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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    03/09/2012    5 recensioni
Prima fanfic del mio OC, Kazetsuki "Zael" Aster! Spero vi piaccia; sarà diversa perché sarà TUTTA in prima persona con diversi POV, quindi niente narratore esterno ma solo narratori interni alla storia.
Faccio presente che è la prima parte di una serie.
Se la leggete, mi fareste un grossissimo favore se la recensiste, poiché da tutte le recensioni (siano esse positive, neutre o negative) si può trarre spunto per migliorare il proprio stile.
Ci saranno spoiler riguardo alle tecniche: saranno presenti infatti tecniche di Inazuma Eleven 3 (quelle del FFI) e di Inazuma Eleven GO.
Spero vi piaccia XD
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 11 - QUANDO CALA L’OSCURITÀ

 
Maki’s POV

Ancora non ci credo. Nonostante quello che gli ho fatto passare, lui mi ha difeso contro Desarm, Zel e Metron. Mi ha salvata: nessuno si era mai esposto per me. Non avrei mai detto che sarei stata presa da un colpo di fulmine, anzi, se me l’avessero detto non ci avrei creduto. Avevo sempre pensato che sarei finita in coppia con quel maledetto pervertito di Metron, che alla fine mi avrebbe scopata e lasciata come un giocattolo usato. Ma di Aster... so che posso fidarmi. Non mi avrebbe salvato altrimenti. Non avrebbe accettato i miei sentimenti. Anche grazie a Reina... mi chiedo solo se alla fine anche quella biondina dell’Haruken finirà nella nostra stessa situazione.
-Maki?-
Sentii la voce di Aster pronunciare il mio nome, e sussultai.
-Maki, stai bene? Avevi lo sguardo assente.-
Cercai di sfoderare un sorriso non preoccupato, ma sembrò quasi che lui potesse vedere attraverso la mia anima. Sembrava che stesse fissando il mio cuore turbato, che capisse al volo ciò che stavo provando. Non mi ero mai trovata in una situazione del genere. In quel corridoio, stavo vivendo l’esperienza più intensa della mia vita. Della mia vita finora.
-Maki...-
Mi abbracciò, mentre Reina sorrideva: lei lo conosceva già, sapeva che questo era Aster. Ma io non lo sapevo, lo stavo scoprendo ora. Sentivo i battiti regolari del suo cuore confondersi con quelli irregolari del mio. Sentii il calore che mi trasmetteva il suo corpo: mi calmava, e non ne capivo il motivo. Sentivo i miei sensi dissolversi, mentre venivo completamente pervasa da quella sensazione di calma, di sicurezza. Non mi ero mai sentita così tanto protetta come in quel momento.
-Maki, non devi più preoccuparti. Io ti difenderò sempre: non avrai mai bisogno di chiamare aiuto, perché io sarò lì. Ti difenderò ad ogni costo.-
Fui io a stringermi di più a lui, mentre le lacrime ricominciavano a scendere: ma non erano più lacrime di terrore, di paura, di dolore. Erano lacrime pure, di gioia; erano lacrime d’amore.
-Maki... non voglio più vederti piangere.-
Mi asciugò le lacrime con la sua mano, e sentivo che ora il contatto fisico trasmetteva molto di più che una semplice sensazione di benessere. Percepivo che in qualche modo lui completava quel vuoto presente nel mio cuore. Quindi fui io a prendere la parola:
-Aster... non mi interessa se sono la seconda, se prima di me c’è Reina, o se sono la terza e prima di me c’è anche quella biondina dell’Haruken. Voglio solo stare con te, nient’altro.-
Alzai la testa dalla sua spalla, dove lui l’aveva appoggiata per confortarmi. Vidi il suo sorriso, e mi disse:
-Maki. Tu non sei inferiore a Reina o a Jyuka. Siete importanti per me, e non importa in che ordine, io vi amerò tutte allo stesso modo. So che anche creare una gerarchia creerebbe dei conflitti, quindi non lo farò: siete sullo stesso piano per me. Siete tutte ugualmente importanti. Spero solo che arrivi presto il giorno in cui farò smettere di piangere anche Jyuka.-
Mi guardò intensamente, e mi chiese:
-Va meglio ora?-
Questa volta il sorriso fu spontaneo e sincero, non forzato come prima. Aster sembrò rassicurarsi, e Reina sembrò sollevata. Arrivammo in sala mensa, e, appena entrati, ci trovammo Gran davanti, con Desarm, Zel e Metron, che avevano accusato Aster di averli picchiati senza motivo. Tutti gli occhi della sala mensa erano puntati su di noi, e io e Reina ci nascondemmo parzialmente dietro ad Aster, che replicò subito:
-Gran, vuoi davvero fare di nuovo lo stesso errore? O preferisci dare un’occhiata alle telecamere di sorveglianza che ci sono sul campo? Perché le ho viste, non negare. O preferisci ancora chiedere a Reina, gettata a terra con violenza, e a Maki, che stava per essere brutalmente picchiata, come stavano per andare le cose se non fossi intervenuto? E comunque io non li ho minimamente sfiorati.-
Gran fece subito chiamare un robot con i nastri delle registrazioni, e constatò che ciò che gli avevano riferito i miei tre compagni era falso. La punizione di Gran fu esemplare: una settimana in isolamento, senza allenamenti.
Io, Reina e Aster, dopo le scuse di Gran, ci sedemmo al tavolo con Crow, Keeve, Ark, Quill e Nero, ma Reina disse alcune cose a Gran prima di unirsi a noi per la cena.
-Reina, che gli hai detto?-
-Segreto. Lo saprai dopo.-
 
Zael’s POV

La cena si svolse tranquillamente dopo il patetico tentativo di quei tre idioti di infangare la mia reputazione. Ma non hanno visto cosa è successo a Kohma dopo quello che ha fatto? Sarebbe potuta andare decisamente peggio che una settimana d’isolamento. Mentre mangiavo, un tizio familiare con i capelli rossi e gli occhi gialli si avvicinò con una ragazza piuttosto prosperosa e dai capelli color verde acqua. Burn e quella che sembrava essere la sua ragazza.
-Ehi, Zael, com’è che ce l’hanno tutti con te? Prima Wheeze, poi Kohma, adesso Desarm, Zel e Metron... devi spiegare come fai: o ti si ama o ti odia, vero?-
-Vedi Burn... Wheeze aveva dei futili motivi, e Kohma agiva solo per difendere il suo compagno di stupidità. Per quanto riguarda quei tre, se provano ancora a fare ciò che stavano tentando di fare, potrebbe non andargli così bene.-
-Beh, li hai massacrati senza toccarli ho visto. Immagino che sia meglio averti come amico, no? Possiamo sederci?-
Guardai gli altri, e a loro non importava più di tanto: capivo che intorno a me si stava creando una sorta di alleanza, e che mi stavo facendo degli amici veri. Non ero sicuro delle intenzioni di Burn, ma dubito che mi volesse usare per qualche sua losca macchinazione: ha visto ciò di cui sono capace, non si metterà contro di me.
-Ah, vero, Zael, non conosci ancora la mia ragazza! Lei è Bonitona!-
Bonitona mi sorrise, ma il sorriso sembrò preoccupare Maki e Reina, perché si attaccarono subito alle mie braccia, dicendo contemporaneamente:
-Lui è nostro!-
Burn si mise a ridere come un idiota, e tirò una pacca sul fondoschiena della sua ragazza, e le disse di sedersi, e poi si rivolse a me:
-Beh, sembra che le ragazze sappiano ciò che vogliono! So che la mia ragazza può sembrare pericolosa a loro due, ma vi assicuro che non ha interessi per te, se non come amico.-
Reina e Maki sembrarono rassicurate dalla cosa, perciò allentarono la presa sulle mie braccia. Sentii un’altra voce familiare parlare:
-Salve, Zael. Sempre nell’occhio del ciclone vedo. Te la cavi piuttosto bene con le situazioni complicate, o sbaglio?-
Era arrivato Gazel, con una ragazza un po’ più bassa di lui dai capelli blu mare: molto probabilmente era la sua ragazza.
-Ti presento la mia ragazza, Clara... e a quanto pare hai fatto la conoscenza di Bonitona.-
Clara, la quale aveva un’espressione decisamente inespressiva, disse semplicemente:
-Salve, Zael. Sono contenta di fare la tua conoscenza.-
Maki e Reina si attaccarono di nuovo alle mie braccia, quasi stritolandole.
-Come mai questa reazione adesso?-
Fu Gazel a rispondere a questo mio dubbio, mentre sorrideva divertito:
-Clara difficilmente parla con gli estranei o con i nuovi o con chi non faccia parte della nostra squadra, perciò le devi star simpatico. Dispiace se ci sediamo?-
Si stava sul serio formando un gruppo di persone a cui stavo simpatico, e si potevano contare nomi importanti come Burn e Gazel. La cena continuò, mentre noi, “lo strano gruppo”, come mi era venuto in mente di chiamarci, eravamo un po’ più vivaci degli altri tavoli. Notai il tavolo vuoto della Gemini Storm, e ripensai a Reize. Chissà se avevo fatto davvero bene a lasciare lui e la Gemini Storm nelle mani della Raimon: però se sono riusciti a far giocare Shirou in una squadra, non dovrebbero avere troppi problemi con loro. E poi li allena Hitomiko...
-Ehi, che hai?-
La voce di Ark mi riportò al presente, lasciando inconclusi i miei pensieri.
-Niente, figurati. Ripensavo alla Gemini Storm.-
Tutti mi guardarono come se fossi pazzo, e io risposi:
-Nel senso che mi chiedevo se ho fatto bene a lasciarli nelle mani della Raimon. Cosa stavate pensando?-
Tutti accennarono a un “niente”, quando fu annunciata la fine dell’orario di cena. Ci salutammo e ce ne andammo, ma Reina trattenne me e Maki, mettendoci le bende sugli occhi e tirandoci verso chissà dove.
Dopo un po’, si fermò, e sentii che apriva una porta: trascinò dentro me e Maki, per poi chiudere la porta e toglierci la benda. Eravamo in una stanza diversa.
-Ehm... Reina, che succede?-
Maki pose la domanda, e Reina rispose:
-Avevo chiesto a Gran di darmi una camera in cui potessi stare sola con Aster... ma poi sei arrivata tu, così gli ho detto di modificarla per far star dentro anche te.-
Fui io a chiedere la fatidica domanda:
-Ma i letti?-
Reina indicò il letto enorme che era nella stanza.
-Non i letti, ma il letto. Dormiremo tutti assieme.-
Un sorriso che non mi piaceva per niente si era formato sui volti delle due ragazze, che chiusero la porta a chiave e si spogliarono rimandendo in biancheria. Poi si avvicinarono a me, che indietreggiavo fino a precipitare sul letto. Collaborarono per lasciarmi letteralmente in mutande, e mi misero in mezzo a loro sotto le coperte, letteralmente attaccate alle mie braccia, Reina al destro e Maki al sinistro. Si spensero le luci. Sentii che le ragazze stavano per fare qualcosa, ed entrambe, come se fossero sincronizzate, sussurrarono alle mie orecchie:
-Quando cala l’oscurità, inizia il vero divertimento.-
Deglutii: avevo capito che questa notte non avrei dormito.
 

L’angolo di Zael

Io devo essere un pirla. Sono passato da un oggettivamente triste, sentimentale, romantico, malinconico e introspettivo POV di Maki a un POV di Aster decisamente più spensierato e a tratti quasi a luci rosse. Immagino che dal titolo vi immaginavate qualcosa di tragico, vero? E invece no! XD E dire che mi sto sparando a palla i Nox Arcana che sono tutto fuorché allegri e spensierati. Comunque, Maki e Reina che agiscono in sincrono dovevo metterlo XD. Al prossimo capitolo!

Zael

  
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