Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: Myuzu    05/09/2012    15 recensioni
Questa storia è un po' strana e probabilmente non è il genere di Ff adatta ad artisti musicali, ma mi piaceva l'idea e ho scritto... Chiara è una ragazza che muore in un incidente. In realtà non è arrivata ancora la sua ora. Purtroppo non può riavere la sua vita, ma le è concesso un desiderio. Cosa chiederà la nostra protagonista?
Per chi se lo stesse chiedendo, non ho sbagliato sezione, Chiara è una Vip. Spero vi piaccia. I commenti o le critiche sono sempre graditi. Grazie per l'attenzione! :D
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È l’una di notte quando usciamo finalmente dall’enorme edificio. I ragazzi sono stremati e Top e Fred sembrano tanto due zombie per quanto sono cadaverici!
«Domani le prove si terranno sul palco.» annuncia GD salendo in macchina al posto di guida.
«Hanno finito di montarlo?» chiede Taeyang sedendosi accanto a lui.
«A quanto pare …» sospira il leader mettendo in moto. «Ci siamo tutti?» chiede voltandosi. Ri e Daesung dormono testa contro testa sui sediolini in fondo ed io e Top siamo nei sediolini di mezzo. Fred è sul tettuccio della macchina, ma ho paura che possa addormentarsi e rimanere a galleggiare chissà dove.
«Si …» annuisco, stanca anche senza aver fatto niente. Quella solita sensazione di stanchezza è tornata a trovarmi e ovviamente non è una buona notizia per me.
«Andiamo allora.» GD ingrana la marcia e partiamo.
«Certo che questa volta Yeng ci è andato giù pesante …» sospira Taeyang massaggiandosi i muscoli delle braccia. Yeng è il loro trainer ed effettivamente oggi li ha proprio torturati sia con gli esercizi che con la pratica.
«Già …» conferma Ji Yong non abbandonando mai la strada con lo sguardo.
«Fosse per lui, ci avrebbe trattenuto fino all’alba!» ribatte nuovamente Taeyang.
«L’alba … non ho mai visto il sole sorgere …» sussurro sovrappensiero mezza addormentata.
«Hai detto qualcosa Scricciolo?» chiede GD guardandomi nello specchietto retrovisore.
«No, no, non preoccuparti!» scuoto testa e mani con un sorriso per rassicurarlo.
L’alba … mi piacerebbe vederla …
 
Fred russa e il suo russare è come una ninnananna. Sarà perché sono stanca, ma mi addormento subito, cullata dai ricordi della giornata e nottata precedente. Così, quando una mano mi scuote una spalla interrompendo il mio sonno tranquillo, non posso che essere stizzita. Vedendo che si tratta di Ri però, mi si disegna un gran punto interrogativo in faccia mentre gli occhi lottano con tutto se stessi per aprirsi.
«Ri …» sussurro alzandomi su i gomiti. «Cosa ci fai qui?» mi strofino gli occhi mentre rimane impalato a fissarmi. «Che ore sono?»
«Vieni.» mi dice.
«Eh?»
«Ho detto vieni.» mi ordina prendendomi per un polso e trascinandomi giù dal letto.
«Aspetta! Ri … Ri, aspetta!» balbetto.
«Che è successo?» urla Fred sobbalzando nel sonno. «Ah-ah! Sei tu piccolo insipido maknae! Come osi disturbare il sonno di uno shinigami, eh? Vuoi morire?» chiede isterico. Si vede che non ha dormito. «Zanzara, ma dove ti porta?» domanda un po’ più tranquillo sbadigliando.
«Dove stiamo andando?» chiedo a Ri che sembra non avere alcuna intenzione di lasciarmi il polso.
«Ssssh!» mi zittisce.
«Ehi maknae, non facciamo scherzi! La mia Zanzara la state strapazzando un po’ troppo, non vi pare?» sbraita Fred seguendoci trascinandosi dietro la falce.
Usciamo dalla porta d’ingresso e iniziamo a salire le scale. Non sono mai salita oltre il nostro piano, così per la curiosità mi lascio trascinare, incurante di quello che Ri abbia in mente.
«Zanzara, non è che vuole buttarti da giù? No, perché sembra intenzionato a raggiungere il terrazzo …» sbotta Fred. «Potevamo almeno prendere l’ascensore …» si lamenta. Come se lui camminasse poi! Sono io che tra un po’ collasso sulle scale!
Come Fred ha immaginato, siamo arrivati al terrazzo. Seungri spalanca la porta con un gesto secco.
«Calma maknae! Eh si che sei nervoso eh!» continua Fred sempre più nervoso.
È ancora tutto buio ed io mi domando che ore siano, tuttavia non fiato dato che dubito riceverei una risposta …
«Siediti!» mi ordina Seungri indicandomi una coperta stesa per terra. Guardo prima la coperta, poi lui, poi di nuovo la coperta.
«Vuoi … che mi sieda?» chiedo titubante, trattenendo un brivido di freddo. Io sono inevitabilmente in short e canottiera e l’aria notturna è fredda!
«Siediti!» ripete categorico.
«Non avrai idee sporche in mente eh maknae?» trasalisce Fred decapitandolo con la falce che ovviamente attraversa il collo di Ri senza causare danni. Rabbrividisco alla scena.
Obbedisco all’ordine di Seungri e mi siedo a gambe incrociate sulla coperta mentre lui si ostina a tenermi per il polso. Guardo la sua mano sul mio polso e poi lo fisso negli occhi dubbiosa. Rinsavito almeno un po’, lascia la presa e distoglie lo sguardo lievemente imbarazzato.
Tempo un minuto, si siede accanto a me e prende una coperta piegata lì accanto per metterla sulle nostre spalle. Pretesto per avvicinarsi di più a me …
«Eccoci qua … portare due coperte no, eh? Vecchio volpone! Ti decapito!» brontola Fred.
Mi stringo un po’ nelle spalle: sono a disagio.
«Ri … perché siamo qui?» chiedo incerta.
«Già perché siete qui?» urla Fred adirato.
«L’alba …» sussurra lui fissando l’orizzonte.
«Cosa?» chiedo in un soffio.
«Hai detto di non aver mai visto il sole sorgere.» replica sempre guardando davanti a sé.
«Allora eri sveglio!» affermo ricordando quello che ho detto in macchina. «Pensavo dormissi …» continuo contrariata. Ora si finge addormentato anche lui?
«Difficile che io mi addormenti con te intorno! Specialmente dal tuo intrufolamento in camera mia!» sorride. «La paura di essere violentato non mi abbandona mai!» finge di rabbrividire.
«Scemo!» gli do un pugno scherzoso sul braccio.
«Aaaaah mio caro maknae … capisco la tua sofferenza …» sospira Fred. Resto interdetta a guardare lo Shinigami. Ha detto “mio”? “Caro”? Ma … non si sente bene per caso? «Tu la ami, ma lei ama lui. Il lui che è il tuo leader e sempre un passo davanti a te …» continua guardando il cielo sognante. Sembra un hippie strafatto! «Tu le sei accanto, la proteggi, la rendi felice a discapito della tua stessa felicità, tutto questo nonostante sai che non ti ricambierà mai. Ti stimo sai … Sei un bravo ragazzo, davvero un bravo ragazzo.» ascolto le parole di Fred in silenzio, mentre il senso di colpa mi invade il petto. Per quanto Fred sembri un completo idiota fatto di chissà ché a fissare le stelle e improvvisarsi filosofo, non sta dicendo sciocchezze. Purtroppo però voglio bene a Ri e anche molto, ma gli mentirei se gli dicessi di amarlo. «Una cosa ti invidio però … tu hai un corpo e sei umano, puoi amarla, puoi strapparle un bacio … Puoi renderla tua anche se solo per il tempo di un’alba …» queste ultime parole mi confondono. Cosa vuole dire Fred?
Vorrei chiederglielo, ma ora non posso. Cerco il suo sguardo per rivolgergli una domanda muta con gli occhi, ma lui continua a guardare le stelle, ignorandomi.
«Guarda Cucciola!» dice Ri entusiasta stendendo un braccio e indicandomi l’orizzonte.
Seguo con lo sguardo la direzione che mi indica il suo dito e vedo che là, oltre la distesa dei palazzi di Seoul ancora illuminata con le luci artificiali, si sta espandendo piano, ma a vista d’occhio una sottile linea color porpora. Questa linea aumenta di spessore illuminando leggermente le punte dei palazzi più lontani e più alti. Il cielo tutt’attorno si schiarisce fino a che il sole fa capolino colpendoci in pieno con i suoi raggi già forti. Qualche nuvola in lontananza si tinge di rosa e i palazzi pian piano si colorano di arancione. Con la lenta salita del sole, le luci della città si spengono.
«È bellissimo!» esclamo estasiata.
Seungri sorride soddisfatto. Rimaniamo ad osservare il sole per un altro po’ in silenzio, prima che Ri si alzi e mi aiuti a fare lo stesso. Gli do una mano a piegare le coperte, mentre Fred sbadiglia mezzo addormentato. Quando Ri si dirige verso la porta per tornare in casa, il desiderio di fare una cosa si impadronisce di me.
«Ri?» lo chiamo e lui si volta. Mi alzo sulle punte e gli sfioro la guancia con le labbra. «Grazie.» gli dico sincera. Il suo sbattere gli occhi velocemente e il suo lieve arrossire indicano che non se l’aspettava ed io per lasciarlo reagire senza ulteriori imbarazzi lo supero per raggiungere al più presto camera mia e il letto. Ho ancora sonno …
«Dì un po’ Zanzara … non ti sarai sentita in colpa per quello che ho detto, vero?»  sogghigna Fred facendomi arrestare improvvisamente nelle scale.
«L’hai fatto a posta?!» gli dico allibita. «Hai detto quelle cose per farmi sentire in colpa?» chiedo a bocca spalancata.
«Bé il povero maknae meritava un piccolo premio, no?» brontola offeso Fred.
«Io non ti capisco! Prima lo decapiti e poi … mi fai sentire in colpa per dargli un premio! Sei impossibile!» sbraito riprendendo a scendere le scale. «La prossima volta dimmi quello che vuoi dire direttamente senza troppi giri di parole! Mi hai fatta preoccupare!» entro in casa diretta in camera sicura che mi stesse seguendo, ma mi volto e non c’è. «Fred?»
Nessuna risposta.
 
Il palco è enorme. I ragazzi provano incessanti e instancabili. Provano tutto: le entrate, le uscite, le luci, i video, le coreografie. Domani ci sarà una specie di prova generale in cui proveranno anche i microfoni e il canto. Seduta sulle tribune li guardo incantata e fiera. Fiera di essere qui, fiera di essere stata prima una loro fan e poi una loro amica. Daesung si sbraccia dal palco per salutarmi ed io lo ricambio con un sorriso. Ji Yong in queste prove ci sta mettendo l’anima, non l’ho mai visto così concentrato. Nonostante l’impegno e la concentrazione non manca qualche sguardo per me. E ne sono contenta.
«Dove sei stato?» chiedo a Fred appena mi ricompare accanto.
«A fare sue passi.» risponde vago galleggiando seduto sulle tribune.
«Dove?»
«Ora uno Shinigami non è libero nemmeno di fare due passi?!» sbotta lui. Sospiro.
«Perché te ne sei andato?» domando continuando ad osservare i Big Bang ballare.
«Non c’è un perché …» sussurra. «… Volevo restare un po’ da solo.» aggiunge poco dopo.
«Ho fatto qualcosa di sbagliato?» gli chiedo sempre più a bassa voce. Perché ultimamente mi sento come se sbagliassi ogni cosa?
«Tu non hai fatto nulla, Zanzara …» risponde.
«Allora posso fare qualcosa?» chiedo ancora.
«Sii felice Zanzara.» replica, al ché lo fisso dubbiosa. Non capisco cosa sta succedendo. Ho sempre la sgradevole sensazione che io non capisca quello che succede intorno a me. Fred mi sorride dolce per rassicurarmi, ma c’è una grande tristezza nei suoi occhi …
Allungo la mano verso la sua che galleggia a pochi centimetri sulla poltrona accanto alla mia e gliela afferro calorosa.
«Grazie, Zanzara.» mi dice sorridendomi ancora mentre volge lo sguardo al palco. Non so cosa stia pensando, né perché sia così giù di morale, sta di fatto che gli sono vicina e se avrà bisogno di me voglio che sappia che sono qui.
 
«Non fiatare!» mi ordina una voce all’orecchio mentre vengo avvolta da due braccia che conosco bene. Mi trascina di peso dietro le quinte, mentre non mi dibatto, ma non collaboro nemmeno al mio sequestro.
«Ji Yong?» chiedo quando sono sicura che nessuno a parte lui, mi senta. «Che stai facendo?»
«Secondo te che sta facendo?» chiede Fred ritornato al suo grigio sarcasmo. «L’idiota che è!»
«Ssssh! Non deconcentrarmi!» mi zittisce Gd continuando a trascinarmi. Quando è soddisfatto del posto raggiunto, si guarda intorno con sospetto e non vedendo nessuno tira un gran sospiro di sollievo. «Finalmente! A volte mi chiedo se Top sia sul serio un agente segreto o cosa! Non riuscivo a scrollarmelo di dosso!» con uno sbuffo trattengo una risata.
«Stai … scappando da Top?» rido un po’ sotto i baffi, al ché mi fissa contrariato prima di controbattere.
«Bé non è te che ha picchiato perché siamo stati fuori come due normali fidanzati farebbero!»
«Mi dispiace …» replico sincera e lui si addolcisce.
«Non dispiacerti Zanzara! È lui che ha corso troppo! Ha meritato tutto quello che Top gli ha fatto passare!» sbraita Fred con luce assassina negli occhi.
«Ti stai annoiando?» mi chiede Ji Yong cogliendomi alla sprovvista.
«Co … cosa? No, no! Perché dovrei annoiarmi?! Scherzi?!» dico subito scuotendo mani e testa.
«Non ho molto tempo da dedicarti …» GD sbuffa contrariato, come se volesse stare tutto il tempo con me. Il mio cuore accelera inevitabilmente.
«Non fa niente, lo capisco. È perfettamente normale che tu sia occupato ora.» sorrido convincente.
«Ti prometto che dopo il concerto andremo insieme da qualche parte. Scegli tu dove.» sorride raggiante e il suo sorriso è bellissimo, come sempre. Ma questa volta non emana abbastanza calore per sciogliere il ghiaccio formatosi nel mio petto. Le parole “dopo il concerto” risuonano nella mia testa come un eco freddo e impassibile in una caverna buia e umida. Non c’è nessun “dopo il concerto” per me … E lui non lo sa.
Senza rispondere, gli metto le braccia al collo e lo abbraccio stretto per nascondere qualche lacrima sfuggita al mio controllo.
«Scricciolo?» mi richiama Ji Yong dopo un po’ ricambiando l’abbraccio. Sono sicura che ha intuito la mia inquietudine, ma non potrebbe mai immaginarne il motivo ed io non voglio che lo venga a sapere. Forse sto sbagliando, lo so. Ma che senso avrebbe dirglielo ora? Che senso avrebbe rovinare questi ultimi momenti? Se gli dicessi della mia morte, probabilmente non mi crederebbe o si deprimerebbe non godendosi questi ultimi giorni. Ed io non voglio. So che sarà un colpo per lui, ma spero potrà perdonare questo mio egoismo.
«Fatti forza, Zanzara.» mi sussurra Fred. Sembra quasi più addolorato di me …
 
«Ta-dah!» urla Daesung appena abbiamo finito di cenare sbattendo una rivista sul tavolo. «Guardate un po’ chi c’è qui …»
Ci alziamo tutti per poter vedere la rivista e quando scorgo il mio volto serio tra quelli dei Big Bang a stento trattengo un urlo. Spalanco occhi e bocca e solamente dopo che testa e stomaco non me li sento più, ricordo di aver posato per il fotografo Pierre. Me n’ero proprio dimenticata!
«Waa!» esclama Seungri osservando la copertina estasiato. Poi tossicchiando e rosso in viso aggiunge: «Ma è … cioè volevo dire, sono proprio bello!»
«Presuntuoso!» ribatte Daesung ridendo.
«Scommetto che non stava fissando se stesso …» ipotizza Taeyang con un ghigno.
«Aaaaah, vero!» fa l’occhiolino Daesung. «Il nostro piccolo maknae stava guardando la meravigliosa ragazza al centro, eh?» a questo commento arrossisco. È vero che non mi riconosco in quella foto, ma definirmi meravigliosa ragazza mi sembra eccessivo. Impulsivamente Ji Yong mi afferra la mano senza farsi vedere da Top che guarda di sbieco il povero Ri, ora paonazzo.
«Non è vero! Stavo guardando me! Sono semplicemente fantastico!» cerca di giustificarsi Seungri.
«Comunque il maknae ha ragione, Chiara sta davvero bene.» afferma Taeyang sfogliando la rivista e osservando gli altri scatti. 
«Ok, ora basta, andiamo a dormire.» interviene GD serio.
«Oh, andiamo Ji Yong! Non fare il geloso!» sbotta Taeyang. «Non lo sai che questa rivista la vedranno almeno un milione di persone?» ride.
Ji Yong, Seungri ed io impallidiamo di colpo.
«Mi … milione?» chiedo, mi sento mancare.
«La mia povera Zanzara diventata merce!» scuote la testa Fred, amareggiato.
«Sarà meglio andare a dormire …» sospira Top alzandosi per primo. «Buonanotte.» si avvia verso la stanza, poi si ferma e resta così per qualche secondo prima di voltarsi e prendere GD per il colletto della maglia, come un cane. «Tu vieni con me!» ordina.
«Eh?» fa Ji Yong guardando gli altri con aria implorante, ma nessuno sembra volerlo aiutare: Daesung inizia a fischiettare guardando altrove, Taeyang alza le spalle con fare innocente e Seungri gli scoppia deliberatamente a ridere in faccia.
«Ben ti sta!» urla Fred soddisfatto e cacciandogli la lingua.
Mentre Top lo trascina con sé, Ji Yong mi fissa con occhi tristi, io congiungo le mani e con le labbra mimo un “mi dispiace”.
«A quanto pare Top dormirà con Ji Yong d’ora in poi.» sogghigna Taeyang.
«Mi mancherà dormire con il mio Hyung …» sospira triste Daesung.
«Era ora che qualcuno insegnasse le buone maniere a quell’idiota!» esclama Seungri meritandosi un’occhiataccia di Taeyang.
«Vado a dormire anch’io.» mi alzo con un sospiro. «Notte a tutti!»
«Notte Cucciola!» sorride Daesung. Seungri mi fa un cenno con il capo senza guardarmi.
«Buonanotte!» saluta Taeyang.
Raggiunta la stanza richiudo la porta alle spalle e resto immobile e pensierosa.
«Cosa c’è Zanzara?» chiede Fred preoccupato.
«Mmm … ho pensato che gli devo almeno una spiegazione, no?» sussurro più a me che a lui.
«Cosa?» chiede lo Shinigami non capendo.
«Ho deciso di non voler dire niente agli altri fino all’ultimo, ma morire senza dire nulla non mi sembra una cosa giusta e non voglio lasciare il peso di una spiegazione a Seungri …» affermo pensierosa. « … così ho deciso che scriverò una lettera. Una lettera che leggeranno dopo che me ne sarò andata.» concludo con un sorriso amaro. Guardo Fred. Ha gli occhi umidi, come me.
«Credo sia una buon’idea.» mi risponde scompigliandomi i capelli. Gli sorrido riconoscente prima di sedermi alla scrivania ed iniziare a scrivere. Una lettera ai Big Bang. Una lettera per ringraziarli. Per scusarmi. Per spiegare. Per ricordargli quanto io li abbia voluti bene. Una lettera ai Big Bang che spero potrà alleviare almeno un po’ il dolore che gli causerò andando via …






NOTA DELL'AUTRICE:
innanzitutto chiedo umilmente scusa per il megaritardo... ma sapete, questo è il terzultimo capitolo e nel mio inconscio prolungando il tempo per scrivere, sto prolungando anche la vita di Chiara (si, sono una scema XD) spero che il capitolo sia piaciuto e che mi farete sapere cosa ne pensate ... Ringrazio tutti coloro che hanno letto, che recensiscono e che mi supportano. Lo apprezzo molto :D 
Baci a tutti :3

Myuzu
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: Myuzu