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Autore: monteith_    03/09/2012    0 recensioni
Salve! Questa è una FF sui One Direction! Chi non ama i 5 ragazzi più supermegaultra sexy, perfetti e inglesi del mondo? Beh io si ^^.
In questa storia sono presenti tutti e cinque i ragazzi, c'è qualche scena un pò piccante xD e c'è una storia omosessuale tra due dei personaggi perciò se non approvate non leggete :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                              "I JUST NEED YOU NOW"

                                                                         Capitolo 15: "She will be loved" <3

                                              Niall : http://media.tumblr.com/tumblr_m2eju8JZ0H1qki38l.gif

 

Ero nel mio letto. Il sole che c'era quella mattina era accecante. Non avevo proprio voglia di andare a scuola, soprattutto dopo

aver parlato la notte 
prima con Quinn. Ricordo che quando bussai alla porta di casa sua, mi aprì la madre con un ombrello tra le

mani. Probabilmente si era spaventata, 
anche perchè era l'una di notte e non capiva cosa ci facessi davanti casa sua a quell'ora.

Mi fece entrare lo stesso e quando le dissi che dovevo parlare
con Quinn mi concesse di andare in camera sua mentre lei tornò a

dormire. Quando aprì la porta della stanza di Quinn fui accolto dall' odore di 
gelsomino impresso nell'aria. Una quantità eccessiva

di libri era sparsa sulla scrivania. Forse aveva cercato di mettersi in pari con il programma scolastico 
visto che aveva perso

tantissime lezioni. Sul comodino c'era l'I-pod ancora acceso. Riconobbi subito la canzone: era "Give me love" di Ed Sheeran. 


Accanto al lettore musicale c'era il telefono cellulare. Fissai per qualche secondo il display e notai che c'era un messaggio non

letto. Era da
parte di Harry ....ovviamente. Il messaggio diceva:

 

 

                                                               " Ehi cucciola ti auguro buona notte :)

                                                               PS: sogna me nudo ok? xD Ciaoooo! <3 " 

 

 

Dopo aver letto il messaggio riposi il telefono dove era prima. Quinn era nel suo letto in una posizione difficile da individuare.

Aveva tutti i 
capelli in disordine, ormai il lenzuolo era ai piedi del letto. La sua canottiera gli era arrivata fin sotto le ascelle e le

braccia erano nascoste 
sotto al cuscino. Era davvero buffa. Ma era proprio per questo che mi sono innamorato di lei. Mi sedetti

sul letto e mi venne in mente il nostro primo 
appuntamento. Era elegantissima. Aveva i capelli raccolti con una molletta e un

vestito nero da mozzare il fiato. Si portò una maglia e un paio 
di jeans come ricambio e camminò per strada senza scarpe perchè

diceva che le facevano male i piedi. Rubò un pallone a delle bambine e dopo 
aver mangiato, andammo sulla spiaggia per giocare

a calcio. Cadde col sedere per terra per lo meno venti volte. Fu una serata fantastica. La 
guardavo dormire e capì che dovevo

parlare ma non volevo svegliarla. Di scatto si girò verso di me ed io caddi dal letto facendo un rumore assordante.

 

<< Cazzo Niall, che ci fai qui?! >> disse Quinn con gli occhi ancora socchiusi dal sonno.

 

<< Devo parlarti ... >>

 

<< Ok, ma come sei entrato in casa scusa? .. >> mi chiese confusa 

 

<< Mi ha fatto entrare tua madre >>

 

<< Ah .... ok >> Riposò la testa sul cuscino.

 

<< Ah, Harry ti ha mandato il messaggio della buonanotte >> dissi toccando con un dito l' Ipod. Lei mi guardò con occhi sgranati. 

 

<< No ascolta non è come sembra, ho visto il messaggio non letto sul display e pensavo fosse qualcosa di importante.... non che

Harry non sia 
importante, è solo che ...te lo giuro, non ho letto nient' altro ... >> non riuscivo a smettere di parlare, poi Quinn mi

prese la mano ridacchiando.

 

<< Tranquillo, non importa ... >> mi sorrise ed io feci lo stesso. Mi invitò a stendermi accanto a lei. 

 

<< Allora ... di cosa volemi parlarmi? >> mi chiese appoggiando la sua testa sul mio petto. 

 

<< Riguardo Harry e te ... >> 

 

<< Oh ...... >> Dal suo sguardo capì che c'era qualcosa che non mi aveva detto e che non mi avrebbe fatto piacere sentire. 

 

<< Devi dirmi qualcosa per caso? >> le chiesi sedendomi a gambe incrociate. Anche lei fece lo stesso e ci trovammo una di fronte all'altro.

 

<< Niall .... l'altro giorno ... Harry mi ha riaccompagnata a casa dopo scuola e .... >> si fermò. Non volevo sapere cosa avessero

fatto. Non 
volevo sentirlo ma non potevo andarmene. Dovevo sapere la verità se volevo continuare a stare con Quinn. Dopo

qualche secondo continuò .


<< .... Niall ci siamo baciati >>. Quelle parole uscirono dalla sua bocca in pochissimi secondi che pensai di aver sentito male. Ma

purtroppo 
il mio udito funzionava benissimo, specialmente quella sera. Erano le uniche parole che speravo non dicesse. Cercavo

nella mia testa una 
spiegazione a tutto quello che ci era successo in quei mesi e tutto portava al fatto che forse non era destino

che noi stessimo insieme. Intanto 
nessuno dei due parlava. lei aveva le lacrime agli occhi ed io non riuscivo a guardarla senza che

non provassi rabbia verso due delle persone più 
speciali della mia vita. Rimanemmo in silenzio qualche minuto. Poi Quinn ebbe il

coraggio di spiegare.

 

<< Niall te lo giuro, non è successo nient'altro. Lui era solo in boxer ed io non mi sentivo presa fisicamente da qualcuno da

tantissime settimane. 
Lo so che ho sbagliato a farlo e che hai già sofferto abbastanza ma ti prego non lasciarmi. Io ho troppo

bisogno di te per lasciarti andar via così. 
Ma spero che tu non mi chieda di scegliere tra te e Harry perchè ..... >> mi guardò e poi

mi prese una mano e continuò a parlare << perchè 
sceglierei te , e non voglio perdere Harry per nessuna ragione al mondo ... >> 

Me. Quinn avrebbe scelto me al posto di Harry. Non credevo la pensasse così. Mi sento patetico ad aver dubitato del suo amore

per me e se 
adesso me ne andassi so che starebbe malissimo. Non so che fare. Vorrei che provasse anche lei quella senzazione

che mi ha fatto provare lei 
lasciandomi da solo mentre lei se ne andava a divertirsi con Harry. Mi ero sentito solo troppe volte da

quando stavo con lei. Ma comunque non 
riuscivo ad immaginare il mio futuro senza di lei. 

 

<< Niall ti prego, dì qualcosa ... >> Adesso le sue mani stringevano le mie e ci guardavamo negli occhi. 

 

<< Io ..... tu non capisci Quinn .... non sai qualte volte mi sono sentito solo, abbandonato da te. Harry è il mio migliore amico ma

tutte le volte 
che andavate a divertirvi senza di me, era come se preferivi lui a me. Ho cercato di farmela passare, ma non ci

riesco, scusa .... eppure tu sei 
qui davanti a me non sai quanta voglia ho di baciarti .......... >> Un sorriso comparve sul suo volto. 

 

<< E allora fallo stupido >>. All'mprovviso le sue labbra morbide si posarono sulle mie. Mi erano mancati i suoi baci. L'odore dei

suoi capelli. 
I nostri corpi erano uniti come uno solo. Ci sdraiammo sul letto, uno sull'altro. Ci staccammo per riprendere fiato e a

lei scappò una risatina.

 

<< Sai Horan ... i tuoi baci sono insostituibili ... >>

 

<< Davvero? >> dissi ridendo. Ci baciammo per molto tempo. Ce ne accorgemmo quando Niall diede un occhiata al comodino e

la sveglia 
segnava le quattro di notte.

 

<< Cazzo, è tardissimo ... >> dissi.

 

<< Già però dai, abbiamo recuperato i giorni persi ... >>< mi sorrise.

 

<< Si però ancora non mi bastano ... >> Mi avvicinai e la baciai di nuovo. Rimasi altri dieci minuti e poi tornai a casa.

 

Quella mattina visto che non volevo andare a scuola decisi di scendere giù in cucina a prendermi una tazza di latte e a convincere

mio padre a non farmici 
andare. Quando scesi le scale trovai mio fratello seduto a tavola con una tazza di caffè ed un giornale di

sport, mentre mio padre era ai fornelli che preparava 
qualcosa da mangiare. 

 

<< Buongiorno >>  dissi sbadigliando 

 

<< Buongiorno fratellino ... stanotte hai fatto le ore piccole vero? >> disse ridendo. Mi avrà sentito entrare tardi.

 

<< Non sono affari tuoi ... >> dissi sedendomi accanto a lui, poi mi rivolsi a mio padre << ... senti papà, oggi non me la sento di

andare a scuola... 
non ho fatto nessuna assenza in questo quadrimestre e poi non seguirei le lezioni comunque quindi è inutile, e

poi ... >>

 

<< Ok, ok non ci andare, basta che non mi assili più >> disse, e lui e mio fratello scoppiarono in una risata .

 

<< Ahah divertente .. davvero ... >> presi un piatto e mio padre ci mise un pò di uova e bacon con una fetta di pane tostato.

 

<< Ah approposito ti è arrivata questa stamattina... era sullo zerbino ... >> La presi e andai a sedermi sul divano a leggerla. Non

c'era mittente.

 

 

                                                        "Buongiorno Horan. Spero che oggi non andrai a scuola

                                                            perchè ho una sorpresa davvero allettante per te.

                                                         Alle 10.00 vai alla piazza centrale e lì troverai altri indizi

                                                     per trovarmi. Spero tu ci riesca perchè .... mi sento molto sola...

                                                                                          Un bacio. Q. F. "

 

Da quelle parole e dalle iniziali alla fine del biglietto avevo capito che fosse Quinn. Erano già le 9.15 così andai in camera mia, mi

lavai, mi preparai 
per bene, uscì di casa e mi diressi verso la piazza curioso di scoprire la mia sorpresa  .... 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                    Liam: http://media.tumblr.com/tumblr_m23b9dwcbY1r9iwr1.gif

 

Da quando ieri Rachel se n'è andata da casa sua è rimasta tutto il tempo da me. Non aveva nessun'altro posto dove andare e poi

non volevo 
che andasse da nessun'altra parte. Per i miei genitori non è stato per niente un problema anzi erano contenti che,

dopo che Rachel gli raccontò tutto 
quello che era successo, avesse scelto casa nostra. Significa che si fida di noi. Si fida di me, e

per me questo vale tantissimo. E' la mia 
ragazza e farei di tutto per vederla felice. Mio padre e mia madre hanno preso una

brandina che era nel garage e l'hanno messa nella mia stanza. 
Non avevano paura che Rachel ed io facessimo qualcosa perchè

già sapevano che anche con il loro dissenso, se avessimo voluto, lo avremmo fatto lo stesso. 
Quando arrivò il pomeriggio Rachel

mi accompagnò agli allenamenti e rimase a guardare. Niall non era neanche al campo. Era la prima volta 
che saltava gli

allenamenti, per fortuna i ragazzi ed io lo coprimmo con il mister, ma sarebbe dovuta essere l'ultima volta. Il quel periodo in 


squadra eravamo tutti contro tutti perchè a breve ci sarebbero state le selezioni per la squadra da portare ad un'amichevole in

Francia. 
Eravamo tutti eccitati ad andare ed ovviamente noi cinque volevamo andare tutti assieme. Quando finirono gli  

allenamenti andammo in una pizzeria 
ed ordinammo quattro pizze da portare. In quei mesi le mie due sorelle non c'erano. Erano

andate in vacanza in Grecia con i loro rispettivi 
fidanzati. Mentre mangiavamo cercammo di non sfiorare minimamente il discorso

Rachel- genitori stronzi, e parlammo delle notizie al telegiornale, 
di tutto quello che ci passava per la testa. Quando finimmo di

mangiare, noi due salimmo in camera mia, ci sedemmo sul mio letto. Rachel prese 
il suo lettore musicale ed io il computer

portatile. Lei era stesa con gli occhi che fissavano il soffitto mentre io ero seduto a gambe incrociate. 
All'improvviso notai che

Rachel stava piangendo. Spensi il computer e mi avvicinai a lei. Le tolsi gli auricolari dalle orecchie e l'abbracciai forte. 
All'inizio il

suo corpo sembrava non sentire nulla, poi dopo mi strinse più forte che poteva. La sua testa era sprofondata nel mio petto e

sentivo le lacrime 
bagnare la mia maglietta. 

 

<< Ehi .... va tutto bene .... >> le dissi accarezzandole i capelli castani.

 

<< Non è vero ....... mi manca mio padre ... >>. Le sue parole strozzate dal pianto erano insopportabili da sentire. Non avrei mai

voluto vederla 
in quelle condizioni. Le presi il viso tra le mani e la guardai negli occhi, costringendo lei a fare lo stesso.

 

<< Rachel guardami, ehi ... andrà tutto bene, te lo prometto ... >> 

 

<< Come fai a dirlo... non ho più una famiglia, una casa, non ho più niente ormai! >>

 

<< Questo non è vero ... hai anche me, e ti giuro che non ti lascerò mai ok? MAI >>

 

<< me lo prometti davvero? .... >> i singhiozzi si fecero più silenziosi e calmi.

 

<< Si .... >>. Mi avvicinai al suo viso perfetto e la baciai dolcemente. Gradualmente i baci diventavano sempre più passionali e i

nostri corpi sempre più vicini. 
Ci ritrovammo stesi completamente attaccati uno all'altra. Rachel, ancora con le lacrime sul viso

iniziò a sbottonarsi la camicietta blu e bianca che indossava. Invece per me 
fu più facile togliermi la maglia. La sua pelle era

calda e le mie mani mantenevano i suoi fianchi per non farli allontanare da me. Mi sbottonò con grazia 
il pantalone e poi aprì la

cerniera che impediva alla sua gonna di scivolarle sulle gambe. I calzini di Rachel le arrivavano ai polpacci e a contatto con la mia

pelle, 
mi provocavano un leggero solletico. Rachel inarcò la schiena per permettermi di slacciarle il reggiseno. Cercai di sfilarle

gli slip più delicatamente 
possibile. Non volevo sembrare troppo insistente. Quando arrivò il mio turno lei non si fece scrupoli.

Velocemente me li tolse e ritornammo a baciarci. 
Cercai di trattenermi più a lungo possibile, volevo che lei facesse la prima

mossa ma il suo corpo era così bello che sentivo il mio cuore battere 
all'impazzata. Purtroppo il mio cervello era soltanto

connesso con il mio membro in quel momento, così senza pensarci due volte, presi un preservativo che avevo nel cassetto, 
le

afferrai i fianchi e cercai di entrare dentro di lei lentamente per non farle sentire dolore. Inarcò nuovamente la schiena ed un

gemito uscì dalla sua bocca. Iniziammo
entrambi a muoverci insieme più veloce. Lei era sotto di me e sentivo il suo respiro sul

mio collo. Il silenzio nella stanza era colmato dai gemiti
e i respiri di entrambi. In quei momenti il mio nome pronunciato da lei

mi sembrava il suono più bello che avessi mai sentito. I nostri corpi si muovevano 
sempre più veloci finchè dalle nostre labbra

uscirono due gemiti. Erano più rumorosi degli altri. Le mie mani erano intrecciate alle sue e le lacrime 
sul viso di Rachel le

cadevano sulle tempie fino a rompersi sulle lenzuola bianche. Ci guardammo negl'occhi. I suoi, anche ancora pieni di tristezza, 
erano colmi di energia e di passione. 

 

<< Ti amo .... >> mi disse con voce bassa.

 

<< Anche io ti amo .... da morire ... >> Ci baciammo. Quella notte decidemmo di dormire insieme. Quando la mattina dopo ci

svegliammo ci 
ricordammo che era domenica e che non saremmo dovuti andare a scuola. Purtroppo a Rachel servivano altri

vestiti e dei ricambi così decidemmo 
di passare per casa sua per prendere le sue cose. Aveva ancora le chiavi di casa e la madre

la domenica mattina non c'era mai perchè andava
a messa, quindi non avrebbe rischiato di incontrarla. Almeno era quello che

speravamo .....

 

  
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