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Autore: annies    04/09/2012    4 recensioni
Oddio, non che fosse gelosa di Zayn, perché diciamola tutta, Olly non era minimamente interessata ad un amico di suo fratello per di più, vanitoso e insopportabile, ma non sopportava nient'altro che quella Perrie con i suoi orecchini Chanel e le extensions evidenti: entro Capodanno avrebbe dovuto farla scappare a gambe levate.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Odi et amo'
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Capitolo 5

to feel a little love 



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In tutta la sua vita, Olivia forse non si era mai svegliata alle cinque del mattino. Oddio, non che quando andasse a scuola si svegliasse presto, ma dato che una delle poche High School di Mullingar era proprio a due passi da casa sua, addirittura poteva prendersela comoda. Era sempre suo fratello a svegliarsi prima e a saltarle addosso per convincerla a uscire dal letto, la mattina, ma quei tempi erano finiti già da un bel po’. Da quando Niall era in pianta stabile a Londra dai suoi amici, avevano ovviamente perso questa abitudine.
E chi l’avrebbe mai detto che il giorno di Natale di quell’anno avrebbe dovuto svegliarsi alle cinque? Era proprio una cosa inammissibile, a dirla tutta.
«Olly, dobbiamo andare, devi svegliarti» la porta della stanza di Olivia si aprì di colpo, e quando aprì gli occhi si ritrovò davanti suo fratello, in perfetta forma: aveva anche imparato a vestirsi bene e a togliersi di dosso quelle orribili camice a quadretti da bambino delle elementari. Il tempo cambia le persone, anche quelle più inaspettate.
«Ma.. dove dobbiamo andare?» chiese Olly con la voce ancora impastata di sonno e con i capelli più simili a quelli della Maga Magò che a quelli di una normale ragazza della sua età, sistemata e perfetta.
Dio, era talmente maschiaccio tanto che Niall aveva sempre pensato che non avrebbe mai trovato un ragazzo. Insomma, si, era davvero una bella ragazza ma ogni volta che parlava diceva qualcosa di sbagliato.
«A Manchester dalla nonna di Zayn, ci mettiamo poco, ma a casa Malik ci tengono alla puntualità» disse Niall, avvicinandosi al letto della sorella e sedendosi proprio sul bordo.
«Eh, alla faccia della puntualità! Sono le cinque del mattino» sentenziò lei, mettendo la testa sotto il cuscino. Dopotutto non le andava di parlare con suo fratello, sinceramente dopo quello che era successo la sera prima con Zayn era davvero offesa.
«Ols, io volevo parlarti di quello che è successo ieri» disse all’improvviso il biondo, cercando di prendere la mano della sorella. Le manine di Olivia erano la cosa più tenera del mondo: erano piccole e morbide come quelle di una bambina.
«Non ho voglia di parlarti, Niall. Se mi avessi mandato Perrie a svegliarmi probabilmente sarei stata più contenta» sbottò lei, tirandosi su a sedere e guardandolo in cagnesco.
«Mamma ha voluto che tu venissi qui per riprendere il rapporto che avevamo prima. Olly, non ti vedevo da un secolo» disse, mettendosi una mano sulla fronte e guardando rassegnato il pavimento: Olivia aveva interrotto il contatto visivo tra di loro e aveva preso a guardare un post di Chris Brown che stava appeso al muro.
Quella casa era una specie di tempio consacrato a Chris Brown, soprattutto la stanza di Zayn – che aveva avuto la sfortuna di vedere durante la sistemazione – sembrava proprio un piccolo santuario.
«Niall, non mi hai neanche difesa ieri quando quel talebano mi ha attaccata!» esclamò, a bassa voce, indignata.
Il fratello semplicemente si alzò e la guardò per alcuni minuti: Olivia non si ricordava di un Niall così serio, quindi leggermente imbarazzata, si nascose sotto le coperte, come faceva dopo che papà Horan la beccava a mangiare la Nutella alle tre di notte.
 «Vestiti, Olly, siamo in ritardo» disse semplicemente, andandosene sbattendo la porta.
Evidentemente non gradiva che sua sorella insultasse i suoi amici in quel modo, ma insomma, che poteva farci? Lui aveva sempre insultato Clarisse, dicendole di tutto: dal “è grassoccia!” al “ma guarda quanti brufoli!”, quando era semplicemente una ragazza di diciassette anni con i problemi di quasi tutte le adolescenti.
«Non sembri neanche contento che io sia qui, dopo quasi un anno che non ci vediamo» disse lei, quasi sottovoce, sentendo il fratello uscire dalla stanza.
Ormai era già uscito, anche se sicuramente aveva sentito le parole della sorella, quando Olivia si decisa ad alzarsi e a cercare qualcosa da mettere: odiava dover vestirsi come una bambolina, ma data l’occasione non poteva certo andare in jeans.
 
Un fulmine squarciò il cielo plumbeo proprio quando Perrie entrò in casa Malik, con almeno due o tre borse in spalla: neanche se stessero andando un anno in Nuova Zelanda.
«Bene, il tempo non è dalla nostra parte, oggi!» disse Yaser Malik contemplando il cielo dalla sua poltrona, espirando il fumo di un orribile sigaro che puzzava tremendamente.
«Oh, buongiorno Olivia!» esclamò Perrie verso Olly con il suo solito sorriso sornione. Sembrava lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie, e per inciso era l’unico personaggio che Olivia odiava di quel cartone.
«Vieni anche tu dalla nonna?» cercò di sorridere, ma con scarsi risultati, dato che il suo sorriso sembrava più una minaccia che altro.
«Viene anche Danielle!» esclamò invece Zayn, dopo aver abbracciato a baciato la sua ragazza a dovere, ovviamente di fronte ad Olivia, tanto per ricordarle che ancora non aveva dato il primo bacio e tanto per farla ingelosire – a modo loro.
«Veramente le ho detto di non venire» borbottò Liam, seduto sul divano, più o meno accanto alla poltrona di Yaser. Erano tutti lì, seduti, a fare non si sa cosa. Probabilmente stavano solo aspettando Olivia, che ci aveva messo un secolo per prepararsi.
Quest’ultima però sorrise contenta, alla risposta di Liam, perché così almeno aveva qualcuno con cui parlare, dato che non stava simpatica a nessuno. Certo, quel giorno avrebbe dovuto escogitare qualcosa per far fuori la Edwards, ma intanto sapeva di non essere sola.
Comunque, passarono dieci minuti buoni prima che tutti si muovessero e uscissero fuori di casa: Safaa non poteva perdersi il suo appuntamento mattutino con “Il mondo di Patty” che casualmente iniziava alle sei, e Waliyha doveva cotonarsi i capelli, o qualcosa del genere.
 «Ma non ci stiamo tutti in questa macchina!» esclamò Harry – alias il genio della lampada – guardando a bocca aperta la macchina del padre di Zayn, che era abbastanza grande, ma non per tutti.
«Dobbiamo dividerci tra questa e la macchina di Olly, quella di Zayn ha un guasto» prese la parola Niall, senza neanche guardare sua sorella in faccia: evidentemente si era offeso per le parole da lei dette, anche se doveva essere al contrario.
Olivia vide che in un minuto tutti si catapultarono nella macchina di Yaser, e indovinate un po’ chi rimase fuori? Perrie, Zayn e Liam.
 A parte Liam, erano le uniche persone che non avrebbero dovuto neanche avvicinarsi alla sua macchina.
«Non si può fare cambio? Mi prendo anche il riccio stupido, ma perché proprio voi due?!» disse esasperata Olly, mettendosi al posto di guida e sbattendo la testa sullo schermo, ripetutamente.
Il tempo faceva sul serio schifo: pioveva a catinelle, e i capelli già orribili di Olly assomigliavano al pelo di una capra, più o meno. Quel po’ di trucco che aveva “osato” mettere le era colato lungo le guance, insomma, invece di andare a casa della nonna di Zayn avrebbe potuto andare verso il circo: l’avrebbero presa sicuramente, insieme a Perrie.
«Ma questa macchina è piccolissima!» si lamentò Perrie, posizionandosi sui sedili posteriori insieme a Zayn.
«Sai, non ho tutti questi soldi da permettermi una Bentley Continental!» esclamò indignata Olivia, accendendo la macchina «Qualcuno mi deve fare strada. Io non so niente dell’Inghilterra» disse, più rivolta a Liam che ad altri. Proprio lui si era messo accanto a lei, fortunatamente e le sorrideva, cercando di darle magari un po’ di conforto, dato che  stava in macchina con l’ornitorinco platinato e il suo compagno.
«Metti un po’ di musica» ordinò Zayn, togliendosi le scarpe e facendo quasi svenire dalla puzza Olivia. Quel ragazzo non si lavava i piedi da un po’, e lei ne era totalmente stupita dato che aveva soprannominato Zayn come Mister Pulizia!
«Ho solo Ed Sheeran e i Pink Floyd nella mia playlist» sbuffò contrariata lei, cercando la via più corta per l’autostrada: non capiva niente di quella terra: non era poi molto diversa dall’Irlanda, ma lei, patriottica com’era, trovava differenze e difetti in ogni cosa.
«Ma perché tutto ‘sto mortorio? Metti Chris Brown!» esclamò Perrie, quasi all’unisono con Zayn.
Quel giorno indossava una terribile maglietta di Batman, bianca e nera, tanto orribile da irritare persino il pessimo gusto di Olivia Horan, il che significava molto, moltissimo.
«Io odio Chris Brown» rispose Olivia, leggermente irritata. Erano sull’autostrada da dieci minuti e già aveva voglia di aprire loro gli sportelli e catapultarli fuori dalla macchina.
Liam nel frattempo stava dormendo beatamente in una posizione che Olivia personalmente trovava scomodissima, ma aveva un faccino così angelico, che non aveva neanche cuore di svegliarlo: così doveva rimanere sola con quei due.
«Ma non dormite mai voi due?» chiese all’improvviso Olivia, smettendo di canticchiare nella mente “Give me love” di Ed Sheeran, che purtroppo non aveva potuto mettere.
«Non potremmo mai lasciarti, da sola, Olly!» disse viscida Perrie, schioccando un bacio sulle labbra di Zayn e scombinando i capelli di Olivia con una mano, come se non bastasse.
Presi da fuori potevano sembrare quattro amici normalissimi – o addirittura due coppie –, ma la faccia di Olivia la diceva lunga.
Dopo venti minuti, la macchina fece uno strano, stranissimo rumore, tanto che Perrie – troppo esperta di motori – le consigliò addirittura di fermarsi, ma no, non ci fu bisogno, perché la macchina si fermò da sola, nella corsia d’emergenza.
Ecco, diciamo che questo le era successo più volte, e forse la graziosa Mini Cooper aveva bisogno di una visita dal meccanico, ma la testardissima Olivia Horan aveva sempre sostenuto che tutto fosse perfettamente a posto.
«Cazzo» la finezza di Olly esplose di botto, e la sua furia nel dirlo fu tale che Liam si svegliò di soprassalto, come anche Perrie e Zayn che finalmente – ascoltando Brown con l’iPod – erano riusciti ad addormentarsi e a lasciarla nella sua pace interiore.
«Cosa è successo? Dove sono gli unicorni?!» urlò Zayn, di soprassalto.
«Diciamo che si è fermata la macchina in mezzo al nulla» sentenziò Liam, sbattendo ripetutamente la testa sul finestrino.
Le facce di Zayn e Perrie descrivevano tutta la situazione: la bocca spalancata dell’ornitorinco, e le quasi lacrime di Zayn erano da Oscar, assolutamente.
«Sei un disastro» disse Malik, uscendo dalla macchina e raggiungendo Olivia che tentava in qualche modo di vedere il guasto.
«Muori, Zayn» urlò Olly.
Non ce l’avrebbe fatta con quei due per più di due minuti nella stessa stanza, immaginate fermi in mezzo alla strada, senza possibilità di muoversi. Bene.


 

_________

 

Buongiorno ragazze/i! Perdonatemi se ho scritto questa cagata enorme, ma mi serviva per sbloccarmi. Mi sono chiusa troppo con "Give me love" di Ed Sheeran e l'ho scritto. Grazie mille alle 11 persone che seguono la mia storia e alle 8 recensioni che ho ricevuto, sono pochissime però per me sono davvero importanti, ve lo giuro. Spero che voi continuiate a seguirmi e a recensire. 
Secondo voi starebbero meglio Liam e Olivia o Zayn ed Olivia? Sarei curiosa di sapere le vostre opinioni!
Vi mando un bacio grandissimo,
Annie 

 

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