Cammino per le strade di Londra con le cuffie nelle orecchie mentre una melodia mi invade il corpo lasciandomi trasportare da quelle meravigliose cinque voci.. forse non dovrei ascoltare sempre le loro canzoni, ma ormai sono diventate come una droga per me. Non riesco a smettere.
Sono passati due mesi dall'incidente e il dottore ha confermato che ho ripreso quasi del tutto la mia memoria, l'unica cosa che ancora non riesco a ricordare è il volto di mia sorella e la mamma non tiene nessuna foto di lei.
Avrei dovuto incontrarmi con Zayn a casa mia, ma doveva andare in studio per provare le canzone che canteranno ai VMA tra pochissimi giorni anche se non capisco perché continuano ad esercitarsi ormai cantano what makes u beautiful da tantissimo tempo. Arrivo davanti lo studio levando le cuffie ed entrando ormai in quel posto familiare, raggiungo la porta bussando ma non ricevo nessuna risposta così apro leggermente affacciandomi e trovo i ragazzi aldilà dello spesso muro di vetro che cantano facendo gli scemi come sempre.
Lentamente entro sedendomi davanti i mixer sorridendo solo Niall si accorge di me ed inizia a salutarmi attirando l'attenzione di tutti: vedo gli occhi di Zayn illuminarsi improvvisamente mentre Styles abbassa lo sguardo improvvisamente attirato dai suoi lacci delle scarpe, sorrido lasciandoli finire.
«Bravi, come sempre dopotutto» sorrido appena escono levandosi le pesanti cuffie, sorrido.
«Grazie, ti va di fare un giro sono stanco è da sta mattina che stiamo qui» mi sussurra Zayn afferrandomi i fianchi.
Sorrido salutando gli altri prima di uscire dallo studio, fuori il cielo è oscurato completamente dalle nuvole che promettono pioggia tra pochissimi minuti. Zayn mi afferra la mano iniziando a camminare lungo le strade di Londra mentre fuma una sigaretta incurante dei passanti che lo indicano.
«Forse dovremmo andare in un posto un po' più.. cioè dove c'è meno gente» farfuglio infilandomi il cappello che mi copre un po', non voglio essere riconosciuta, additata e odiata da milioni di ragazzine solo perché esco con Zayn Malik.
Ci dirigiamo verso il parco mentre lui mi racconta le prove che hanno fatto in studio esprimendomi i suoi dubbi sul comportamento strano di Harry.
«Perché dici che era strano?» gli chiedo guardandolo.
«Non lo so era freddo, silenzioso.. di solito urla sempre, fa il cretino insieme a Louis invece oggi è rimasto sempre zitto» risponde spegnendo la sigaretta a terra.
Se Harry aveva qualcosa che non andava doveva essere a causa di quello che è successo ieri, sapevo che era una cattiva idea andare a quella stupida festa e ora lui ci sta male perché magari si sente in colpa di conseguenza sto male anche io perché mi dispiace per lui.
Continuiamo a camminare in silenzio mentre sento vicino a me Zayn lanciarmi occhiate preoccupate finché non arriviamo davanti ad una distesa di prato immensa mentre il sole scompare del tutto dietro le nuvole nere che sovrastano Londra.
Amo il clima di questa città.
«A cosa pensi?» mi chiede fermandosi all'improvviso davanti a me.
«Io.. niente pensavo a quello che mi hai detto di Harry..» sussurro distogliendo lo sguardo, ho paura che se lo guardo negli occhi scoppio a piangere.
«Cait.. c'è qualcosa che non va?» mi afferra i polsi costringendomi a guardarlo ed eccole queste stupide lacrime che non riescono a rimanere dentro questi occhi riversandosi sul mio volto, bagnandomi le guance fino a cadere a terra confondendosi con la pioggia che è iniziata improvvisamente a cadere dal cielo.
«Io.. io...»
«Cait» sussurra lui abbracciandomi, affondo il viso nel suo petto piangendo sempre più forte mentre il suo odore si mischia a quello della pioggia.
«Io ho fatto una terribile.. Io e Harry..» balbetto senza neanche finire la frase, ma sento lui irrigidirsi ed intuisco che abbia capito mi preparo alla sua sfuriata, ai suoi urli che però non arrivano resta soltanto immobile stringendomi a sé.
«Harry ci è sempre riuscito.. mi ha sempre rubato qualsiasi ragazza che mi piaceva e ogni volta pensavo che lo facesse solo per farmi un dispetto perché non durava più di una settimana prima di cercarne un'altra» feci due conti mentali con me era un mese che andava avanti «Questa volta però è diverso, le altre volte non ho mai lottato però tu sei importante per me e non permetterò a nessuno di rubarti» mi alza il viso con le mani guardandomi negli occhi li vedo brillare, ha il ciuffo bagnano e liscio che gli copre la fronte da dove piccole goccioline mi cadono in viso confondendosi con le mie lacrime.
«Ma io ho fatto una cosa orrenda..» continuo a dire stringendogli la felpa.
«Tesoro.. basta! Non nego che mi dispiace sia andata così ieri con Harry però voglio che tu sappia che farei di tutto per stare con te» si avvicina sfiorandomi il naso con il suo.
«Io.. voglio te!» esclama alzandomi sulle punte per baciarlo.
«Cosa vi è successo? Siete completamente bagnati!» esclama Louis vedendoci entrare nella grande casa dei One Direction quella a Londra, era davvero enorme e stupenda composta da tanti piccoli appartamenti però chissà perché ad ogni pasto si riunivano tutti a mangiare.
«Stavamo facendo un giro e ci ha preso il temporale» risponde Zayn ridendo, mi trascina nel suo appartamento così decido di farmi una bella doccia calda.
L'acqua scorre sul mio corpo trascinando via tutte le preoccupazioni e i pensieri che mi avevano assillato la notte precedente non facendomi dormire e creandomi problemi inutili, Zayn non si era arrabbiato ci tiene a me e un ragazzo così se ne trova uno su un miliardo.
Prendo un asciugamano avvolgendomelo addosso ed esco dal bagno con un dubbio.
«Ehm.. c'è un problemino» sussurro affacciandomi trovando Zayn appoggiato al bancone della cucina che mangia una mela, mi guarda alzando il sopracciglio destro.
«I vestito sono bagnati cosa mi metto ora?» scoppia a ridere per poi sparire in camera sua tornando con dei pantaloni della tuta e una felpa, lo ringrazio dandogli un bacio sulla guancia tornando in bagno a cambiarmi.
I vestiti mi stanno enormi, ma sono pieni del suo profumo li stringo alla pelle sentendomi improvvisamente molto scema ridendo esco dando il cambio a Zayn per la doccia. Mentre lo aspetto mi rilasso sul divano facendo zapping sulla tv, dopo dieci minuti il bel ragazzo esce dal bagno con solo un paio di boxer addosso lo guardo aprendo la bocca senza neanche accorgermene.
«Lo so che sono sexy» ride lui guardando la mia espressione mentre io non riesco a togliere gli occhi dal suo fisico perfetto.
«L'importante è saperlo» mi riscuoto facendogli l'occhiolino, si veste e scendiamo dagli altri che stanno cercando di apparecchiare.
«Louis quante volte devo dirtelo che i bicchieri vanno a destra?» lo rimprovera sbuffando Eleonor sistemando la tavola.
«El sei sicura di volerlo sposare un giorno?» dice scherzosamente Harry guardandola.
«Perché Styles sei geloso» lo punzecchia lei, lui gli fa la linguaccia e si gira ritrovandomelo così davanti. Mi guarda irrigidendosi di colpo mentre i suoi occhi verdi si spengono di colpo.
«Ciao Cait non sapevo ci fossi anche tu a pranzo» mi saluta prima di scappare via.
«Come sei sexy signorina» mi sussurra Niall all'orecchio sorridendomi.
«Stile Zayn oggi» rido abbracciandolo.
Ci sediamo a tavola però noto che Liam e Beth non ci sono, mi ritrovo dall'altra parte del tavolo esattamente di fronte a me Harry che non smette di fissarmi gli faccio la linguaccia per alleggerire la tensione e lui mi sorride sfoderando le sue fossette.
Iniziamo a mangiare cercando di prendere più cibo possibile da mettere sul piatto perché a quanto pare Niall non ha fatto colazione e vuole divorare tutto il pranzo. Fuori piove sempre di più, credo che tra poco verrà un vero acquazzone così mi alzo per telefonare a mia madre.
«Mamma?»
«Tesoro, ma dove sei è da sta mattina che non ti sento!» mi rimprovera.
«Scusa mamma sono a casa dei One Direction, mi fermo qui per la notte perché sta piovendo troppo e non me la sento di tornare a casa per te è un problema?» le chiedo mordendomi il labbro mentre mi avvicino alla finestra improvvisamente illuminata da un lampo.
«Tranquilla tesoro tanto io dormo a casa di Anne questa sera» mi sento più leggera, mi dispiace lasciare mia madre da sola però se è in compagnia sono contenta.
«Ci vediamo domani» riattacco appoggiando una mano sul vetro proprio mentre un altro fulmine illumina tutta la via di una luce accecante, qualcuno mi sfiora i fianchi e tremo girandomi di scatto.
«Mi hai messo paura e inoltre odio i lampi..»
«Povera bambina» ride Styles avvicinandosi verso di me ipnotizzandomi con i suoi occhi, gli poso una mano sul petto spingendolo via da me con un'espressione seria in volto.
«No Harry basta giocare» sussurro guardandolo.
«Giocare? Tu pensi che sia un gioco? Io ci tengo a te Cait»
«E io a te, ma non.. non credo di essere innamorata di te»
«Credi? Quindi un dubbio lo hai» mi sorride facendomi l'occhiolino prima di sparire di nuovo in cucina, mi siedo sul bordo della finestra guardando la pioggia scorrere lentamente dal cielo grigio.
In strada nessuno cammina a piedi e poche macchine scorrono lungo l'asfalto bagnato, qualcuno si siede di fronte a me lo riconosco grazie al profumo del cibo che tiene in mano; solo Niall può continuare a mangiare anche se il pranzo è finito.
«Un giorno dovrai spiegarmi come fai ad non ingrassare mai» gli dico fregandogli una nocciolina sorridendo.
«E' una mangia!» ride con la sua risata fragorosa che riempie tutta la casa.
«Comunque Cait a cosa pensi?»
«A quante cose sono cambiate in due mesi..» rispondo seria.
«Se posso darti un consiglio io so qual'è la tua confusione, ma io conosco Harry e Zayn ormai da due anni e posso dirti che non ho mai visto Malik così determinato ad ottenere una cosa. Credo invece che Harry sia un po' meno preso.. a lui passerà è fatto così può avere qualsiasi ragazza»
«Da dove esce tutta questa saggezza Horan?» sorrido «Grazie, lo so infatti sento che per Zayn provo qualcosa di molto forte, ci stiamo conoscendo ogni giorno sempre di più e voglio che continui.. non voglio fare a meno di lui» guardo fuori dalla finestra.
«Così si ragiona da vera Horan» scoppia a ridere contagiandomi, lo abbraccio ringraziandolo e restiamo a mangiare raccontandoci qualche cazzata mentre ogni tanto qualche lampo illumina i nostri volti.
Non ho trovato solo cinque amici, qui ho trovato una seconda famiglia.. la famiglia compatta e felice che non ho mai avuto!