Correre.
Correre respirando a fatica.
Correre fino allo sfinimento.
Continuare a correre anche senza più alcuna forza in corpo.
Correre, correre, scappare.
Era ciò che stavo facendo da qualche giorno.
Non sentivo più i passi dietro di me da quando il brutto tempo si era mostrato a noi.
Probabilmente, avevano posticipato la ricerca a una giornata soleggiata, che li avrebbe agevolati di più.
Durante la mia fuga, mi ero fermata raramente, solo per guardarmi dietro e controllare se li avessi seminati.
Ero talmente stanca che non riuscivo più a reggermi in piedi.
Scorsi fra la nebbia un villaggio, poco lontano da dove mi trovavo.
Iniziai a camminare in quella direzione, con le gambe che mi tremavano e il respiro spezzato.
-Aiuto!- gridai più volte.
Caddi a terra stremata.
-Per favore, aiutatemi.- dissi con la voce che si affievoliva sempre più.
Fra la confusione del momento, scorsi la figura annebbiata di una donna che mi veniva incontro e la sua voce ovattata dirmi qualcosa, che non riuscii a captare.
Ero davvero esausta; avrei tanto voluto sdraiarmi su un pagliericcio e riposarmi per qualche minuto.
Con quel caldo pensiero svenni.
angolo autrice:
eccomi qui con una nuova fanfiction.
lo so che sarà difficile portarne due avanti, ma cercherò di cavarmela.
allora, questa storia mi è venuta in mente dopo aver visto Biancaneve e il Cacciatore, infatti andando avanti troverete molte similitudini.
è ambientata nell' '800, secolo che amo, ed è delena.
infatti, la doppelganger che cito nel titolo non è Katherine ma Elena.
l'anno non è il 1864, ma è indefinito.
scopriremo da chi era inseguita Elena nei prossimi capitoli.
infine, scusate l'inizio un pò brusco, ma era necessario.
baci, al prossimo capitolo :)