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Autore: Ecstasy    04/09/2012    5 recensioni
"Come batuffoli di neve gli sbuffi di fumo si alzavano lenti e rotondi verso le nuvole.
Il primo sole primaverile riscaldava la pelle di quel ragazzo appoggiato al muretto della stazione."
Certe volte si pensa che la salvezza si può trovare nel fondo di un bicchiere o nel filtro di una canna, non si pensa ma che la si può trovare anche in un sorriso?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza uscita.

 

Mi fido di te.

 
“Oggi si muore gente,
dicono niente è per sempre.
Certe volte odio la vita,
non c’è amore, non c’è via d’uscita.
Certe volte odio me stesso e quella merda di ragazzo
riflesso nello specchio del cesso.”


È mattina presto quando Josh si sveglia.
La luce del sole di Maggio entra insistente dalla piccola finestra della camera di Gio, facendogli spalancare con forza gli occhi.
Sente come un peso sul petto e dei capelli biondi gli solleticano il naso, facendolo sorridere.
Sente una mano affusolata stringergli leggermente il lembo della maglietta.
Il moro accarezza leggermente la guancia di Azzurra, ricevendo un leggero sospiro, involontario.
Avvolge con le braccia le piccole spalle di Azzurra, stringendola a se.
Sente la ragazza muoversi piano, appoggiando la testa sul suo petto per poi continuare a dormire beata.
Allunga la mano libera verso il comodino per prendere il telefono più rotto che intero.
“Quando ti svegli vieni in cucina” Josh legge il messaggio di Gio e lentamente si alza, cercando di non disturbare Azzurra che non intende lasciare andare la maglietta del ragazzo.

Josh entra nel piccolo cucinino e trova l’amico appollaiato su uno sgabello vicino al tavolo bianco.
“Ben svegliato eh” sorride Gio.
“Buongiorno” sbiascica l’amico, sedendosi su uno sgabello lì vicino.
“Come stai? Come sta?” chiede Gio, indicando la porta socchiusa della camera.
“Io sto, lei penso stia bene. Sta dormendo” sussurra il moro.
“Quanto durerà questa situazione?”
“Non ne ho idea..” risponde Josh, passandosi una mano tra i capelli.
“Mi casa es tu casa, o in questo caso casa di Azzurra!” ride Gio, dando un leggero pugno alla spalla dell’amico, facendolo ridere.
“Ti va di andare a fare un giro?” chiede Gio non appena finiscono di scherzare.
“E..” inizia l’amico.
“Lasciale un biglietto sul comodino e muoviti” lo interrompe Gio avviandosi verso la porta di casa.
La nuvola di capelli biondi si agita in quel letto troppo vuoto.
Azzurra tasta il materasso in cerca di Josh, ma lui non c’è
Di scatto apre i grandi occhi marroni, guardandosi intorno, ma di lui nessuna traccia, neanche un piccolo rumore in quella casa.

La ragazza si alza dal letto, ritrovandosi a stringere nella mano destra una maglia nera, di Josh.
Sorridendo si dirige a passo incerto fuori dalla camera, cercando uno dei due ragazzi.
“Josh? Gio?” chiede titubante facendo un giro della casa, per poi ritornare in camera da letto.
La ragazza si siede sul letto disfatto e nota sul comodino un foglietto di carta.
“Buongiorno,
Io e Gio siamo usciti un paio d’ore, non volevo svegliarti, dormivi così bene.
Stai tranquilla, torniamo presto.
Ps. Quanti sospiri fai di notte?”


La ragazza sente le guancie arrossarsi e la bocca aprirsi in un timido sorriso.
Troppi pensieri le si affollano in testa.
Perché quel ragazzo è così gentile con lei? Perché lei si fida così tanto? Perché quei segni sulle braccia?
Le domande le passano in mente una dopo l’altra, senza fermarsi.
“Devo fare qualcosa, se no impazzisco” pensa Azzurra alzandosi dal letto e iniziando a rifarlo.
Apre anche le finestre per far circolare l’aria e poi si dirige in salotto.
Pulisce la cenere dal tavolino, dal divano, svuota il posacenere e riporta gli accendini in camera di Gio.
La casa però è piccola e lei si ritrova di nuovo con niente da fare.
Azzurra inizia a girovagare per la casa ritrovandosi in cucina dove, spinta da un brontolio dello stomaco, guarda l’ora e si rende conto che è mezzogiorno passato.
La ragazza si guarda intorno e, chiedendo mentalmente il permesso a Gio, inizia a frugare nei pensili sopra al fornello in cerca di pentole e di qualcosa da cucinare.

“Dove stiamo andando?” chiede Josh, per la prima volta all’oscuro della meta.
“A cercare quello che ti ha fatto il sopracciglio come il mio” risponde secco l’amico aumentando il passo.
Josh si ferma, afferrando per un braccio il più basso facendolo girare.
“E lasciame!” esclama Gio cercando di divincolarsi.
“Non posso.” Sussurra Josh.
“Cosa? Perché non puoi?!”
“Non voglio abbassarmi ai suoi livelli e andarlo a cercare come un bambino. E poi Azzurra potrebbe essere già sveglia e..” Josh cerca una via di scampo.
Vede il viso di Gio farsi serio per poi sentire la sua risata in tutto il suo rumore.
“Ho capito frà, muoviti va” sorride l’amico invertendo la direzione.

I due amici salgono veloci le scale del condominio affamati.
“Oh senti un po’” esclama Gio entrando in casa e annusando l’aria.
“Ma che cosa..?” chiede Josh sorpreso sentendo un rumore di padelle provenire dalla cucina.
“Ben tornati, spero.. spero abbiate fame” sorride Azzurra imbarazzata, cercando di sistemarsi i capelli che le sparavano da tutte le direzioni.
“Ho na fame!” esclama Gio, catapultandosi in cucina.
Josh sorride, andando incontro ad Azzurra che abbassa lo sguardo timida.
Con dolcezza le cinge i fianchi, lasciandole un bacio sulla guancia rosea, per poi seguire l’amico in cucina.

“Frà! Dovevi portarla prima a casa!” esclama Gio riempiendosi il piatti di pasta al sugo e addentando un pezzo di pane.
“Lo penso anche io” sussurra Josh, sorridendo ad Azzurra.
“Cosa si fa oggi?” esclama Josh guardando prima la ragazza e poi l’amico.
Lo sguardo di Josh si posa eloquente su Gio, facendogli un cenno.
“Ehm ah, giusto. Io.. Io ho da fare” annuisce Gio facendo l’occhiolino all’amico che sorride soddisfatto.

I tre ragazzi sparecchiano la tavola, chiacchierando del più e del meno.
Azzurra di ritrova seduta su una sedia a sorridere nel vedere Josh e Gio ridere e prendersi a spintoni, pensando al fatto che lei un’amicizia così non ha avuto la fortuna di trovarla.
Solo amicizie passeggere, ragazze che l’hanno saputa usare con maestria e arroganza, niente amicizie da far sciogliere il cuore.
Un velo di malinconia le copre gli occhi, facendole spegnere il suo bel sorriso.
“Ei Azzurra,che ti prende?” chiede Josh, schivando un pugno dell’amico.
“Nulla, che facciamo noi oggi?” chiede lei scrollandosi quella brutta sensazione da dosso.
Josh si porta una mano alla bocca, pensieroso.
“So io dove portarti!” esclama lui sorridendo e correndo in camera a prendere la felpa.

“Dove andiamo?” chiede la ragazza al moro.
“Ma è la millesima volta che me lo chiedi!” ride lui, guardandola con dolcezza.
“Non mi piace non sapere dove sto andando” s’imbroncia lei.
“Fidati di me” sussurra Josh.
Azzurra lo guarda, sorridendo timidamente.
La mano di Josh s’intreccia piano alla sua, senza pretendere nulla in cambio.

“Mi fido di te” sussurra la piccola ragazza appoggiando la testa alla spalla del moro.
 

SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti!
E’ la prima volta che metto il mio commento alla fine di un capitolo.
Vorrei ringraziare chi mi ha seguita e spero che continui a farlo nonostante il mio tremendo ritardo ad aggiornare.

TAAAAAAANTO LOVE,


Crii <3

  
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