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Autore: blast__    04/09/2012    54 recensioni
E adesso,alle dieci e trenta del mattino,mi ritrovo nello stesso letto di questo idiota,che russa tra l’altro.
Cosa devo fare?
La risposta,per mia fortuna,arriva subito dalla mia mente contorta.
Ovviamente rivestirmi e lasciarlo lì,mentre ancora dorme. E’una bastardata sicuramente,ma rientra nel mio stile e rende la sconfitta meno dolorosa.
Decido di non lasciare nemmeno una traccia di me,a parte uno stupido bigliettino scritto di fretta e lasciato sulla scrivania del deficiente.
‘-Fai pena a scopare,Tomlinson-’
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vecchi Amori.
 
Maggio 2013.
 
 
{Quanti ricordi, mi son tornati in mente
Guardando i tuoi capelli
 Non pensavo, che
Bastasse così poco, per ricordare
Chi cercavo di dimenticare, da tanto tempo
Per paura di non trovare
Un'altra che mi desse
Quello che mi davi tu, che avevi tu}
Zero Assoluto-Quello che mi davi tu.
 
 
 

June

 
 
-Mmh- mugugnò il ragazzo disteso di fianco a me,ancora dormiente. Cercare di svegliarlo era stata l’impresa più ardua della mia vita,ma alla fine ci ero riuscita dopo più di mezz’ora.
-Dai,sveglia bell’addormentato!- lo incitai nuovamente,scostandomi il lenzuolo di dosso e cercando i miei vestiti lungo il pavimento.
Era ancora mattino presto,ma non avevamo tempo per restare insieme e coccolarci,anche se era il desiderio di entrambi.
-Che palle- sbuffò finalmente lui,svegliandosi e stirandosi.
Lo guardai e gli sorrisi. Era bellissimo e spontaneo. Anche alle sette del mattino,con i capelli tutti arruffati e gli occhi colmi di sonno,era stupendo.
-Sai che resterei sempre con te,ma avete le prove più tardi e tu non puoi arrivare tardi come sempre- gli sorrisi,spostandogli i ricci dalla fronte.
Lui annuì e mi diede un bacio sul naso. –Sono felice di essere tornato.- concluse,alzandosi e cercando i vestiti sparsi a terra.
-Anche io,non sai quanto-
Ed era vero. Mi era mancato da morire. Quei mesi erano stati infernali per me. Cercare di fare uscire di Helena dalla depressione senza l’aiuto di nessuno non era stato facile.
Harry era stato lontano per tanto tempo,ma adesso era tornato. In piedi di fronte a me,con quel suo solito sorrisetto malizioso.
-Ti amo-
Mi era uscito senza volerlo. Forse il pensiero mi era uscito fuori con troppa voce. Fatto sta,che lui sentì.
A quel punto,tirarsi indietro era da idioti. –Ti amo. Da sempre-
Lui sorrise teneramente,dopodiché avvicinò a me e mi baciò appassionatamente. –Mi sa che gli altri possono aspettare-
Oh,e l’avrebbero fatto.
 
 

*

Gli studi era grandi. Così grandi che se Harry non mi avesse tenuta per mano tutto il tempo,mi sarei persa in un batter d’occhio.
Anche il camerino era abbastanza grande. C’era un divano di pelle che attendeva solo me.
-Aspettami qui,va bene?- si raccomandò il riccio,lasciandomi nel suo camerino. –Non ci metteremo molto,nel frattempo fa’ come fossi a casa tua- concluse,facendomi un sorriso prima di chiudere la porta alle sue palle.
Annuì convinta e mi sdraiai sul meraviglioso divano di pelle,estraendo il mio cellulare dalla tasca. Che cavolo avrei fatto tutto quel tempo da sola?
“che fai?”mandai un messaggio ad Helena,che stava ancora lavorando. Ultimamente lavorava spesso,faceva anche gli straordinari per tenersi impegnata e non pensare a lui.
“guardo Ben e Matt litigare,hahaha!Tu?da che parte del mondo stai?”
Nonostante il trascorso con Matt,adesso le cose tra i due andavano bene. Helena lo trattava con superficialità,come se non fosse successo nulla.
Era chiaro che per lei,lui era stato completamente rimosso. Non si poteva dire lo stesso di Louis. Non appena qualcuno nominava quel nome,lei cercava di evitare l’argomento e pensare ad altro.
-Louis come sta?Ha superato tutto?- avevo chiesto ad Harry in quei mesi d’assenza.
-Ho dimenticato l’ultima volta che l’ho visto sorridere- era stata la sua risposta,diretta. –Ed Helena,lei come sta?- aveva chiesto a sua volta il mio ragazzo.
Mia sorella non avrebbe voluto che sapesse la verità,mi avrebbe odiata. –L’ha dimenticato da tempo.-
Lo sguardo di Harry era stato colto da una profonda delusione,evidentemente non si aspettava una risposta del genere.
Odiavo mentirgli,ma lo avevo fatto per il bene di Helena.
Malgrado Louis si fosse comportato male,io credevo davvero nei suoi sentimenti,ma non potevo fare più di tanto,considerata la testardaggine della mia cara sorella.
Era un ragazzo speciale e amava Hell con tutto il cuore. Loro dovevano stare insieme. Ma cosa potevo fare? Come potevo essere d’aiuto?
Forse,dovevo solo farmi i fatti miei.
O forse no.
“Nulla,sono a casa. Divertiti allora”
Piccola bugia.
Non potevo dirle la verità,non doveva sapere del ritorno dei ragazzi in città,se lo avesse saputo ci sarebbe stata di nuovo male,e io dovevo proteggerla.
E se lo avesse saputo comunque?
Si farebbe fatta ancora più male.
Forse,avevo bisogno di riposare e trovare una soluzione adatta a quel casino. Sì,una bella dormita mi avrebbe fatto bene,tanto…non avevo nulla di meglio da fare.
Non appena riposai il cellulare in tasca e mi accucciai per bene,sentii la porta del camerino aprirsi. –Harry?- domandai,senza girarmi.
Nessuna risposta. Eppure io avevo sentito la porta aprirsi…
Mi girai piano e…lo vidi. Cazzo.
C’era proprio lui davanti a me. Perché tra tutti,proprio lui?
-Scusa,dovevo prendere una bottiglietta d’acqua- disse,con un filo di voce.
Rimasti pietrificata a guardarlo senza sapere cosa dire. Era la prima volta che lo rivedevo dopo quella litigata. –Oh,fa niente- risposi,imbarazzata.
Prese la sua acqua dal frigo bar e si appoggiò su un mobile di fronte a me,con sguardo fisso.
-Come stai?- chiese,puntando i suoi occhi nei miei.
Era cambiato,dall’ultima volta. La barba era cresciuta e lui era dimagrito parecchio. Dettagli che lo facevano sembrare più bello ancora. E sexy.
Dio,ma che pensieri erano?
-Bene. E tu?-
Ero di poche parole. Averlo davanti mi aveva pietrificata. Non capivo nemmeno le mie reazioni.
-Non posso lamentarmi- biascicò,freddo e distaccato.
Mi sentivo strana.
Dannatamente strana.
Lui invece,se ne stava li tranquillo davanti a me,come se non fosse successo nulla fra noi.
Era successo davvero qualcosa,a parte il sesso?
Lui mi aveva fatto un favore,non mi aveva mai amata. E io avevo sempre amato Harry. Sì,sono andata così le cose.
Per Zayn non sono stata mai nulla.
-Io torno di la- esclamò,facendomi un segno con la testa.
“No,voglio domandarti tante cose!” pensai,mentre lo vidi andare verso la porta. Improvvisamente,mi sentii triste.
-Zayn!- lo chiamai,quando ormai era fuori dalla stanza. Mi pentii subito di quel gesto. Perché lo avevo fatto?
Il moro mi sentì comunque e tornò indietro.
-Si?- domandò,restando sull’uscio della porta,scrutandomi attentamente con quei suoi bei occhi scuri.
Che,sebbene fossero scuri,alcune volte sembravano gelidi. Come il ghiaccio.
-Mi dispiace che tra noi… insomma sì,sia finita in quel modo. Potremmo essere amici-
Amici?
Ma da dove mi era uscito?
Mi tornò in mente una frase di Ryan,o meglio ancora,un aforisma. “Due che scopano come conigli nani selvaggi…non potranno mai essere amici”.
E noi avevamo scopato come conigli nani selvaggi?
No.
Noi avevamo fatto molto peggio.
Lui rise amaramente e poi scosse lievemente la testa. –Amici?No,grazie,ma no.-
La teoria di Ryan forse era vera…ma io volevo provarci.
-Ma perché? Hai voluto mettere fine a tutto tu!Cosa c’è di male ad essere amici?Dobbiamo ignorarci per sempre?-
Lo avevo ignorato fino ad ora. E tutto andava bene. Ma mi era bastato rivederlo per un secondo tutto sudaticcio per scatenare un putiferio ormonale. Merda.
-Non hai mai capito un cazzo di me,mai.- disse deluso.
Oh.
-Cosa dovevo capire? Mi hai detto delle parole che mi hanno ferita tantissimo!-
Già…lo avevo sognato varie notti. Sempre lo stesso incubo. Sempre lui che mi diceva parole orribili.
Il suo sguardo si faceva più serio e gelido. Avanzò verso di me e si chiuse la porta alle spalle.
-Non ci hai messo molto a consolarti,già la sera stessa hai dormito con Harry-
Non poteva dire così. Non dopo quella litigata.
-Zayn,spero tu stai scherzando. Mi avevano quasi violentata. Dove dovevo andare? Tu mi avevi detto che non ero nulla per te! Nulla!- la voce si era leggermente incrinata.
Gli occhi divennero lucidi senza volerlo.
Lui cambiò espressione e stette in silenzio per qualche secondo,poi riprese. -Ti prego,non continuiamo. Questa cosa potrebbe fare male ad entrambi. Hai ragione tu,okay. Ora solo…fammi andare di la-
Nel giro di qualche secondo il suo modo di parlarmi e il suo tono di voce era completamente cambiato. Si era addolcito.
-Tu sei stato importante per me- mi uscì d’istinto.
Bocca del cazzo ma vuoi stare zitta?
-Tu lo sei ancora-
Tuffo al cuore.
Avevo sentito bene? Io lo ero ancora?
E poi cos’era quel rumore assordante? Ah si,il battito del mio cuore stra accelerato.
-C…cosa?- balbettai,abbassando lo sguardo.
Non rispose. Si limitò a guardarmi. Si accese una sigaretta e continuò a guardarmi,come se fosse indeciso a fare qualcosa. Come se volesse dire qualcosa e non la dicesse.
Ma cazzo,non poteva evitare di fumare così sensualmente?
E poi che voleva dire “Tu lo sei ancora”?
Che vuol dire tutto questo?
–Sei silenzioso come al solito- sbuffai,incrociando le braccia al petto come una bimba.
Lui si alzò,andò a chiudere la porta a chiave e tornò da me,con un sorrisetto malizioso in viso.
O Cristo santo.
-Perché hai chiuso la porta?- esclamai con gli occhi sbarrati.
-June,vuoi fare un po’ di rumore?-
 
 

Hell.

 
-Cinque sterline sulla vittoria di Matthew- scommise il mio capo,seduto dietro il banco accanto a me.
Era un incontro di braccio di ferro avvincente,quello. –Venti su quella di Ben- lo sfidai io,puntando tutto su quel rosso imbranato.
-Ci sto-
Il mio candidato era chiaramente in svantaggio,ma Ben aveva una cosa che Matt non aveva. L’intelligenza.
Ed io avevo una cosa che il mio capo non aveva.
La furbizia.
-Sei un pivello- se la rideva Matt,nettamente in vantaggio.
Benjamin scosse la testa,con la lingua di fuori per lo sforzo. –Le leggi delle leve e del baricentro di un corpo,stanno dalla mia parte- disse,con affanno.
Qualche secondo dopo,la situazione si ribaltò e Matt venne sconfitto miseramente,davanti agli occhi increduli del capo.
-Mai mettersi contro un maestro della fisica!- esclamò Ben tutto contento.
Mi voltai verso il mio capo,con un sorrisetto in volto.
–Tieni le tue venti sterline- sbuffò,sganciando la grana.
Quel giorno il locale era abbastanza vuoto,e quella era una cosa decisamente buona per me,visto che non dovevo sbattere a destra e a sinistra servendo i clienti e prendendo le ordinazioni,ma altrettanto brutta perché dovevo avere quel coglione fra i piedi più del dovuto.
-Ha avuto culo- disse il moro,appoggiandosi al bancone. –Preparami un caffè,rossa- disse,serio.
Da quando mi dava ordini quel citrullo?
-Fattelo preparare da tua madre,coglione- gli risposi secca.
Ridacchiò un po’. –Da quando quel Louis ti ha messo le corna,sei più acida del normale-
Avrei preferito una pugnalata anziché quella frase. Louis. Corna.
Louis.
-Dovresti lasciarla stare- provò a difendermi Ben.
Apprezzai il gesto,ma fu inutile,visto che qualche secondo dopo Matthew era tornato alla carica.
-Stai zitto,frocio. Non è così,Hely? Che fine ha fatto? Lo hai più sentito?-
No. Non l’ho sentito. Mai. Né una chiamata. Né un messaggio.
-Non voglio parlare di lui ora- avevo un tono che cercava pietà. –Non voglio parlare di lui mai più- sembravo un cane bastonato.
Testa bassa,occhi lucidi.
-Che c’è,lo ami ancora?-
Lo ami ancora?
In quel momento,avrei voluto avere Ryan al mio fianco. Avrebbe elaborato uno di quei suoi piani omicidi.
Lo ami ancora?
Oppure June,che mi avrebbe salvata da quella situazione in un modo o nell’altro.
Lo ami ancora?
Ma più di tutti,avrei voluto avere Louis. Gli avrebbe dato una testata dritta in fronte.
Sì,lo amo ancora.
-Non l’ho mai amato,adesso basta.-
Mi spostai e andai vicino alla porta di ingresso,dovevo stare il più lontano possibile da lui e dai suoi occhi gelidi.
Il coglione mi seguì.
-Forse aveva di meglio da fare che stare dietro ad una come te!- mi urlò,costringendomi a guardarlo.
Una come te.
“Non piangere. Non darla vinta a sto coglione” mi ritrovai a pensare,cercando di non dargli un pugno dritto nei denti.
-Buon per lui. Io gli auguro sempre il meglio- un po’ come Adele,insomma. Da quando ero così buona e caritatevole?
Ah già,da quando non volevo più sentire il suo nome.
-Tu gli auguri il meglio e lui si scopa le altre. E poi sono io quello cattivo! Cosa aveva di tanto speciale il tuo Louis,Hell?-
Cosa aveva di tanto speciale?
Forse il modo in cui si vestiva,o con cui parlava,o il modo in cui rideva,o quello con cui mi guardava.
Il modo in cui mi baciava.
Lui…era speciale e basta.
-Nulla,smettila adesso-
Sapeva che parlare di lui era l’unico modo di essermi superiore,e per questo insisteva.
-Almeno era bravo a scopare?-
Non ne potevo più di quelle parole. Mi spostai velocemente,mi tolsi il grembiule e feci per uscire,ma lui mi bloccò,afferrandomi per il polso.
–Scappi?- mi provocò,malvagio.
Lo guardai con occhi di fuoco e gli sferrai un calcio dritto nelle palle. Emise un gemito e si piegò su se stesso. A quel punto spinsi la maniglia della porta ed iniziai a correre velocemente.
Correvo correvo e correvo.
Volevo fuggire via da tutto quello. Mi meritavo davvero quelle parole? Ero stata così cattiva da meritarle?
Forse si.
Forse era il mio destino.
Matt aveva ragione. Louis aveva trovato qualcuna con cui stare migliore di me sicuramente. Forse non si ricordava nemmeno più di me.
E io lo amavo ancora.
I pensieri cessarono non appena mi ritrovai con il sedere per terra,dolorante.
-Scusami,non ti avevo visto- dissi,riferita al ragazzo con il quale mi ero scontrata.
Alzai lo sguardo per guardarlo in faccia.
Rimasi senza fiato.
La vista si annebbiò e dovetti concedermi qualche secondo prima di tornare a respirare. Il mondo attorno si era fermato.
-Ciao- mi disse,con un sorriso stampato in viso. Quella voce… Dio,quanto mi era mancata! E lui era… così bello.
Non mi aspettavo quella reazione così tranquilla da parte sua. E non mi aspettavo nemmeno le mia,insolita.
Mi tuffai tra le sue braccia e lo strinsi più forte che potei. Quell’abbraccio mi ricordò tante cose. Bei ricordi. Il periodo più felice della mia vita.
Lui era tornato. E mi stava abbracciando e accarezzando i capelli.
Non era cambiato molto,aveva messo su un bel po’ di muscoli però.
–Stavo venendo a prenderti- sussurrò,con voce calda.
Era lì per me.
-Mi sei mancato tantissimo,Niall- mi stupii io di stessa di quella dimostrazione di affetto.
-Anche tu,Hell,anche tu.-





Look at me-
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE *si mette in ginocchio* SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATEEEEEEEE çç
dio santo,mi sento veramente una merda.
non aggiorno questa storia da più di un mese. faccio cagare.
IL MIO PC E' UNA MERDA. cioè. prima con la connessione non andava. poooi ha avuto un cazzo di problema che non funziona non so cosa,e poi non si caricava più. E' UN CESSO.
adesso non è sistemato del tutto.. però diciamo che è meglio di prima.
PERDONATEMI PER LA MIA ASSENZA (questo capitolo era pronto da un casino,non sapevo solo come pubblicarlo!)
scusatemi se non sono passata più dalle vostre storie...se volete potete lasciarmi tutti i link in una recensione e le leggerò al più presto!
passando al capitolo...
VI PIACE?
per me questa cosa di June è stata inaspettata,cioè! HAHAHAHHAH
boh,spero vi piaccia.
a me piace il contenuto ma come è venuto fuori un po' meno lol sembra scritto con i piedi. 
btw SPERO CHE LASCIATE UNA RECENSIONE E CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATA çç
anche perchè ora sarò presente più che mai,i promise!
fatemi sapere!
besos,
Adri


ps: passate dall'altra mia storia,sono troppo pigra per mettervi il link :'( si chiama White Roses!
aggiornerò presto anche quella!

 

  
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