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Autore: Malika    03/09/2012    3 recensioni
Mini OneShot sulla coppia James/Lily: perché James si deve fare certe domande? Ma soprattutto, perché deve esprimerle ad alta voce?
Dalla storia: Potter sospirò, rimanendo immobile per qualche tempo a fissare la donna: “Ok, d’accordo, forse o sbagliato. No, ho sbagliato, niente forse… È che mi sembra così strano che, di tutta la sua famiglia, lei sia la sola ad avere i capelli rossi. Non che mi lamenti, certo, è una donna stupenda, la mia donna!” pensò lui, sproloquiando nella sua testa. “E adesso, però, cosa faccio perché mi perdoni? Non voglio che sia arrabbiata con me, è terribile quando si infuria! Non dovevo dirle che per me si tinge i capelli…”
Partecipante al Trama o Punizione?- Memes' Contest.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick: Malika
Titolo: Il caso dei capelli rossi
Pacchetto: Me Gusta
Elementi Bonus: Prompt( (capelli) + titolo
Trama o Punizione? Trama
Personaggi: //
Rating: Verde
Genere: Comico, Commedia
Avvertimenti: Missing Moment, OneShot
Introduzione: Mini OneShot sulla coppia James/Lily: perché James si deve fare certe domande? Ma soprattutto, perché deve esprimerle ad alta voce?
Dalla storia: Potter sospirò, rimanendo immobile per qualche tempo a fissare la donna: “Ok, d’accordo, forse o sbagliato. No, ho sbagliato, niente forse… È che mi sembra così strano che, di tutta la sua famiglia, lei sia la sola ad avere i capelli rossi. Non che mi lamenti, certo, è una donna stupenda, la mia donna!” pensò lui, sproloquiando nella sua testa. “E adesso, però, cosa faccio perché mi perdoni? Non voglio che sia arrabbiata con me, è terribile quando si infuria! Non dovevo dirle che per me si tinge i capelli…”
NdA: A me la trama! A James la punizione! ^^
 
«James…» mormorò un’assonnata Lily, alzando la testa dal petto del marito.
«Sì?»
«Cosa stai facendo? Non dovremmo dormire?» gli chiese la donna, con la voce impastata per il sonno.
«Stavo controllando una cosa» rispose il marito, continuando imperterrito quello che stava facendo.
«Sulla mia testa?» sussurrò la rossa, ormai prossima a riaddormentarsi.
«Sì. Vedi, è da un po’ che ci penso: i membri della tua famiglia sono tutti biondi o castano chiaro e tu sei rossa, quindi volevo trovare una spiegazione logica. I casi sono due: o sei stata adottata, oppure ti tingi da quando avevi undici anni; per me ti tingi» affermò James. «Stavo controllando la ricrescita».
«Ah, ah» mormorò la donna, ascoltando solo con un orecchio; poi, qualche secondo dopo, le parole dell’uomo furono recepite e elaborate dalla sua mente e la giovane scattò a sedere premendo le mani sul petto del marito. «Cosa stai insinuando, James Potter?» ringhiò furiosa, fulminando il moro con gli occhi.
L’interpellato deglutì, cercando di non fissare lo sguardo in quello nero per la rabbia della moglie; «Nulla, tesoro… solo che… ecco…» mormorò, fissando la parete.
Ma ignorarla non aiutò, anzi, se possibile peggiorò le cose.
«James Charles Potter!» urlò la donna, con buona probabilità svegliando il vicinato. « Io non mi tingo i capelli, sono stata chiara? Sono naturali, completamente naturali, dalle radici alle punte!» esclamò, togliendo le mani dal petto dell’uomo e appoggiando la schiena contro la tastiera del letto.
James si alzò a sedere sul letto e la guardò negli occhi verdi: «Lily, amore…»
«Non… non ti azzardare a chiamarmi così!» ringhiò la donna, ancora furente.
Potter sospirò, rimanendo immobile per qualche tempo a fissare la donna: “Ok, d’accordo, forse o sbagliato. No, ho sbagliato, niente forse… È che mi sembra così strano che, di tutta la sua famiglia, lei sia la sola ad avere i capelli rossi. Non che mi lamenti, certo, è una donna stupenda, la mia donna!” pensò lui, sproloquiando nella sua testa. “E adesso, però, cosa faccio perché mi perdoni? Non voglio che sia arrabbiata con me, è terribile quando si infuria! Non dovevo dirle che per me si tinge i capelli…”
«Beh? Che hai da fissare, cretino?» disse Lily, riscuotendolo dai suoi pensieri.
James sussultò lievemente, poi scosse la testa: «Pensavo…»
«Sì, a che colore uso per far diventare i miei capelli rosso scuro, vero?» domandò, acida.
Il marito sbuffò: «Senti, che colpa ne ho io se in tutta la tua famiglia l’unica ad avere i capelli rossi sei tu, scusa?» le chiese. «Tu hai qualche teoria migliore della mia? Aspetta» la bloccò vedendo che stava per parlare: «Non mi dirai che sei stata per davvero adottata?»
Il suono di uno schiaffo risuonò nell’aria e qualche istante dopo James si teneva la guancia sinistra con la mano: «Mi hai fatto male!» la sgridò.
«E tu non essere così deficiente! Ma perché ti ho sposato? Doveva esserci qualche droga nella colazione, quella mattina!» esclamò la donna, arrabbiatissima. «Non sono stata adottata e, cosa più importante, non mi tingo i capelli!»
«Ma tu…»
«Taci!» ringhiò la donna, poi prese un profondo respiro per rilassarsi un po’ e continuò: «Nella mia famiglia, è vero, sono l’unica rossa; ma non era così fino a qualche anno fa! La mia bisnonna paterna, morta che io ancora non ero nata, e la mia nonna paterna avevano entrambe i capelli rossi come i miei» gli raccontò, alzandosi e andando a frugare nell’armadio, da cui riemerse qualche minuto dopo con in mano una coperta e un album fotografico.
Si risedette di fronte al marito e, poggiata la coperta al suo fianco, gli porse l’album già aperto; James potè notare, in effetti, una donna piuttosto anziana, di circa settant’anni, che era piuttosto in carne e aveva corti capelli bianchi e occhi marroni. «Ecco questa è la mia nonna; le volevo molto bene, stavo con lei almeno tre settimane tutte le estati» disse Lily, sorridendo triste: «È morta durante il sesto anno; ecco, qui c’è una sua foto quand’era giovane».
La seconda foto ritraeva la stessa donna, riconoscibile dai tratti del viso e dagli occhi, piuttosto giovane e con i capelli rossi come quelli della nipote.
«Oh, ehm… ma…»
«Cosa c’è ancora, marito mio?» chiese Lily, estremamente stufa e ormai al limite di sopportazione.
«Ecco, questo non spiega perché tuo padre non ha i capelli come i tuoi…» mormorò l’uomo, cercando di farsi piccolo piccolo per paura di incorrere in un nuovo schiaffo; in quei giorni, poi, ne prendeva abbastanza: la giovane donna era incredibilmente suscettibile e incline agli sbalzi d’umore a causa della gravidanza.
Lily alzò un sopracciglio guardandolo rannicchiarsi; “E meno male che dovrei essere io quella incline ai cambi d’umore!” pensò, poi disse, sbuffando sonoramente: «E’ una questione di genetica, James!»
«Ah, ho capito, generica… ma scusa, in che senso generica?»
«Genetica, James, non generica! DNA, hai presente? Sia mio padre che mia madre dovevano avere il gene per i capelli rossi recessivo e quindi, quando i due RNA si sono uniti nell’ovulo…» Lily si interruppe, osservando la faccia del marito, sempre più confuso. «Ah, ma che te lo spiego a fare?» si chiese, alzandosi in piedi e posizionandosi davanti all’uomo dall’altra parte del letto, sorridendogli poi con una strana luce negli occhi verdi.
James la seguì nei suoi movimenti poi si girò in modo da poterla guardare bene in faccia, ma era estremamente confuso: “Che cosa vorrà fare, adesso?” si chiese. La sua risposta arrivò un attimo dopo.
«Lily, perché mi stai facendo alzare? Lily, perché mi spingi verso la porta? Lily, io non voglio coperta e cuscino! Lily…»
«Buonanotte, James!» e chiuse la porta.



Ulteriori NdA
Un ringraziamento ulteriore alle giudici che hanno organizzato questo contest e all'altra partecipante che ha risposto.
Mi è piaciuto molto scrivere questa storia, spero che sia piaciuta anche a voi!

   
 
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