POV Fla


La mattina seguente quando mi svegliai, ancora con gli occhi chiusi, iniziai a capire che quello non era il mio letto, quella non era la mia

stanza, e c’era troppo sole per essere Londra. Subito alzai il busto e iniziai a ricordare tutto quello che era successo la notte precedente. . .

ripensai a Zayn, ripensai a quel “TI AMO” che mi aveva detto mentre io facevo finta di dormire per evitare di parlare, mi chiedevo dove fosse

visto che nel letto ero sola, mi chiedevo se era tutto un sogno.

Di colpo Zayn uscì dal bagno con l’asciugamano che gli avvolgeva la parte inferiore del corpo, mi fece spuntare un grande sorriso sulle

labbra.

-buongiorno piccola, ben svegliata- mi disse dolcemente dandomi un bacio sulla guancia

-giorno- dissi pensierosa

-hey tutto bene?- chiese preoccupato

-si si, stavo solo pensando- risposi

-e a cosa??? Se posso saperlo. . .-chiese

-a te, a noi, a questo sogno. . . posso farti una domanda?- gli chiesi

-certo- rispose

-perché ami me?? Perché una prostituta?? io non ti merito. . .- dissi facendomi rigare il viso da piccole lacrime –andiamo, ci sono un

milione di ragazze che sognano di stare con te, con Zayn Malik, la nuova star mondiale, e tu hai scelto me. . . Flavia Wilson. . . a lavoro

Deborah Jones. . .-

-tu mi meriti e come, a me non interessa il tuo passato, a me non interessa se ti chiami Deborah Jones o Flavia Wilson, a me interessa

la ragazza che sei ora, la ragazza stupenda che sei ora, la ragazza che mi ha rubato il cuore-  mi disse con tutta la dolcezza di questa

terra

-grazie, grazie davvero- riuscii a dire solo quello

Andai a fare una doccia e mi rivestii con quegli scomodi vestiti. In quella camera regnò il silenzio fin quando lui mi porse la sua felpa.

-tieni, per ora prendila tu, dopo non ti servirà- disse misterioso

-cosa hai intenzione di fare Malik, così mi spaventi- dissi ironizzando

Lui mi vene incontro correndo buttandomi sul letto. Si mise a cavalcioni su di me e iniziò a farmi il solletico. Lo soffrivo da sempre.

-ok dai. . .mi arrendo- dissi tra una risata e l’altra

-finalmente era quello che volevo sentire- disse con un sorriso stampato sulla faccia.

-dai ora andiamo, non dobbiamo perdere nemmeno un secondo- disse lui prendendomi per mano e uscendo dalla camera.

-ok- dissi arrossendo al contatto con la sua pelle morbida e profumata.

Salimmo sull’auto, e accendemmo la radio, subito sentii una canzone mai ascoltata la cui voce di una strofa mi sembrava familiare.

-bella questa canzone vero??- chiesi a Zayn

-hey piccola certo che è bella la canto io- disse lui orgoglioso di quella meravigliosa canzone.

-come si intitola??- chiesi

- What makes you beautiful- rispose

-me la canti- chiesi cortesemente

-certo piccola per te questo ed altro- rispose sorridendomi.

Iniziò a cantare lasciandomi a bocca aperta . Era davvero bravo.

-hey ma sei bravissimo- dissi meravigliata

-grazie piccola- rispose

In pochi minuti arrivammo davanti un enorme centro commerciale.

-e cosa ci facciamo in un centro commerciale??- chiesi

-pensavo che magari ti servirebbero degli abiti nuovi, così potresti sentirti più a tuo agio-

-ti voglio bene- questa risposta era per ringraziarlo di tutto, insomma nessuno lo costringeva a buttare via dei soldi per una

sconosciuta.

-anch’io piccola- rispose abbracciandomi

In quel momento iniziai a sentire dei brividi scendermi lungo la schiena. Il suo profumo di miele e cioccolato mi entrò dentro l’anima, la

sicurezza, la pace e la serenità dei suoi occhi profondi trapassarono i miei. Fin dal momento in cui lo avevo incontrato un amore profondo mi

spingeva contro di lui e adesso più che mai, quell’amore si faceva sentire. Lo amavo, lo amavo più che mai, ma avevo paura, non mi era

mai capitata una cosa del genere prima d’ora, quindi volevo aspettare, volevo conoscerlo meglio.

Nel frattempo mi accorsi che eravamo già dentro quell’enorme centro commerciale.

Iniziammo a girare per alcuni negozi: entrammo prima da H&M, lui mi aiutò a scegliere qualche vestitino, semplice e comodo, ne presi 5 e li

portai con me nel camerino. I primi 3 li scartai, mi facevano sembrare una balena, la scelta era tra gli ultimi 2. Il primo era verde acqua con

un cinturino un po’ più sotto del seno, con le bretelline lavorate, non troppo scollato e che mi arrivava sopra il ginocchio. Appena uscii dal

camerino, notai Zayn con una faccia strana.

-Ehm, non ti piace vero??- dissi in attesa di una risposta positiva

-no. . .è solo che. . .wow. . .sei bellissima, ti sta benissimo- disse stupefatto

-oh grazie- dissi diventando rossa in viso.

-questo lo prendi- disse lui convinto- ora va a provare l’altro- continuò

-ok- risposi tornando in camerino

Tolsi subito quell’abito stupendo e indossai l’altro. Era un vestitino bianco, più corto dell’altro, con una fascia sotto il seno fucsia chiusa in

un grande fiocco dietro. Appena uscii trovai Zayn a telefono.

-e dai tesoro ora devo chiudere. . .si, ci vediamo stasera, certo anche io ti voglio bene, un bacio, ciao tesoro- concluse la sua telefonata

e si voltò verso di me.

Naturalmente ci rimasi malissimo, ma non potevo farci nulla, non stavamo insieme.

-hey posso spiegarti tutto- cercò di giustificarsi

-tranquillo Zayn, non stiamo insieme quindi non mi devi nessuna spiegazione- risposi calma

-bhe io sono sicuro che se mi lasci parlare alla fine inizierai a ridere, vedi al telefono stavo parlando con … … … mia sorella Safaa, sai

lei è più piccola di me, ha 8 anni e sono legatissimo a lei . . . .- disse un po’ in imbarazzo

-ok avevi ragione- dissi ridendo –e questo come mi sta??- chiesi aspettando un commento

-mette in risalto i tuo occhi stupendi, stai benissimo- disse spontaneamente

-ohhh grazie- dissi lusingata

Pagammo e passammo altre due ore tra i negozi.

Zayn mi comprò tantissimi vestiti, con relative scarpe e borse abbinate. Era davvero un ragazzo dolcissimo.

Appena finito il nostro shopping salimmo in macchina. . .

-adesso ti dispiace dirmi dove mi porti??- chiesi

-ok, solo se mi prometti di non buttarti dal finestrino- rispose –stiamo andando a casa dei miei, a Bradford- continuò.

-dai pensavo di peggio- dissi provocando la risata di entrambi

Passammo due lunghissime ore a parlare di noi, della sua famiglia, delle sue ex ragazze,di me, della mia “famiglia”, della mia vita da

prostituta. . . . .

Dopo esserci conosciuti da cima a fondo scorsi un cartellone con su scritto “BRADFORD” e sentii una fitta allo stomaco. . .Perchè?????





 
----spazio autrice----

Hey, tu, si proprio tu che stai leggendo questo messaggio, grazie per esserti fermata a leggere questo messaggio. Che ne pensi del

capitolo??

Mi farebbe piacere sapere come continueresti tu questa storia, quindi che aspetti, fammi sapere;)

CONTINUO A 2 RECENSIONI

Un bacio coccoloso

-la vostra flàà