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Autore: Without_Loved    05/09/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sakura, al primo anno di università si trovasse di fronte a una serie di decisioni che potrebbero cambiarle la vita? Riuscirà a far avverare il suo sogno di diventare un medico? Troverà qualcuno che riuscirà a farla sorridere dopo una serie di avvenimenti traumatici? Leggete la storia per sapere come continuerà
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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University dream
 
Capitolo 11: Moments of weakness.
 
-Uhm... Ma dove sono? E come ci sono finita qui?- chiese Sakura, tenendosi la testa dal dolore; dopo quello che era successo non si ricordava niente di niente, solo che non riusciva a scendere dalla sua automobile, nel quale era all'interno con Itachi; certo, il moro doveva essere da qualche parte, purtroppo vicino a lei non c'era nessuno, si trovava da sola in quella stanza così lugubre; cercò in torno a sé una fonte di luce, solo che l'unica che trovò proveniva da una piccola finestrella posta nell'alto del muro che le si stagliava proprio di fronte; non riusciva nemmeno a respirare da tutta la polvere che c'era in quel posto, tanto da continuare a tossire per levarne un po' da vicino al suo viso.
-C'è nessuno?! Non fatemi degli scherzi, vi prego- cominciava a piangere, non le piacevano queste situazioni, forse perché aveva paura del buio fin da quando era piccola e non le era ancora passato; continuava a far vibrare la testa per non pensare a quello che le stava accadendo; era così maledettamente complicato, per fortuna che ricominciano a riaffiorare nella sua testa le immagini dell'assedio di Sasuke, per cui iniziò a urlare il suo nome cercando di attirarlo fino a lì; con sua grande gioia sentì la serratura della porta girare, segno che qualcuno stava entrando da lei per non si sa che fare, ma le bastava soltanto avere compagnia, ora come ora, non contava chi fosse. Intanto quella persona si stava facendo avanti lentamente, troppo piano, tanto da sembrare un serial killer pronto a ucciderla seduta stante, per fortuna non lo era; ma, osservandolo bene, non appena si mise sotto la luce della finestrella scoprì che era proprio il ragazzo che aveva invocato fino a quel momento; provò a bisbigliare qualcosa, ma il corvino prontamente la interruppe posandole una mano sulla bocca, per poi avvicinarsi al suo volto e, dopo averla presa per i capelli per sollevarla un po' dal pavimento, la baciò con passione facendola girare con la pancia all'aria posandosi successivamente sopra di lei.
-Sakura, Sakura... Quanto sei ingenua, pensavi proprio che mio fratello ti dicesse tutto... Io ti voglio caro bocconcino- detto questo la tirò su, prendendola in braccio, per poi posarla su un piccolo divanetto, che prima di quel momento la rosa non aveva ancora notato; si mise seduto vicino a lei, iniziando a toccarle maliziosamente le cosce, salendo sempre più su, poi si posò vicino al suo orecchio bisbigliandole maliziosamente che era felice di rivederla lì, perché se così non fosse stato la scuola avrebbe perso il più bel fiore del mondo e questo li sarebbe veramente dispiaciuto, anche perché ci avrebbe rimesso lui; a sentire quelle parole Sakura si scansò di poco, cercando di togliersi da quella situazione così complicata e alquanto imbarazzante, chiese a Sasuke di lasciarla andare ancora una volta, anche perché visto così sembrava molto più cattivo di quanto non ricordasse.
-Ti prego, ti scongiuro... Io non so che cosa tu voglia da me, ma a questo punto vorrei tanto non averti conosciuto- si stava allontanando sempre di più da lui, soltanto che il divano era finito e lei era caduta come una pera cotta dall'altra parte; Sasuke lentamente si affacciò iniziando a ridere notando che era cascata sopra a una pianta e che essa le si era posata sul volto; l'aiutò a sollevarsi solo quando ebbe finito di sghignazzare, ritrovandosi proprio di fronte l'uno a l'altra, conciati così non sembravano nemmeno loro, anche perché mentre la rialzava alcuni pezzi di terra gli erano finiti in faccia anche a lui, rendendolo molto più carino di quanto non fosse già.
-Hai della terra sul volto- sorrise Sakura aiutandolo a togliersi i rimasugli; ora era davvero indecisa tra lui e Sasori: il primo era un tipo da cui tenersi alla lontana, ma al contempo si dimostrava dolce e sensibile, o forse era solo una maschera per attirare le ragazze solo per portarsele in camera da letto, mentre l'altro era dolce e sensibile, anche se nascondeva molte più cose del corvino; a quel punto la sua mente era piena di interrogativi che non riusciva più a capire quale fosse la strada giusta, per cui fece la prima cosa che li venne in mente e, dopo aver strattonato lontano da sé il ragazzo, corse lontano da quel mondo così incasinato: era di nuovo a punto e a capo, pronta a scappare come un animale fugge dal suo cacciatore, purtroppo essa durò molto poco, in quanto Sasuke la stava trattenendo per il braccio.
-Sakura, ma che hai?! Non ti riconosco più... Prima sembri un guscio vuoto, mentre adesso scappi via... Mi dispiace se ho fatto qualcosa di sbagliato, forse sarà colpa del mio comportamento, ma se vuoi posso cambiare. Sei speciale per me e tu non sai quanto, ma il colmo non so il perché- disse lui, abbracciandola fortemente, tanto da farle sentire i suoi pettorali scolpiti; in un primo momento lei non sapeva che fare, non osava neanche parlare, ma alla fine si decise e li rispose che anche per lei era lo stesso, soltanto che non si ricordava minimamente di quello che era stato di loro, ma che in quell'istante voleva solo rimare da sola; per cui per ultima cosa li domandò se avesse potuto lasciarla stare per un po', giusto il tempo di assemblare le proprie idee; quando Sasuke le diede il suo consenso di andare, lei si allontanò piano piano continuandolo a fissare ogni tanto.
-Ma che succede qui?- chiese non appena si trovò di fronte a Sasori, che era intento a osservare, insieme a quasi tutta la scuola a uno spettacolo alquanto brutale, infatti si trovarono di fronte a un ragazzo pieno di lividi e con la pelle tutta tagliata, il suo corpo era pieno di sangue, come se fosse stato picchiato a sangue da qualcuno; purtroppo non poteva parlare in quanto era svenuto, solo in quell'istante il rosso si accorse della sua fidanzata e, dopo averla abbracciata dolcemente la scostò, cercando di non farle vedere quello che si trovava di fronte dicendole che non era necessario guardare, così li suggerì di andare insieme a Ino sulla panchina, dove vi erano già Naruto e Suigetsu. Appena arrivò di fronte ai suoi amici, li fece la stessa domanda posta al suo ragazzo, ma nessuno sapeva che cosa fosse successo; l'unico indizio che avevano era quello che erano stati proprio loro a ritrovarlo, mentre la cercavano dopo che Itachi li aveva spiegato che cosa era successo; finalmente arrivò la polizia e per prima cosa si mise a fissare il corpo svenuto, per poi passare a interrogare i ragazzi; ci misero più di un'ora a sentire tutti, tranne Sakura e alcune persone che in quel momento non c'erano; per fortuna erano una decina e ci misero poco a far tutto, intanto il corpo era stato portato via dall'ambulanza che, per prima cosa, aveva allontanato tutti i ragazzi per passare.
-Ino, va tutto bene? Mi dispiace, se non fosse stato per me a quest'ora tu non staresti così- disse Sakura cercando di risvegliare l'amica da quello stato di trance in cui era entrata da quando aveva finito di parlare con i poliziotti; purtroppo non diede nessun segno di vita, così come gli altri, per cui si mise a piangere e a urlargli di svegliarsi, stava impazzendo, voleva che tutto quello che stava vivendo fosse solo un incubo, magari tra poco si sarebbe risvegliata dentro a quella stanzetta buia; come per ricominciare da capo quella di poche ore prima; socchiuse lentamente gli occhi, poi si sentì qualcuno prenderla alle spalle e trascinarla sempre più vicino al suo corpo.
-Sakura, che ti succede?- chiese qualcuno alle sue spalle, rivelandosi solo successivamente essere il professore Kakashi che la stava continuando a trastullare, finché lei non si voltò un po' stranita; così l'uomo dovette chiederle che cosa le stesse succedendo; si misero seduti sulla panchina affianco a quella dove si trovavano i suoi amici, tanto per restare da soli, almeno potevano parlare indisturbati, anche se davanti a loro scorrevano una marea di persone: in quella scuola non era strano vedere qualche insegnante parlare con un proprio studente, anche perché a volte qualcuno aveva qualche difficoltà e bisognava aiutarlo.
-Non so che cosa è successo... Da quando sono qui tutto va storto... Oddio, non ci voglio nemmeno pensare; prima incontro Sasuke che mi prende in giro, poi ho conosciuto Itachi e Sasori, successivamente Naruto e Suigetsu, poi da quella sera tutto ha iniziato ad andare nella direzione sbagliata... E ora, i miei amici, non mi rispondono- sbuffava mentre parlava con il professore, mentre lui la osservava incuriosito, allungando a volte lo sguardo verso i suoi amici un po' lontani da loro; poi prese un bel fiatone rispondendogli che non era niente, ma che doveva solo lasciare che la vita trascorresse beatamente, senza provare a farla scorrere, e che se qualcosa non andava doveva provare a buttarsi a capofitto, cercando anche di non mollare mai; Sakura lo stava guardando interdetta, non pensava che un uomo come lui, che leggeva sempre, sapesse esprimersi così bene, per cui respirò piano piano, per continuare a parlare.
-Sakura, i tuoi amici sono sotto shock, non capita tutti i giorni di trovare un corpo esanime... Vedrai che tra poco si risveglieranno e saranno più pimpanti di prima- detto questo si alzò lasciandola da sola su quella panca, intanto, vicino a lei, Ino e gli altri si stavano riprendendo, venendo subito abbracciati dalla rosa, che aveva iniziato a piangere disperatamente continuando a ripeterle di non farle più prendere un colpo del genere, purtroppo per lei, nessuno capiva niente di quello che stava dicendo; per cui per farla riprendere, il suo ragazzo la prese in braccio e, senza dirle niente, la portò fino al laghetto dove si sarebbe tenuta la festa, che non era stata rimandata nonostante tutto quello che era successo; quando ci arrivò la buttò nell'acqua per farle uno scherzo, sfortunatamente lei non la prese come un gioco e si arrabbiò molto, ma decise di vendicarsi ugualmente con Sasori così li restituì pan per focaccia, quando risalirono tutte e due iniziarono a ridere e incitare i loro amici a buttarsi con loro.
-Ragazzi, ora dobbiamo andare, tra poco verranno a preparare tutto per la festa... E noi dobbiamo vestirci bene, anche perché il preside vuole che al suo compleanno nessuno sia vestito troppo informale, per lui l'importante è che le ragazze abbiano un vestito carino, mentre i ragazzi un paio di pantaloni eleganti, anche di jeans, e una camicia un po' bella- disse Itachi, iniziando a uscire dall'acqua richiamando l'attenzione degli altri, che piano piano uscirono, cominciando a incamminarsi verso i loro dormitori; Sakura non osava chiedere a nessuno di quello che era successo, preferiva tacere, almeno non li avrebbe disturbati con troppe domande e, in caso contrario, non ne doveva subire a sua volta; l'unica cosa che sapeva, or come ora, era che Ino primo o poi gliele avrebbe poste. Camminarono fino alle loro stanze e, dopo aver salutato i loro amici, entrarono nella stanza senza fiatare, per poi iniziare a cercare il vestito adatto per la situazione, ma la rosa dovette stopparsi quando il suo cellulare vibrò; lentamente si avvicinò all'apparecchio, per poi sorridere quando vide il nome di colui che le aveva mandato un messaggio: era un suo amico di liceo, anche amico di Koori, era grazie a lui che l'aveva conosciuto, che la informava che la sua università le piaceva un mondo, anche perché aveva scelto la stessa di Deidara, ma era al primo anno; la ragazza li rispose semplicemente che andava tutto bene e che aveva conosciuto dei ragazzi speciali, il quale uno era fidanzato, ma soprattutto che aveva un lavoro e che era in camera con la sua migliore amica.
-Sakura, ma chi è?- chiese Ino, cercando di sbirciare da dietro alle spalle della ragazza di chi si trattasse, purtroppo non riuscì nemmeno a leggere il nome, in quanto l'amica fece in fretta a togliere la conversazione e iniziare a cercare tra la multimedia una foto che ritraesse il ragazzo, fino a quando non la trovò, mettendola di fronte alla bionda che fece il suo solito commentino sulla bellezza, così, dopo varie domande su chi fosse e da dove venisse, la rosa si arrese e iniziò a rispondere a tutto, per fortuna che doveva parlare del suo amico e non che cosa le fosse successo durante il tempo in cui non si erano viste.
-Lui si chiama Sai, è un vero artista, non come Deidara, lui dipinge dei quadri fantastici... Ti ricordi quello che ti ho regalato per il tuo compleanno? Bene, l'ha fatto lui. Ha la nostra stessa età e sta frequentando l'università a Iwa; l'ho incontrato un giorno per caso, mentre giravo per la scuola con Koori; loro erano amici da quando erano piccoli, per cui piano piano ci siamo frequentati, caso strano eravamo anche in classe di artistica insieme ma non l'avevo mai visto. Ora lui è uno dei miei più cari amici- glielo aveva presentato così, anche perché quando Ino iniziava a fare così tante domande voleva dire che li piaceva, per cui escogitò un piano mentale per un futuro, doveva farli incontrare, sperando che andasse tutto bene; ma ora, ricordandosi che il tempo scorreva, si rimise a cercare l'abito adatto, anche perché mancava circa un'ora e mezza all'inizio della festa e loro si dovevano ancora fare la doccia, truccarsi, pettinarsi e vestirsi, erano in alto mare; per cui dovevano fare in fretta; la rosa osservò la sua amica con un sorriso strano, chiedendole successivamente di far scambio, per cui lei avrebbe scelto il suo, mentre la bionda avrebbe scelto quello che avrebbe indossato lei, almeno, conoscendo i gusti dell'altra era sicuro che non se ne sarebbe pentite e, visto che nell'armadio della sua compagna c'erano soltanto abiti carino, anzi, fantastici, non avrebbe avuto difficoltà a truccarsi.
-Vado a farmi una doccia, così mentre te la fai tu io inizio a prepararmi e poi penso a te- disse la bionda prendendo un accappatoio dal suo cassetto, per poi dirigersi verso il bagno e iniziare subito a lavarsi; così quando uscì toccò alla rosa entrare, almeno avrebbe avuto tutto il tempo per meditare su quello che rappresentavano Itachi e Sasuke riguardo il suo passato e che cosa le stesse succedendo in quel periodo; adorava fare una bella doccia, anche perché era l'unico momento in cui poteva stare da sola con i suoi pensieri, senza che nessuno la disturbasse; nel mentre la sua compagna di stanza stava canticchiando, segno che aveva finito di acconciarsi i capelli e si stava truccando; quando varcò la soglia che divideva il bagno dalla stanza, se la trovò lì di fronte, tanto da farle fare un salto, per poi prenderla e iniziarla ad agghindare per la festa; per fortuna che almeno aveva indosso l'intimo, si no si sarebbe dovuta aggiustare successivamente con tutto.
-Sakura, sei uno splendore... Osservati- a queste parole la trascinò verso lo specchio che aveva nel suo armadio, mostrandole una nuova se stessa, qualcuno che nemmeno lei conosceva: aveva i capelli legati a coroncina con dei leggeri boccoli in quelli che non erano stati presi nell'acconciatura, il trucco era sfumato sugli occhi, da un rosa chiaro passava a uno più scuro, mentre sulle labbra aveva un rossetto leggero color ciliegio, con poca terra sul resto, il vestito era lungo fino alle ginocchia che riprendeva le sfumature che aveva nell'ombretto e ai piedi delle scarpe con tacco rosa; sembrava veramente un'altra, infatti dovette osservarsi per molto tempo allo specchio, la prima domanda che si fece mentalmente fu quella di come avrebbe reagito Sasuke nel vederla; poi si rese conto di quello che aveva detto e si corresse.
-Ino, anche tu sei fantastica... Anche se lo sei ogni giorno, se ti vedesse Sai credo che sbaverebbe dietro- sorrise osservando l'amica che si era messa un vestito lungo come il suo ma di color panna, senza spalline, delle scarpe color oro, che richiamavano il cerchietto che si era messa tra i capelli lasciati sciolti, mentre come trucco aveva osato farsi anche a lei la sfumatura, ma dal bianco all'oro e un rossetto chiaro sulle labbra; aspettarono che Sasori le facesse lo squillo per scendere; la bionda aveva escogitato un'entrata clamorosa per entrambe, tanto da attirare l'attenzione dei ragazzi: per prima cosa dopo lo tintinnio avrebbero fatto aspettare i maschi, arrivando con circa dieci minuti di ritardo, prima sarebbe scesa lei e successivamente la rosa, anche perché non voleva perdersi l'espressione del rosso quando l'avrebbe vista.
-Non so più se il tuo piano potrebbe funzionare Ino... E se poi se ne andassero?!- ormai la bionda non ci faceva più caso, anche perché sapeva che lo avrebbe messo in discussione, come ogni suo piano del resto; rimasero circa dieci minuti a pensare e a ripensare sul da farsi arrivando alla conclusione che era perfetto a prescindere da tutto, anche se nel suo cuore la rosa continuava a sperare che non le avessero lasciate lì e che non sarebbe successo nulla, né da parte di Sasori né da Sasuke; anche perché in quel momento si sentiva così fragile, come non lo era mai stata in vita sua, forse si sentiva così solo perché non le era mai successo che due persone si interessassero di lei nello stesso momento oppure era la paura di ricommettere li stessi errori del passato che la bloccavano così tanto, chiuse gli occhi e respirò lentamente, cercando di confortarsi da sola e pregare con tutto il cuore che il rosso non l'avrebbe chiamata proprio in quel momento.
-Sakura, che ne dici di farci delle foto con la tua macchina fotografica? Lo so che l'hai portata dietro, in fondo non la lasci mai a casa da quando i tuoi te l'hanno regalata... Ne facciamo tante e creiamo un nostro album, anche se ne dobbiamo fare due, almeno ci ricorderemo di questi giorni in futuro- appena l'amica finì di parlare, Sakura tirò fuori la sua macchinetta e iniziarono a scattare una serie di foto, per fortuna che Ino ne aveva fatte altre con il suo cellulare nei giorni precedenti, per cui avrebbero unito anche quelle; mentre il flash le confermava che era stata eseguita l'azione richiesta la rosa si sentiva libera, come se niente fosse successo, per cui, i suoi pesi sullo stomaco se ne stavano andando tranquillamente, purtroppo per lei era solo un piccolo istante, poi ritornava tutto alla normalità, ma la sua fortuna era che la bionda era una vera patita di foto, nel senso che adorava farsele, per cui continuava a premere il pulsantino; così decisero di farle con i loro amici sia mentre andavano alla festa che durante, avrebbero fatto: l'album dell'università.
-Ino, dopo un po' il flash fa male agli occhi- sorrise Sakura un po' stordita dalla luce forte che emanava, per cui chiese all'amica una piccola pausa, solo che l'altra la colpì a tradimento continuando a scattargliele, anche mentre era seduta sul letto con in mano il cellulare pronta ad aspettare il trillo per uscire, o almeno rispettare il piano; quando anche Ino fu stanca di scattare, fu la sua volta, così iniziò a fargliele di diversi modelli: alla rosa piaceva fare le fotografie, tanto che aveva sempre dubitato se fare l'università a Konoha oppure seguire Sai ad Iwa per fare fotografia, per fortuna, che alcune vicende le avevano fatto prendere la retta via, così la teneva come semplice hobby nei momenti di pausa o durante le gite e le feste.
-Ma Sasori non suona su sto cellulare? Dai, se non arriviamo presto il mio trucco si scioglierà e avrò fatto tutta questa fatica per niente- sbuffò Ino continuando ad andare avanti e indietro per tutto il perimetro della stanza, odiava aspettare, ma, in fondo il rosso non le aveva detto per che ora le avrebbe fatto lo squillo, ma solo a che ora iniziava la festa, per fortuna ci pensò Sakura a dirle di portarsi dietro la terra, un lucidalabbra e gli ombretti che aveva usato nel caso in cui ne avrebbe avuto bisogno; aspettarono ancora un paio di minuti prima che Sasori facesse quello che le aveva promesso per poi lasciar cadere la chiamata, pensando che entrambe sarebbero scese immediatamente.
-E che il piano abbia inizio- sorrise Ino affacciandosi dalla porta per osservare se erano veramente fuori, oppure dovevano ancora arrivare; scoprì che i loro amici le stavano aspettando e che erano vestiti molto bene; intanto Sakura stava prendendo la sua macchina fotografica e la mise in borsetta, insieme al suo cellulare, mentre nella sua testa affioravano una serie di interrogativi che non sapeva neanche lei che cosa rispondere, voleva sapere che cosa avesse fatto Sasuke in queste condizioni, anche perché gli studenti di Oto erano stati invitati, in quanto erano solo un distaccamento della loro scuola; iniziò a camminare dietro a Ino quando i dieci minuti erano passati da un pezzo, il suo cuore batteva forte, si vergognava da morire a uscire così, poi non sapeva come avrebbe reagito il rosso nel vederla, magari non le piaceva; a ogni passo il suo cuore batteva sempre più velocemente, finché non toccò a lei mostrarsi ai suoi amici.
 
 
Ecco qui un'altro capitolo di questa storia, spero che vi sia piaciuto, anche se la mia parte preferita deve ancora venire, ma è già scritta da un pò di tempo...
Sasuke ci ha provato un'altra volta sfacciatamente con lei, per fortuna che si è concluso tutto al meglio... E il corpo svenuto che è stato ritrovato da Ino e gli altri di chi sarà mai? E come mai sono rimasti così shoccati? Capirete tutto nel tempo, anche perché nel prossimo capitolo ci saranno altre sorprese, sia per Sakura che per voi carissimi lettori. Ma che cosa succederà?
Intanto ringrazio chi ha commentato questa storia, ovvero Saku88s e chi l'ha messa tra le preferite: DaRk_HiRo, Saku88s, Sakurachan2326 e infine chi l'ha messa tra le seguite: antonella81, Deby92, FeverSkating, Haruno_ChAn, mali6, MelyAHAHAH, Saku88s e wolf99.
Intanto volevo avvisarvi che le altre storie sono in procinto di essere scritte, anche se una non so quando riuscirò a pubblicarla, anche perché ultimamente non ci passo tanto tempo di fronte al pc, per cui a volte sarò in ritardo di un giorno al massimo. Magari lo sposterò durante la notte.
Beh, che dire, ora vado a finire il lavoro e poi continuo a scrivere le fanfic.
Alla prossima volta, ovvero tra una settimana. Baci baci.
Without_Loved
Shannaro.
   
 
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