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Autore: AllyDreamer    05/09/2012    7 recensioni
"Come avrei potuto dimenticare quella pelle candida come la neve e quei boccoli così perfettamente neri?"
Ciao a tutti! Questa è la mia primissima ff, spero vi piaccia. Dateci un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Jade
"Jade! Jade! Svegliati! E' tardissimo!" la voce di Liz interruppe bruscamente i miei sogni. Pochi secondi dopo un cuscino mi colpì la faccia. Me lo levai di dosso e sbattei le palpebre, ritrovando Liz che mi sbraitava contro indicando l'orario.
"Gli altri sono già a lezione! Cavolo, dobbiamo andare!" e detto questo se ne andò in bagno.
Il panico mi invase facendomi dimenticare in un secondo la serata passata.
Alla velocità di Speedy Gonzales mi vestii, mi lavai la faccia e dato che non avevo tempo per pettinarmi mi raccolsi i capelli in uno chignon.
In un batti baleno mi ritrovai a insieme a Liz a bussare alla porta della mia classe, ancora ansimante.
La voce roca del professore ci disse di entrare e così facemmo.
"La signorina Jade Johns! Perfetto, la sua conoscenza di inglese mi sembra abbastanza alta e inoltre sconterebbe in questo modo la punizione per il ritardo." esultò il professore, come se avesse realizzato che a + b fa c.
Sbattei gli occhi confusa, e sussurrai in inglese "Scusi? Può spiegarmi?" gli occhi dell'uomo di mezza età davanti a me s'illuminarono "Certamente. Dato il suo ritardo, signorina Johns, le affiderò il compito di fare studiare come si vede il signorino Galli, che ha avuto difficoltà nell'esporre la scorsa lezione. Vi ritroverete dopo cena per ripassare le lezioni della mattinata, fino alla fine della settimana." finì la frase deciso, e dopo averci fatto segno di accomodarci riprese il discorso che stava facendo prima che entrassimo noi due.
Non riuscivo ancora realizzare. Ero disperata. Mi sedetti accigliata e ascoltai ben poco di ciò che blaterò l'insegnante per il resto della lezione. Avrei avuto le sere impegnate ad aiutare Daniele Galli, non riuscivo a crederci. Per una settimana non avrei avuto il tempo di vedere Harry. Non poteva essere, avrei dovuto escogitare qualcosa.
Per il resto della mattina ogni occhiata che rivolsi a Daniele fu di rabbia e irritazione, e lui ricambiò con occhiate dispiaciute, come se neanche lui volesse.

Il pomeriggio trascorse in modo piutosto lento, visitammo diversi musei, e quando finimmo era già ora di cena. Gli insegnanti hanno detto che era il Museum Day, come lo chiamano loro nel College, e che i giorni che sarebbero seguiti avrebbero offerto diverse attività.
Fatto sta che una noiosa serata a ripassare inglese insieme a Daniele mi aspettava, per niente allettante, e l'istinto di piantarlo in asso s'impossessò di me per qualche attimo d'indecisione, ma il timore di venire sbattuta fuori dal College mi riportò sui miei passi, e repressi a fatica l'idea.
Picchiettavo nervosa il comodino accanto al letto mentre Liz ripassava la lezione della mattinata passata. A momenti Daniele sarebbe arrivato.
Liz si alzò di scatto e si fiondò in bagno. Uscì qualche minuto più tardi, con un bellissimo top blu con un paio di jeans un po' strappati... E dei tacchi non troppo alti che s'intonavano alla maglia.
"Dunque, ti lascio sola con Daniele." disse rivolgendomi un sorrisetto un po' forzato e dirigendosi a grandi passi verso la porta.
"Cosa? E dove... Aspetta, ferma!" strillai stendendo un braccio verso di lei. L'amica si bloccò improvvisamente "Che c'è? Così non vi disturbo... Non sarà poi così tremendo, vedrai." balbettò per poi afferrare la maniglia della porta. Prima che potesse aprirla mi alzai, la raggiunsi e spinsi la porta, chiudendola. Con la mano pressata sul legno scuro rivolsi a Liz uno sguardo inquistore "Dove devi andare così di fretta, considerando che non si potrebbe uscire a quest'ora?" aggrottai le sopracciglia.
"Io... No, cioè.. Non è che... Non fraindere, ma io..." la sua incomprensibile frase venne interrotta da un sordo bussare.
Spalancai la porta ritrovandomi davanti Daniele. Sfoggiava un'aria inespressiva e vagamente straffottente.
Mi feci da parte per lasciarlo entrare, lui squadrò Liz lasciandosi scappare un leggero fischio.
Lei arrossì e sfruttò l'occasione per cercare di scansarmi e uscire ma io nuovamente bloccai la porta, piazzandomici davanti.
"Dove vai, Liz? Rispondimi... Sono la tua migliore amica, accidenti!" sbottai. Daniele si accomodò sulla sedia alla scrivania e si voltò verso di noi, per gustarsi la scena divertito, mormorando "Uuuh, scappatine di nascosto... La storia si fa interessante."
Liz sospirò "E va bene... Niall mi ha invitata a una festa stasera a casa di suo cugino. Non te l'ho detto perché sapevo che non potevi... E Niall lo ha detto a Harry perché glielo avevo detto io attraverso un messaggio, per questo lui non ti ha invitata... Mi dispiace! Scusa, io..." stava parlando senza respirare perciò la interruppi "Tranquilla! Calmati, non sono arrabbiata." dissi ed era la verità. Semmai ero irritata, infastidita, ma non da Liz ma da Daniele.
"Una festa? Troppo forte! Così non studiamo!" esultò quest'ultimo.
Lo fulminai con un'occhiataccia "Hai capito per caso di essere stato invitato?" domandai freddamente.
Il sorriso sul viso scomparve, scattò in piedi e avvicinandosi terribilmente a me scandì ogni parola "Certo, a meno che tu non abbia intenzione di espormi la scorsa lezione d'inglese."
"E' una minaccia?" chiesi accigliata.
"Ehm, sì. Sempre che tu non preferisca che spifferi tutto alla direttrice." rispose, tornando a sorridermi. Socchiusi gli occhi nel tentativo di trafiggerlo con lo sguardo, ma non funzionò a dovere.
Il suo sorriso si allargò "Scacco matto."

Liz
Nella serata fresca sotto un cielo limpido dal manto stellato e blu, Niall ci venne incontro, attraversando il giardino, e avertii il battito del mio cuore raggiungere il ritmo della batteria che proveniva dalle casse dietro di lui.
La casa di suo cugino Andrew era piuttosto isolata dal resto delle case nei dintorni, così la festa era sia all'interno che all'esterno. Nel giardino già un bel po' di ragazzi ballavano al ritmo pop-rock della musica.
"Ciao ragazze! Sono davvero felice che siete venute! Jade, tutto a posto con il tuo... impegno?" assunse un'espressione sospettosa molto divertente, e sia io che la mia amica scoppiammo a ridere.
"Ti presento l'impegno Niall, cioè Daniele." borbottò Jade indicando il sottoscritto. Probabilmente per lei era un'impiccione ma a me era indifferente.
Niall continuò a sorridere con quel suo incredibile sorriso. Era così carino... Indossava una maglia grigia con le maniche blu e dei pantaloni beige.
I suoi occhi azzurri e grandi caddero su di me e mi prese per mano.
Io camminai di fianco a lui, lo avrei seguito, in qualsiasi posto lui mi avesse portata, avrei camminato insieme a lui in capo al mondo... Okay, o stavo sclerando o leggevo seriamente troppi libri sdolcinati. Mi venne la nausea per i miei stessi pensieri, ma appena incontrai le sue iridi blu sparì immediatamente.
"Sei davvero carina stasera... ehm." si schiarì la voce. Gli rivolsi un sorriso dolce per poi spostare lo sguardo sulle mie scarpe. Per fortuna i tacchi non erano esagerati, così almeno potevo camminare dignitosamente.

Jade
Entrai nella grande casa che si riempiva di gente man mano che passavano i minuti. Cercavo Harry. Ero sicura che c'era, anche se non sapevo dove.
Mi ero cambiata, avevo indossato una monospalla bianca sopra a una mini nera. Spostai la coda di cavallo in cui avevo raccolto i miei capelli su una spalla, mentre mi guardavo intorno osservando la folla.
Intravidi Louis che era seduto sul divano con Eleanor e altri ragazzi, e lo raggiunsi.
Li salutai ed entrambi ricambiarono sorridenti.
"Avete per caso visto Harry?" domandai.
Louis scosse la testa mentre Eleanor rispose "Sì, l'ho visto prima andare di sopra con una sua amica."
Annuii e dopo averla ringraziata mi diressi verso le scale. Di sopra con una sua amica. Tutti i miei muscoli si concentrarono per provare a non preoccuparsi, ma quella frase non riuscivo a mandarla giù.
Calmati Jade, sarà solo una sua amica, ne ha tante, lo sapevi anche prima di conoscerlo. Mi ripetevo con scarso successo.
Appena arrivai al corridoio superiore molte porte chiuse mi si presentarono davanti. Ne aprii una che richiusi subito intravedendo due piuttosto occupati. La storia si ripetè per altre due volte, finchè dall'ultima stanza non uscì bruscamente Harry. Camminò frettolosamente verso di me, e quando si accorse della mia presenza un sorriso radioso si distese sulle sue labbra.
Aveva una maglia rossa sotto una giacca nera. I capelli in ordine come al solito.
"Jade!" esclamò per poi avvolgermi in un abbraccio che mi sollevò da terra.
Mi aggrappai a lui lasciando che il suo profumo mi inebriasse.
"Sono felice di vederti, non ti immagini nemmeno." sussurrò continuando a stringermi.
Sciolsi l'abbraccio e lo fissai in quei due pozzi verdi che mi fecero scordare subito ciò che stavo per dirgli.
"Anche io... Tutto bene?" domandai, perdendomi nei suoi occhi.
"Sì... Stavo solo... Discutendo con una mia... Conoscente." sorrise continuando a fissarmi dolcemente. Come facevo a non fidarmi di lui?
"Discutendo? Chi è?" chiesi confusa.
Dietro di lui udii un "Ehm, ehm." e notai una ragazza dai capelli scuri, alta, ma la cosa che mi colpì di più di lei furono i suoi occhi, che sembravano di ghiaccio.
Era davvero... Bella. Sì, una bella ragazza. Tutto qui. Sapevo già che le amiche di Harry non erano brutte, non era il momento per farsi certe paranoie.
"Ciao!" la salutai tendendole la mano, diventando improvvisamente allegra... O almeno, apparentemente. Sarei andata a fondo di quella storia.
Lei mi squadrò seria per poi spostare lo sguardo su Harry, e poi di nuovo su di me.
"Tu devi essere la sua ragazza." inclinò la testa con una smorfia che somigliava vagamente a un sorriso.
"Già. E tu sei?" risposi con la voce più squillante di prima. Harry mi lanciò una strana occhiata. Probabilmente non mi aveva mai vista in azione.
"Camille." Disse, continuando ad evitare la mia mano. Ci sorpassò con il rumore dei suoi tacchi che rimbombavano sulle piastrelle del pavimento.
Harry mi prese per la mano ancora tesa, iniziando a cammminare verso la camera da cui era uscito, ma la voce di Camille ci fermò.
"Aspetta, Jade, ti va una birra?" mi chiese e la sua espressione fu finalmente amichevole, con un sorriso aperto.
"Io e Jade avevamo altri piani." rispose Harry, ricominciando ad avviarsi verso la stanza in fondo al corridoio, tirandomi dietro di lui.
"Te la rubo solo per un minuto, rilassati." rise, anzi, starnazzò Camille. Mi prese per mano e mi trascinò giù per le scale, finché non raggiungemmo un tavolo pieno di birre con diversi ragazzi che le bevevano li intorno. La musica era più forte, non si riusciva a parlare.
Camille afferrò due lattine e andò ancheggiando verso una stanza di fronte al divano. La seguii e capii che quella stanza era la cucina. Lei chiuse la porta, così che la musica diventò soffocata. Mi porse una birra e iniziò subito a bere la sua.
"Carina la festa, vero? Insomma, non bella quanto quelle che organizzo io, ma accettabile direi." disse. Sembrava volesse veramente fare conversazione con me, ma a quale scopo?
"Sì infatti, sarei curiosa di vedere le tue dunque." borbottai tra me. Lei emise un risolino un po' troppo forzato "Già, dovresti, sono da urlo!" e prese un'altro sorso.
Io ancora mi rigiravo la mia tra le mani. Non ne avevo molta voglia, poi mi ero lavata i denti con un dentifricio alla menta, e nel caso avessi dovuto baciare Harry (molto probabilmente) non volevo che il mio alito puzzasse di birra.
Camille deglutì rumorosamente a aggiunse "Da quanto vi conoscete, da molto?"
Com'era curiosa la signorina!
"Ehm... Non molto... quasi tre settimane... Perché?"
"Come immaginavo." rise tra sé e sé "Sai, Harry non sta mai con la stessa ragazza per più di qualche uscita insieme, e non sono mai cose serie. Mi sorprende il fatto che non abbia voluto smentire la vostra storia ai giornalisti. Te lo dico solo come amica ovviamente, per prepararti." annuì vigorosamente. Provai irritazione per ogni falsa parola che pronunciò.
"Harry non mi lascerà presto come dici, e in qualsiasi caso non sono affari che ti riguardano. E poi, come fai ad esserne così sicura?" sbottai.  Quella ragazza mi dava seriamente sui nervi.
"Sono amica di Harry da anni e vedo come si comporta con le ragazze. Volevo solo evitare che ci rimanessi male, perché mi stai simpatica. Quando capirai che ti ha usata come tutte le altre ti dispererai, a meno che tu non sia preparata. Non lo dico per offenderti, sai? Solamente esperienza." finì il discorso appogiandomi una mano su una spalla.
Me la scrollai velocemente di dosso e indietreggiai.
"Sei solo un'oca che sa starnazzare bene. Non sai niente ne di me, ne di Harry." sibilai tra i denti, cercando di sputarle addosso tutto il disgusto possibile.
Me ne andai. Harry era seduto accanto a Louis che sbaciucchiava Eleanor e appena mi vide si avvicinò e mi trascinò su per le scale.
Appena entrammo dentro la camera si chiuse la porta alle spalle.
"Che ti ha detto?" mi chiese cupo in viso. Forse conosceva il caratterino della sua amichetta.
Mi strinsi nelle spalle e appoggiai la schiena sul muro accanto al letto che stava al centro della camera. Era una stanza regolare, con un'armadio bianco, la scrivania in ordine e diverse chitarre appese al muro.
"Niente che non mi aspettassi da una... Tipa come lei." risposi fissandolo negli occhi con uno sguardo severo "Che rapporto avete voi due?"
"La conosco da tanto a causa di mia sorella. Senti, non so che ti ha detto o quello che pensi di noi ma ti assicuro che non è una mia amica, è solo insopportabile e invadente, e spesso inopportuna." disse togliendosi la giacca e gettandola sul letto.
"Ne so qualcosa." mormorai.
A quel punto lui mi si avvicinò e presto le sue labbra si modellarono sulle mie, le sue mani scivolarono sui miei fianchi e le mie sui suoi capelli, mentre assaporavo quel dolce bacio al sapore di succo di mele.
Mi staccai da lui di qualche millimetro "Hai bevuto il succo di mele?" chiesi riconoscendone il sapore e il profumo. Lui sorrise sulle mie labbra "Lo sai che è il mio preferito." così mi aggrappai a lui, che tirandomi a se ci fece cadere entrambi sul letto.

Sciaaao! Lo so, il mio ritardo è imperdonabile, chiedo umilmente scusa u_u *s'inchina davanti a voi per scusarsi*
Sono cattiva a fare finire il capitolo così, lo so hehehe ma non vi consiglio di farvi false illusioni (perverse) ;) AHAHAH! Volevo solo assicurarmi la lettura del prossimo ;D Riguardo a Camille, che ne pensate? Io ho penzato che ci vuole una strega in Biancaneve, no?
Dunqueee.... Volevo ringraziarvi nel modo più caloroso possibile per tutte le recensioni che mi avete lasciato, MAI mi sarei immaginata di riceverne così tante... Cioè, io non so più che dire, come descrivervi, siete anisbnsinbklso indescrvibbili! *w*
Vi adoro, vi amo *------------------*
Cercherò di non farvi aspettare così tanto per il prossimo, non ve lo meritate :D
Un'altra cosa, ho scritto una One Shot ( e forse non avrei dovuto farlo) :s è la mia prima e ci tengo un sacco a conoscere il vostro parere! Pleease fatemelo sapere!! *faccina da cucciolo* :3
Ultima cosucciaaa!! Una mia amica e directioner ha pubblicato la sua first ff e quindi vi prego, se potete darci un'occhiata la rendereste felice, e anche me, perché è fantastica! http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1247038">http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1247038

GRAZIE DI TUTTO CAROTINE! Cioè siete una cosa meravigliossa! *O*
-Ally-
  
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