Ebbene, dopo una lunghissima assenza torno finalmente a pubblicare qualcosa J

Spero di tutto cuore che la fan fiction, nata sinceramente in un momento di stanchezza e sonno, sia uscita abbastanza bene…

Buona lettura.

Pregiudizi

Molte persone lo schivano quando passa per strada. Le voci, si sa, si trasmettono facilmente e arrivano ovunque.

Si dice abbia una brutta reputazione in fatto di droga e prostitute.

Si dice che sia un maniaco, che appena parla con una ragazza vuole quello.

La gente pensa che sia freddo, quasi privo di emozioni, se non spinto dall’animalesco desiderio di portare sempre più donne al suo capezzale.

Ma la verità è che nessuno è mai entrato in casa sua a vedere come stanno davvero le cose.

Nessuno si è mai preoccupato di sapere che è uscito dalla brutta dipendenza di cui era vittima.

Nessuno si è mai degnato di chiedere cosa facesse con le ragazze che raccattava in strada – forse credendolo ovvio – ma la verità è che le pagava per rifarsi una vita. Le comprava per poi liberarle.

Nessuno si è mai preoccupato di chiedersi come si sentisse quando la gente lo squadrava dalla testa ai piedi bisbigliando all’orecchio del vicino.

A Jan non è mai interessato troppo delle idee altrui. Sapeva bene quali erano vere e quali no.

Eppure, quando iniziava a sentire il peso di esse gravare sulla sua testa, era proprio lì che iniziava a stare male.

Non aveva mai avuto una sola donna in tutta la sua vita. Era caduto nel vizio del fumo pesante a causa di un gioco che era diventata una trappola troppo profonda perché potesse uscirne da solo.

Non sarebbe mai riuscito ad averla, diceva, perché le donne credono che io sia un infedele.

Ma aveva amato tanto, Jan.

Forse più di quanto la gente possa immaginare.

Per quanti mesi rimaneva sveglio a scrivere poesie e lettere che poi – casualmente – dimenticava di inviare.

Per quanto tempo aveva raccolto tulipani facendone interi mazzi per poi posarli davanti alla porta di quella biondina per poi scappare?

Tanto, troppo tempo.

Ma questo a nessuno importa.

Perché oramai Jan, per il mondo, era diventato solamente il risultato di pregiudizi mai chiariti.

Angolo dell’Autrice

Ok, fantastico, deprimiamoci amaramente.

Non bastava la pioggia a cadere, ora lo fa anche il mio umore.

Ma che ci posso fare?

In ogni caso…terrei a specificare – per quelli che non sanno – che “Jan” è Olanda.

Personalmente preferisco chiamare le nazioni con i loro nomi umani, me li rende più…vivi.

Spero davvero che la storia vi sia piaciuta, e che il lievissimo accenno NedBel sia gradito…

Grazie mille della lettura J

Frozen Hell