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Autore: n0pe    05/09/2012    0 recensioni
Questa storia racconta la nuova vita di una ragazza a Londra. L'inzio di una serie di incontri e avvenimenti inaspettati...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...
corsi ad aprire la porta, sperando fosse Ed.
-Taylor.
-Liz, dormivi per caso? mi guardò seria
-N-no, perchè?
-Senti, vengo da casa di Liam. L'hanno chiamato perchè hanno trovato Ed assai ubriaco in mezzo alla strada. Un amico di Liam si trovava li a passare, l'ha visto vomitare e barcollare e riconoscendolo ci ha chiamati.
-E' da Liam ora?
-Si, andiamo?
-Si si subito!

indossai stivali e cappotto, presi solo il telefono. ero perplessa.
arrivammo subito a casa di Liam suonai ripetutamente e venne ad aprirmi.
-Ciao Liam, dov'è?
-In bagno, vomita in continuazione.
mi dirissi direttamente là, lo trovai con la testa su wc e con il vomito che scorreva dalla sua bocca. rimasi a guardarlo finchè lui non si accorse di me. puzzava di alcool.
-Liz ciaoooo, che fai quaaa? disse mentre si alzava barcollando.
-Beh non lo so, tu che ci facevi ubriaco eh?
-Boh ahahahah.
rideva, rideva come se fosse normale. mi dava quasi fastidio.
lo guardai fisso negli occhi, ero delusa e decisamente confusa. scesi velocemente le scale e andai da Taylor e Liam.
-Aiutatelo, non sa neanche cosa sta facendo. Io vado. ero evidentemente incazzata
-Vuoi che ti porto io a casa Liz?
-No, tranquilla. Vado
mi dirissi verso la porta e uscendo la sbattei con rabbia.
Non mi andava di tornare a casa... ma si erano fatte le 05:30 del mattino. Così andai in un bar e presi un bel the caldo.
non credevo che Ed fosse capace di ubriacarsi così tanto, o meglio perchè? doveva andare da quel produttore... non in qualche locale...
passai più un'ora a meditare su queste cose ed erano quasi le 7:00 ormai.
Andai nel parco la vicino e mi sedetti su una panchina a fissare il vuoto.
*drinnndrinn* squillava il mio cellulare
risposi senza guardare chi fosse.
-Pronto?
-Liz, sono Brett.
-Hey, dimmi.
-Ho saputo di Ed, sei a casa?
-No, sono al parco.
-Come ti senti?
-Non lo so, sono incazzata nera ma anche confusa...direi.
-Capisco...
-Perchè si è ubriacato? Doveva andare da quel produttore...
-Ti va se vengo la e ne parliamo?
-Con Jess?
-No,no. Solo.
-Si, ti aspetto.
chiusi la telefonata. In quel momento Brett era l'unico che potesse aiutarmi e l'unico con cui volevo parlare.
Mentre lo aspettavo, mi concentravo ad ascoltare i rumori degli alberi e degli uccelli che fischiettavano. ad un tratto sentii qualcosa di umido sulla mia mano e un fiatone. mi girai in basso e c'era un cagnolino che mi guardava con gli occhi dolci. lo presi e lo poggiai sulle mie gambe.
-Heyy, piccolino. E tu da dove vieni?
-Wof wof. era la sua risposta.
amavo i cani, tantissimo. controllai se aveva un collare... niente. doveva essere abbandonato... e infreddolito. tirai fuori dalla tasca del cappotto un pò di biscotti che mi erano rimasti da prima e li diedi a lui. tremava per il freddo, così lo avvolsi con la mia sciarpa e lo strinsi tra le braccia.
-Ma cos'è quella cosa?
mi voltai. era Brett.
-Guarda, l'ho trovato qua. Affamato e infreddolito.
-Ma che carinoo.
Rimasi a contemplare il cucciolo per un po' insieme a Brett fino a quando arrivammo al tasto dolente, Ed.
-Senti Liz, io non lo so perchè l'ha fatto, ma chiedigli spiegazioni.
-Lo farò, ma ho paura di sentirmi dire cose che non vorrei sentire.
-Sono sicuro che ha una buona spiegazione...
-Speriamo.
-Ho sentito Taylor mentre venivo qua. Mi ha detto che hanno riportato Ed a casa sua e che cerca te. Ti va se ti porto li?
-Si, grazie.
salimmo in macchina e andammo verso casa di Ed.
scesi con il cagnolino mentre Brett sarebbe andato via.
suonai ripetutamete al campanello per almeno 2-3 minuti.
-Liz...
Ed aprì la porta e mi guardo quasi imbarazzato. era con l'accappatoio e i capelli bagnati.
-Scusa, ero sotto la doccia, entra.
entrai senza nemmeno salutarlo e mi sedetti sul divano.
lui non notò neanche il cane, si avvicinò e si sedette accanto a me.
-Perchè ti sei ubriacato ieri? Non dovevi essere con il produttore?
-Si, ci sono stato. Mi ha detto che ha valutato la cosa e non vuole più investire su di me.
-C-cosa?
-Si, ero disperato. Non sai quanto avrei voluto sparire. Così sono entrato nel primo pub e ci ho dato dentro.
-Ed... mi dispiace.
-No, dispiace a me. Non dovevo comportarmi in quel modo. Sono stato stupido.
-In effetti si, ma comprendo la motivazione.
sorrisi e lo abbracciai.
-Scusami, davvero... mi sussurrò.
mi strinsi a lui sempre di più.
rimanemmo per interi minuti in quel modo.
-Liz...
-Si?
-Sono in accappatoio...
-Oh scusa. Vai pure a vestirti.
-Se insisti...
-No, cioè se vuoi vestiti o se vuoi no, cè...
-Ahahah, okay tranquilla. rise. -Vado a cambiarmi, ora torno.

aspettavo sul divano che lui tornasse. ero felice e mi ero sollevata. accarezzavo il piccolo cane a cui avevo dato il nome Ginger, perchè aveva il pelo aranciato... un po' come Ed. ad un tratto sentii la segreteria squillare.
"E' la segreteria di Ed Sheeran, non posso rispondere in questo momento. Lasciate un messaggio dopo il bipp"
-"Ciao Ed, sono io... come ti senti dopo ieri sera? Io sono ancora un po' intontita dalla sbronza di ieri. Quando puoi richiamami, ti aspetto. Ciao"
Rimasi in silenzio... chi era quella? Che era... cosa? mi girai e dietro di me c'era Ed, che mi guardava...
....

  
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