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Autore: Silvar tales    03/09/2012    1 recensioni
Notte di gelo.
L'occupazione del liceo era iniziata silenziosamente, smorzata da una calotta di ghiaccio.
La neve continuava a cadere, imbiancando la città in rivolta; la notte trascorsa all'interno della scuola diventava fiabesca.
La neve continuava a cadere, ma non avrebbero demorso.
[Partecipante al The Chunin Exam indetto da Shark Attack]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Temari, Tsunade | Coppie: Sasori/Deidara
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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The Chunin Exam! indetto da Shark Attack
Secondo turno, La foresta della morte.




Acqua e Ruggine

Dopo due giorni di marcia sostenuta si erano imbattuti in uno specchio d'acqua, ben mimetizzato tra le fronde dei salici e i nodosi tronchi degli alberi.
Con il sudore e la varia sporcizia che si trovavano addosso, i tre avventurieri si lasciarono andare in un sospiro di sollievo.
“Che aspettiamo?” Deidara cominciò a spogliarsi, davanti ad una Tsunade scandalizzata che cercò di mollargli un ceffone. Temari si limitò a scuotere la testa e a sbuffare un maschi!, poi alzò le spalle noncurante e decise di imitare il ragazzino.
“Cosa credete di fare voi due?” Sbraitò la maggiore, con gli occhi fuori dalle orbite.
“Secondo te?”
“Tsu, se non vieni mi rifiuterò di dormire in tenda con te, stanotte”, sghignazzò Deidara, rischiando per la quarantacinquesima volta in quel giorno di morire in malo modo.
“Vorrà dire che dormirai fuori, moccioso viziato!” Sbottò la ragazza di Konoha, per poi andarsene offesa, con il naso all'insù e le sopracciglia inarcate in un cipiglio allarmante.
Deidara la ignorò, tornando a dedicarsi al suo stagno. Rumoroso come suo solito, si divertiva a tuffarsi e a spruzzare acqua sulla riva, soprattutto addosso a Temari, che dopo aver nuotato per qualche minuto si era issata sulla sponda, e ora guardava assorta il paesaggio notturno.
La luna accarezzava dolcemente la piatta tavola del laghetto, macchiandola di bianco e azzurro. Fuori dalla sua striscia di luce, l'acqua era una superficie lucida e grigia, di un grigio spettrale e statico; pareva quasi coperta di una pellicola vetrosa.
La sua contemplazione venne interrotta da un Deidara che riemergeva dalla pozza, con l'aria di volersene allontanare il più in fretta possibile.
“Che c'è?” Chiese, alzando un sopracciglio.
“Come temevo, questo lago è un concentrato di ferro, nichel e cromo, pronti pronti ad accoppiarsi”.
“E cioè?”
“Ancora un po' e sarei diventato una statua d'acciaio inossidabile, guarda qua!”
Le sventolò davanti agli occhi un giunco limaccioso strappato dal fondale: era argentato e spinoso, sembrava un ricciolo di alluminio.
“Non si può nemmeno fare un bagno in questo posto”, borbottò contrariato, sedendosi a fianco della genin. Lei rise, osservando stupita le gocce che correvano lungo le cosce nude di Deidara e diventavano grigie e tremolanti come mercurio, trasformandosi in perle di metallo.
“L'hai scampata bella”, rise, canzonatoria, osservando con una certa inquietudine dei cumuli schiumosi che si raggrumavano in alcune parti dello stagno, fermentando di reazioni chimiche e impastando colori grigiastri.
Dopo qualche attimo di silenzio, spezzato soltanto dalle civette e dalle urla lontane di qualche sventurato, Deidara domandò a bruciapelo: “proviamo a baciarci?”
Temari rabbrividì, poi, vinta dalla curiosità, premette le labbra su quelle fredde del bambinetto di Iwa, sentendogli in bocca un vago gusto sanguigno, probabilmente dovuto a tutta l'acqua ferrosa che aveva ingurgitato.
Rimasero così attaccati per un minuto scarso, seduti sui loro vestiti, inclinando un poco la testa e sfiorandosi le spalle.
Deidara si passò un braccio sulla bocca, e storse il naso in una smorfia.
“Non mi piace”, concluse, prima di tornare a guardare la luna impegnata a pavimentare il laghetto.
Temari rise sonoramente ed entrambi pensarono che, alla fine, Tsunade era stata la più saggia.




Silvar Tales con “Acqua e Ruggine” 

Valutazione: 5/5 Grammatica 
5/5 Stile 
9/10 Originalità 
8/10 Attinenza 
0/1 Prompt 
5/5 Gradimento Giudice 
Tot: 32 
Mi piace molto la delicatezza finale, quel tocco di infantilità che hai affibbiato a Deidara facendogli chiedere innocentemente di provare a baciarsi, cosa che solo i piccoletti oserebbero pensare. (vallo a dire in giro alla nostra età xD) Mi ha invece lasciata molto perplessa la sua cultura in fatto di metalli, perché ce ne vuole per riconoscerli in laboratorio, figurarsi sott'acqua e di notte! Ma immagino che, essendo lui un esperto in bombe, scoppi e simili, di chimica possa saperne un pochino... Ah, dimenticavo: ad un certo punto tu dici “probabilmente dovuto a tutta l'acqua ferrosa che aveva ingurgitato”: lo trovo un po' esagerato, non fa mica bene mangiare ferro e lui ha davvero bevuto così tanto? Credo che sarebbe stato male, quantomeno. 
Dal punto di vista grammaticale e stilistico non ho assolutamente nulla da ridire, come puoi ben notare dal punteggio pieno, e mi è anche piaciuta! 
Ma... il prompt? Se intendi “acciaio”, non mi è sembrato nulla di che, per quanto le condizioni iniziali siano state rispettate. 
Rotolo Non Ottenuto!  
   
 
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