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Autore: mikilily    03/09/2012    7 recensioni
Questo è il seguito della Dramione La nuova Vita.
ma non sarà una Dramione, bensì tutto ruota sulla vita di Rose Weasley la figlia di Hermione e Ron.
La storia si svolgerà nel settimo anno di Rose, Scorpius e Albus.
Dopo la separazione da Ron, Hermione, si appresta a diventare la signora Malfoy. I figli sono entusiasti di questo, ormai considerano Draco come un padre e Scorpius come un fratello... fino a quando Rose non si rende conto che per lei Scorpius è diventato qualcosa di più che il suo migliore amico.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'la Nuova Vita'
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Dopo ogni lacrima c'è una rivincita che giorno per giorno ti dedicherò.

La mattina successiva Rose e Scorpius fecero ritorno a scuola, non si parlarono, non si sfiorarono, non si guardarono nemmeno una volta.
Rose teneva la testa bassa mentre Scorpius camminava a dieci passi di distanza, livido in volto come mai in vita sua.
Lily li vide uscire dalla presidenza e si rallegrò, il matrimonio della cara zia Hermione che aveva osato non invitarla aveva portato grane, grosse grane tra i suoi cari figli chi naturali chi addottivi.
Bene.
- Scorpius- disse la Potter uscendo all’improvviso da dietro una statua stringendosi a lui con fare possessivo. Scorpius le regalò uno sguardo torvo. Rose invece deglutì osservando la scena.
- Che vuoi?- disse il biondo strattonandola per liberarsi dalla sua presa.
-  Nulla volevo solo salutarti e chiederti come va? Sembri furioso- disse lanciando un rapido sguardo sulla cugina che si era fermata come pietrificata da quella scena.
Rose divenne rossa non appena gli occhi azzurri e ingannevoli di Lily si posarono sul suo volto, abbassò ancora una volta il capo e riprese a camminare velocemente, superò i due e dopo aver girato l’angolo che portava alla torre dei Grifondoro, iniziò a correre.
Scorpius la vide correre via e la rabbia divenne sempre più cieca.
Lily strinse la mascella osservando lo sguardo di Malfoy perso nel punto in cui sua cugina era sparita.
No, non è possibile.
- Cosa è successo? - chiese la Potter guardandolo preoccupata.
Scorpius si ridestò immediatamente volgendo ora la sua totale attenzione verso la sua ex fidanzata.
La guardò dall’alto in basso.
- Non sono cose che ti riguardano-rispose secco.
Lily assottigliò lo sguardo sfidandolo, nessuno, nemmeno lui, poteva rivolgersi così a lei.
-Tutto quello che gravita intorno alla tua persona, mi interessa- disse convinta, modulando quella frase con voce calda e sensuale.
Alice e Albus, che erano arrivati proprio in quel momento, rimasero senza parole.
Spregiudicata pensò Albus.
Mentitriceponderò Alice.
- Hai perso questa facoltà due anni fa- le ricordo freddo il giovane Malfoy.
- Ti consiglio di starmi alla larga Lily- disse.
La Potter sbuffò
- Ora le tue attenzioni sono per Rose?- chiese con rabbia.
Scorpius le afferrò un braccio infischiandosene se le faceva male.
- Ti avviso Lily, non immischiarti nella mia vita o questa volta saggerai la mia ira- Albus mosse un passo ma Alice lo bloccò, impettendogli di intervenire.
Questa volta Lily non ebbe il sostegno di nessuno, infondo dopo tutto quello che aveva combinato non lo meritava.
Scorpius sollevò lo sguardo incrociando gli occhi verdi del suo amico e si staccò da Lily rivolgendole un altro sguardo di sfida, poi girò le spalle e s’incamminò verso la sala comune.
Non le avrebbe permesso di immischiarsi ancora nella sua vita, soprattutto ora che aveva capito di non provare più nulla per lei.

***

 
E non c’è niente che ora tu possa cambiare che ora tu possa temere ora che tu sei qui accanto a me

La scuola era deserta quel sabato mattina, quasi tutti gli studenti erano scesi al campo pronti ad assistere alla partita che avrebbe assegnato la tanto ambita coppa di quidditch.
 
Solo Rose si  aggirava per quelle vecchie mura, vagò a passo lento negli anditi fino a quando non arrivò alla sua meta: la biblioteca.
Entrò piano respirando affondo l’odore di pergamena e andò a sedersi nel suo solito posto. Il silenzio la rasserenò dopo giorni di inquietudine, dopo i pianti che l’avevano prosciugata .
Non si curò di essere sola, anzi ne fu felice. Afferrò un grosso tomo, iniziando a leggere, estraniandosi da tutto ciò che la circondava e dalle sue pene d’amore.
Scorpius, per la prima volta dopo giorni, non era nei suoi pensieri.
Accarezzò la pergamena con i polpastrelli socchiudendo gli occhi e inalando quell’aroma di cultura.
Annaspò quando percepì qualcos’altro oltre il consueto odore di libri e polvere.
Si girò di scatto trovandosi faccia  faccia con Lily. Da quando era rientrata si erano evitate.
- Rose,  Rose, Rose – disse con voce alta e modulata la Potter.
Rose guardò sua cugina avanzare con sorriso stampato in viso.
Un brivido le scese lungo la schiena, Lily, non sapeva perché, le incuteva timore.
- Sempre a studiare stai - disse ancora.
Rose non replicò, limitandosi a guardarla in viso cercando di leggere attraverso le sue espressioni le intenzioni.
- Pensavo che questa volta, visto che hai finalmente confessato il tuo malsano amore, ti saresti esposta tanto da seguire il quidditch-.
Rose sgranò gli occhi. Lily sapeva. Come aveva fatto .
Era stato Scorpius a dirglielo? Chissà le risate che si erano fatti alle sue spalle.
- Oh che stupida- disse ancora Lily battendo una mano sulla fronte con fare teatrale.
- Tu non hai il coraggio di esporti, sei una codarda . Una stupida e insignificante codarda- disse scandendo bene quelle parole.
- Cosa c’è? Nonostante la tua dichiarazione lui ti ha detto che non ti vuole?Avevi forse qualche dubbio?- disse ancora ridendole in faccia.
- Cosa vuoi Lily?- Disse finalmente Rose.
- Cosa voglio?- .
Rise
- Voglio avvisarti Rose- disse Lily, assottigliando lo sguardo e puntandole la bacchetta.
- Mettiti tra me e Scorpius e non riuscirai a dire e ricordare più nulla- gli intimò.
- Io non ho paura di te- replicò Rose stringendo la sua bacchetta dentro la tasca della divisa.
Lily sogghignò.
- Allora sei coraggiosa - rispose la Potter .
- Io intanto ti ho avvisato - disse – Furnunculus- aggiunse mentre Rose veniva ricoperta da bolle in tutto il corpo. Lily rise di gusto mentre la rossa Weasley scappava in infermeria.

***

Era passata un ora da quando la squadra di Grifondoro capitanata da Albus Potter aveva vinto la coppa di quidditch tutto merito del loro cacciatore Scorpius Malfoy.
I grifondoro lo portarono in trionfo fin su alla torre e lì iniziarono i festeggiamenti, che ancora dopo un’ora non accennavano a diminuire.
Il giovane rideva e scherzava con tutti, perfino Alice dopo giorni gli rivolse la parola complimentandosi con lui.
Albus non smetteva di abbracciarlo, Scorpius era soddisfatto di se stesso.
Anche se qualcosa in lui non andava, c’era una piccola parte di se che mancava, qualcosa o più precisamente qualcuno.
Osservò la sala comune e i suoi compagni e non si stupì di non trovarla lì a festeggiare con loro. Odiava il quidditch nonostante lui avesse sempre cercato di coinvolgerla.
Fallendo. Sentì un fardello agitarsi scomposto nello stomaco: quanto desiderava ricevere i complimenti da lei, dalla sua Rose.
- Avete sentito?- disse Benjamin Holiday ad alcune ragazze del quarto anno che gli stavano accanto. - Rose Weasley è stata ricoverata in infermeria-
Scorpius si fece più attento mentre il suo cuore iniziò a battere forte.
Rose...
- Qualcuno le ha lanciato un incantesimo - aggiunse il giovane catturando l’attenzione di un piccolo gruppo.
- Un incantesimo?- fece una ragazza dai capelli ricci e neri che Scorpius aveva visto poche volte, doveva essere del secondo o terzo anno – e lei non ha fatto nulla?- chiese ancora la tipa.
- Nulla,- replicò Holiday- è tutta piena di bolle- aggiunse il giovane.
- Ultimamente è strana- disse un’altra ragazza, Gloriana Jonk così si chiamava. – si è estraniata da tutti, perfino da Malfoy- finì abbassando la voce per non farsi sentire.
- Già- disse Frank Paciock il fratello di Alice raggiungendo il piccolo gruppo.
- Deve aver litigato sia con lui sia con Albus ultimamente non stanno più insieme. Io ho cercato di indagare con mia sorella ma sapete lei non fiata su i suoi amici-.
Scorpius respirò affondo, la testa gli girò e la rabbia lo pervase.
Chi aveva osato fare del male a Rose?
Fu un lampo e la rabbia si impossessò di lui.
Lily.
No ,questa volta non l’avrebbe passata liscia. Questa volta avrebbe scontato tutte le sue malefatte.
Scorpius uscì come un fulmine dalla sala comune, scostando pacche sulle spalle e sorrisi, non aveva più voglia di festeggiare ora doveva trovare Lily per la resa dei conti.
L’aveva avvertita, non avrebbe dovuto sfiorare Rose per nessuna ragione. Nessuna.
 
 
 

****

E non c'è niente che ora tu possa cercare che ora tu possa subire ora che tu sei qui accanto a me...

Rose era stata messa in un letto accanto alla finestra. Poteva sentire l’aria gelida filtrare dagli infissi, e benché fosse sotto le coperte quell’aria la faceva rabbrividire. L’infermiera, per proteggerla dagli sguardi indiscreti dei compagni, le aveva posto davanti al letto un separé.
Nessuno così poteva vederle il suo viso pieno di bolle e unguento verdastro che per giunta aveva un odore nauseabondo.
L’infermiera le aveva detto che sarebbe dovuta restare li dentro per almeno due giorni fino a quando le bolle non sarebbero scoppiate, purtroppo per il dolore che causavano nello scoppiarsi non poteva fare nulla.

**

- Così imparate a lanciarsi gli incantesimi negli anditi- le disse la vecchia strega.
Rose non osò risponderle mordendosi il labbro.
Pregò la donna di non avvisare sua madre di quell’incidente.
- Si trova in viaggio di nozze e non voglio guastarle questo momento – disse prontamente.
Per fortuna l’infermiera acconsentì.

**

Rose era immersa nei suoi pensieri , quando un rumore di passi la ridestò.
Afferrò la bacchetta immediatamente.
Non si sarebbe mai più fatta sorprendere come una dilettante.
Quando dietro il separé spuntò l’inconfondibile chioma bionda di Scorpius il suo cuore perse un battito. Portò immediatamente le coperte sul viso cercando di nascondersi.
- Chi ti ha fatto entrare? - disse con voce stridula.
- Schhh- le intimò Scorpius guardandosi le spalle.
- Se la vecchia mi becca, mi prendo una punizione - disse acido lanciandole uno sguardo torvo.
- Come stai ? – disse subito dopo aver verificato che l’infermiera stesse ancora ronfando beata nella sua stanza.
- Non ti riguarda come sto! - replicò Rose . Scorpius la guardò un attimo, la sua voce era ovattata dalle coperte.
- Togli le coperte, non ti capisco-.
La rossa senza nemmeno pensarci su fece come le era stato chiesto.
- Non ti riguarda come sto!- ripeté.
Scorpius scosse il capo.
- Che stronza- sussurrò con astio Scorpius.
- Come osi?- disse Rose offesa.
- Tua cugina è una stronza – disse Malfoy sedendosi sul letto . rose impallidì- quando dovrebbero sparire ?- chiese. Rose arrossì di colpo portandosi le mani sul viso.
- Dai, non fare la stupida ormai ti ho visto- le ricordò Malfoy.
- Ora racconterai a tutti quanto sono orribile- disse con voce bassa e triste.
- In questo momento vorrei solo umiliare Lily Potter- rispose invece Scorpius.
- No -.
- Ti ha distrutto il viso e immagino le dolci parole che ti ha rivolto -disse Scorpius.
- Io...non è importante -
- Non lo sarà per te - disse Scorpius - ma lo è per me.-
La Weasley sbuffò.
- Non dovevamo più parlarci – gli ricordò.
- Speravo venissi alla partita - disse invece Scorpius cambiando argomento.
Rose sgranò gli occhi.
- So che non te ne frega ma speravo che... lascia perdere - disse infine ravvivandosi i capelli con una mano. - Abbiamo vinto - aggiunse.
- Complimenti - disse Rose.
Scorpius la guardò un attimo, era buffa Rose, aveva il viso ricoperto di unguento verde, le coperte fino al collo, i capelli arruffati e non smetteva di contorcere le mani.
Avrebbe voluto baciarla anche il quel momento ma temeva che l’avrebbe schiantato.
- Dovresti andare - disse infine Rose interrompendo il silenzio che era calato su di loro.
- Sì- rispose.
- Scorpius- lo richiamò Rose.
- Grazie per la visita non avresti dovuto- disse la Weasley.
Il biondo la guardò ancora un attimo.
- Avrei dovuto proteggerti - replicò lui,- invece sei qui a causa mia - finì. Così, voltò le spalle uscendo dall’infermeria con una sensazione di disagio.
   
 
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