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Autore: Shuchan    18/03/2007    5 recensioni
Resta solo, come si è da sempre prefissato.
Si tocca assente le labbra, abbassando lo sguardo.
Questo non glielo doveva fare.

[ NdAdmin: questo riassunto è stato modificato dall'amministrazione poichè non conteneva alcun accenno alla trama. L'autore è invitato a cambiarlo con uno di sua creazione. ]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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H: penso che... dovresti usarla

Gli occhi di lei erano densi di uno stupore, che da lì a poco avrebbe fatto posto ad un profondo dolore.

C: mi stai… licenziando?

House la guardò gravemente.
Quello sguardo valse più di mille parole.

C: potrei sapere il motivo?

H: le finanze del reparto mi impongono di liberarmi di un elemento del mio team

Lo guardò intensamente cercando di convincersi che dicesse la verità.

C: e puoi assicurarmi che la tua scelta non è stata influenzata da quello che è successo recentemente tra noi?

H: reputo che Foreman sia indispensabile

C: quindi ritieni che Chase sia migliore di me

H: affatto. Ma tu avrai molti meno problemi a trovare un altro buon lavoro

C: da quando ti importa dei problemi dei tuoi dipendenti?

Un amaro sorriso comparve sul volto della donna.

C: abbi almeno il coraggio di dirmi in faccia che mi vuoi fuori dai piedi, invece di nasconderti dietro stupide scuse

House cercò di apparire sorpreso.

H: sto agendo per-…

C: a tuo vantaggio. Preferisci mandarmi via piuttosto che ammettere che ti piaccio ed agire di conseguenza

La guardava spiazzato mentre gli occhi di lei si colmavano di disprezzo e risentimento.

C: sei un codardo. Un vigliacco egoista

Sapeva che l’aveva sempre fatta soffrire, e che, prendendo quella decisione, le avrebbe sferrato il colpo decisivo.
Non osava controbattere data la posizione di colpevolezza in cui si trovava.

H: non meriti di soffrire ancora per un rifiuto umano come me

C: e questo da quando sei tu a deciderlo?!

H: vattene finchè sei in tempo

C: in tempo per cosa? Prima che mi innamori di te?

House abbassò lo sguardo per la prima volta da quella mattina.

C: mi dispiace, ma è gia troppo tardi!

Lo sguardo di lui, tornò su Cameron, ormai con gli occhi prossimi al pianto.

C: mi maledico ogni dannato giorno per non essere riuscita a fare in modo che non accadesse… ma a quanto pare non l’ho saputo evitare

H: tu non mi ami. Credi di amarmi, vorresti farlo per provare a te stessa che non sei interessata solo alle persone danneggiate

C: pensi che vorrei amare qualcuno che so a priori che non contraccambierà mai neanche la metà di ciò che io provo per lui? Qualcuno che mi farebbe di certo soffrire, come ha sempre fatto? Se pensi questo, sei solo un idiota House. Solo su una cosa hai ragione. Andarmene è la cosa migliore da fare

Si voltò per avviarsi ma House fu più veloce di lei, e le sbarrò la strada.

H: pensi che non possa capirti?

Quella domanda la sconvolse non poco.

C: se tu riuscissi a farlo, non ti staresti comportando in questo modo assurdo

H: io non posso stare con te

C: non puoi o non vuoi?

H: perché devi rendere tutto più difficile, dannazione!

Quell’improvviso e inaspettato sbalzo d’umore, la fece per un attimo arretrare.

C: quello che rende le cose complicate sei tu, non io…

H: continui a non capire

C: no, House. Sei tu a non capire! Io ti piaccio o no?!

Lui distolse lo sguardo.

C: rispondimi!

H: si,mi piaci! Ora sei soddisfatta?!

C: allora perché cerchi ancora di allontanarmi?! Dammi un solo motivo e sparirò per sempre!

H: sto impazzendo a causa tua!

Cercò di distanziarsi dal lei, ma Cameron non glielo permise, bloccandolo per un braccio.

C: ho diritto ad una risposta!

House cercò inutilmente di divincolarsi.

C: voglio saperlo!

H: PERCHÉ HO PAURA, DANNAZIONE!

Lasciò la presa sul suo braccio, guardandolo sconvolta.

H: Ora sparisci!

C: fai scappare me invece di farlo tu stesso?

H: vattene

C: no, vattene tu! Io non fuggo!

Erano in piedi, fronteggiandosi l’uno davanti l’altra.

C: pensi di spaventarmi? Cos’è, vuoi alzare le mani su di me?

H: esci da questo dannato ufficio!

La voce ferma a bassa di lui contro quella altrettanto determinata e decisa di lei.

C: “non rientra tra i miei progetti a breve termine!”

Non aveva raggiunto un livello tale di irritazione da quando ne aveva memoria.
Le ceneri che da tempo si erano spente, in quel momento divampavano sottoforma di fiamme inarrestabili.

Di colpo, Cameron si voltò verso la porta.
Quel comportamento non era di certo coerente.

H: cos’è, scappi?

C: si, dalla Cuddy

House le andò dietro cercando di fermarla.
Arrivarono in corridoio.

H: vai a fare la spia alla mamma?!

C: te la stai facendo nei pantaloni, per caso?

Entrarono in ascensore.

H: dimmi cosa diavolo centra lei!

C: vado a piangere da qualcuno. Problemi?!

H: certo che ne ho!

Le ante si aprirono.
House le sbarrò la via con il bastone ma lei lo scansò con il braccio.

Cameron entrò nell’ufficio di Cuddy, tallonata da House.
La direttrice vedendo che qualcosa non andava, portò la sua attenzione dalle carte che stava compilando a loro due.

C: vuol-…

H: qualsiasi cosa dirà non potrà essere usata contro di me!

C: vuole licenziarmi senza fornirmi una valida motivazione

H: solo perché tu non la reputi valida non significa che non lo sia!

C: sei ridicolo! Hai anche provato a farmi credere ad un restringimento del personale per motivi finanziari!

Cu: potrei sapere cos-...

H: se avessi accettato buona, buona quella spiegazione avresti evitato un sacco di problemi a tutti!

C: a chi, a te?!

Cu: SILENZIO!

I due si voltarono ammutoliti verso la scrivania del loro capo.

Cu: che diavolo sta succedendo?!

C: vuole licenziarmi!

H: non vuole dare le dimissioni!

C: se speri che te le dia sei pazzo!

H: non pensare che te la dia vinta!

Cu: FINITELA HO DETTO!

Per la seconda volta i due si interruppero, pur continuandosi a fulminarsi con lo sguardo, a vicenda.

Cu: per quale dannato motivo vuoi licenziarla?!

H: non favorisce l’equilibrio del team!

Cu: quello del team o il tuo?

Non ci fu alcuna risposta.

Cu: allora ti consiglio di trovare una scusa migliore, se proprio vuoi liberarti di lei. Tornate a lavoro immediatamente e finitela con queste stupide discussioni!

Uscendo dall’ufficio, House cercò di non incrociare lo sguardo con lei.
Non voleva di certo darle la soddisfazione di vederlo sconfitto.
Quando le si parò davanti con le braccia incrociate però, non potè evitarlo.

H: vedo che leccare i piedi alla Cuddy ha portato i suoi frutti

C: ti nascondi dietro i muri?

H: stai compromettendo il lavoro di tutto il dipartimento di diagnostica. Dove sono finiti i tuoi sensi di colpa?

C: gli ho lasciati nell’altro paio di scarpe

Si voltò, e sparì dietro un angolo.
House fissò il vuoto davanti a lui.
Si passò una mano sulla fronte.

Cameron appena voltato l’angolo, si abbandonò alla parete, abbassando il volto.

Entrambi i loro colpi, iniziarono ad essere scossi da brevi ma regolari sussulti.
Silenziosamente, risero senza riuscire a capire perché.
  
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