Capitolo 12

Ero un mangiamorte.

Ma c’era qualcosa in me che mi diceva che non era finita li.

Mi alzai e vidi tutti i mangiamorte, Voldemort compreso ridere.

Una voce fredda come il ghiaccio parlò:

-E’ ora!.

Guardammo da tutte le parti, ma non vedemmo nessuno.

Voldemort iniziò a ridere malvagiamente.

Apparve in un fuoco mortale una figura incappucciata. Alla sua stregua, una ventina di demoni.

Non li avevo mai visti. Ma la cosa che mi inquietò di più è vedere che avevano l’aspetto di esseri umani.

La figura incappucciata parlò:

-Lord Voldemort! E’ tempo!-

Si tolse il cappuccio quello che vidi mi fece gelare il sangue:

Un uomo completamente sfigurato in viso, con solo una parte del viso tatuata , lo rendeva selvaggio malgrado fosse un leader; lo si capiva dal portamento, dalla fierezza e dalla scelleratezza così simile a Voldemort.

Aveva gli occhi completamente neri.

Le lunghe mani ossute con unghie lunghe e nere uscivano dal mantello sudicio.

I demoni erano vestiti da guerrieri.

Chi era?

Cosa voleva?

Perché conosceva l’Oscuro?

Prestai attenzione alla scena ma lanciai uno sguardo a mio padre e ai mangiamorte; erano straniti come me.

Non ne sapevano nulla.

Sulla faccia di mio padre c’era terrore, il puro terrore. Mi guardò velocemente, uno sguardo che valeva più di mille parole. Le parole dell’oscuro mi fecero rivolgere lo sguardo a lui.

-Miei fidati mangiamorte, questo è La Sorgente! Si è alleata con noi per prendere il potere! Insieme vinceremo la nostra causa!-

Tutti ammutolirono, non avevano parole.

Poi la Sorgente parlò:

-Ho bisogno di un escamotage per penetrare ad Hogwarts! E quel giovane neo mangiamorte fa proprio al caso mio!- disse

Mi guardò, e io sbiancai!

Cosa intendeva?

Non feci in tempo a buttare lo sguardo su mio padre che l’essere si avvicinò a me.

Mi guardò nei suoi occhi neri come la pece , sostenni il suo sguardo con fierezza, dopotutto dovevo fingere!

Poi con un gesto della mano fece apparire una scatola con strane iniziali.

La aprì e me la porse, tutt’a un tratto una luce nera mi invase, mi penetrò negli occhi e nelle narici, il dolore provato dal marchiò non era nulla in confronto a questo, bruciava tutto, non mi sentivo più io.

Era come se la mia anima fosse stata imprigionata in una gabbia di metallo e il mio corpo fosse stato preso da qualcun’ altro. Poi tutto fu buio. Draco Malfoy non esisteva più.

Mio padre si avvicinò a me, mi guardò negli occhi ma io , o meglio chi era dentro di me ; con solo un movimento della mano lo scaraventò addosso a un muro.

Qualcuno dentro di me rise malvagiamente. Ora capii, ero posseduto.

Voldemort rise .

-Alzati, Lucius!- ordinò perentorio.

Mio padre si alzò, mi guardò con sguardo indecifrabile, ma il mio corpo era fermo, la testa si piegò verso di lui. Lo sguardo nero d’odio. Non avevo più il controllo del mio corpo.

-Mio.. mio signore… Cos’è successo a mio figlio?- Disse mio padre.

-Tuo figlio è posseduto dal vuoto! La magia più antica e nera mai esistita. Lui penetrerà ad Hogwarts, si mischierà con gli altri , spierà le mosse della strega e di Potter e ci riferirà tutto. Così riusciremo a penetrare nel castello! – disse la sorgente.

Un grido senza rumore, un movimento senza forma. Ero imprigionato nel mio corpo. Non riuscivo a riprendere possesso della mia vita. Lottavo, urlavo. Ma nessuno poteva sentirmi, nessuno accorreva in mio soccorso. L’aria iniziava a mancare, mi sentivo morire minuto dopo minuto. Ma mi sforzavo di resistere, c’era lei nei miei pensieri.

Due risate fredde salirono dalla stanza buia.

La guerra poteva dirsi iniziata.

Punto di vista di Prue:

Passavano i giorni e Draco non tornava.

Avevo un brutto presentimento.

I miei genitori mi tranquilizzavano, dicendo che andava tutto per il meglio.

Non ci credevo, non erano mai stati bravi a mentire, nemmeno a me.

Un giorno andai in sala grande per fare colazione.

Spostai , come di consueto il mio sguardo sul tavolo verde argento, nella speranza di vederlo.

Poi lo vidi, era li, sguard truce, i pugni serrati sul tavolo, il solito Draco. Mi lascai scappare un sospiro, a quanto pare stava bene.

Mi avvicinai verso di lui, picchiettai la mano sulla sua spalla, lui si volse verso di me.

Si alzò, mi prese e mi diede un bacio mozzafiato con tanto di caschè .

Lo guardai scioccata.

-Draco, ma che ti è preso? Sei impazzito?-

Lui mi guardò negli occhi, una strana luce passo in quel ghiaccio.

-Non posso baciare la mia ragazza?- disse semplicemente.

-N-no... Certo che puoi... Solo... solo non mi aspettavo tutto questo trasporto.... ecco.-

Mi accarezzò il viso e se ne andò, lasciandomi come un'ebete a fissare il vuoto.

La testa scoppiava, il cuore mi usciva dal petto.

"Benedetto ragazzo, mi sconvolgi ancora la vita! Anche se stiamo assieme da mesi!"

Andai verso le lezioni, col cuore leggero e il sorriso stampato in faccia.

Punto di vista di Draco

Lasciai la ragazzina dopo averle dato un bacio mozzafiato.

Sorrisi malvagiamente.

Tutto andava secondo i suoi piani.

Ora bisognava solo attuare il mio di piano.

Dovevo studiare da vicino tutti quei mocciosetti e trovare il modo di fare entrare la sorgente nel castello.

Una risata malvagia si alzò al soffitto.

Dentro di me la mia anima era incatenata, più i giorni passavano più piano piano mi sentivo morire. Ero un manichino nelle mani del male. Odiavo tutto questo. Lo odiavo!

Eccomi! Scusate il ritatdo e scusate la lunghezza. Avevo detto che l'avrei fatto più lungo ma la realtà è che ho un pò di problemi al momento! Il pc non va e non ho molta voglia di scrivere! ;) Ma tranquilli il prossimo capitolo sarà più lungo!

Un abbraccio e bacio a tutti!

Ps probabilmente cambierò nick name in EireenPotter... Ma non preuccupatevi sarò sempre io! ;)

Ciao ciao!!!