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Autore: Temari    03/09/2012    4 recensioni
Una raccolta di drabble random, sui temi più svariati.
Cap. 9 - Secondo il suo umile punto di vista, e dato il suo status di plebeo, Misaki riteneva di avere un innato buonsenso.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
A seguire non saranno tre drabble, bensì un'unica one-shot. Non che l'abbia fatto a posta, eh, ERO partita con l'idea della drabble ovviamente, solo che in qualche modo è finita molto oltre. ^^" Ma in fondo non credo vi dispiaccia, haha!!
Colpevole di questo attacco di logorroicità(?), il prompt '
You've been turned into an animal!' preso da una community LJ.

Note: Random che più non si può.

Ja ne,
Temari

Snapshots





- An 'Enchanted' Morning -

        Si svegliò per il troppo caldo e, aprendo gli occhi stancamente, Akihiko si trovò sommerso dalle coperte; aggrottando le sopracciglia stranito, si fece strada fuori dal letto ma, al momento di poggiare i piedi sul tappeto, rovinò a terra con un'esclamazione di sorpresa—le sue gambe erano sparite! E con esse le mani e tutto il resto!
        Al loro posto... Zampe e... Pelo, di color grigio. Ed una coda. La sentì sbilanciarlo mentre si alzava sulle zampe per cercare di uscire dalla stanza. Tentò di chiamare Misaki, ma dalla sua bocca uscì solo una sorta di miagolio roco e dal tono incerto.
        Che diavolo gli era successo?
        Barcollando si diresse verso la camera singola dove sapeva che Misaki stava dormendo e, davanti alla porta chiusa, non sapendo come entrare, prese a chiamare il ragazzo insistentemente cercando di non sentirsi imbarazzato mentre una stringa di miagolii disperati gli uscivano dalla gola. Ci vollero cinque minuti prima che la porta si aprisse, mostrando un Misaki insonnolito e spettinato sulla soglia.
        "Ma che è questo rumore...?!" Si chiese, grattandosi la nuca e sbadigliando. Fu solo quando gettò, quasi per sbaglio, uno sguardo verso il pavimento che sembrò accorgersi di Akihiko, che lo chiamò nuovamente, sperando questa volta di riuscire a parlare ma senza risultato. "Gah! Che ci fa qui un gatto?!" Gridò Misaki, facendo un salto dalla sorpresa, prima di abbassarsi ed osservare l'animale da vicino.
        Akihiko gli si avvicinò, incerto sulle zampe a causa della coda, e si strusciò col muso sul ginocchio di Misaki che, involontariamente, sorrise dimenticandosi la sorpresa e lo prese in braccio.
        "Ora che ti guardo meglio sei proprio carino, sai?" Disse il ragazzo, grattando il gatto grigio dietro le orecchie, "Hai fame? Ah, ma non abbiamo cibo per animali... Ti va del latte?" chiese Misaki, senza pensare che se Usagi-san l'avesse visto parlare con un gatto l'avrebbe preso in giro a vita (per quanto lo scrittore parlasse con Suzuki-san, a volte).
        Durante il tragitto fino alla cucina, Misaki continuò a coccolarlo con un sorriso sulle labbra ed Akihiko si ritrovò a tremare tutto mentre si rendeva conto che stava facendo le fusa. Non ho idea di cosa sia successo, ma... Di certo al momento non mi dispiace. Pensò Akihiko, sorridendo fra sé e sé e ricercando maggiormente il contatto con le dita di Misaki.
        La tazzina col latte che il ragazzo gli presentò davanti poco dopo lo lasciò un poco spaesato: non aveva idea di come bere. Certo, aveva visto dei gatti farlo, ma non era la stessa cosa... Quando Misaki intinse l'indice nel latte e glielo avvicinò al muso, incoraggiandolo con un "Su! È buono!", Akihiko tirò fuori la lingua ruvida e leccò il dito.
        "Ecco così, bravo! —O brava...?" Disse il ragazzo, prendendo un tono incerto e curioso verso la fine della frase; poi, mormorando delle scuse, sollevò l'animale e guardò sotto la coda. "No, decisamente un maschio." Commentò, rimettendolo sul bancone della cucina.
        Akihiko, completamente dimenticatosi del latte, saltò addosso a Misaki che, scioccato, finì col sedere a terra ed il gatto aggrappato alla sua maglia del pigiama con le unghie.
        "Wah! Che fai?!" Sbottò, ricevendo solo uno strano miagolio in risposta prima che la lingua ruvida gli leccasse le labbra. "Ehi!" Quando il gatto ripeté la stessa azione di nuovo, Misaki cercò di staccarsi l'animale di dosso ma le unghie, invece di mollare la presa, affondavano sempre di più nella pelle. "Non ci posso credere..." Commentò il ragazzo ad alta voce abbandonandosi sul pavimento, incredulo. "Ci mancavano gli animali, adesso!"
        Improvvisamente, Misaki sentì come un macigno all'altezza del torace che gli rendeva difficile respirare. "Ma che—!"
        "... Chi sarebbe l'animale?"
        Aprendo gli occhi, il ragazzo si ritrovò a fissare qualcuno che decisamente non era un gatto. "Usagi-sa—! Ma che diavolo...?! Che fine ha fatto il gatto?!"
        "Che gatto?" Chiese lo scrittore, fingendo di cadere dalle nuvole. "Sono sceso e ti ho trovato per terra... Che stavi facendo? Il sonnambulo?" Disse con un ghigno.
        "Non dire idiozie! Non sono sonnambulo!... E vedi di alzarti!" Protestò Misaki tentando di divincolarsi dalle cosce che lo bloccavano.
        Akihiko sorrise malizioso, avvicinandosi al viso arrossato del più giovane, "Non se ne parla... Ho fame. Di qualcosa di molto diverso dal latte." mormorò piano nell'orecchio di Misaki, che prese a balbettare frasi senza senso nella speranza di nascondere l'imbarazzo, ma poteva avvertire chiaramente l'eccitazione dello scrittore premergli contro lo stomaco.






Note 2: Immaginatelo così, solo più grande. XD
   
 
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