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Autore: _My_Name_    05/09/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se gli One Direction dovessero trovare un nuovo chitarrista e lo preferirebbero femmina per animare un po' il dietro le quinte dei concerti?
Naturalmente, Lei non è il tipo di ragazza che si lascia scappare un'occasione del genere...
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5. Il concerto
 

Che dolore! Sono sdraiata sul pavimento del mio salotto e devo ammettere che è molto scomodo. Con tutta la calma di questo mondo mi alzo. Chris è sdraiato su un divano e Kate sull’altro. Mi alzo e vado in camera tutta dolorante cercando di non fare rumore. Prendo ciò che mi serve e riscendo. Premo il pulsante e la trombetta emette un suono stridulo e odioso. Chris si sveglia di colpo e perdendo l’equilibrio, cade dal divano. Kate si siede con il fiatone. Spengo la trombetta.
-          Bravi Stronzi! Voi dormite tutti comodi sui divani e mi lasciate dormire sul pavimento! Complimenti! – dico sorridendo.
-          Siamo degli ospiti, in teoria! – dice Kate alzandosi e andando verso il bagno
-          In pratica siete dei miei amici che la maggior parte delle volte usano casa mia per organizzare delle feste! – dico andando a preparare la colazione.
-          Buon girono, eh! – urla Chris raggiungendomi. Sento Kate ridere dal bagno.
Prepariamo la colazione e per le undici siamo seduti tutti al tavolo a parlare e a mangiare.
Kate si alza dopo un po’ e va in salotto. Torna e mi sventola dei fogli davanti alla faccia.
-          Sinceramente, non mi interessa. Ma so per certo che non mi lascerai in pace se non te lo chiedessi. Quindi: cosa sono questi fogli? – chiedo. Lei si siede
-          Il regalo che mi hanno fatto i miei per essere andata due settimane a trovare zia in Spagna! –
-          Si, certo: a trovare tua zia. Non a testare gli spagnoli – controbatte Chris.
-          Particolari – risponde lei ridendo. -  Comunque, sono due biglietti per il concerto degli One Direction a Dublino questo week - end! Stella, ti ricordi? Chris deve andare a trovare la madre perché è il suo compleanno, ma tu avevi detto che mi ci avresti accompagnato. Perfavooore! Oggi è mercoledì.  Il concerto è sabato sera. Partiamo sabato mattina, il volo è alle 11.00. Posiamo le valigie in albergo e ci prepariamo. Andiamo al concerto e il giorno dopo ripartiamo. Semplice, no? Dai, che ti costa? Lo so che a te non piacciono così tanto ma … lo potresti fare  per me… - dice facendo la faccia da cucciolo. Non lo ricordavo. Ci andrò sicuramente, adoro Dublino.
-          Non lo so Kate… - dico cercando di non ridere.
-          Dai! Per favore!!! – continua
-          Mm… ok! Ma solo per renderti felice e perché mi piace Dublino! – Mi abbraccia e saltellando mi dice grazie.
Telefono a papà per chiedergli il permesso e dopo un po’ di moine riesco a convincerlo senza evitare, però, le raccomandazioni.
Mi arrivano una serie di chiamate da un numero sconosciuto, ma non rispondo a nessuna di queste.
La giornata continua tranquilla, come il resto della settimana. Fino a Venerdì sera. Kate viene a dormire da me per non farmi ritardare il giorno seguente.
Sabato
Sono le nove. È presto per i miei standard e non voglio alzarmi. Ma devo. Ci alziamo e Kate è molto eccitata all’idea di andare al concerto.  Ci prepariamo a tempo di musica che per fortuna mi carica un po’. Mi vesto comoda (
http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&biw=1024&bih=612&tbm=isch&tbnid=PwIfdLNCoewz2M:&imgrefurl=http://www.hellokittymania.net/2011/01/09/felpa-con-cappuccio-di-hello-kitty-2/hello-kitty-pop-teen-collezione-abbigliamento-donna-ragazza-felpa-con-cappuccio-e-orecchie&imgurl=http://www.hellokittymania.net/wp-content/uploads/hello-kitty-pop-teen-collezione-abbigliamento-donna-ragazza-felpa-con-cappuccio-e-orecchie.jpg&w=500&h=350&ei=Y1dHUJXKG4L_4QTZ0oGACw&zoom=1&iact=hc&vpx=95&vpy=145&dur=114&hovh=188&hovw=268&tx=218&ty=116&sig=118124236687204355924&page=1&tbnh=120&tbnw=171&start=0&ndsp=17&ved=1t:429,r:0,s:0,i:70  ) e dopo aver ricontrollato la valigia per essere sicura di aver preso tutto, usciamo di casa. Andiamo all’ aeroporto e dopo un’ora di attesa, riusciamo ad accomodarci nei nostri posti. Mando un messaggio sia a Chris che a mio padre.
Il volo è breve e dopo una chiacchierata con Kate su gli One Direction, atterriamo. Prendiamo le valigie: lei Leopardata ed io Rosa Shocking. Prendiamo un Taxi che ci accompagna all’albergo dove lasciamo le valigie. Dato che entrambe stiamo morendo di fame, decidiamo di andare a mangiare. Pranziamo in una pizzeria. Ci facciamo un giro per la città e nel pomeriggio torniamo all’hotel. La camera è molto bella.
Ci rinfreschiamo e ci vestiamo. Io così:  
http://weheartit.com/entry/36616579/via/AnnalynL    mentre lei opta per questo completo:  http://weheartit.com/entry/36618649/via/leeyaa13
   .
Usciamo e chiamando un taxi andiamo al concerto. Kate è molto felice ed elettrizzata. Il posto è molto grande. Vicino all’entrata c’è un bar dove prendiamo un caffè. Piano piano entriamo.
Siamo sotto il palco, alla quinta fila. Uffa, siamo troppo vicine. Kate è contentissima e saltella come una deficiente. Cerco di essere il più felice possibile per farla contenta. Intorno a noi ci sono un sacco di ragazzine che canticchiano qualcosa. Dopo un bel po’, le luci si spengono.
Tutti urlano. Si vedono delle ombre che salgono sul palco e si posizionano sui vari strumenti.
Le luci si accendono dopo un video di cinque ragazzi che vanno in spiaggia. Le urla sono insopportabili, comprese quelle di Kate che è vicino a me. I ragazzi cominciano a cantare ed io cerco di farmelo piace. Non è male, ma tutte queste urla mi stanno decisamente dando fastidio. Guardo la band.
Il chitarrista mi pare un po’ spaesato: è decisamente molto concentrato e non guarda mai il pubblico ma continua a fissare la chitarra.
Su un palchetto sopra di lui c’è il pianista che muove le dita freneticamente sulla tastiera. Lo fisso per un po’, poi distolgo lo sguardo.
Il bassista ha la faccia piegata e non riesco ad osservarlo come vorrei. Sembra molto sicuro ed ogni tanto saltella sul posto a ritmo di musica.
Sopra di lui c’è il batterista Josh… josh?! Non è possibile. Mi sto sicuramente sbagliando. Ma devo ammettere che la somiglianza è sorprendente…
Le canzoni sono carine ed orecchiabili. La band è abbastanza brava. Mi potrei godere meglio il concerto se solo intorno a me non ci fossero tutte queste urla, mi scoppia la testa.
I ragazzi annunciano le ultime due canzoni. Basta. Me ne vado. Mi sta scoppiando la testa. Urlo a Kate che me ne sto andando e lei molto distrattamente mi risponde.
Dopo un bel po’ di spintoni, riesco ad uscire.
Decido di andare al bar e mi prendere una coca cola. Sento le urla, ancora. Ma sono molto più basse ed ovattate.
Vado in bagno e mi do una rinfrescata. Chiamo Chris e papà per aggiornarli.
Mi avvio verso l’uscita mettendo il cellulare dentro la borsa.
Ma mi ritrovo a terra.
Il primo pensiero va ai tacchi: mi maledico mentalmente.
Il secondo va al pavimento: sporco.
Il terzo, quello più sensato, va al ragazzo che mi sta sopra.
Mi metto sui gomiti mentre comincio a sentire la fatica ti avere il mio corpo sotto al suo.
-          Fammi alzare da questo schifo di pavimento e guarda dove cam ... – il ragazzo mi mette una mano dietro alla testa e l’altra sulla bocca sussurrando uno “Shh”
Rimango incantata in quegli occhi: sono di un verde profondissimo e mi ci perdo. Sono rassicuranti ma freddi. Sono profondi ma distaccati. E terribilmente familiari. Sono una contraddizione di se stessi, ed io li adoro!
Sento in lontananza dei passi svelti e delle voci affannate.
E’ molto vicino a me ed i suoi ricci mi pizzicano il viso. Quando stacca gli occhi dai miei mi sento spaesata e torno alla realtà. Sono sdraiata sul pavimento di un bagno femminile perché uno mi è venuto addosso.
Si alza e mi tende la mano.
-          Scusa se ti sono venuto addosso – mi dice
-          Scuse non accettate – rispondo alzandomi.
-          E che mi sto nascondendo – spiega. Alzo un sopracciglio. – Ho abbassato i pantaloni ad un mio amico e così ha cominciato a rincorrermi. Quindi, mi sono nascosto qui. –
-          Nel bagno delle donne? – chiedo.
-          È il posto più insolito – risponde
-          O il più scontato, dipende dai punti di vista. – controbatto.
Gli spuntano due meravigliose fossette agli angoli di quel sorriso perfetto.
-          Scusa, ma tu chi sei? Ci siamo già conosciuti? … Hai una faccia così conosciuta e di certo una come te non la dimenticherei! – Dice facendomi l’occhiolino.
-          Io non mi ricordo di te, questo è certo! – dico.
-          Fai per caso dei video su Youtube? Dove canti? – chiede.
-          No, non sono il tipo! – rispondo guardandolo negli occhi. Risponde al mio sorriso. Rimaniamo così per un po’, forse un po’ troppo. È ora che vada e poi non voglio che fraintenda il mio silenzio.  
-          Io… - mi interrompe avvicinandosi di colpo e mettendomi una mano sulla bocca. Sono incastrata tra lui ed il lavandino. Non male.
Da fuori si sentono delle voci che non riesco a capire.
-          Ti prego, coprimi! Non dire che sono qui! – dice e si nasconde in un bagno.
Non ho il tempo di controbattere che un ragazzo entra nel bagno: è alto, capelli marroni ed occhi oceano. In confronto, i miei fanno schifo.
Appena si accorge di me mi osserva e mi chiede:
-          Scusa, hai visto un ragazzo? –
-          Nel bagno delle donne? – chiedo retorica. Non so perché lo sto nascondendo, ma mi sembra la cosa più giusta da fare.
-          Giusto… scusa il disturbo. Ciao! – e se ne va.
Il ragazzo di prima esce dal bagno. Io apro il rubinetto e mi lavo le mani, di nuovo.
-          Grazie. Ma perché lo hai fatto? – mi chiede avvicinandomi
-          Se ti avesse scoperto, non avrei potuto fare questo… - dico. Premo una mano sotto il rubinetto e mi scanso. Lo colpisco in pieno viso e la sua espressione me la ricorderò per sempre.
-          Perché. Lo. Hai. Fatto.?! – dice scandendo tutte le parole e facendo un respiro
-          Perché tu mi hai buttato su questo pavimento sporco. Non potevo lasciartela passare! – rispondo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
-          Hai ragione. Piacere Harry, Harry Styles. Ma sono sicuro che tu questo già lo sappia – dice
-          Io non lo darei per scontato – rispondo.
-          E tu saresti? – mi chiede. Collego tutto. Quegli occhi. Quei capelli. Quella voce.
-          Ti interessa davvero saperlo? – chiedo.
-          Davvero molto. – dice sorridendo e avvicinandosi a me.
-          A me non interessa fartelo sapere, invece – dico avviandomi verso l’uscita.
-          Come posso rivederti? – chiede afferrando il mio braccio e facendomi  fermare.
Mi giro e gli sorrido. Prendo una penna dalla borsa e gli scrivo un indirizzo sul braccio. Non è quello dell’albergo e neanche quello di casa mia.
-          Vado spesso qui. Ma sappi che non sono di Dublino. – dico ed esco, lasciandomelo alle spalle.
Ricevo un messaggio da Kate:
 

“ Dove sei? Io sono all’uscita, vicino ai taxi. Harry ha abbassato i pantaloni a Louis sul palco. Ahahah! Sbrigati! Ti aspetto
Kate”

 
Esco e la raggiungo. È intenta a giocare con il telefono. Arrivata, la vedo sorridere.
-          Ma dove cazzo sei andata?! – mi chiede, fingendosi arrabbiata.
-          In bagno. – rispondo sorridendo – ora andiamo che ho sonno.
Ci incamminiamo. C’è molta confusione. Vedo una limousine sulla quale salgono dei ragazzi. Kate affretta il passo ed io per seguirla inciampo. Cado di sedere. Kate comincia a ridere e noto che molte persone si sono girate a guardarci.
-          Che cazzo ridi?! Sono caduta sull’asfalto di una strada e … - non riesco a finire la frase che comincio a ridere. Non riesco a smettere ed ho le lacrime agli occhi.
Mi rialzo con molta fatica e continuando a ridere senza senso, Kate ed io entriamo in taxi che ci porta all’albergo.
È quasi l’una di notte. Ci abbiamo messo molto per tornare all’albergo dato che c’era molto traffico.
Kate si fionda in bagno a fasi la doccia. Mi fa molto male la testa. Allora, prendo il mio libro e vado in terrazza.
L’aria fredda mi colpisce in pieno viso e mi rilassa. Mi stendo su una sdraio e comincio a leggere. Mi immergo sentendo in lontananza il rumore della città di notte.
Dei passi mi distolgono dalla lettura, ma cerco di non farci caso.
-          Buona sera. Come va il sedere? – sento una voce dietro di me.
Terribilmente familiare ed adorabilmente sexy.
-          Ciao. – dico semplicemente.
 


 

# Look At Me
Ciao a tutti!
Sono tornata con un nuovo capitol!
Che ne pensate?
Come al solito vi chiedo di farmi sapere anche delle critiche!
Ringrazio ancora tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/ ricordate/ seguite.


Fate un salto nella mia nuova FanFic su Glee!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1253444&i=1




XOXO
_Me_
 

Nella mia mente, Kate assomiglia a Kay Panabaker.
Ma voi potete continuare ad immaginarla come volete ;)
Fatemi sapere se vi piace la scelta :D

Kate.

  
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