“Non dovresti affezionarti a me, è troppo.”
Quelle parole rimbombavano nella mia mente da troppo tempo, perché dissi così?
Avrei potuto lasciarlo per sempre, ma i miei occhi hanno visto in lui quello che desideravano da molto tempo, perché?
Liam era diventato troppo importante per me, nonostante i suoi ritmi lavorativi non perdeva l’occasione di venirmi a trovare, in quella stanza, e tenermi la mano, Baciandola e accerezzandola dolcemente.
Ma oggi è diverso rispetto agli altri giorni, sentivo la stanchezza combattere contro la mia voglia di vivere; gli occhi ormai chiusi scrutavano il corpo perfetto di Liam.
Il mio unico Dio.
Con lui potevo essere forte, insieme avremmo combattuto la malattia, con le nostre forze e basta.
Io e lui.
Nessun’altro.
Ma questa volta era diverso, non ce la facevo più, sarei stata sconfitta.
Ormai questa era l’unica verità.
 
Con tutte le mie forze si avvicinò a lui, e con quella voce, che a differenza delle altre volte era spenta e schiacciata dalla gola rovinata, li parlò.
-Baciami.
Senza dire niente poggiò le sue candide labbra sulle sue, rosse e screpolate.
Provò un brivido, una sensazione che solo lui riusciva a trasmetterle.
Si staccò da lei dopo poco, forse per paura che la soffocasse e la lasciasse senza fiato. Il ragazzo le sorrise mentre lei chiuse gli occhi e con le ultime forze che le rimanevano nel corpo sussurrò le testuali parole: Ti amo.
Una lacrima le rigò il viso, l’ultima delle tante.
In quel preciso istante le macchine smisero di suonare, le linee tracciate verticalmente diventarono unica, lunga e orizzontale, lasciando la ragazza, quella quindicenne con i capelli biondi, gli occhi blu come il mare e quel sorriso enorme che non cessava mai sul viso candido e giovane, incisa nel suo cuore, per sempre.