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Autore: lostgirl    05/09/2012    1 recensioni
Alex è la sorella di Allison: entrambe sono appena arrivate in città e nella nuova scuola. Qui le due sorelle si faranno nuovi amici ed entrambe si innamoreranno: la fanfiction si basa soprattutto sulla storia di Alex e Isaac.
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Alex non sentì affatto la sveglia quella mattina e fu svegliata all’ultimo minuto da Allison che le bussò urlandole da fuori che era tardi e dovevano scendere a fare colazione. Ed essendo arrivato Gerard in città quella notte, non potevano saltare quella dannata colazione.

Alex aprì gli occhi: si era svegliata una sola mattina tra le braccia di Isaac ma già le mancava aprire gli occhi e vederlo lì e sentirlo affianco a lei. E di sicuro avrebbe preferito mille volte essere tra le sue braccia che andare di sotto e affrontare l’uomo che oltre a non prometterle nulla di buono, riteneva troppo inquietante per i suoi gusti.

Si obbligò a buttarsi nella doccia e a finire più velocemente possibile e si vestì prima di scendere al piano di sotto.

“Bentornati a casa.. di nuovo” disse ai genitori, mentre si sedeva affianco al padre e si versava una tazza di caffè. Gerard li raggiunse poco dopo ed entrambe le ragazze si alzarono per salutarlo. Ma nessuna delle due lo chiamò nonno ed entrambe lo salutarono quasi con freddezza, cercando di essere gentili dicendogli che erano felici di averlo lì, ma senza provarlo davvero.

“Sedetevi ragazze, rimanete ancora un po’ a tavola con noi.” la voce di Gerard aveva il potere di far innervosire Alex come nessun’altro al mondo.

“Dobbiamo andare o faremo tardi a scuola.” fu Allison a parlare, rivolgendosi al nonno.

“Bene, allora credo sia una fortuna per voi avere il nuovo preside della vostra scuola davanti. Per una mattina credo non succederà nulla. Sedetevi.” Allison e Alex erano sconvolte, ma non lo diedero a vedere e Alex tornò a sedersi.

“Quindi è per questo che sei in città? Perchè hai un nuovo lavoro nella nostra scuola?”

“Si. Sono qui per quello e per altre faccende che devo sbrigare in città.” Victoria preparò del thè e lo versò al suocero e poi guardò le sue figlie che parlavano con lui. Gerard allora riprese a parlare “Come vi trovate qui?”

“Io sto benissimo qui. è un posto così tranquillo, è perfetto: credo sia il posto migliore in cui siamo capitati.” Alex sorrise a Gerard, lodando quel paese come se fosse il miglior posto al mondo. E da una parte Alex credeva davvero che lo fosse.

“Sono d’accordo con Alex, stiamo benissimo qui.”

“Avete trovato qualcuno di speciale qui a Beacon Hills?”

Allison ed Alex alzarono lo sguardo e si guardarono: rimasero in silenzio per un attimo e fu Victoria a rispondere a Gerard, dicendogli che entrambe avevano un ragazzo in città e che loro l’avevano già conosciuto. Alex era sicura che l’uomo avrebbe chiesto a lei e sua sorella di invitare di nuovo i ragazzi a cena, quindi si alzò prima che potesse parlare e prese la sua borsa, pronta per andare a scuola. “Ok, avremo anche la fortuna di avere il nuovo preside a casa, ma la lezione di chimica sta per iniziare e ad esser sincera non mi va di perderla!”

Allison annuì, alzandosi anche lei. “ Ah, oggi pomeriggio restiamo a studiare da Lydia, non ci aspettate per pranzo!” ed uscirono prima che i genitori o Gerard potessero replicare.

“Dobbiamo davvero restare da Lydia oggi pomeriggio?” chiese Alex aggrottando la fronte.

“No.” le fice l’occhiolino mentre saliva di fretta in macchina dal lato del conducente ed Alex la seguì. “Ti conosco, so che preferiresti passare la giornata in giro senza una meta piuttosto che stare in casa quando c’è in giro Gerard”

Alex si voltò a guardare la sorella “Dovremo comunque vederlo anche a scuola ora!”

Rimasero in silenzio per il resto del tragitto, probabilmente riflettendo entrambe sul perchè Gerard era interessato a diventare il nuovo preside. Arrivarono appena in tempo per la prima lezione del mattino e si precipitarono in classe senza neanche cercare gli altri, sicure che li avrebbero trovati tutti già in aula.


Entrate in classe, Alex cercò con gli occhi Isaac ma il professore era già entrato e chiese alle Argent di andarsi subito a sedere e dato che vicino ad Isaac era già seduta Erica, Alex si sedette vicino a Danny, dato che Jackson che di solito si metteva vicino a lui quella mattina non c’era. Lo salutò con un cenno della mano e con un sorriso “Dovrai accontentarti di me oggi, dato che non c’è Jackson!” gli disse a bassa voce, sorridendo ed appoggiandosi al banco per guardare verso Isaac ed Erica.

Il professore assegnò un compito da svolgere a tutti e mentre svolgevano il loro Alex cercò di parlare un po’ con Danny.

“Con chi andrai al ballo la settimana prossima?” chiese Alex sorridendogli, mentre lui alzò lo sguardo timidamente dal quaderno con gli appunti ed Alex si affrettò ad aggiungere poche parole “ok, forse non sono affari miei, ma non so stare in silenzio durante gli esperimenti di chimica, scusami”

Danny sorrise e scosse la testa “Il mio ex mi ha invitato, credo che andrò con lui” in risposta Alex annuì e sorrise

“Il tuo ex ha buon gusto...”

“E anche tu hai ottimi gusti, mi pare... Vai con Isaac, no?” disse indicando con il mento verso Isaac. Alex lo guardò per un momento e sorrise arrossendo un po’. Rimase in silenzio per un attimo, dato che il professore si stava guardando intorno e poi tornò a guardare Danny. “Si, vado con lui. Ma ricordati che quella sera voglio un ballo anche con te” disse sorridendo. Lui annuì e poco dopo la ragazza gli chiese notizie dell’amico  “Che fine ha fatto questa mattina Jackson?”

“Non l’ho sentito in realtà. è parecchio strano ultimamente, non so cosa gli prende.”

“Se sai qualcosa fammi sapere, ok? Sono preoccupata anch’io, per via di Lydia.. sai.” Non poteva dirgli nulla ovviamente, e un po’ le dispiaceva sapere che lui, il suo migliore amico, fosse all’oscuro di tutto ciò che stesse passando Jackson.


Finite le lezioni Alex uscì dalla classe insieme a Lydia e Stiles. Nonostante la presenza di Alex, Lydia non si fice problemi e parlò a Stiles “Allora? Ti decidi o no?”

Stiles si voltò verso di lei e la guardò confuso, non sapendo a cosa si riferisse “Di cosa stai parlando?”

“Del ballo. Mancano poco meno di due settimane ed io non ho ancora un accompagnatore, ti decidi o no ad invitarmi?”

Stiles si bloccò appena in tempo per non finire contro la porta. “Tu.. tu mi stai chiedendo di..” si fermò e respirò a fondo “Vieni al ballo con me Lydia?”

Lydia guardò l’amica e poi Stiles, facendo finta di doverci riflettere. “Okay, Stilinski!” poi prese per un braccio Alex e si allontanò dall’aula con lei, trascinandola fino al suo armadietto. Allison raggiunse le due ragazze e guardò Lydia e vedendola radiosa corrugò la fronte e chiese alle due “Cos’è successo?”

“Lydia ha praticamente invitato Stiles al ballo.” la informò Alex. Lydia chiuse lo sportello del suo armadietto e le guardò. “No, ho chiesto a Stiles di invitarmi al ballo, è diverso”

“Si, ok, il risultato è lo stesso comunque” disse Alex facendole una piccola smorfia.

“Quindi Lydia Martin darà finalmente una chance a quel povero ragazzo?”

Lydia guardò Allison e si fice seria. “Non sono fortunata come voi due e non ho nessun ragazzo a cui fare gli occhi dolci dalla mattina alla sera. Mi sto guardando in giro e da qualche parte devo pur iniziare” disse poi stampandosi un sorriso in faccia e allontandandosi.

“Hai incontrato Gerard in giro?” Alex scosse la testa alla domanda di Allison e lei le disse che nemmeno lei l’aveva incontrato. Lydia le chiamò da lontano ed Allison chiese ad Alex se voleva andare con loro a fare shopping e comprare un vestito per il ballo o se sarebbe andata da qualche parte con Isaac.

“Non ho ancora avuto modo di parlare con lui questa mattina in realtà. Lo cerco, ma voi andate pure. Se non ho nulla da fare più tardi vi raggiungo!”

Allison annuì e raggiunse l’amica, mentre Alex si avvicinò al suo armadietto per lasciare i suoi libri. Osservò per un attimo fuori, alla fine del corridoio, oltre l’ingresso e sorrise al ragazzo che la stava aspettando lì fuori e le stava facendo segno di raggiungerlo. Alex uscì e gli si piazzò davanti, portando un braccio su un fianco e sorridendogli appena. “Lahey!” disse facendo un cenno di saluto con la testa.

“Argent...” disse lui staccandosi dal muro ed avvicinandosi a lei “Non ci siamo visti molto oggi, posso baciarti?”

Alex scrollò le spalle e fice una smorfia. “Se proprio devi. Non mi opporrò alla tua volontà...”

Isaac ridacchiò e la avvicinò a sè per baciarla: poco dopo Alex si staccò dalle sue labbra ma rimase a pochi centimetri dal suo viso e passò una mano tra i suoi capelli “Hai da fare cose da lupi o passi la giornata con me? Voglio evitare il più possibile Gerard e casa mia. A proposito, Gerard è il nostro nuovo preside. Stamattina io ed Allison siamo scappate prima che potesse obbligarci ad invitare te e Scott a cena.”

“Perchè Gerard è interessato al ruolo di preside a scuola?”

“Non ne ho idea. Quell’uomo è inquietante, misterioso e non fa capir nulla di sè. Credi abbia qualche scopo strano?”

Annuì e Alex sospirò. Il ragazzo le prese la mano e la strinse. “Le domande crescono e non abbiamo ancora nessun tipo di risposte, ma andrà tutto bene. Devo vedere Derek, mi ha chiamato pochi minuti fa e mi ha chiesto di raggiungerlo al più presto, ma poi sono tutto tuo.”

Alexandra adorava la fedeltà di Isaac al suo alpha e sorrise annuendo. Il telefono di Isaac squillò di nuovo e il ragazzo rispose. Alex lo osservò mentre parlava al telefono e riusciva quasi a sentire la voce di Derek dall’altra parte, anche se non riusciva a capire bene cosa stesse dicendo.

“Dobbiamo andare. è piuttosto incazzato: dice che devo raggiungerlo nei boschi subito e vuole che ci sia anche tu.”

disse quando riattaccò il telefono. Alex era sospresa, ma non disse nulla e acconsentì a seguirlo nei boschi per raggiungere l’alpha.


In poco tempo Isaac e Alex furono davanti casa di Derek: il ragazzo comparve all’improvviso dietro di loro e con lo sguardo minaccioso chiese dove fossero Allison e Scott. Isaac gli rispose che non ne aveva idea e l’Alpha ringhiò a denti stretti. Guardò Alex per un momento “Non ti piacerà quello che ho da farvi vedere. Ma ci sei dentro fino al collo e prima o poi dovrai affrontare quello che è davvero la tua famiglia. Venite.” disse Derek allontanandosi.

Alex era turbata, ma fice per seguirlo quando Isaac la trattenne per un braccio “Stai bene?”

Alex non rispose direttamente alla domanda. “Ha ragione. So solo a parole cos’è la mia famiglia, prima o poi dovrò affrontare la cosa. Dobbiamo seguirlo.” Isaac la precedette e seguì Derek che seguiva senza problemi un piccolo sentiero tra gli alberi. Ad un tratto si fermò, nascondendosi come meglio poteva in un punto che gli consentiva di osservare verso un punto che Isaac e Alex ancora non vedevano senza essere visto.

“Cosa dobbiamo vedere?” chiese Alex seguendolo.

“Là. Dovete vedere questo.” disse indicando un punto con una mano. Alex ed Isaac si sistemarono in ginocchio vicino a Derek e guardarono la scena che stava guardando l’Alpha.

Il cuore di Alex si bloccò per un attimo e poi riprese a battere veloce: era impallidita e stringeva forte la mano di Isaac mentre osservava suo padre, sua madre, Gerard e un altro paio di uomini che non riconosceva che osservavano e ridevano di un uomo sollevato a mezz’aria, con le mani legate in aria che si dimenava per liberarsi.

L’uomo si trasformò in lupo e Gerard gli stava parlando: Alex poteva sentirli ma non capiva cosa stava dicendo. Si costrinse a concentrarsi e finalmente captò la voce del nonno.

“Signori... ammirate l’esemplare che abbiamo davanti. Abbiamo addirittura catturato un omega” e con quelle parole, Gerard tirò fuori un lungo pugnale e con una velocità che Alex non credeva possibile, tagliò in due pezzi il corpo dell’uomo appeso all’albero.

Alex stava per gridare, ma Derek fu più veloce di lei e in pochi secondi la strinse da dietro, coprendole la bocca con una mano per farla stare zitta. “Se ti sentono siamo tutti morti.” Alex con forza strattonò il braccio dell’Alpha e lo allontanò da lei. Non urlò, ma ora faceva fatica a respirare, le veniva da vomitare e le lacrime iniziarono a  scenderle sulle guance. Vedeva suo padre che parlava a Gerard ma non lo riusciva a sentire. Si voltò verso i due ragazzi, sconvolta e furiosa verso la sua famiglia.

“Per i tuoi cacciare vuol dire questo: uccidere tutti i lupi, senza distinzione. Quel lupo non ha mai ucciso nessuno.”

Alex non sapeva cosa pensare, ma di una cosa era sicura: odiava ciò che era la sua famiglia e non avrebbe mai potuto accetarlo. Dentro di sè, preferiva addirittura Jackson, dato che almeno lui era inconsapevole di quello che stava facendo.

Gerard nel frattempo si era allontanato dal gruppo insieme a Victoria e ora tutti e tre riuscivano a sentirli meglio, anche se riuscino ad ascoltare il loro discorso non dall’inizio.

“Questo era solo l’inizio.” disse Gerard, con la sua voce che ora Alex odiava più di ogni altra cosa al mondo.

“Hai intenzione di ucciderli tutti?”

“No. Non io. Jackson lo farà per noi. E quando non ne sarà rimasto nemmeno uno, uccideremo anche lui.”

Alex guardò Derek, disgustata, sentendosi mancare l’aria, cercando una risposta nei suoi occhi. Lui non disse nulla ma le fice capire che ciò che aveva sentito era giusto: Gerard controllava il Kanima e ora voleva utilizzarlo per ucciderli tutti.

Alex indietreggiò e poi si voltò per correre via. Si fermò solo quando si ritrovò davanti alla vecchia casa dell’alpha e si sedette sugli scalini, cercando di riprendere fiato e di pensare. Quando poco dopo Isaac e Derek gli furono davanti,  senza alzare lo sguardo disse: “Cercheranno di farmi diventare come loro.”

“Sei pur sempre un Argent, inizieranno presto ad addestrarti per diventare una perfetta cacciatrice.”

Alex non guardò l’alpha mentre parlava, ma guardò Isaac, con le lacrime agli occhi. Si asciugò le guance con una manica e respirò a fondo, rimanendo per parecchio tempo in silenzio per riflettere.

Quando Derek si allontanò da loro per rientrare in casa, Alex si alzò e lo richiamò. Guardò entrambi gli uomini e sicura di sè, disse ad alta voce quello che aveva deciso.

“Non sarò mai come loro. Sarò anche un Argent, ma non sono come loro.” fice una pausa per guardare il suo ragazzo e per riflettere sul suo cambiamento dal giorno in cui l’aveva conosciuto. E questo non fice altro che semplificarle tutto. Si voltò di nuovo verso Derek e fice alcuni verso passi verso di lui. “Non sarò una cacciatrice. Voglio far parte del tuo branco.”
   
 
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