Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: girlwolf    05/09/2012    1 recensioni
Questa è una fan fiction sull’ultimo libro della saga di Twilight : Breaking Dawn. Essa non ha scopi di lucro tantomeno fini commerciali. È semplicemente un racconto di pura fantasia e di riscrittura rispetto al libro che conosciamo di Stephanie Meyer, di cui sono una fan accanita e i suoi libri quanto i contenuti mi piacciono così come sono, dal primo all’ultimo.
Per quanto riguarda i contenuti assicuro che mi sono solo ispirata al libro e la motivazione di questa Fan fiction nasce dal fatto che volevo semplicemente vedere la storia sotto altri punti di vista. L’idea è stata comunque ispirata anche da una mia carissima amica , V. ,che ho conosciuto proprio grazie a questa saga, entrambe infatti ci siamo chieste un giorno : “ Se Jake non avesse accettato che Bella diventasse sua nemica?” “ Se Bella fosse sopravvissuta anziché morire e diventare vampira cosa sarebbe accaduto?” la risposta a tutto questo è la lettura della Fanfiction e l’aiuto di questo personaggio sconosciuto e che ho puramente inventato : Elena che si scoprirà essere una buona amica, una ragazza piena di coraggio e molto altro … .
Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti :D. scusatemi per la troppa attesa ma ho avuto un'estate impegnata nel trasloco quindi ho avuto pochissimo tempo da ddicare alla FF ma ora sono tornata e come regalo volevo farvi leggere la prima parte del capitolo. spero che vi piaccia :D .  poi volevo anche cogliere l'occasione per ringraziare tutti voi, che mi leggete e che mi rendete felice, grazie di vero cuore, spero che continuerete a seguirmi anche in altre storie che ho in mente di pubblicare. grazie. buona lettura. Girlwolf. 

 

Capitolo 29  –  La resa dei conti ( Prima parte)
 

 
Reneesme aprì gli occhi, una luce, anche se fioca attraversava quella che sembrava una grata, infilata nella porta, che non le permetteva ancora di poter mettere a fuoco quello che la circondava. Non ricordava molto di quanto le fosse accaduto, rammentava solo quella donna bella e sorridente che dopo averla portata su un aereo più piccolo le aveva fatto  qualcosa e alla fine si era addormentata.
〝 Dove sono ?! Mamma?!〞si chiese titubante e spaventata,cercando di mettere a fuoco la figura che le era apparsa vicino e che solo tramite la luce  debole della candela poteva essere  quasi distinta.
〝 Sei al sicuro  tesoro…non preoccuparti…〞espresse la voce femminile e vellutata che le carezzava la testa per rassicurarla. Reneesme, ancora intontita dal lungo sonno la fissava preoccupata, quella donna era ancora la a guardarla con i suoi occhi incantevoli dal viola intenso.
〝 Se tu mi hai rapito non credo che sono al sicuro… posso sapere almeno chi sei e cosa vuoi da me?〞le   domandò coraggiosa anche se temeva la sua reazione,  inconsulta magari, dato che negli occhi quanto dal respiro  affannoso sembrava volesse saltarle addosso per divorarla. Temeva di essersi messa in un grosso guaio, temeva per sua madre che le aveva detto di non lasciarle la mano e di non allontanarsi, per nessun motivo, ma lei non aveva potuto farci nulla, quella donna, il suo modo di essere l’avevano incantata, era come la fiaba de “ Il pifferaio magico” i topolini seguivano il suono dello strumento musicale come se fossero costretti a farlo e così era stato per lei, era stata senza motivo costretta a seguirla.
〝 E invece ti dico che sei al sicuro …sta tranquilla … ora vado a procurarti qualcosa da mangiare sarai affamata vero !?〞le chiese suadente. In realtà stava cercando di resistere al suo buon odore da mezza umana.
Reneesme annuì non poteva fare altro, in realtà aveva una paura matta, incredibile di quella tipa, affascinante e seducente che pur  notandola spaventata a morte, tentava di placare il suo dramma.  La donna uscì chiudendola a chiave. Aveva percepito tutto, era intrappolata da quella donna o da qualcuno che le aveva detto di farlo.
 Si stava per muovere, voleva alzarsi da quel letto duro e scomodo per sgranchirsi un po’, ma non voleva causare guai alla donna che forse fino a quel momento si era presa cura di lei nonostante tutto.  Si appostò vicino alla porta solo per sentire se ritornava e magari non tollerava che si fosse alzata. Era al buio pesto ma poteva ben capire che fuori la luce c’era, pochissima ma c’era, e la stanza in cui si trovava non era che più grande di uno sgabuzzino.
〝 Si è svegliata!?〞Renesmee sentiva la voce femminile, un’altra e diversa, infondo al corridoio. Una voce decisa ma soffusa, stridula ma garbata. Una voce strana.
〝 Si… adesso vado a procurarle qualcosa da mangiare… poverina…  sarà stanca e affamata… infondo è mezza umana ed ha un aroma che… 〞
〝Poverina?! Umana?!  Non  lasciarti impietosire… ora prendila, falla vestire in modo più adeguato e portala da Aro sta fremendo per conoscerla…!〞espresse ancora la voce stizzita.
〝 Ma… Jane.. non è meglio che… beh insomma è pur sempre una bambina… mi è parsa molto spaventata…〞
〝 Heidi non credo che debba riguardarti o meno che lei sia una bambina… è un ibrido, un essere indegno né vampiro  né umano, e  quindi per favore occupati solo delle cose che ti riguardano…. anzi adesso mi occupo io di lei così vediamo di farla più semplice! Ti vedo troppo coinvolta in questa storia e.. cerca di controllarti…〞
〝 Scusami … Jane non volevo… però mi sembra ma tu abbia cose più importanti da fare… magari è meglio che continui a farlo io… starò attenta te lo prometto〞
〝 A lei penso io! La mia decisione è presa!Aro purtroppo ha detto di non torcerle un capello, di controllarci e dobbiamo rispettare i suoi ordini e se tu non lo farai … beh insomma le tue mansioni finiranno qui… cara la mia seduttrice…〞
Heidi conosceva bene Jane, percui non poteva trasgredire alle regole. Con la testa bassa e tutte le buone intenzioni la seguì verso la stanza della bambina.  Renesmee sentendo le chiavi nella serratura corse velocemente a rimettersi sul letto, o come poteva intenderlo, dato che era solo un pezzo di legno duro e freddo.
La luce forte della candela la fece quasi accecare. Si sentì strattonata da quelle mani, fatte come artigli, il fiato freddo come il ghiaccio.
〝 Avanti su muoviti!〞Jane la mise in piedi.  La osservava cercando di sopportare il suo buon odore.
〝 Dove mi stai portando?! Chi sei tu?〞domandò incuriosita la bimba. Jane la  strattonò ancora, non tollerava il comportamento curioso.
〝 Non fare troppe domande… e sbrigati ad Aro non piace aspettare su forza…!〞le lanciò un mantello nero perché aveva addosso ancora il prendisole bianco di pizzo che indossava prima di essere portata via dalla donna, Heidi aveva capito si chiamasse.  In effetti, in quel posto faceva molto freddo, forse allora non era certo che volevano farle del male se avendole procurato qualcosa con cui riscaldarsi si erano preoccupate per lei. Renesmee se lo mise sulle spalle, Heidi glielo sistemò meglio, conosceva Aro non tollerava imprecisioni. Quel mantello, più che caldo  le sembrava pesante e aveva uno strano odore, sempre odore da vampiro ma diverso, c’era qualcosa che non la convinceva in tutto questo. Jane la strattonò ancora, Renesmee fece la brava, e infondo lo era, e la seguì senza troppe storie.
〝 Forza andiamo!〞espresse la donna che insieme ad Heidi le puntualizzarono di uscire fuori dalla celletta. Reneesme fissava entrambi, Heidi sembrava volerle dire qualcosa, come per rassicurarla, ma  non disse nulla, l’altra bionda con gli occhi rosso fuoco invece le incuteva terrore, sembrava una di quelle che appena fai una mossa sbagliata sono la ad infliggerti le pene dell’inferno. E in effetti Reneesme aveva capito che era lei a comandare. Mentre la bionda si era incamminata verso il lungo e semioscuro corridoio, Heidi le prese la mano come per incoraggiarla, uno sguardo di Jane bastò a farle cambiare l’atteggiamento, Heidi le lasciò immediatamente  la mano. Reneesme le sorrise come per ringraziarla e abbassò la testa in modo che la tipa, quella che comandava, non sgridasse troppo Heidi. E così mezza assonnata Reneesme si diresse verso Aro che tanto acclamava la sua presenza.
Intanto, Bella ed Elena erano sull’aereo che le stava portando in Italia. Si erano addormentate una sulla spalla dell’altra.  Più che altro Elena cercava di riposare un momento, di rilassarsi anche se, l’aver rivisto Jake, fosse anche per l’ultima volta, l’aveva decisamente sconvolta, emotivamente si sentiva a pezzi per quello che gli stava facendo e certo non era facile nemmeno per lei. Lo amava tantissimo e il solo pensiero di fargli del male la uccideva. Aveva sognato un pò durante la notte, aveva immaginato il  loro matrimonio, dato che era la vigilia. Aveva sognato lui che l’aspettava all’altare, bello e sorridente,nel completo nero gessato, mentre l’ammirava nel vestito da sogno  e sfavillante che Alice  le aveva fatto, pensava e immaginava sua sorella e il suo Edward felici e sempre più innamorati, immaginava sua nipote Renesmee allegra e vispa come sempre mentre insieme alla piccola Claire facevano da paggetto e sparpagliavano i petali colorati per tutta la navata, immaginava suo padre emozionato quanto Kim sua madre, ritrovato da poco e a cui voleva un gran bene, che l’accompagnava da Jake.  Era solo un sogno, un bel sogno, che doveva attendere nonostante tutti gli sforzi per anticiparlo, per far si che tutto fosse pronto prima della partenza di sua sorella ed Edward per il college. Prima che Elena diventasse un po’ la custode di sua nipote, come promesso a Bella. Aprì gli occhi, gli sbatté qualche secondo per mettere a fuoco l’ambiente, erano le sei del mattino erano ancora sull’aereo. Si voltò e alzò lo sguardo verso sua sorella, inerte con lo sguardo perso nel vuoto, a fissare il vassoietto  attaccato al retro del sedile, dove la hostess aveva lasciato una bottiglietta d’acqua e due bicchieri. Sembrava svuotata,persa nei pensieri.
〝 Non hai chiuso occhio vero?〞domandò notandola afflitta e stanca mentre si tirava su dalla posizione semi sdraiata e si sistemava capelli e maglietta, aggrovigliati per la posizione scomoda.
〝 Perché tu riesci a dormire Elena?〞le chiese atona se non irritata, quasi stesse pensando ad altro mentre le rivolgeva la  domanda.
〝 No… in effetti..!〞chiarì Elena sbadigliando.
〝 Mi spiace … non volevo trattarti così… e mi sento in colpa per  quello che è accaduto in aeroporto … mi spiace che tu abbia dovuto lasciare andare Jake..e io…Edward…!Mi sento male all’idea che passerai la vigilia delle tue nozze a cercare di non essere ammazzata… 〞
〝 Bella! stai facendo la cosa che ritieni opportuna ed è giusto così!Io sono qui con te a farla ora non torniamo sullo stesso argomento…  ti prego! Ho scelto di aiutarti! Il matrimonio può essere rimandato… troveremo una soluzione… purtroppo con i cellulari staccati da due giorni non ho potuto fare molto ma mi fido di Alice…lei avrà sicuramente fatto in modo di risolvere la quetsione…  ora pensiamo a Reneesme…  lei è importante…〞
〝 Okay… okay〞Bella  sospirò, non aveva voglia di parlare, ne di pensare ai problemi, si sistemò sulla poltroncina e afferrò la bottiglietta d’acqua fece cenno ad Elena se ne voleva un po’. Quest’ultima scrollava il capo. Le spiaceva da morire che sua sorella si sacrificasse per lei, ma ormai era in ballo con lei e non poteva farle cambiare più facilmente idea, se avesse voluto farlo lo avrebbe già fatto quando Jake era riuscito ad avvicinarsi a lei e  a stringerla tra le sue braccia. Ripensava ad Edward e al fatto che forse il destino aveva pensato che doveva davvero risolvere questo problema da sola dato che la folla l’aveva trascinata via da lui. Le lacrime e il dolore le imperversavano il volto, se le asciugò immediatamente, non poteva essere debole proprio quando era arrivata a quel punto, quando stava raggiungendo Aro per farla finita una volta per tutte.
〝 Cosa pensi di fare quando arriviamo in Italia  hai già un piano!?〞domandò timorsa Elena.
〝 No.. non ho nessun piano.. più che altro proverò a far ragionare Aro… se… prima non ci uccide…〞espresse guardando costernata Elena, non aveva alcuna intenzione di terrorizzare sua sorella ma non poteva raccontarle menzogne, doveva ribadirle che ad Aro non interessava ne il pietosimo tantomeno gli umani. 〝 Io spero solo che mia figlia sia viva io… io lo sento… sento che lui l’ha presa per … poter verificare…per poter avere il controllo della situazione…infondo quella volta circa due anni fa mi ha lasciata andare… 〞
〝 Vedrai che riusciremo a farlo ragionare…〞la incoraggio Elena.
〝 Cercherò di farmi capire… cercherò di non pensare che sono famelici vampiri … il problema è che mi vedranno ancora umana… c’era un patto di mezzo… ed è stato infranto… loro non danno mai seconde possibilità…〞
〝 Ti aiuterò Bella, siamo in grado di proteggerci! Ora cerca di stare calma e rifletti su come agire…〞
〝 Si … si hai ragione! Elena però ti devo chiedere una cosa…〞
〝 Tutto quello che vuoi…〞
〝 Cerca di salvarti per quanto possa farlo e combatti se necessario per salvare mia figlia da quelli ti prego!〞
〝 Ma Bella perché dici questo?〞adesso iniziava davvero a preoccuparsi, prima pensava fosse solo la tensione ma ora vedeva negli occhi di sua sorella, solo la visione di morte pura e certa al contatto con i Volturi.
〝 Elena promettimi che qualsiasi cosa succeda… ti prenderai cura di Renesmee e di Edward…〞Bella le strinse la mano.
〝 Certo… 〞non riuscì a dirle altro, sua sorella si abbracciò a lei, sentiva la sua paura ma non aveva davvero idea di cosa poter fare o cosa dire. Era un momento difficile ma doveva farsi forza.
 
Renesmee aveva dovuto attraversare di corsa quel corridoio, quasi trascinata dalla bionda spietata, evidentemente aveva fretta di portarla da Aro. La bionda le fece cenno di seguirla per le scale strette e ripide, attraversarono una  galleria, buia pesta, se non fosse che seguiva il muro sarebbe caduta o avrebbe sbattuto contro delle inferriate chiuse da chissà quanti anni, dato che l’odore acre della muffa infestava le pareti umide e fredde. Finalmente risalirono una scala meno ripida e di marmo, dove c’era molta più luce.
La scala si affacciava su stanza, era grandissima, con un salotto enorme, in pelle nera, sembrava elegante per quello che poteva saperne, avendo solo all’incirca un anno di vita e alta quanto una bimba di sei anni, ma la mente era già molto matura, tanto da capire che dove si trovava non era un posto sicuro. Heidi si fermò con il cenno della mano della bionda, raggiunse un'altra donna, dai capelli rossicci e lo sguardo famelico dall’altra parte della scrivania. Heidi le fece cenno di stare tranquilla le abbozzò un sorriso nonostante la contrarietà della bionda. Reneesme la guardava preoccupata dato che, la bionda con lo sguardo cattivo, la spronava a seguirla oltre l’enorme porta in legno intarsiata con lo stemma identico al ciondolo che aveva sul suo vestito scuro.
〝 Ma bene! Bene!〞. La bionda fece cenno a Reneesme di farsi avanti mentre il tizio alto dai capelli corvini e gli occhi sempre più rossi e vividi le andava in contro estasiato, sfregandosi le mani 〝 E così abbiamo qui la piccola Cullen!〞le andò vicino quasi emozionato, Reneesme non capiva affatto il suo comportamento ma lasciò che lui la guardasse bene. La guardava come se fosse un enorme torta da divorare. Aveva paura ma non voleva dimostrarglielo. Respirava appena per non manifestare il suo terrore. Cercava di guardare per terra, il solo guardarlo negli occhi le incuteva terrore.
〝 Grazie Jane … ora lasciami da solo con…〞la tipa annuì, allora Renesmee pensò che non fosse lei a comandare ma  il tizio dai capelli neri. Entrambi  fissavano Reneesme in attesa.
〝 Presentati!〞le intimò  infastidita la bionda.
〝 Reneesme… mi chiamo Renesmee…〞mormorò la bambina decisamente spaventata. Se prima pensava di potersi fidare adesso aveva perfettamente capito che dove si trovava non poteva commettere errori, bisognava ubbidire e basta se non volevi cacciarti in un bel guaio.  Aro guardò Jane, ovviamente aveva capito di lasciarli da soli.  Era rimasta sola con quel tizio, si guardava attorno, intimorita. Il tizio si sedette su una specie di trono e le fece segno di farsi avanti. Renesmee era restia, quel tipo le sembrava pronto a saltarle addosso al primo passo. Muoveva il piede con molta indecisione.
〝 Avanti non avere paura…〞la incoraggiava sorridendole, ma quel sorriso non le ispirava affatto fiducia anzi, se avesse potuto sarebbe scappata via. Il tizio iniziava ad innervosirsi lo aveva notato da come ansimava. Con molta molta riluttanza e paura Reneesme fece qualche passo in avanti. Lui le andò in contro, anche se con molta, molta fatica. Le prese il volto tra le mani. 〝 Come sei… carina… incantevole… mezza umana 〞Aro si scostò da lei, il suo odore era troppo invitante 〝… e mezza immortale…〞. Renesmee non aveva il coraggio di dirgli nulla, lo fissava impaurita.
〝 Eppure la cosa mi sembra strana…〞le diceva con voce lenta quasi dovesse ricaricarsi ogni volta che parlava 〝 in te vedo molto di lei… e di lui… l’umana che dice di essere tua … tua madre… Isabella… e l’immortale… Edward…Cullen…〞. Quelle parole lasciarono sconvolta la bambina.
〝 Ma lei è mia madre!〞intervenne la bambina sentendo le fandonie che uscivano dalla bocca di quello sconosciuto.
〝 ahahahah mia piccola mezzosangue… No no ti sbagli…〞le fece segno con il dito mentre la fissava 〝 io so di per certo che tu non sei parte di loro vedi…qualcuno mi ha detto che…〞
〝 Io non la conosco però posso farle vedere che Bella ed Edward sono i miei genitori…〞Aro non ebbe nemmeno modo di esprimersi che Renesmee gli mise la mano sulla guancia. Nella sua mente apparvero le scene del parto, suo padre che la teneva tra le braccia appena nata, sua madre che la cullava,  poi le immagini poi si fermarono perché Renesmee non volle far vedere nulla di più. Aro la guardava estasiato.
〝 Ma allora tu.. tu… hai questo potere… ma è strabiliante!〞. Renesmee fece un piccolo passo indietro, incerta. Forse aveva commesso un errore, forse non doveva mostrare a quel tipo la sua capacità di far vedere i propri ricordi .
〝 Adesso che sai che loro sono i miei genitori mi lasci andare… mi alsci tornare da loro!?〞
〝 Sai piccola Reneesme non devi temere… tu sei una bimba molto speciale… e… scusami se mi sono sbagliato… evidentemente i tuoi genitori volevano tenerti nascosta  ma sappi che da ora in poi qui sarai al sicuro…〞il tizio le aveva preso la faccia tra le mani, la bambina se le sentiva gelide e dure, sul suo viso  nonostante fosse anche mezza vampira poteva sentire il suo corpo rabbrividire. 〝 … vedrai che qui ti starai bene…non ti mancherà nulla … non puoi  tornare a casa mia piccola rarità… resterai qui con me…〞.
 Renesmee lo fissava sempre più impaurita, il mento iniziava tremarle, scoppiare a piangere non poteva essere stato così facile.  Il pensiero di non rivedere mai più i suoi genitori, i suoi familiari le aveva provocato un forte nodo allo stomaco. Le lacrime iniziarono ad imperversarle il volto.
〝 No…scc scc…〞il tizio la prese tra le braccia, restia ed impaurita Reneesme cercò di distaccarsi ma le era molto difficile, lui non la lasciava andare, sentiva la sua morsa 〝 Non devi piangere…cosa c’è non ti piace questo posto!?  Vedrai che qui starai bene!Te lo ripeto qui sei al sicuro! La tua famiglia non può stare con te… lo capisci?! Li metti in pericolo… perché tu sei… sei speciale… 〞
〝 Io voglio tornare a casa … da mia madre e da mio padre…  ti prego… posso? Posso tornare a casa? Mi staranno cercando… io non voglio restare qui…〞.
〝Ma non puoi andare a casa… e poi sono stati loro a dirmi di tenerti qui… credimi sei al sicuro! Non volevano che tu lo sapessi perché   beh… sono i tuoi genitori è… è difficile…Qui starai bene! Loro non possono starti vicino mai più…..〞il terrore imperversò la faccia di Reneesme, le lacrime continuavano a rigarle il volto rendendo la pazienza di Aro sempre più minima, prima di commettere una tragedia, anche se per lui era tutto nella norma, chiamò Jane annoiato, se non fosse  stata la sua esca, la sua trappola per le allodole, ne avrebbe fatto qualcosa di quella bambina, ma era meglio tenerla, prima o poi gli sarebbe servita. Anche se, l’idea di ucciderla dato che era stata commessa un infrazione, secondo quanto gli era stato raccontato dal suo informatore , ovvero quella che la bambina era frutto di una trasformazione dei Cullen,  sovrastava la sua idea di avere pazienza e aspettare che chi venisse a riprendersela fosse punito insieme a lei. Ma ora era cambiato tutto, quella bambina andava protetta e non di certo dalla sua famiglia, ma dai Volturi.   Renesmee continuava a piangere. 〝 Ti prego lasciami tornare a casa… farò tutto quello che vuoi ma lasciami andare!〞.
Aro la fissava spazientito 〝 Oh certo che farai tutto quello che ti dico piccola mia!〞la fissava con lo sguardo terrificante, Renesmee non aveva nemmeno la forza di urlare e di scappare, sembrava come se un grosso macigno l’avesse appena schiacciata. Jane  rientrò sentendosi chiamata.
〝 Jane occupatene tu… io devo … devo andare a consultarmi con gli altri…〞espresse seccato dal pianto, mentre apriva una porta, mimetizzata nel marmo delle pareti.
〝 Si…〞affermò mentre arrabbiata guardava Reneesme. 〝 ora me ne occupo io…〞borbottò seccata, mentre Reneesme piangeva impaurita.  Stava per infliggerle un po’ del suo dolore malefico ma Aro la fermò seduta stante.
〝 Mi raccomando … niente follie, trattala  con le dovute precauzioni! Lei mi serve!〞espresse mentre   richiudeva la porta dietro di sé. Jane annuì, non le piaceva affatto sentire il pianto della bambina, non sopportava questo genere di lamenti.
Reneesme continuava a piangere, l’idea di essere l’odio dei suoi genitori, di essere un male per loro le faceva male, sembrava un brutto incubo da cui non avrebbe più potuto svegliarsi. Jane la prese un braccio, nonostante le sue proteste. Uno strattone la fece quasi smettere, i singhiozzi si accumulavano dentro il suo stomaco mentre Jane affiancata da Alec, il suo gemello, la portava fuori verso quella che poteva sembrare una reception, il salotto che precedeva la stanza in cui aveva appena incontrato la causa del suo incubo .
〝 E smettila di piangere!〞sostenne irritata dai singhiozzi della piccola. Vedendola strattonare Heidi le corse in contro, Jane le inflisse subito il dolore, facendola indietreggiare. Per non crollare dovette poggiarsi alla scrivania. Renesmee assisteva impaurita alla scena, che cosa le aveva fatto per ridurla in quel modo?
〝E’ meglio che non ti intrometti in questa storia…〞espresse irritata 〝 altrimenti…〞parlava e blaterava mentre continuava ad infliggerle il dolore, sadica e senza scrupoli. Heidi si contorceva per il dolore.
〝 Jane… sorella…! Calmati! Aro non tollera questo genere di ripercussioni…〞Alec le posò la mano sulla spalla, in modo che si calmasse.  Lei lo fissò anonima, poi riprese per il braccio la bambina. Renesmee aveva lanciato un’occhiata a Heidi, dispiaciuta mentre lei ancora avvolta dal dolore le sorrideva, probabilmente per rassicurarla. Scrollò il capo preoccupata quando vide che insieme a Jane, anche Chelsea si era messa ad accompagnarla. Emise un sospiro che placò immediatamente immaginando quello che da li a poco avrebbe passato la piccola.
Nel frattempo Edward, Jake e gli altri erano a New York  attesa di salire sull’aereo per l’Italia. Erano infatti riusciti a trovare un volo privato e a distanza di un paio di ore dall’arrivo di Bella ed Elena sarebbero arrivati in Italia.
〝 Allora finalmente riesco a parlarvi!〞espresse preoccupata Rosalie nei confronti di Alice.
〝 Scusami Rose ma purtroppo la linea era disturbata… comunque non siamo riusciti a fermarle … sono partite nonostante tutto ora stiamo per imbarcarci su un volo privato…!〞
〝 Cosa?! Ma è una tragedia…  cioè Bella ed Elena in mano ad Aro… e non oso immaginare la mia piccola Renesmee,  sai che lui potrebbe ucciderla…〞espresse preoccupata.
〝 Si lo so… !〞manifestò afflitta Alice 〝 Comunque adesso andiamo da Aro e vediamo di risolvere nel migliore dei modi questa situazione… ieri ho avuto una visione lei è viva ma non riesco a capire le intenzioni di Aro… evidentemente sa come funziona il mio potere…〞
〝  Certo… me ne rendo conto〞sostenne Rosalie preoccupata mentre metteva in viva voce in modo che sia Esme che Carlisle sentissero.〝 Comunque … state attenti e… Alice? Suggeriscimi qualcosa perché io ho finito l’elenco delle scuse…〞
〝 In che senso Rosalie?〞
〝 Qui iniziano ad insospettirsi… ormai sono passate quasi due settimane dalla partenza di Bella, Elena e la bambina, il ritorno era previsto tre giorni fa … prima è stato qui Charlie con Kim… volevano sapere di Elena e Bella, mi ha detto che domani saranno qui i genitori di Elena e che oggi arriva Lola… la sorellastra di Elena! Cosa faccio? Che racconto?〞
Alice si portò una mano sulla testa preoccupata 〝 Fa tutto quello che vuoi, inventa… trattieni ma vedi di ritardare la cerimonia….! Ti prego…digli che sono ancora in giro per l’Europa, di che sono a Parigi  e che purtroppo a causa del maltempo sia i telefoni che gli aerei sono fuori uso… e che Jake ed Edward le hanno raggiunte per… ahh non so insomma …inventa qualcosa e vedi di sistemare anche Lola… prepara la stanza degli ospiti….〞
Lola? Jake fece segno di passargli il telefono. Non poteva mandarla a casa dei Cullen, non era per mancanza di fiducia ma era meglio un posto come La Push per lei. Alice lo guardò indispettita. 〝 Ehm Rose c’è… Jacob che vuole parlarti!〞Rosalie roteò gli occhi irritata, Esme le chiese di calmarsi.
〝 Si?〞esternò sorpresa ma infastidita. Nonostante tutto non le andava ancora a genio.
〝 Ciao.. ho sentito che sta arrivando Lola.. la sorellastra di Elena…〞
〝 Si e allora?〞lo interruppe bruscamente.
〝 Falla stare a casa con mia sorella… si insomma da Rachel o Emily  io intanto l’avverto… puoi farmi questo favore…〞
〝 Cos’è non ti fidi ancora di noi sanguisughe!? Non ce la mangiamo eh…〞
〝 No no…  figurati per me ormai è sorpassata come situazione con tutte le volte che Elena mi sgridava ormai mi ci ha fatto abituare però secondo me è meglio portarla dai Quileutes!〞
〝  Non credo per niente alla tua storia e..  però se proprio ci tieni dirò a tua sorella o chi meglio credi di portarsela a La Push!〞
〝 Okay grazie!〞
〝 Ciao Jacob sono Carlisle puoi passarmi Edward?〞
〝 Certo…〞
Edward prese il telefono, aveva poco tempo dato che stava per imbarcarsi, ma se c’erano novità era meglio che le sapesse e in fretta.
〝 Figliolo… non sono riuscito a mettermi in contatto con Aro… si fa negare… la sua nuova segretaria continua a dirmi che è occupato e più di tanto… non so come intervenire…〞
〝 Capisco Carlisle… grazie te ne sono grato!〞
〝 Però c’è una novità  ieri mi ha cercato Elazar chiedendomi se Irina era venuta da noi qui a Forks… perché mi ha detto che è scomparsa da un paio di mesi… loro non si sono mai fatti vivi perché la pensavano qui…〞
〝 Mi stai dicendo che lei possa… possa essere dietro questa storia…〞
〝 Non ne sono certo però temo che abbia unito i suoi rancori verso i bambini immortali e possa essersi vendicata in questo modo….〞
〝 E non solo verso i bambini immortali… Elena è un mutaforma … ma come ha fatto se ci spiava Alice avrebbe visto…〞
〝 Non traiamo conclusioni affrettate adesso pensiamo a parlare con Aro, speriamo che rilasci Renesmee o almeno che non le faccia del male  e soprattutto che Bella ed Elena trovino un momento di lucidità e si fermino nel commettere questo suicidio….〞
Edward chiuse il telefono. Ripensava alle parole di Carlisle, se Irina era andata davvero dai Volturi allora si spiegava come avevano saputo di Reneesme, probabilmente entrambi accecati dalla rabbia avevano ideato un piano coi fiocchi, rapendo Reneesme avrebbero avvicinato Bella, Elena e loro stessi come magneti con il ferro.
Bella ed Elena erano arrivate a Firenze. Il volo era atterrato con mezz’ora di ritardo ma poco importava ormai erano in Italia. Elena si era precipitata a comprare una cartina mentre Bella si era andata ad informare sulle auto a noleggio.
〝 Presa!〞comunicò Elena mostrandole la cartina e altri opuscoli informativi. Bella invece sembrava una ladra che aveva perso per strada il suo bottino. Si era informata sul noleggio e a parte l’affitto della macchina, le servivano circa 1000 euro di cauzione. Non avendo più carte di credito funzionanti, l’angoscia e la disperazione ripresero a salirle. Avevano optato per il noleggio dell’ auto perché  era in corso uno sciopero e i treni tantomeno gli autobus non si sarebbero avviati per almeno due, tre ore.
〝 Quanto ci è rimasto…?〞chiese speranzosa ad Elena a cui aveva affidato l’incasso del biliardo.
〝 Tolti i soldi per i biglietti e per i passaporti.. e per la cartina… beh siamo quasi a cinquecento  dollari che tramutati in euro sono … 〞Elena si mise  a fare qualche calcolo dato che poco prima il tipo che le aveva venduto la mappa le aveva spiegato il cambio monetario. 〝 beh circa seicento euro…〞
〝 No!〞Bella si mise le mani sulla testa. Sembrava dover ricominciare il calvario del come trovare i soldi.〝 No accidenti!〞
 〝 Ma che ti succede!?〞Elena tornava a preoccuparsi per sua sorella 〝 Bella cos’hai?〞
〝 C’è che non abbiamo soldi a sufficienza per noleggiare l’auto e non ci sono treni o autobus…che ci portano a Volterra ….〞.
〝 Bella sta traquilla… senti perché non andiamo a prenderci qualcosa da metterci sotto i denti.. pensiamo al dafarsi … riflettiamo un attimo…〞
〝 Non ho fame… scusami Elena… devo solo pensare a come arrivare a Volterra…〞
〝 Dai… ci sediamo e pensiamo a come fare…!〞espresse Elena indicandole il bar- ristorante a qualche passo dall’aeroporto.
Bella non se lasciò dire due volte, a distanza di circa 100 metri dall’aeroprorto vi era un bar ristorante. Bella guardava la mappa di Volterra, piccola ma fitta nei suoi vicoli e stradine.  Mentre cercava di ricordare qualche scorciatoia, Elena non potè che lanciare lo sguardo verso la coppia che stava arrivando in moto. Un po’ sorrise, ripensava a lei e Jake sulla Harley ma anche quella moto non era male, anzi era molto bella, un classico. Bella osservava la cartina, Elena sorseggiava il suo espresso e non faceva altro che guardare la moto, una vecchia Honda nera con alcuni particolari rossi e arancioni, guardava meglio la scritta era una Nighthaw  probabilmente dell’85. Vide che i due tipi, molto intimi, dato che non avevano smesso un minuto di baciarsi e  amoreggiare tra loro, stavano salendo verso una scala che probabilmente portava a degli appartamenti o stanze. Non ci pensò due volte, infondo tutte le idee che aveva avuto fino a quel momento avevano sempre avuto successo. Il bar sembrava vuoto, in effetti erano le uniche clienti alle sette e trenta del mattino a Luglio, in un posto così isolato che dava quasi sull’autostrada, non poteva che essere normale.
〝 Bella…〞le disse quasi sussurrando 〝Mi è venuta un’idea…〞
〝 Per cosa?〞
〝 Tu devi fare solo quello che ti dico…〞
〝 Elena non mi piace quando fai quella faccia…〞poi Bella notò la moto e capì tutto. 〝 No! Ti prego abbiamo già fatto i documenti falsi ora vuoi essere incriminata anche per furto….?!〞
〝 Vuoi andare da tua figlia?!〞
〝 Si ma… non possiamo rubare anche la moto! 〞
〝 Ma non lo farai tu.. e poi non la rubiamo è in prestito…! Dai ascoltami e… vedrai che entro un paio d’ore saremo a Volterra….〞
Bella  sospirò ansiosa poi lasciò che Elena le spiegasse. E così mentre Bella si avvicinava con lei lentamente alla moto, Elena controllava che ci fosse tutto. Sembrava troppo semplice: i due tizi presi dalle follie dell’amore avevano dimenticato i caschi sul manubrio e non avevano inserito nemmeno un catenaccio o qualcosa che facesse da antifurto. Non c’erano chiavi ma tantomeno la moto sembrava essere bloccata. Elena si guardò attorno ancora “ Adesso o mai più!” si disse mentre con molta calma e senza che nessuno la notasse guardando verso il bar e verso sua sorella.
〝 Fammi da palo…!〞le disse mentre con molta molta attenzione spostava la moto verso un enorme cespuglio decorativo.  Bella si mise a guardare, nel bar c’erano alcune persone ma nessuno prestava attenzione a quello che accadeva fuori erano intenti a guardare la televisione. Elena  si guardò ancora una volta attorno, nessun ostacolo. Bella si voltò per capire a che punto era, la vide armeggiare vicino il manubrio. Elena aveva tirato i cavi, non avendo nulla per poter arrivare ai fili di rame strappò la plastica con i denti, fece sfregare tra di loro i fili, cercando di farla accendere. Roteava la maniglia dell’accelerazione, mentre consegnava a Bella il casco. Il motore emise un forte rombo. Elena si mise in sella,sorrise ci era riuscita, il rombo del motore, forte e deciso echeggiò nel parcheggio vuoto.  
〝 Dai su muoviti Bella!〞le disse con foga. Bella salì sulla moto, il  proprietario della moto, figo ma mezzo nudo uscì per reclamarla ma ormai era troppo tardi, Bella ed Elena avevano imboccato l’autostrada pronte ad arrivare a Volterra.
Renesmee avrebbe voluto fare qualsiasi cosa pur di non dover tornare dentro quella cella buia e fredda, ma Jane continuava a trascinarla mentre l’altra tipa, insieme a lei, parlava sottovoce.
〝 E comunque è meglio agire prima che… che la bambina possa commettere altri atteggiamenti come questo…〞sostenne decisa la tipa dai capelli castani arruffati.
〝 E’ per questo che ti ho incaricata di seguirmi… ti lascio con lei e cerca di fare un buon lavoro… Aro mi ha impedito di farle… beh sai cosa posso fare…〞la tipa bassina  dai capelli castani annuì anche se per Renesmee non era tanto più diversa dall’altra, cattiva e maligna, l’una decisamente sua   seguace l’altra.
〝 Si… sta tranquilla Jane ora me ne occupo io…〞disse arrivate quasi alla porta della cella, dove Renesmee era stata rinchiusa e che sperava, invano di non tornarci.
Jane accennò con lo sguardo verso Renesmee, quest’ultima la guardava impaurita e scossa. Una bimba sola in mezzo a dei vampira anomali per quello che ne sapeva. Una lacrima le percorse il viso quando la tipa, sostituta della cattiva, aveva messo le chiavi nella serratura e le aveva spalancato la porta, mentre la bionda cattiva le accennava un sorriso perfido.
〝 Non preoccuparti!〞si era messa alla sua altezza degli occhi. 〝 devi fidarti di noi… noi siamo la tua vera famiglia… piccola!〞le offrì la sua mano, Renesmee non potè non cedergliela, sentiva come una forza gravitazionale che le diceva di crederle e di fidarsi.
〝 Vieni…entra…〞le propose accendendo il piccolo lumino accanto alla struttura della porta. Renesmee era indecisa, non sapeva che fare. Chelsea dovette un po’ interagire con la piccola, aveva capito che non bastavano la sua inflessione  e il suo ascendente, ci voleva un vero e proprio rapporto di fiducia. Heidi aveva avuto ragione a dire anche a lei che è solo una bambina e andava trattata come tale.
Chelsea, trattenendo il più possibile il respiro, la prese tra le sue braccia, cullandola e coccolandola, sentiva la sua paura e i suoi timori e affinchè i poteri funzionassero doveva svuotarle la mente 〝 Lo so piccola che sei spaventata e confusa ma… sappi che… quelli che dicevano essere i tuoi veri genitori non lo sono….〞continuava a cantilenarle.
〝 Ma non non è vero! Tu sei cattiva non è vero!〞esplose Renesmee ansiosa.
〝 No no amore… piccola…〞Chelsea la mise sulle sua gambe a sedere, chiuse gli occhi cercando di non ucciderla, il suo profumo era qualcosa di speciale 〝 Noi siamo la tua famiglia… devi pensare solo a questo… 〞
〝 Ma la mia mamma è…〞
〝 Tu non ce l’hai la mamma… 〞tentava di persuaderla 〝 Sei una bambina speciale e i bambini speciali non possono avere una famiglia  …〞le diceva mentre con una siringa sottile le iniettava della morfina, per darle una sensazione di calma.
〝 Ma…no..no…no…〞Renesmee scuoteva la testa incredula e spaventata.
〝 e nemmeno un papà…〞le diceva facendosi guardare negli occhi. Renesmee si sentiva in uno stato ipnotico. Non poteva fare a meno di guardarla negli occhi e ascoltare le cose che lei le diceva. La sua mente sembrava quasi annullata, come se fosse stato schiacciato il pulsante reset nella sua memoria e l’unica cosa, che le era rimasta, era la voce di quella donna, che la convinceva di cose non vere, le sorrideva facendole credere che tutto fosse vero, che tutto era reale ma invece Renesmee era solo vittima di un suo incantesimo.
〝 Hai capito piccola mia….〞le diceva facendosi guardare ancora negli occhi mentre le invocava mentalmente ancora le sue convinzioni.
〝 Si…〞la voce della bambina sembrava atona, come in uno stato di trance. 〝 Io non ho una mamma… non ho un papà io non sono Renesmee Cullen…〞
Chelsea la guardava soddisfatta 〝 Bene… brava piccola brava!〞le diceva mentre spegneva la candela e la rinchiudeva dentro la sua cella 〝 Riposati…piccola sei stanca vero?〞
〝 Sono stanca…〞le ripeteva  automaticamente, quasi in un mormorio la bambina. Poco dopo raggiunse Jane, che era nella stanza delle riunioni con Aro, intento a parlare con un’ospite. Jane vide il suo accenno e le si avvicinò. 
〝 Hai compiuto la tua mansione…?〞le domandò con freddezza e distacco.
〝 A pieno regime …〞rispose Chelsea seguendo il suo tono di voce.
〝 Ottimo lavoro Chelsea.. sarai premiata come dovuto per questo…〞
Lei le lanciò un sorriso, Jane con distacco si mise ad ascoltare quello che Aro e gli altri avevano da dire alla loro ospite.
〝 E così… mi hai mentito… mia cara Irina…〞sostenne Aro girandole attorno come un o squalo con la sua preda.
〝 Mentito ma…? Aro io io non…capisco… sono venuta qui per avvertirti e tu mi dici questo?〞sostenne preoccupata.
〝 Vedi Irina…〞Aro le si avvicinava cercando di essere garbato anche se il pensiero di avergli raccontato una fandonia lo faceva andare su tutte le furie 〝 Tu mi hai detto di averli spiati per mesi… in collera per quello che avevano fatto al tuo compagno e… nel ricordo di tua madre… uccisa causa di un bambino immortale… purtroppo io ho seguito solo la legge…quella volta…però questo caso è diverso la bambina…è nata così… ibrida…  〞. Irina abbassò la testa, quelli non erano ricordi ma incubi, cercò di stare calma anche se la rabbia stava pervadendo il suo corpo.
〝 Si  e infatti sono venuta qui a confessarti della bambina che hanno trasformato e del legame con … con i mutaforma… credo di averti fatto un gran favore… devi punirli…assolutamente e poi lei è ancora umana non è stata trasfromata…so che ve lo avevano promesso come vediti sto solo favcendo dei favori〞.
 Aro fece un sospiro annoiato e andò avanti 〝 Ma si si certo! Questo non lo metto in dubbio mia cara mi sei stata d’aiuto li puniremo col dovuto rispetto della nostra legge , una sorella mutaforma è come avere una condanna a morte… una macchia indelebile,  però lei, Isabella mi ha sempre dato l’impressione di avere un asso nella manica magari la risparmierò o forse… mah si vedrà… al momento〞sogghignava mentre la fissava eccentrico.
〝 Ma la bambina anche lei deve essere eliminata no? Mia madre l’hai uccisa per colpa di un bambino come lei… E poi avrai tutto il resto dei Cullen qui …non era quello che volevi Aro? Tenerteli per te…?〞
〝 … Irina… non penso che debba preoccuparti di che fine faranno i Cullen! Io ti sono molto grato, tu hai fatto molto però ricorda che non puoi mentire a me… 〞
〝 Ma io non … 〞Irina cercava di avvicinarsi a lui ma Jane le aveva inflitto il suo dolore. Un’ urlo straziante echeggiò per tutta la stanza. 〝 Loro hanno commesso un omicidio… devi punirli!〞urlò ma un secondo attacco di Jane la stroncò per terra agonizzante. Annoiato e stanco Aro fece cenno a Felix di prenderla.
〝 Portetela via non è una bella cosa da vedere… infondo tra poco arriveranno altri ospiti no?!〞si disse guardandosi con Caius e Marcus, mentre Felix la portava in una delle tante cellette vuote.
 
In meno di tre ore Elena e Bella avevano raggiunto le mura esterne a Volterra. I soldi erano bastati per fare abbastanza rifornimenti ma non  era il caso arrivare fino alla piazza centrale con quella moto .
〝 Perché ti fermi?!〞domandò Bella ansiosa sollevandosi il casco.〝 Non funzuiona più si è bloccata!?〞
〝 Perché credo che desteremo meno sospetti se andiamo a piedi… infondo… quanto dista  da qui la piazza che ricordi di aver attraversato…?〞espresse dubbiosa Elena.
〝 Credo una quindicina di minuti se corriamo…〞espresse Bella.
〝 Bene…〞Elena fece cenno di scendere 〝 Lasciamo qui la moto… e andiamo a piedi…〞
〝 Sicura Elena? Senti vuoi aspettarmi qui?〞
〝 Mentre quelli la dentro ti sequestrano e ti ammazzano!? No nemmeno per scherzo… Bella …sono qui con te adesso andiamo…〞le disse mettendo il cavalletto alla moto e lasciando i caschi sopra di esso. Bella annuì, tirò un sospiro cercando di non ricordare i momenti che aveva vissuto qualche anno prima, quando era venuta a Volterra per salvare Edward. Iniziando ad accelerare il passo si diressero verso la parte alta della città. Nonostante ci fosse gente non era niente rispetto a quello che aveva visto in occasione della festa per la cacciata dei vampiri dalla città. Tutto era silenzioso, tutto era tranquillo. Scrollò il capo mentre con Elena risaliva verso le scale, che aveva fatto di corsa, quella volta, una corsa contro il tempo per salvare Edward.  Poi dovette fermarsi un vortice alla testa e nel petto la stava per farle mancare i sensi, si sentiva male, dovette poggiarsi ad Elena per non cadere.
〝 Cosa c’è ti senti male. ?!Vuoi dell’acqua? Vado a chiedere al bar…〞le domandò preoccupata guardandosi attorno e notando che a meno di cinquanta metri ce n’era uno aperto. Bella scrollò il capo〝 No tranquilla Elena! E’ tutto a posto!〞fece un profondo respiro e riaprì gli occhi.  Si sedette un momento sugli scalini. Si voltò verso la piazza, nulla era cambiato, beh certamente mancava la marea di gente vestita di rosso, accalcata e conquistata dai festeggiamenti, ma la piazza vuota rimaneva enorme e  antica, con quella fontana in mezzo a tutto il resto. Guardò verso il torrione, l’orologio stava per battere le undici e trenta,  anche la tra quei mattoni antichi e quei rintocchi sembrava tutto uguale lanciò poi un’occhiata dolorosa e terrificante verso la porta di legno, in un secondo le riaffiorarono i ricordi di Edward, che stava per uccidersi esponendosi al sole di mezzogiorno, la luce che iniziava ad illuminargli le spalle. Chiuse gli occhi, una lacrima le percorse il viso rievocando  la corsa folle tra la gente, la fontana su cui aveva quasi volato per fermarlo, per dirgli “Guardami non sono morta!Sono viva amore! Sono viva non ucciderti ti prego!” ricordava il suo abbraccio, la sua confusione, il suo essersi accorto che nonostante tutti gli sforzi lui non poteva fare a meno di lei, della sua presenza, del suo amore. Mentre cercava di fermarsi, di non piangere, perché quello era il momento in cui doveva dimostrare la sua forza, la forza di una fragile e semplice umana,  un sorriso, un accenno qualcosa di simile comparve sul suo viso. Le riaffiorò alla mente il bacio, quel bacio travolgente, quel bacio che le diceva “ Ho sbagliato non ti lascerò mai più! Sei mia per sempre!” ed era esattamente quello che voleva, che lui non se ne andasse mai più, che il loro amore fosse eterno. Elena le aveva portato di corsa una bottiglietta d’acqua fresca, Bella diede un sorso poi si sciacquò il viso per poter tornare alla realtà. Riaprì gli occhi, Elena la fissava preoccupata e angosciata. Si fece forza e si sollevò dagli scalini per guardare quella piazza con occhi diversi. Quella volta aveva corso ogni rischio per salvare Edward, stavolta non avrebbe fatto da meno, per sua figlia avrebbe dato anche la sua vita stessa, doveva essere forte per lei. Uno sguardo per rassicurare Elena, poi le fece cenno di seguirla. Attraversò la piazza, a passi veloci, Elena la seguiva senza esitazioni. Si guardava attorno, quella piazza era enorme e suggestionante, il castello era tutt’uno con essa, enorme e chissà quanto antico. Bella fece cenno di aggregarsi, la porta del torrione era davanti a lei. Fece un passo indietro esitante. Elena la guardò “ Sono con te! Vedrai che andrà tutto bene!”. Bella fece cenno per aprire, la mano incerta.  Elena aiutò a tirare il chiavistello che la chiudeva. Per Bella fu davvero un mistero che la porta, seppur con molta fatica, fosse praticamente aperta, incustodita, le sembrava strano conoscendo un po’ la mentalità dei Volturi. Senza esitazione Bella attraversò l’uscio, sembrava tutto troppo strano e silenzioso. Salì con calma gli scalini e si introdusse all’interno Elena la seguiva guardandosi attorno.
〝 Questo posto mette i brividi…〞espresse Elena osservando quelle mura di marmo tra il grigio e il verdognolo, quei colori smorti e la luce soffusa, le ricordavano una camera mortuaria,  ma Bella era presa a ricordare come quella volta erano arrivate ad Aro. Si fece coraggio e prese a seguirla mentre continuava a guardarsi attorno incerta.
 Intanto, la nuova segretaria dei Volturi  entrò dopo aver bussato e dopo essersi inchinata 〝 …credo ci siamo… le ragazze si sono avvicinate all’entrata che  di solito usate con gli umani…〞
〝 Brava mia cara Angelica… sei una segretaria efficiente… ora va alla reception e tienimi informato…〞espresse Aro soddisfatto carezzandole il volto.
〝 Si…  〞 rispose soavemente la ragazza, giovane e dai capelli rossi si chinò per salutare.
〝 E’ così deliziosa quella ragazza non trovate?〞espresse compiaciuto, mentre Caius e Marcus invece non erano decisamente partecipi al suo entusiasmo.
〝 Che intenzioni hai con l’umana e la mutaforma…〞sostenne quasi disgustato Caius, pensando appunto ad Elena.
〝 Prima facciamole entrare poi… vedremo cosa farne…〞sostenne ansioso Aro.
〝 Io non tollero che mi abbiano mancato di rispetto… avevo messo una clausola per lasciarli andare quella volta e non è stata mantenuta…〞iniziò ad innervosirsi Caius.
〝 Io credo invece che non debba arrabbiarti… questo potrebbe andare tutto a nostro vantaggio… credo che tu  possa capire… quello a cui mi riferisco.. quelle due sono un bel bottino e… sarebbe un peccato lasciarsele sfuggire…non credi?!〞concluse Aro malinconico, guardando Caius irritato e Marcus che sembrava annoiato, mentre dal monitor osservava Bella ed Elena intenzionate ad entrare  nel palazzo, aveva fatto ordinare di lasciare tutto incustodito, con le vie d’accesso il più possibile libere. Fino appunto a quella che sarebbe stata la segreteria dove una volta alla scrivania c’era Gianna e adesso era occupata da Angelica.
Bella fece cenno ad Elena di seguirla. Aveva trovato nel lungo, freddo e anonimo corridoio le scale, quelle scale semi illuminate che ricordava aver già traversato qualche anno prima.  Elena continuava a guardarsi attorno, c’erano bellissimi quadri anche se con dei soggetti poco rassicuranti che con la luce fioca davano l’idea di essere finiti in una casa infestata. 〝 Eccoci adesso dovremmo andare per di qua…〞le sussurrò Bella, Elena accennò con il capo poi insieme a sua sorella prese a scenderle. Le mura al tatto erano fredde e umide e il forte odore di muffa misto a qualcosa di putrefatto infestava l’aria. Bella ricordava meglio quelle scale, ricordava di averle passate durante il tragitto con Edward ed Alice. Erano strette, poco illuminate, lugubri, solo qualche spiraglio di luce illuminava i primi tre scalini, per il resto era tutto semi illuminato. L’unica certezza per non cadere era il passamano di ferro, freddo e ruvido al contatto, bisognava fare attenzione se non ci si voleva tagliare il palmo della mano e, non era proprio il caso.  Avevano sceso la rampa delle scale. Bella era incerta se andare verso sinistra o continuare a scendere ancora, poi di fronte a sé trovò l’ascensore, ricordava di aver utilizzato anche quella per scendere ancora più in basso. Non c’erano altre vie d’accesso. Fece cenno ad Elena di seguirla anche se le suonava tutto troppo strano. Si fermò un momento il freddo iniziava a imperversarle nelle ossa tanto da dover abbassarsi le maniche per coprirsi. Per Elena non c’erano grossi problemi a parte quell’odore insopportabile che le faceva venire il voltastomaco.  Bella si era fermata, pensierosa e confusa.
〝 Cosa c’è?   Abbiamo sbagliato entrata, ci siamo perse?〞espresse Elena notando la sua faccia preoccupata.
〝 No è che mi sembra tutto così strano! Non è da loro lasciare tutto incustodito…〞. Bella stava per dire qualcos’altro poi dovette fermarsi. Il respiro si bloccò per qualche istante, un brivido le percorse la schiena, quando si trovò davanti Felix insieme a Chelsea e Demetri. Elena la fissava spaventata, se sua sorella aveva deciso di terrificarla, di farle diventare reale quello che le aveva descritto fin o a quel momento solo a parole, ci stava riuscendo. Erano davvero terrificanti come aveva ipotizzato fossero secondo le descrizioni di Bella. Uno alto e possente la fissava con aria cattiva e poco ragionevole, gli altri due un altro uomo più basso ma con lo stesso sguardo famelico e l’altra con degli occhi ipnotici le avevano messo addosso terrore puro. Un rantolo di quello più alto fece indietreggiare Elena, che iniziò a tremare e latrare. Felix, infatti, non ci pensò due volte ad afferrarla per un polso e bloccarla, lacerandole quasi un braccio e tenendola per il collo.
〝 Vi prego non fatele del male… lei non centra nulla con tutto questo…〞espresse angosciata Bella, notando che Elena iniziava a tremare. Mentre tentava di convincere quelli a non ucciderla implorava sua sorella di non farlo. Guardò Elena negli occhi e fece un cenno con la testa per dirle “ Non qui… non farlo!” Elena cercava di calmarsi anche se il tremore sovrastava su tutto.
〝 Venite Aro vi sta aspettando…〞comunicò irritato Demetri afferrando anche Bella per un braccio. Sembrava un tocco leggero invece la sua presa sembrava starle per staccarglielo. Una morsa di dolore imperversò sul viso, Elena la fissava preoccupata. Notando il legame e la complicità tra le due, Chelsea tentava di distruggerli ma, invano perché Bella, nonostante tutto aveva messo in atto lo scudo  protettivo, in cui aveva incluso sua sorella.
“ Elena…”cercava di esprimerle mentalmente   anche se il dolore alla morsa di Demetri la  infastidiva “ Elena sta calma … cerca di non trasformarti davanti a loro… ti prego non farlo!”
“ Cercherò ma è più forte di me… la loro presenza mi mette fuori controllo… mi spinge a trasformarmi…”
 “Ti prego, ti capisco … è la tua natura  ma cerca di non farlo è per il tuo bene…!”
“ Ma cosa ci faranno adesso?”
“ Non lo so”espresse Bella preoccupata “ proverò a parlare con Aro… sta tranquilla ti prego!”
Si guardarono ancora una volta, angosciate. Bella lanciò un’occhiata alla scrivania, oltre a quella che ricordava avesse trascinato un bel gruppetto di umani da Aro, mentre lei insieme ad Edward e Alice erano riusciti a scampare la morte, c’era una nuova segretaria bella ovviamente, di una bellezza rara, capelli ramati, occhi verde smeraldo, pelle candida come la neve, lei si che poteva passare per una vampira se non fosse stato per le gote rosse che illuminavano il suo viso.
〝 Buongiorno… benvenute…〞espresse sorridente a lei quanto a sua sorella. Demetri e Chelsea la guardarono in cagnesco, la bella ragazza si quietò immediatamente. Heidi stava per raggiungerli per dire qualcosa ma, dovette fermarsi, lo sguardo di Chelsea la fece placare, indietreggiò afflitta, pensava a quella povera bambina, chissà in che condizioni era, cosa le avevano fatto.
Al contempo Chelsea lasciò le ragazze nelle mani di Demetri e Felix, Jane la aspettava sulla soglia. Bella incrociò lo sguardo con il suo, se la ricordava proprio così  seccata e annoiata.  Jane , dal canto suo, lanciò uno sguardo ad entrambe, irritato e disgustato, poi aprì quella porta enorme e cigolante, la oltrepassò con la sua camminata felina, elegante quasi senza fare rumore, Demetri e Felix entrarono con le ragazze ancora nella loro morsa. Bella alzò lo sguardo, erano la, sembrava non fossero passati quasi tre anni dall’accaduto e invece tutto era fermo. La, sotto quel castello, nelle gallerie più segrete, quella stanza sembrava non essere cambiata. Caius incrociò lo sguardo con il suo, sembrava adirato alla sua presenza, Bella cercò di non guardarlo lanciò uno sguardo ad Elena, che continuava ad oscillare, nonostante gli sforzi di non farlo. La guardava rassicurandola,  sforzandosi di non trasformarsi.
〝 Ma bene… bene!〞Aro si avvicinò a loro estasiato, esaltato della loro presenza 〝 Che bello riaverti qui mia giovane e incantevole Isabella… e così nonostante sia passato tanto tempo sei riuscita a ritrovarci… sei stata davvero eccellente… sono proprio fiero di te….〞le carezzò il volto Bella chiuse gli occhi terrificata da quelle mani gelate e chissà già  pronte  ad ucciderla.
〝  Vedo anche che stavolta sei venuta anche in compagnia…. 〞sostenne avvicinandosi ad Elena. Fissava entrambe inebriato. Poi le prese la mano, intento a vedere chissà cosa ma come immaginava nemmeno su di lei il potere funzionava, sorrise malizioso mentre fissava compiaciuto Elena negli occhi, terrorizzata.
〝 Ti prego non farle del male… lei non… non ha nulla a che fare con questa storia… prendi me e lasciala andare insieme a mia figlia…〞espresse guardandosi attorno terrificata 〝 ti prego!〞
〝 Sono incantato… incantato da tutto questo!  E’ meraviglioso ! Davvero…! due di voi… una  straordinaria svolta… è qualcosa di straordinario〞espresse gioioso ignorando completamente le suppliche di Bella.
〝 Aro smettila di teatralizzare e piuttosto io avrei da puntualizzare che lei è ancora umana…〞intervenne Caius seccato.
〝 Caius … abbi pazienza non vogliamo conoscere il motivo della loro visita…?〞lo zittì Aro.
〝 Lo sai benissimo perché sono qui! Dov’è mia figlia!? Devo sapere che almeno sta bene… devo vederla…〞sostenne decisa Bella.
〝 Figlia…? Perché tu hai una figlia….?〞la derise Aro guardandosi con Jane e con gli altri Volturi.
〝 Si Renesmee mia figlia,.. circa tre giorni fa l’hai presa e mi hai chiamata subito dopo dicendomi di venire qui… se volevo riaverla… sono qui… a riprendermela!〞
〝 Oh si si la piccola Renesmee .. adorabile, deliziosa mezzosangue  ma lei starà benissimo qui…non trovi? Lei è speciale…. Deliziosa piccola immortale…〞fece finta di non sapere nulla, anche se la sua risatina malefica risaltò agli occhi e alle orecchie di Bella quanto di Elena.
〝 Smettila e dimmi dov’è…!〞l’ansia e la paura di Bella iniziavano ad aumentare, ma non per sè stessa, per sua figlia 〝Ti prego devo vederla!〞le lacrime imperversarono sul suo volto.
Aro le si avvicinò ancora 〝 Povera … povera Isabella… sei proprio debole e umana … se solo fossi diventata immortale  saresti perfetta e se  poi  conosceresti bene le leggi dei Volturi…sapresti che quella bambina è un pericolo per te quanto per i Cullen… ma non ti hanno detto niente!? Ahimè…〞si rivolse malinconico e dispiaciuto anche se in realtà poca importanza gli dava lo stato d’animo di Bella, per lui era un capriccio come un altro.
〝 So che i bambini immortali sono un pericolo , ma, mia figlia non è stata trasformata è stata partorita non è stata infranta …alcuna legge!  E’ educata secondo le nostre regole…. 〞
〝  Le vostre regole!〞la derise ancora Aro, Jane la fissava con sdegno 〝 Oh che perspicacia… ma sai davvero tutto… Edward deve averti istruita bene.. ma… c’è una cosa che ha dimenticato di dirti… molto molto importante mia cara e giovane umana…! Che sacrilegio dimenticarsene….〞
Bella la fissava in attesa 〝 Che ai Voturi non si mente mai! E soprattutto mai andare contro il mio volere… noi siamo la legge dei vampiri mia cara Isabella! 〞espresse e sottolineò  costernato. 〝 Vedi c’è una persona molto vicina alla tua famiglia se così si può definire, visto che è stata lei a portarmi le notizie fresche sulla tua famiglia, che mi ha raccontato un po’ di cose… per esempio della bambina , perché  non ci avete informato della sua esistenza? Saremmo venuti personalmente a fare la sua conoscenza infondo è sempre mezza immortale… e poi c’è un piccolo particolare…〞espresse facendo cenno a Demtri di avvicinare Elena.
〝 No ti prego lasciala stare! Lei non… non ha nulla a che fare con questa storia… ti prego lasciala andare insieme a mia figlia… se vuoi puoi prendere me ma… loro lasciale ti prego!〞
〝 Ma che incanto …〞sostenne mettendole vicine. Elena si abbracciò a sua sorella, sembrava essersi calmata un po’ anche se lo sguardo di Aro la terrificava 〝 Due di voi … meraviglioso davvero! Due perle rare! Due preziose bellezze… sono lusingato! Meravigliose e perfette…Allora Isabella e….〞
Fece cenno ad Elena, quest’ultima lo fissava spaventata, il suo sguardo penetrava e sembrava volerla uccidere all’istante.
〝 Elena…〞mormorò  a filo di voce avvicinandosi a Bella, quest’ultima le mise una mano sulla spalla.
〝 Elena!〞sostenne Aro strabiliato 〝  Elena…!Che nome elegante… e nobile! Bello molto bello mi piace mi piace molto ma….〞espresse sfiorandole il braccio 〝 Non devi tremare qui nessuno ti farà del male puoi starne certa…però prima voglio provare…〞lanciò un’occhiata a Jane 〝 se sei come tua sorella… sei speciale anche tu a parte l’odore…〞
〝 Non farle del male!〞sostenne Bella mentre veniva allontanata e afferrata da Felix.  Jane aveva provocato invano il dolore a Elena. La guardava irritata e rabbuiata mentre Aro la fissava attratto.
〝 Incredibile … 〞espresse esterrefatto 〝 anche su di te non funziona… sono impressionato! Lo sapevo lo sapevo che avrei fatto centro…〞Elena guardava confusa Bella mentre Aro continuava con entusiasmo.
〝 E’ fantastico … due sorelle… gli stessi poteri… è un occasione da non perdere!〞sostenne raggiante mentre le fissava entrambi sempre più esaltato, una risatina sadica echeggiò nelle mura, facendo rabbrividire Elena quanto Bella.
 Caius si alzò in piedi irritato 〝 No ! Adesso basta! Basta con questi giochetti! Non posso lasciare che questo tuo entusiasmo prenda il sopravvento! Prendi i giusti provvedimenti Aro e al più presto!〞
〝Aro dobbiamo procedere come… sappiamo! Lei è rimasta umana… sua sorella è quello che sai…〞sopraggiunse Marcus guardando irritato Elena.
〝 Lo so lo so cos’è e infatti… so già come procedere ma ve l’immaginate una mutaforma immortale… strabiliante… eccitante mia cara Elena no?! 〞quest’ultima lo fissava sconvolta. E se non avesse tollerato il veleno essendo mutaforma? Se fosse morta? Un brivido le percorse la schiena mentre Aro la fissava lusingato e festoso. Bella tentava invano di strattonarsi da Felix.
〝 Se non la smetti ti spezzerò il braccio!〞sostenne irritato. Bella gli lanciò un’occhiata aspra.
〝 Aro! Ti prego non lo fare… lasciala.. ti prego!〞rassegnata urlava mentre Demetri  portava via Elena, sotto comando di Aro.
〝 Bella…Bella ….〞l’urlo di Elena scomparve dietro la porta enorme che si richiuse. La morsa del dolore, la voragine nel petto si stava riaprendo. Tutto improvvisamente le vacillava, tutto le girava vorticosamente. Non riusciva più a tenere gli occhi aperti, troppa ansia e troppa tensione la fecero crollare per terra, svenuta.
〝 Cosa ne facciamo!?〞sostenne annoiato Marcus.
〝 Ucciderla è la soluzione più ovvia così come sua sorella!〞espresse Caius lanciando uno sguardo compiaciuto verso Jane.
〝  No! No… 〞Aro li interruppe immediatamente 〝 Loro mi saranno d’aiuto… diamo l’immortalità ad entrambe vedrete che diventaranno le stelle di punta della guardia… 〞espresse compiaciuto mentre Jane lo fissava rabbuiata 〝 Nulla a togliere i tuoi poteri straordinari Jane..〞
〝 Trovo tutto questo patetico!〞intervenne aspro  Caius.
〝  Patetico dici?! Io mi ritengo fortunato… due di loro… e così servite su un piatto d’argento! Hanno qualcosa che mi serve… prima occupiamoci della mutaforma… poi di lei… intanto chiudetela in una delle segrete… 〞fece cenno a Felix di occuparsene. Lui la prese tra le sue braccia grosse. Bella era ancora incosciente, ma non aveva idea di quello che le stava per capitare.
Intanto Edward, Jake e gli altri con una macchina a noleggio erano quasi arrivati a Volterra. Mentre Alice con Leah e gli altri cercavano di studiare la mappa della città la mappa vecchia, quella che dava indicazioni anche sulla vecchia distribuzione idrica, sulla rete fognaria e altri particolari dal punto di vista sotterraneo, Edward dava indicazioni a Jake su come procedere.
〝 Mancano circa venti minuti e ci siamo…〞sottolineò calcolando che c’era una colonna di macchine che precedeva l’entrata nelle mura cittadine.
〝 Come pensi di fare… ? La luce del sole non vi procurerà problemi…〞sostenne pensieroso Jake immaginandoli a Luglio sotto il sole caldo dell’Italia.
〝 Si e infatti per non dare nell’occhio siamo costretti a dividerci… ora ascoltami bene… mentre noi faremo tutto dalle mura esterne alla città, cercando di entrare dal condotto fognario voi entrerete nelle mura, dovrete salire per le scale che portano alla piazza centrale, da li affiancate un enorme portone di legno, sotto la torre campanaria ma non entrate da li, se ci farete caso alla destra del portone c’è una sorta di piccola galleria murata, in realtà è uno dei passaggi per  entrare  nel castello, senza farsi notare troppo dalla gente. È strettissima perché sembra un muro distanziato di qualche metro all’altro ma se andate fino in fondo troverete un portoncino di ferro, sollevandolo vi introdurrete, in una specie di tombino da li sarete entrati nel castello… da li beh prima che potete procedete come sapete…〞Jake fece cenno di aver capito così come gli altri 〝 Da li sapete cosa fare… so che ce la potete fare…  penso che possa bastare〞. Jake annuì sentendo che gli altri nei pensieri avevano capito come agire.
〝 Spero solo che siamo arrivati in tempo… e che tutte e tre stiano bene… 〞sottolienò angosciato.
〝 Mi spiace Jacob ma non riesco a vedere nulla tantomeno su Elena, ho visto solo la decisione di Aro che pensa di usarla in qualche modo…〞sostenne afflitta Alice 〝 ma non so in che modo!〞. Jake lanciò un’occhiata ad Alice per rassicurarla, sapeva che non era colpa sua se non poteva vedere i mutaforma ma sperava solo che la sua Elly stesse meglio e che in qualche modo usando la sua abilità, la guarigione, potesse farcela .
Aro aprì la porta della cella. Elena era in dormiveglia, più che altro si sentiva intorpidita, ricordava solo di aver visto, se non immaginato, la sua dolce e bella nipotina in una di quelle celle, l’aveva intravista ma la cosa strana era che non l’aveva nemmeno riconosciuta nonostante avesse urlato il suo nome.  Tentò di alzarsi da quel letto, duro e freddo, ma a stanza le vacillava. Riconobbe la figura del tipo dai capelli scuri che qualche momento prima si era estasiato per la sua presenza.
〝 Cosa avete fatto a mia sorella… e mia nipote!?〞chiese in un sussurrò, dato che si sentiva fortemente stordita, sentiva un forte dolore alla spalla sinistra, ricordava qualcosa che l’aveva punta ma nulla di più.〝 Mia sorella dov’è?!〞chiese con voce fioca e febbrile.
〝 Questo non ti riguarda mia cara… ora devi stare solo tranquilla… vedrai che andrà tutto bene…〞disse Aro con voce cantilenante.
〝 Prima voglio sapere di mia sorella… non  le fare del male… ridalle la sua bambina… se vuoi uccidi me… ma libera la bambina… si ragionevole infondo,  non puoi essere così crudele da separare una madre da una figlia…〞la voce flebile di Elena era più che altro un sussurro disperato nei confronti di Aro che la fissava incurante.
〝 Hai davvero dei sani principi mia cara Elena… ma non posso accontentarti… tu, tua sorella e la piccola immortale… mi servite!〞. Elena stava per mormorare qualcosa ma quel mormorio diventò il terrore puro quando nonostante la penombra della candela accesa e di qualcosa che sembrava stare per farla addormentare, si era accorta che Aro voleva morderla sul collo, aveva iniziato a sfiorarle il collo, Elena era riuscita a discostarsi ma non ad evitarlo. Quel mormorio, quel momento agghiacciante si trasformò in un’ urlo atroce, quando sentì  i denti affilati penetrare la sua pelle, discostandosi lui l’aveva presa al braccio, nella parte superiore e interna, quasi vicino all’incavo del gomito. Elena si sentiva bruciare, sentiva l’inquietudine dentro di sè, stava per esplodere ma il forte dolore le impediva di fare anche quello. 〝 No! No cosa mi hai fatto! Bella… aiuto!〞non riusciva nemmeno a parlare e a piangere per il dolore forte che stava provando in quel momento. Un barlume di lucidità però era ancora in lei, quando capì perfettamente di essere stata morsa per essere trasformata, certo per il dolore e il bruciare, dato che quella era la sensazione che stava avendo, l’unica cosa che voleva era morire davvero. Vedeva la sagoma del tizio ondeggiare, chiuse gli occhi ma il dolore era sempre più forte. Li riaprì, tutto era sfuocato, tutto era annebbiato, si rese conto di essere rimasta da sola mentre il suo corpo iniziava ad avere delle convulsioni, forti e violente. L’unica cosa che le rimaneva era urlare e contorcersi.
Qualche cella più in la, Bella era nella morsa del dolore, avendo appena appurato che quel’urlo proveniva da sua sorella 〝 E’ colpa mia non dovevo trascinarla in tutto questo… Elena mi  senti… vivi ti prego! Vivi se puoi…〞le lacrime le solcavano il volto, cercò poi di concentrarsi  di provare a mettersi in contatto mentalmente con sua sorella invano. Ora capiva perfettamente il perché del rifiuto sporadico di Edward ogni volta che parlava di essere trasformata, l’aver solo sentito e nemmeno visto sua sorella le aveva messo addosso una sensazione di vuoto, di angoscia, d’ inettitudine. Sentiva una barriera profonda nient’altro, sembrava che la comunicazione con Elena si fosse interrotta. Le lacrime imperversarono sul suo viso, Aro l’aveva uccisa, per colpa sua,per colpa del legame forte che aveva l’una quanto l’altra. La morsa del dolore stava uccidendo anche lei. Si accasciò tra le gambe con le lacrime che le scorrevano lungo le braccia, poi s’interruppe quando la porta si aprì. Demetri le comparve davanti.
〝 Aro vuole che torni da lui… ha un omaggio per te…〞. Bella lo guardò riluttante  mentre aveva gli occhi arrossati dal pianto.
〝 E se non volessi vederlo… ?! Se ne avessi abbastanza delle sue sorprese… lasciatemi stare … abbiate un po’ di rispetto dato che avete ucciso mia sorella… l’ho sentita poco fa il suo urlo ha detto tutto… e io non…l’avete uccisa vero?! 〞
〝 E’ meglio che mi segui prima che perda la pazienza… e possa…〞le rispose incurante del suo dolore e delle sue lacrime.
〝 Uccidermi?! Non mi importa… avete ucciso mia sorella,   a mia figlia non so che fine le abbiate fatto  fare… pensi che mi possa importare della tua pazienza o della mia esistenza… certo che no…〞
〝 Adesso muoviti prima che non cambi idea e ti uccida sul serio…〞. Restia e  angosciata seguì Demetri, che la prese per un braccio trascinandola fuori dalla cella.
Incurante del dolore che la morsa di Demetri le stava provocando, quasi bloccandole la circolazione, si lasciò trascinare, le lacrime continuavano ad imperversarle sul viso, senza fine, senza limite. Mentre saliva sull’ascensore quella musica sviolinata non le sembrava altro che un fastidioso ronzio che intralciava il suo dolore. Ancora più riluttante si diresse di nuovo davanti a quell’enorme porta intarsiata che dava sulla stanza dei Volturi.
〝 Come si sente la mia cara amica giovane immortale!〞sostenne allegramente Aro. Bella gli lanciò uno sguardo inorridito. Le faceva davvero schifo il suo perverso divertimento.
〝 Come fai a chiedermi una cosa simile…? Come vuoi che stia sapendo che hai appena ucciso mia sorella…!? Sapendo che non mi farai più rivedere mia figlia…〞
〝 Ohh mia cara mi spiace ma non pensavo di essere così inopportuno vorrà dire che la sorpresa che avevo per te sarà rimandata!〞
〝 Non so di cosa farmene delle tue sorprese mi basta quello che è successo a mia sorella e a mia figlia… seppure l’hai lasciata vivere… ma ormai…〞.
Aro fece cenno a Jane di farsi avanti con la bambina.  Bella lanciò uno sguardo verso una porta laterale. Era lei, la sua bambina: l’avevano vestita esattamente come facesse parte del clan, vestito scuro, nero di velluto, medaglione con il simbolo dei Volturi, mantello nero e,  qualcuno, forse un vile e meschino le aveva tagliato i capelli, in un caschetto anonimo e privo di gusto. Bella la guardava, anche se l’avevano resa simile a loro per lei era sempre la sua bambina. Sorrise quando per fortuna la vide viva, che la guardava, sembrava scossa ma era normale essendosi ritrovata in un posto simile.
〝 Renesmee!〞espresse emozionata quando la rivide, voleva correre ad abbracciarla, Jane quanto Demetri  e Felix erano scattati in modo da fermarla ma Aro fece cenno di lasciarla andare. 〝 Amore come stai!? 〞manifestò con le lacrime agli occhi,  prendendola tra le sue braccia. La bambina non la ricambiava, sembrava confusa, quasi non la riconoscesse.
Bella le prese il volto per farsi guardare negli occhi, l’abbracciò ancora pensando che fosse scossa e sconnessa dal rapimento e dalla compagnia che si era ritrovata a circondarla 〝 Amore… la mamma è qui tranquilla! Ma cos’hai… !? Tranquilla ora ce ne andiamo… promesso!〞continuava a fissarla, era sua figlia, ma sembrava diversa, come se non fosse lei. Come se fosse ibernata ma viva. Renesmee o quello che era rimasto di lei, continuava a fissarla non capendo le sue ragioni, il perché dell’abbraccio, il perché le avesse detto “ la mamma è qui” se lei non aveva una mamma.
〝  Ma tu chi sei?Io non posso venire con te!〞. Bella la guardò sconvolta. 〝 Renesmee non … non mi riconosci?! Sono la… mamma〞per lei suonava naturale per la bambina sembrava avesse detto una frottola, un’assurdità.
〝 Io non ho una mamma… questa è la mia famiglia!〞sostenne  con voce robotica la bimba. Bella cercò di non dare peso alle sue parole, forse era confusa, forse per l’emozione forte aveva capito male. L’abbracciò ancora, la bambina non le dava segni di ricambio e di affetto, sembrava un automa.
〝 Amore  la mamma è qui per te! Adesso verrai con me…appena avrò parlato con quel signore…〞sostenne disgustata nell’averlo chiamato come tale 〝 dammi un minuto anzi… vieni…〞Bella le tendeva la mano, ma la bambina sembrava spaesata, lanciava sguardi interrogativi a Jane.
〝 Renesmee!? Nessie…〞la voce di Bella iniziò ad essere preoccupata e angosciata. Per lo sconforto iniziò a scuoterla, come per svegliarla. La bambina si aggrappò a Jane che le lanciò uno sguardo irritato dal suo gesto.
〝 Ma cosa le avete fatto?! Perché… Renesmee!?〞Bella la scrollava, la bambina sembrava in trance. La scuoteva disperata sembrava essere finita nel peggiore degli incubi.
〝 Io non posso più venire con te… questa è la mia famiglia adesso…〞. La bimba le rispose acida e distaccata.  Bella improvvisamente ebbe la sensazione di sentire la terra sprofondarle da sotto i piedi, di perdere il controllo, abbracciò sua figlia, le lacrime riempirono i suoi occhi. Sembrava stesse per morire ma non riusciva a urlare o a fare qualcosa. Poi fece un profondo respiro e si diresse verso Aro arrabbiata, ma non fece molti passi, Felix e Demetri erano già la a metterle i bastoni tra le ruote.
〝 E lasciami!Lasciami o giuro che da fragile e umana come mi ritieni ti spezzo il braccio!〞sostenne arrabbiata  cercando di districarsi. Uno dei due emise una risatina divertita poi col cenno di Aro venne liberata. 〝Perché lo hai fatto? Cosa hai fatto alla mia bambina?! Sei un’essere spregevole… un mostro! Io ti ammazzo…〞sostenne mentre gli tirava un ceffone ma la mano di Jane la fermava seduta stante.
〝 E tu togliti di mezzo prima che ammazzi anche te!〞Bella era una furia, irriconoscibile. Non aveva ben capito cosa avessero fatto a Renesmee, sapeva solo che doveva ucciderli, non importava il come ma lo avrebbe fatto. Arrabbiata cercava ancora di colpire e di fare qualcosa ma Felix la teneva bloccata.
〝 Ah ah ah… mia cara Isabella, come vedi non tutti i vampiri sono ragionevoli sul rispetto delle leggi… se vuoi potrai venirla a trovare quando vorrai ma lei è di mia proprietà adesso mi sembra giusto che stia qui con noi in un posto più adatto alla sua educazione… il mondo la fuori può non andare bene per lei!〞
〝 Tua …  di tua proprietà!? No… non credo proprio…! Io me la riporterò a casa dalla sua vera famiglia dai suoi veri genitori ma prima devo capire cosa le hai fatto…〞gli puntò irritata il dito contro, mentre Aro scrollava il capo all’apparenza divertito ma in realtà  cercando di non ucciderla. Bella aveva provato invano a chiamare la bambina, cercando di trovare in lei un segnale che le facesse capire se era tornato tutto alla norma, se Renesmee aveva capito che aveva di fronte sua madre, non una perfetta sconosciuta. Presa dallo sconforto, buttando le braccia giù lungo i fianchi, distrutta, avvilita si rivolse ad Aro  〝 E va bene dimmi cosa vuoi… tutto quello che vuoi… anzi uccidimi… come hai fatto con mia sorella… ma non posso permettere che le  fai questo! Vuoi vendicarti per le leggi infrante…? vuoi vendicarti per il patto non rispettato… ?Perfetto uccidimi ma lei.. la mia bambina lasciare vivere serenamente! Falla tornare se stessa…〞sostenne irritata mentre cercava di trattenersi dato che se gli avesse sferrato un pugno o uno schiaffo non solo si sarebbe ritrovata mezzo clan pronto ad ucciderla  ma avrebbe rischiato di rompersi una mano, anche se poco le importava ormai.
〝Oh mia cara Isabella… se vuoi prendertela con qualcuno non devi farlo con me… tutto questo lo devi a lei….〞espresse  mesto mentre un membro della guardia fece entrare da una porta laterale Irina. Bella seguì il rumore del cigolio nel muro. Si voltò e rimase allibita quando se la ritrovò davanti.
〝 Tu!?〞sostenne incredula e arrabbiata Bella , gli occhi lucidi per la tensione 〝 Tu hai fatto tutto questo?! Perché?!〞
〝 Ho dovuto Bella mi spiace… tua sorella è una di loro, una mutaforma e … la bambina  beh con lei tu ed Edward avete commesso un omicidio devi essere punita come è accaduto a mia madre… è la legge e va rispettata non ho potuto fare altrimenti…〞
〝 Ma è assurdo! Assurdo! Quale legge!? E mia sorella poi nemmeno sapeva chi era Laurant… hai fatto tutto questo solo per una sciocca vendetta, hai messo a repentaglio la vita della mia famiglia, di mia figlia che io ho partorito… 〞le sottolineò adirata 〝 e… non è stata trasformata come era accaduto per tua madre… con il bambino immortale Renesmee è parte di me e di Edward… non è stato commesso alcun omicidio Irina… 〞sostenne Bella triste  e irritata che Irina avesse fatto una cosa simile. Si voltò poi verso di lei, la prese per un braccio, facendola voltare verso la sua faccia, se doveva dirle tutto almeno doveva dirglielo guardandola negli occhi 〝 E da quanto tempo ci spiavi…? Eh?!  Come facevi a sapere…? Se solo penso che la mia famiglia si fida di te e della tua…. Non posso crederci… che ci abbiano fatto una cosa simile… come avete potuto?! come?〞
〝  Non mettere in  mezzo la mia famiglia.. loro non centrano… non sanno  nemmeno che sono qui! E comunque… era da alcuni mesi che avevo iniziato a spiarvi…  cercavo di prendere le decisioni il più tardi possibile… dato che Alice prevede il futuro!  In realtà le prime volte volevo osservare che tipo di rapporto avevano i Cullen con i mutaforma ma poi ho sentito che si parlava di tua sorella… mutaforma… e poi ho visto la bambina e ho deciso di venire da Aro…  tutto qui…〞
〝 Tutto qui?!〞Bella la fissava frastornata, aveva creato un grande casino e se la cavava con tutto qui?〝… Ora capisco perchè  Alice poverina aveva così tanta confusione nelle sue visioni! Mi sento male a pensare che hai fatto questo ma me lo immaginavo da quella sera del mio matrimonio… eri così furiosa perché avevo invitato i miei amici…erano la solo per festeggiare…  non erano la per fare del male a nessuno…〞
〝 I mutaforma, i tuoi amici… come tua sorella hanno ucciso Laurant  e non ripetermi   la storiella che l’hanno fatto per proteggerti da lui perché non ci credo… Laurant stava cambiando…. non ti avrebbe fatto nulla lo capisci?! Voleva diventare un altro… diverso… voleva avere un esistenza come la mia…. 〞
〝 Lui voleva uccidermi… quella volta nella radura,  aveva detto che Victoria l’aveva mandato  apposta per farlo… chissà magari  lui ti aveva usata per arrivare a metterti in questa condizione e  fare la spia nel caso fosse sopravvissuta e non fosse riuscita ancora ad uccidermi!〞
〝 Bella mi spiace cerca solo di capirmi dovevo farlo! Stavo male… lo amavo avevamo dei progetti…〞
〝 Ah si beh anche mia sorella aveva dei progetti… mia figlia poi chissà cosa le hanno fatto per colpa tua… sono io che sono costernata e non so cosa farmene delle tue scuse!〞espresse Bella agitata. Irina aveva capito l’enorme errore che aveva fatto, ma aveva intuito che ormai era troppo tardi, non c’era altro rimedio.
〝 Ma è magnifico! Un’umana e un’immortale che litigano per la verità…una cosa straordinaria!〞le interruppe estasiato Aro 〝comunque sia…la mia decisione è presa…!Portate via la bambina… mentre per Irina… 〞espresse avvicinandosi a lei e davanti agli occhi già provati di Bella, fece ordine di ucciderla Demetri e Felix staccavano braccia e testa, che rotolarono nella parte concava della sala, davanti ai suoi piedi, ai piedi di Aro 〝 Povera cara… mi spiace per il disguido ma come ti ho detto prima ai Volturi non si mente mai…〞espresse facendo finta di dispiacersi.
Terrorizzata Bella guardava la bambina allontanarsi tra le mani di Chelsea, inerte, inespressiva, una marionetta in mano a Mangiafuoco. 〝Renesmee no!lasciamela lasciala con me…. Renesmee…〞espresse angosciata mentre cercava di correre verso di lei per prendersela ma Demetri la teneva ferma e la sua forza da umana non poteva nulla contro quella di un vampiro. Aro fece cenno di far piano e di mollare la presa. Bella fissava disgustata tutti. Le lacrime presero a scenderle sul volto.
〝 E ora passiamo a te mia giovane e incantevole mortale…〞  espresse Aro tornando ad essere incantato da Bella, che indietreggiava.
〝 Esegui la legge Aro o lo farò io…!〞lo interruppe Caius arrabbiato avvicinandosi a lei.
〝 Si si… tranquillo sarà fatto ma… in modo più…consono non trovate!?〞
〝 Credo che abbiamo già speso troppo tempo ed energie… procediamo come dobbiamo…〞continuava a suggerirgli Caius seguito dall’approvazione di Marcus perennemente annoiato.
〝 Jane…〞ancora una volta Aro fece orecchie da mercante e non diede ascolto alle parole degli altri membri.
〝 Si … maestro!?〞scattò verso di lui, sembrava già pronta a pregustare il dolore di Bella.
〝 Occupati di lei…〞espresse cedendogliela nelle sue mani. Jane aveva ricominciato a provare a infliggerle il dolore Aro scoppio in una risatina nervosa 〝 No… no mia cara non in quel senso…〞Jane lo fissava interrogativa insieme a suo fratello Alec. Poi Aro si voltò verso gli altri del clan indignato.
〝 Voglio che questa sia un’occasione da non perdere… due sorelle una con un potere nascosto, stanno per diventare immortali… è un evento … un’occasione speciale…〞espresse sempre più esaltato.
〝 Ma maestro cos’è che dovrei fare esattamente!?〞Jane si sentiva fortemente irritata. Non sapeva in che modo procedere, Bella seppur presa dalla morsa del dolore che Jane le causava per tenerla immobile, lo aveva notato.
〝 Mia cara e fidata Jane… stupiscimi… !〞espresse fissandola divertito mentre lei sembrava confusa. 〝 Voglio che sia vestita in modo più consono mi sono spiegato?!〞
〝 Si…〞rispose Jane abbozzando un sorriso malefico verso Bella 〝 Ho capito perfettamente!〞
〝 Bene mia cara… procedi il più presto possibile e avverti gli altri e …ah controlla che la trasformazione dell’altra stia procedendo nel migliore dei modi…〞le ricordava mentre si sfregava le mani estasiato.
Trascinata da Jane, Bella aveva intuito che Elena non era stata uccisa ma stava subendo una trasformazione, la cosa che non la rassicurava  affatto dato che non sapeva come poteva reagire il veleno nel corpo di una mutaforma “Spero che almeno tu ce la faccia … se dobbiamo rimanere in questo inferno almeno lo faremo insieme!”, pensò mentre Jane continuava a strattonarla per farla camminare.
 
-  fine prima parte- 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: girlwolf