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Autore: ashley_    04/09/2012    3 recensioni
Mi amerai, vedrai che imparerai ad amarmi.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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3
 

 
Comunque piacere Kaylie.
Lo dissi quasi con tono meccanico. Avevo i miei occhioni verdi spalancati e un boccolo che mi infastidiva sulla spalla. Era rimasto fermo a guardarmi. Effettivamente non avevo risposto alla sua domanda.
Solo che quegli occhi ipnotizzavano e io mi c’ero persa dentro.
Stai bene?
Sveglia Kaylie, sveglia!Eh? Cosa? Si, sto bene, perché me lo chiedi? Andiamo in mensa.” Riposi tutto d’un fiato.
Andammo a fare la fila per prendere qualcosa di commestibile, e  io, tanto per cambiare, presi solo una mela.
Arrivammo al tavolo e stettero tutti zitti, guardando la faccia nuova.
Ragazzi, lui è Louis.
Ci fu ancora un attimo di silenzio, ma poi un “Ciao!”generale interruppe quel momento di imbarazzo per quel ‘povero’ ragazzo.
Questione di minuti e avevano già fatto amicizia.
Anche se avevo notato subito che a Thomas non andava molto giù.
Thomas era un mio amico. Stop.
Cioè, qualche tempo prima eravamo stati insieme. Ma non era il tipo giusto per me. Troppo popolare. Voleva sempre stare al centro dell’attenzione e in fondo gli altri glielo consentivano. Provava ancora qualcosa per me, forse. Ma mi era al quanto indifferente.  
Era seduto al mio fianco e si avvicinò all’orecchio: “Chi è questo?
Un nuovo alunno, si è presentato, non hai sentito?” Sveglia ragazzo. Terra chiama Thomas, Terra chiama Thomas.
L’avevo capito questo. Come mai è arrivato con te? Cioè come facevi già a conoscerlo?I cazzi tuoi no,eh?
Durante l’ora di storia dell’arte ci siamo presentati e poi mi ha chiesto di accompagnarlo in mensa. Ma che problema hai? Paura che ti rubi la scena?
Un tipo come lui? È uno sfigato Kay.Sfigato ci sarai tu. L’invidia è una brutta bestia.
Non risposi, per evitare casini inutili.
Ma quel ragazzo era tutt’altro che uno sfigato. L’aveva notato già mezza scuola.
 

Finalmente finì quell’inferno di giornata e io e Debby stavamo andando a prendere il treno. Lei era la mia migliore amica.
Kay aspettami!
Mi voltai e c’era Louis che correva verso di noi. Era anche lui del mio stesso paese?
Guarda che non c’è bisogno di correre eh, siamo in anticipo.
Senti, è il mio primo giorno qui, non so gli orari.Okay, aveva ragione.
Adesso lo sai, allora. Ma sei di Epsom?
Si, anche tu?” Gli si illuminò il volto.
Si, anche Debby.” Gliela indicai. Ero un po’ sovrappensiero. Un altro abitante in quella cittadina, ottimo. Fortuna che mi era simpatico, almeno.
Raggiungemmo la stazione, Debby mi abbandonò completamente per stare con Adam, il suo ragazzo, e Louis mi stava raccontando tutta la sua vita in dieci minuti. Io mi limitavo ad annuire. Non che non m’interessasse, ma in quel momento volevo solo dormire.
Finalmente arrivò il treno. Magari avrei potuto schiacciare un pisolino.
Ma certo che no.
Senti Kaylie, ti va se oggi studiamo un po’ insieme? Cioè sono appena arrivato e ancora non so bene com’è strutturato il programma…
Louis, quello che vuoi. Ma ad una condizione: chiudi la bocca.
Non fiatò più, per tutto il viaggio.

Scendemmo dal treno e, ovviamente, dovetti farmela a piedi.
In più pioveva.
Kaylie, dove abiti?
A dieci minuti da qui, tu?
Vengo con te. Mi dici dov’è ‘S.Mary’s street’?No. Non te lo dico. Abitava nella mia strada?
Ci abito anch’io.
Andiamo insieme allora.Wow. Che genio.
Camminando lo guardavo con la coda dell’occhio. Era di una bellezza spaventosa, quel ragazzo.
Lui intanto continuava a farneticare e fare battute tutt’altro che simpatiche. Anche se non so perché, ridevo. Cioè, non erano divertenti, ma ridevo comunque.
Siamo arrivati. Allora? Qual è casa tua?” Gli chiesi, incuriosita.
Ehm…Quella lì!” Indicò quella di fronte casa mia.
No, lì ci abita la signora Allison.” Risposi più sicura che mai.
No, lì ci abito io adesso.
Senti, ti starai sbagliando. Forse perché sono tutte uguali e ti confondi. Questa è casa miaFeci per indicargliela, questa è casa di mia ziaecco, mia zia, quella che abitava sopra da me, si era trasferita alla casa affianco - e questa è la casa della signora Allison. Come pretendi di saperlo meglio di me?
Okay, io intanto vado a casa mia.
Louis! Fermo lì!” Volevo risparmiargli una figura di merda.
Bussò e una signora alta e magra, che non era assolutamente la Allison, lo abbracciò affettuosamente.
Io entrai in casa, abbastanza stralunata.
Mamma, sono a casa!
Bentornata tesoro, com’è andata oggi?
Dov’è la signora Allison?” Il mio solito modo di rispondere a delle domande, con altre domande.
Si è trasferita Kay, la settimana scorsa. Non ti ricordi? Ha deciso di andare a stare dalla figlia. Da quando il signor Allison è deceduto…povera, cara Stephanie!” Continuò subito dopo. “Hai conosciuto i nuovi vicini, piuttosto? Oh, sono così simpatici. Il figlio verrà nella tua stessa scuola, le due sorelline nella stessa scuola di Riley, invece!
Si, mamma lo so. È già arrivato a scuola, l’ho conosciuto e oggi, se per te va bene, vorremmo studiare insieme.
Si va bene. Tanto vi tengo d’occhio, siete qua di fronte.
La guardai abbastanza impaurita.   
 
 


*Spazio autrice*
Salve! Terzo capitolo.
Vorrei sapere cosa ne pensate, ma soprattutto
Vorrei sapere cosa pensate di Louis e Kaylie.
Un bacio xx

  
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