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Autore: FireFistAce    05/09/2012    2 recensioni
Fuori pioveva, all’improvviso sentii una chiave girare nella toppa della mia porta “Hey ragazzina, per ora il capitano è stato paziente con te, ma la prossima volta non sarà così buono Ahahahah......” dopo aver parlato l’uomo lasciò un piatto sul tavolo e se ne andò via ridendo, mi stavo ancora maledicendo per essermi fatta scoprire
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Usop
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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 Rieccomi qui per allietare le vostre giornate con le mie avventure!!... Va bene dopo questa affermazione posso anche andare, vi lascio alla storia * Me se ne va *
 
Un po’ di spiegazioni e finalmente un’isola

Appena mi misi a sedere per mangiare i presenti, tranne Rufy, si girarono a guardarmi “È per caso successo qualcosa?” chiesi, mi sentivo osservata, “Potresti spiegarci come fai a conoscere il nostro capitano?” mi girai verso la fonte della voce, a parlare era stato Sanji, “Bé... Ecco... Io l’ho conosciuto grazie a Shanks.”
Tutti mi guardavano e mi ascoltavano veramente interessati
“Ero scappata in mare perché era l’unico modo per non vedere più mio padre, però ero piccola, avevo sei anni, e indifesa quindi ero una facile preda per i mostri marini.”
“E come hai fatto a salvarti?” Chiese Chopper
“Bé... Ebbi tanta fortuna perché trovai Shanks che mi aiutò.”
Tutti mi stavano guardando e io mi sentivo un pochino in imbarazzo nel sentire tutti quelli sguardi fissi su di me, ma continuai comunque il racconto.
“Comunque Shanks mi disse che non sarei potuta rimanere con lui perché ero ancora piccola e sarei stata in pericolo se fossi rimasta con lui, quindi decise di lasciarmi sull’isola di Foosha dove stava un suo amico” dissi indicando Rufy che, sentendo nominare la propria isola, alzo il capo dal piatto.
“ Su quell’isola mi presento il vostro capitano,  quando lo conobbi aveva undici anni, che poi, a sua volta, mi presentò Ace” dissi quel nome con una punta di tristezza nella voce.
“Ma perché volevi scappare da tuo padre? Chi era?”andai nel panico, Accidenti a te Zoro, proprio questo dovevi chiedermi e adesso che faccio, che rispondo, non volevo dire chi era mio padre, aveva fatto tante cose brutte e avevo paura nel dire chi era, così m’inventai una scusa “Bé... Ecco... Io... Io non me lo ricordo” dissi sperando di non aver fatto capire che era una bugia.
Solo Ace e Rufy sanno chi è mio padre, o meglio, Ace sapeva.
Zoro mi guardava, Che abbia capito che mentivo? No, sono sempre stata brava a mentire, mi dissi però mi accorsi che anche Usop mi guardava con sguardo indagatore “Va bé dai, mangiamo” tirai un sospiro di sollievo, Grazie Sanji, e la cosa finì lì, fortunatamente.
 
“Perché non hai detto chi è tuo padre?” mi girai all’improvviso
“Ah Rufy, sei tu” lui mi guardò “Perché non hai detto chi è tuo padre?” ripeté lui.
Lo guardai “Lo sai anche tu che non voglio dire chi è perché le persone mi hanno sempre evitato per questo” feci una pausa “Un po’ come Ace” dissi.
“Non ti voglio costringere, ma i miei amici sono persone affidabili e non guardano di chi sei figlia, se sei loro amica ti saranno sempre accanto” e detto ciò se ne andò lasciandomi sola sul ponte.
Qualcuno aveva visto tutto.
I giorni passavano tranquilli, il tempo era abbastanza stabile segno che ci stavamo avvicinando ad un’isola, stavo leggendo tranquilla un libro quando mi si avvicina Chopper “Posso farti una domanda?” lo guardo un attimo divertita “Certo chiedi” lui mi guarda indeciso “Ma te hai mangiato un frutto del mare?” accanto a me c’erano anche Robin e Nami che si girano quando la renna ha fatto la  sua domanda “Si, ho mangiato il frutto Ele Ele che mi permette di controllare gli elementi come il fuoco, il ghiaccio, l’acqua, il vento, il fulmine e terra” risposi tranquilla “Wow” fecero Nami e Chopper insieme, Robin mi guardava “Con terra intendi anche cose come la sabbia?” era seria “Bé... Credo, in realtà non ci ho mai pensato” feci pensando “Comunque credo di si” risposi un po’ più sicura, la conversazione finì lì.
“Nami-Swan, Robin-Chan, Alexis-san” ci girammo per scoprire che Sanji aveva preparato un cocktail per noi “Tenete sono per voi” disse porgendoci un vassoio con sopra tre bicchieri “Grazie Sanji”, poco dopo andammo a cena e la serata passò serena come sempre.
 
Quella notte non riuscivo proprio a dormire, avevo avuto un altro incubo, decisi di uscire a prendere una boccata d’aria.
Stranamente sul ponte non c’era nessuno, eppure toccava ad Usop il turno di guardia e lui non era mai silenzioso.
“Perché  l’altro giorno hai mentito” mi girai di scatto trovandomelo davanti, vedendo che non rispondevo riformulò la domanda “Perché l’altro giorno hai mentito” ero rimasta  ferma, non sapevo che rispondere “Io so che hai mentito, anch’io sono un bravo bugiardo e so riconoscere chi mente e chi dice la verità”.
Lo guardai “Ho mentito perché non voglio dire che è mio padre” lui mi guardò confuso “Ha fatto tante brutte cose, per colpa sua mia madre arrivo al suicidio” avevo lo sguardo fisso a terra e le lacrime minacciavano di uscire, lui mi guardò “Oh... Scusa io... Io non sapevo” alzai lo sguardo verso di lui e sorrisi, Si preoccupa per me quindi forse Rufy ha ragione, posso fidarmi, “Posso farti una domanda Usop?” chiesi attirando la sua attenzione “Certo, dimmi” ero indecisa se continuare o no, ma poi mi decisi “Se dicessi chi è mio padre” cominciai un po’ titubante “Voi mi trattereste allo stesso modo di come mi trattate ora?”
Lui mi guardò con uno sguardo tra il confuso e il divertito “Perché dovremo trattarti diversamente scusa? A noi non interessa chi sia tuo padre o cosa abbia fatto” mi accorsi che stava sorridendo “Guarda Zoro, era un cacciatore di taglie, eppure è con noi e guarda Nami, era una ladra anzi è una ladra e faceva parte della ciurma di Arlong e ha tradito Rufy, ed è qui” mi stava facendo riflettere.
“Ci sono io, una grande bugiardo e pure fifone, ma sono con loro e Robin, faceva parte della Baroque Works era dalla parte di Crocodile, e Rufy l’ha presa con noi”,È vero, e Rufy prende solo chi merita della sua fiducia.
“E non dimentichiamo Franky, un tempo era il capo della Franky Family e si è trovato a scontrarsi contro Rufy, e Brook, uno scheletro che, forse, è l’unico che non ha fatto nulla di male”.
ci pensai su “Nemmeno tu hai fatto nulla di male Usop” il suo sguardo prese una leggera tonalità di scuro “Non è vero” lo guardai stranita “A Water Seven Rufy aveva deciso di cambiare nave perché la Going Merry, la nave prima di questa, era messa male e non poteva più solcare i mari” lo ascoltavo veramente interessata “Io non ero d’accordo perché quella nave era il regalo di una mia amica e c’ero veramente affezionato” io continuavo a non capire e aspettai che lui continuasse il suo racconto “Allora nella rabbia del momento decisi di lasciare la ciurma e lo sfidai per decidere chi sarebbe dovuto essere il capitano, naturalmente vinse lui”.
Ero sorpresa, non avrei mai immaginato Usop contro Rufy “Però sei qui” dissi “Come hai fatto ha riconquistare la fiducia di Rufy?” lui mi guardò e poi sorrise “Bé... Mi ero travestito e avevo cambiato nome, ero diventato Sogeking, il re dei cecchini” si mise sorrise malinconicamente abbassando lo sguardo “Se ci ripenso mi viene da ridere” lo guardai divertita “Bé, ci credo che ti venga da ridere”.
Alzò lo sguardo e mi guardò “Non si vede tutti i giorni uno che si traveste perché vuole aiutare il proprio amico ma non vuole farsi scoprire perché hanno leticato” stava per rispondere ma fui più lesta di lui “Pero forse... Avrei fatto come te”.
Mi accorsi che ormai stava albeggiando e decisi di tornare in camera ma prima di andare mi avvicinai ad Usop e gli diedi un leggero bacio sulla guancia “Grazie per la chiaccherata” e detto ciò me ne andai, lasciando il ragazzo da solo e spiazzato sul ponte della nave
 
I giorni passavano normalmente e io mi chiedevo quando saremmo arrivati alla prossima isola, ormai il tempo era stabile da parecchi giorni quindi eravamo vicini “Nami posso farti una domanda” chiesi avvicinandomi alla navigatrice “Certo Alexis, dimmi pure” “Quando arriveremo alla prossima isola? Il tempo ormai non cambia da un po’ quindi ho dedotto che fossimo vicini ad un’isola” Nami controllò il Log Pose prima di rispondere “Bé, in effetti dovremo arrivare entro domani”.
Quella notte il turno di guardia sarebbe toccato a me dopotutto, essendo vicini ad un’isola, potevano esserci delle navi della marina, sembrava che il tempo non passasse, tanta era la noia.
La mattina seguente arrivammo all’isola, appena approdammo la ciurma si divise: Rufy si mise subito alla ricerca di un ristorante, Nami prese con se Sanji e Usop portandoli a fare shopping, Brook e Franky accompagnarono Chopper alla ricerca di medicinali, Zoro ed io andammo a cercare un negozio di spade, visto che le mie le avevo lasciate, sfortunatamente, sulla nave del pirata che mi aveva rapito qualche giorno prima, invece Robin preferì rimanere sulla nave per poter leggere in santa pace.
“Senti Zoro” feci rivolgendomi allo spadaccino, che camminava davanti a me “Forse è meglio se vado avanti io, così non ci perdiamo” lui si girò e mi guardò male “E chi ti dice che ci perdiamo” Chiese in tono sarcastico “Il fatto che stai camminando all’indietro senza guardare dove vai, quindi ci perdiamo perché io sto seguendo te” dissi come se fosse ovvio
Dopo un po’ che camminavamo mi allarmai all’improvviso “ZORO ATTENTO” urlai poco prima che qualcuno desse una botta in testa a Zoro, abbastanza forte per stordirlo, “Hey ragazzina” mi accorsi che eravamo circondati, ma io non avevo paura “Hey ragazzino” risposi a tono.
“Non scherzare con noi, siamo in dieci mentre voi siete in due di cui, uno è stordito e l’altra è una ragazzina indifesa” io rimanevo seria e reggevo lo sguardo di quel teppistello.
“Quindi tu credi che io sia indifesa giusto?” dissi mettendomi in posizione d’attacco “Bene... allora fatti sotto bulletto dei miei stivali”, lui tirò fuori dei coltelli e si lanciò contro di me ma io fui veloce, scansai il colpo e gli assestai un pugno in pancia “La prossima volta conta fino a dieci prima di attaccare persone che non conosci” gli sussurrai nell’orecchio, poi mi girai verso gli altri “Allora, chi si fa avanti adesso” dissi con una punta sarcastica nella voce, peccato che, recuperato quello a terra, scapparono tutti.
Zoro ormai si era ripreso e aveva visto la scena “Complimenti per i riflessi” mio girai per guardarlo e poi gli detti una botta sulla testa “Ti ringrazio per il complimento” dissi “Ma la prossima volta stai attento, testa d’alga”.
Passammo la giornata alla ricerca di un negozio che vendeva spade finché non ne trovammo uno nel centro della città “Finalmente ne abbiamo trovato uno, non ne potevo più di camminare” Zoro continuava a fissarmi “Mi vuoi dire che hai” dissi, ormai al limite della pazienza “È da quando ho battuto quei bulli che non fai altro che fissarmi, ti piaccio per caso?” lui mi guardò “Pff... Piacermi tu? Ma non farmi ridere” “Allora che vuoi” Ci pensò un attimo “Volevo sapere, se sai combattere a mani nude perché compri le spade?” mi lasciò un attimo spiazzata “Bé... Le spade mi piacciono e mi sono allenata molto per imparare l’arte della spada” mi guardò serio “Le spade non sono un divertimento, non devo usarle solo perché “ti piacciono”, non sono dei giocattoli” non seppi cosa rispondere quindi mi misi a guardare le spade esposte nel negozio.
Quando tornammo alla nave avevo due spade in mano e uno Zoro che continuava a guardarmi serio accanto, Nami Usop e Sanji erano già tornati così come Chopper Franky e Brook, mancava soltanto Rufy, visto che Robin era rimasta sulla nave.
“Scusate” dissi attirando l’attenzione “Ma Rufy dov’è?”  tutti cominciarono a guardarsi intorno, Non ci posso credere, non si erano accorti che il nostro capitano era sparito, pensai rimanendo di stucco.
“Se Rufy non torna non possiamo fare nulla, in fondo è il capitano” intervenne Chopper “E se ci dividessimo?” suggerii io “È vero, potrebbe essere una buona idea”
“Però dobbiamo andare a coppie, così che ogni persona un po’ più forte stia con quella un po’ più debole” disse Zoro squadrando subito Usop, Chopper e Nami che s’arrabbio “Vorresti dire che sono debole per caso?” afferai Nami cercando di farla calmare, ma senza risultato
“Zoro ha ragione” dissi ad un certo punto dando ragione allo spadaccino “Però come formiamo le coppie?” chiese Franky “Che ne direste se Nami andasse con Sanji, Chopper con Zoro, Usop con Alexis e Franky con Brook?” mi girai verso Robin, che aveva appena parlato, “Buona idea” poi mi rivolsi agli altri “Allora le coppie sono state formate, andiamo”.
Partimmo così alla ricerca del nostro capitani dividendoci come avevamo deciso, o meglio, come aveva deciso Robin.
  
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