quanto carina fosse sua cugina più piccola.

Le presentò un ragazzo che era lì con lui, Bartemius Crouch  Jr. Sembrava simpatico, anche se, come tutti gli amici di Reg, un po’ troppo pomposo nei comportamenti. Si stava giusto vantando di quando lui e la sua famiglia erano andati fuori a cena con una coppia di persone alquanto importanti per il Ministero, i signori Caramell.

In quel momento la porta dello scompartimento si aprì. Del loro anno, Narcissa Black e Aurore Greengrass erano indubbiamente le ragazze più belle della scuola. La prima aveva ereditato i tratti tipici della famiglia materna, i Rosier, ed esattamente come sua madre e suo cugino Evan aveva lineamenti delicati, occhi color del ghiaccio e capelli biondi liscissimi, il contrario di quelli di Bellatrix e i suoi indomabili ricci neri o del delicato marrone di Andromeda; Aurore Greengrass, invece, aveva i capelli castani e gli occhi verdi, oltre che una faccia dolcissima e un corpo atletico e già in granparte sviluppato nonostante la giovane età. Le due si erano conosciute a scuola durante il primo anno e dopo essere state entrambe Smistate in Serpeverde erano diventate inseparabili. Era raro vederne una senza l'altra.

“Cissy!” esclamò Aurore felice, correndole letteralmente incontro per abbracciarla. Poi si affrettarono  a cercare un altro scompartimento dove poter parlare in piena libertà, così Narcissa seguì la sua migliore amica lungo lo stretto corridoio dell'Espresso di Hogwarts, rivolgendo un sorriso a Regulus prima di allontanarsi. 

  
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