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Autore: aladoni    06/09/2012    16 recensioni
la parola chiave è: quotidianità.
Sono sempre loro. La guerra è finita. La gente è cambiata.
"Mi stai invitando ad uscire, Granger ?" chiede, confuso.
"Pessima idea?" risponde piano lei, desolata.
"Decisamente" concorda lui, sorridendo. "E allora non se ne fa niente, Malfoy. Buona notte"
"Avevo bisogno di questo giochetto, per farmi notare da te?" chiede
Malfoy si accende una sigaretta, senza smettere di guardarla. "No, non ne avevi bisogno, Granger."
"Mi interesserebbe di più sapere che completo intimo hai addos… " Hermione gli rifila un cazzotto sulla spalla. "Malfoy!"
"Eri bello, Malfoy, al ballo del Ceppo. Ero presa da Ronald, questo sì… "
"Alla cena del Lumaclub, ricordi? Eri davvero carina, Granger. L’anno scorso, vestita in quel modo… Eri bella."
"E dunque la Granger ti piace parecchio, Draco!"
"a te quanto piace, quanto ti stai lasciando coinvolgere Herm?" "ho paura"
La guerra è finita, è tutto okay.
Non è più così inconcepibile. Le differenze non sono più così marcate.
Non per chi ha vissuto e sofferto la guerra in prima linea, come loro.
"Oh mio Dio! Malfoy ed Hermione stanno appiccicati sulla stessa scopa!"
Alla fine, c’è pur sempre speranza.
Draco Malfoy ha il Marchio Nero. Hermione Granger non se ne cura più.
Amore, amicizia, legami.
Leggete!
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Sabato, ore 07.30 in Sala Grande.
Gli studenti che riescono ad alzarsi in tempo per una sana e ricca colazione sono seduti alle quattro tavolate mentre gli altri, i più pigri, si catapulteranno di corsa verso l’ultimo piatto ricco di leccornie sperando di riuscire ad addentare le ultime prelibatezze rimaste.
Hermione Granger rientra nella prima classificazione, ovviamente.
Draco Malfoy nella seconda, ma non correrebbe mai.
 
Sono stati giorni particolari, per tutti e due.
Hermione deve invitare uno spocchioso figlio di Mangiamorte, per poter uscire con Malfoy, un altro spocchioso figlio di Mangiamorte.
Draco ha invitato - se così si può dire - la Salvatrice del Mondo Magico, la Mezzosangue, la Granger.
 
Eppure, sono tutti e due stranamente euforici.
 
Una maldestra acconciatura fermata da una matita, il golf della divisa più largo di una taglia, la gonna lunga e le calze pesanti : Hermione Granger si dirige a passo svelto verso la tavolata Serpeverde, conscia di dover fare un gesto plateale.
“Altrimenti Malfoy non sarà contento” pensa.
Jhon Groller è seduto di spalle, intento a chiacchierare di Quidditch con gli amici seduti vicino a lui. “Un branco di gorilla”.
<< Groller >> lo chiama Hermione, il suo impavido coraggio che le dà forza.
Il diciassettenne si gira confuso, poi spalanca gli occhi.
<< Mezzos…Granger, che cazzo vuoi? >> si corregge immediatamente, un lampo di paura ha attraversato i suoi occhi verdi. La minaccia di Malfoy ancora ben impressa nella sua mente. Il tono disgustato però, non è cambiato.
<< Parlare con te >> dice civilmente la Grifondoro, ignorandolo.
<< Beh è un peccato, dato che io non ho intenzione di parlare con te. >>risponde il giovane Serpeverde, ricevendo pacche di congratulazione dai suoi “patetici” compagni di casa. 
Hermione è sul punto di tornarsene dai suoi amati Grifondoro e lasciar perdere questa follia, ma si sente osservata. Gira piano la testa.
Draco Mlafoy è bellamente poggiato al portone della Sala Grande, intento ad osservarla con attenzione.
“Maledizione!” pensa, parecchio arrabbiata.
Malfoy è lì, a spronarla, a sfidarla.
“Non lo inviti, Granger?” sembra stia cercando di dirle con lo sguardo.
“Della nostra uscita non se ne fa niente, allora. Peccato”
Hermione sbuffa e, con poca grazia, afferra il colletto della camicia inamidata dello spocchioso deficiente che ha davanti a sé, costringendolo ad alzarsi.
Si ritrovano in mezzo alla Sala Grande, gli occhi di molti puntati su di loro.
Ma Hermione vuole solo gli occhi di quel cretino di Malfoy su di sé e parecchio concentrati, anche.
<< Ho detto che dovevamo parlare >> ribadisce il concetto lei, con finto garbo.
<< Ti ascolto >> risponde allora lui, riaggiustandosi il colletto.
<< Oggi pomeriggio esci con me ad Hosgmeade. >> dice di getto, a voce alta.
“Beccati questa, Malfoy. Il coraggio Grifondoro non va sottovalutato”
La tavolata Serpeverde ammutolisce.
Jhon Groller, alto quasi un metro e novanta, la sovrasta con tutto il suo sconcerto.
<< Credo di non aver capito bene, Granger. >> dichiara, confuso.
<< Hai capito benissimo, Groller. Oggi pomeriggio hai un appuntamento con Hermione Granger, la sottoscritta. Non mi importa dei tuoi eventuali impegni. >> ripete lei, l’ombra di un ghigno sul viso. Possibile?
<< E perché mai dovrei accettare ? >> chiede, schifato.
Hermione non ci pensa due volte su e, velocemente, gli si avvicina.
Si alza in punta di piedi e con voce dolce gli sussurra ad un orecchio
<< Se non vuoi perdere altri punti per qualcosa che, credimi, riuscirò a trovare su di te e se non vuoi rischiare di imbatterti in un Principe dei Serpeverde piuttosto incazzato, ti converrebbe accettare. >>
Si tira indietro e lo guarda, sorridente.
Jhon Groller la fissa, dubbioso se crederle o meno.
È pur sempre la ligia e santa Hermione Granger. Ma la minaccia era ben chiara.
“Un appuntamento con la Mezzosangue”pensa disgustato.
Volta lo sguardo per tutta la Sala Grande e si scontra con quello di Malfoy.
“Merda, questo è davvero capace di uccidermi con un Avada Kedavra secco e preciso ed occultare il corpo se faccio perdere altri punti alla nostra Casa.”
<< D’accordo, Granger. Alle 15.00 ci vediamo al cancello della scuola. Non farmi aspettare, sia chiaro >> borbotta, sconfitto.
Hermione sorride, vittoriosa. Prende velocemente i libri lasciati sulla sua tavolata e si dirige verso il grande portone della Sala. Le aspettano due dolci ore di studio nella sua amata e silenziosa biblioteca.
Malfoy è ancora lì, immobile.
Si scambiano una fugace occhiata, ma nessuno dei due dice niente.
Non ce ne è bisogno.
Hermione lo supera, sorridendo lievemente.
Malfoy, chissà se sorride.
In cuor suo lei spera di sì.
 
 
 
<< Fammi capire bene, Draco. Esci con Hermione Granger tra meno di due ore? >> domanda una voce vellutata vicino a lui. È di Pansy Parkinson, sua migliore
amica da anni, ormai. Amici, fidanzati, scopamici, migliori amici.
<< Già. >> ribadisce il biondo, steso sul letto con una delle sue sigarette portata elegantemente alle labbra. “Esco con Hermione Granger tra meno di due ore”.
Pansy si siede sul letto del giovane Malfoy, guardandolo curiosamente.
Non se lo sarebbe mai aspettato, ma ormai i tempi sono cambiati.
Sono tutti cambiati, colpa – o, alla fine, merito? – di una guerra sbagliata.
<< Tu potresti invitare quel cretino di Finnigan, invece >> dice Draco, sbuffando.
<< Dici che dovrei? >> chiede Pansy con una nota ansiosa.
Malfoy espira rumorosamente, scocciato. Non gli è mai piaciuto fare da consulente matrimoniale a Pansy men che meno ora che è in fissa per quel Grifondoro… “Puah”
<< Dico che dovresti darti una mossa, Pansy. Finnigan è un fesso, ma da quel che so è eterosessuale. Prima o poi andrà a chiedere alla prima ragazza che trova di uscire con lui e allora sarà troppo tardi. Devi prenderlo ora che è ancora un cretino invaghito della Brown e conquistarlo >> dice con il disprezzo malcelato, ma Pansy gli si getta addosso, grata.
<< Hai ragione, Draco! Ora esco e lo invito! Grazie! >> esclama euforica, baciandolo velocemente sulla guancia e saltando giù dal letto.
Draco non riesce a reprimere un sorriso dolce, ma con Pansy non si trattiene più.
<< Vai Pansy e stendilo >> dice allegro e strafottente.
<< E tu, Draco Malfoy, vedi di fare il cavaliere con la Granger! >> esclama lei, quasi fuori dalla porta.
<< Io sono un cavaliere! >> risponde offeso il giovane Serpeverde, lanciando un cuscino in direzione della porta.
Pansy non c’è più e Draco, ormai solo in camera sua, si accende un’altra sigaretta.
Un ghigno gli spunta sul suo viso magro e spigoloso.
La Granger sta passando il suo pomeriggio con Groller.
“Per uscire con me”
Sorride.
Si può fare.
 
 
 
<< Come hai intenzione di passare queste due ore, Granger? >> chiede Jhon Groller non appena si materializzano con la Passaporta nella via principale di Hosgmeade. Urtano di poco un’anziana strega.
“Colpa di questo gorilla”si dice Hermione, scusandosi gentilmente con la signora.
<< Facendo conversazione come due persone civili, Groller. Hai presente? >> risponde lei, incamminandosi per la via ricoperta di neve.
<< Conversazione con una Mezzosangue? E cosa ci posso mai trovare di interessante nel parlare con te, Granger? >> chiede scocciato il giovane Serpeverde, raggiungendola con poche falcate.
<< Ti piace il the alle erbe selvatiche turche che fanno dal Paiolo Magico? >> dice invece Hermione, ignorando la sua domanda scortese.
<< Lo amo, perché? >> risponde, lievemente confuso.
“La Granger è strana.”
<< Pure io. Vedi, potrebbe non essere così difficile come credi. Andiamo >> risponde lei un po’ più rincuorata, aprendo la porta del locale ed entrando, seguita a ruota da suo accompagnatore.
Si può fare.
 
 
 
<< Erano Hermione e quel cretino di Groller, quelli che sono entrati ora al Paiolo Magico, insieme?? >>  chiede il giovane Prescelto, guardando la sua fidanzata con sguardo perso. La piccola di casa Weasley si sistema meglio il cappello di lana blu troppo grande per lei – ma d’altronde è stato fatto dalle amorevoli mani di mamma Molly -, per poi concentrarsi sul suo amato.
Sorride, divertita alla prospettiva di far venire un colpo al suo dolce Harry.
<< Oh tranquillo, Harry. È stata costretta a farlo! >> le dice dolcemente.
Harry Potter, diciotto anni e più vite di quelle di un gatto, espira decisamente più tranquillo. Abbraccia la sua fidanzata e le dà un bacio sulla fronte, sereno.
“Si può fare.”
<< D’altronde questo era il patto, per poter uscire con Draco Malfoy >> continua con voce angelica Ginny Weasley, guardandolo mentre sbianca violentemente.
“ … Cosa?!!...  “
 
 
 
Hermione Granger raggiunge a passo lento e indeciso i Tre Manici di Scopa, una strana morsa ad attanagliarle lo stomaco e i battiti del cuore un po’ troppo veloci.
Si stringe maggiormente al collo la pesante sciarpa di lana blu –regalo di mamma Molly – imprigionando al suo interno buona parte dei suoi capelli scuri, crespi e ribelli. Affonda il naso dentro alla sciarpa, facendo qualche bel respiro.
<< Sei in ritardo, Granger >> le fa notare una voce bassa e calda alle sue spalle.
Hermione si gira e lo nota. “Come ho fatto a non notarlo?”
Draco è a pochi passi da lei, il pesante cappotto di lana nera abbottonato fino al mento e una finissima sciarpa verde, probabilmente di cachemire, intorno al collo.
I capelli di quel biondo chiarissimo si noterebbero lontano un miglio.
<< Groller mi ha tenuta impegnata fino a poco fa >> dice sorridendo.
<< Sono il, come lo chiamate voi? … Cupido della nuova coppia dell’anno? >> domanda sarcastico mentre la supera per aprirle la porta del locale.
Hermione Granger entra dentro al bar ridacchiando.
Un piacevole tepore inizia ad invadere le sue membra.
Si avvia verso un tavolo alla fine della sala, non troppo isolato ma neanche troppo centrale. Campo neutrale.
<< Va bene qui? >> chiede iniziandosi a slacciare il cappotto.
<< Benissimo >> concorda lui alle sue spalle, sfilandole piano il cappotto.Cavaliere.
Si siedono una di fronte all’altro, un po’ imbarazzati.
Malfoy estrae con maestria l’astuccetto d’argento delle sigarette dalla tasca dei pantaloni, porgendolo alla sua compagna << Vuoi una, Granger? >> chiede, sorridendo. Hermione guarda le mani affusolate di lui e poi scuote la testa.
<< No grazie, Malfoy >> risponde lei.
<< Allora era tutta una tattica, la tua >> dice con fare provocatorio.
<< Quale? >> chiede la giovane Grifondoro, confusa.
<< Ieri mi hai chiesto una sigaretta. Era per farti notare da me, Granger? >>
La domanda è stata posta in maniera leggera, ma uno strano luccichio illumina gli occhi grigi del giovane Malfoy. Hermione ride, sentendosi un po’ più a suo agio.
“Non è cambiato niente”, si dice lei. Sono sempre loro due.
Sono sempre pronti a punzecchiarsi… anche se con diverse intenzioni, “possibile?”.
<< Avevo bisogno di questo giochetto, per farmi notare da te? >> chiede a sua volta lei, avvicinandosi con il busto al tavolo, intrecciando le mani sopra ad esso.
Malfoy si accende una sigaretta, senza smettere di guardarla. Fa un tiro, espira.
<< No, non ne avevi bisogno, Granger. >> dichiara piano, osservandola bene.
Hermione sorride e distoglie lo sguardo, giusto in tempo per chiamare Madama Rosmerta. << Hermione cara! Malfoy…! Che piacere vedervi qui, per giunta insieme! Cosa vi porto? >> chiede la donna, allegra come al solito.
E la consapevolezza di essere insieme in un bar, ad un appuntamento – se proprio bisogna dare un nome a questa strana, “ma piacevole” ammetterebbero con riluttanza entrambi, circostanza – e per giunta davanti a tutti, li colpisce.
Ma va bene così. Sono sempre loro. La guerra è finita. La gente è cambiata.
Malfoy è il primo a mostrarsi diverso << Del the, Granger? >> chiede gentilmente.
Hermione si riscuote, mettendo a fuoco il suo compagno, forse per davvero.
<< Magari, Malfoy. >> risponde sorridendo ad una euforica Madama Rosmerta.
<< Due the, ragazzi? >> chiede battendo con la bacchetta sul suo taccuino di pelle incantato. << Grazie, Madama >> risponde Draco, tornando ad osservare la sua compagna di scuola. Si guardando negli occhi, più tranquilli.
Si può fare.
 
 
 
<< Finnigan! Finnigan!! >> urla sbracciandosi Pansy Parkinson, raggiungendo il ragazzo con la sua comitiva davanti a Mielandia.
Seamus si gira, confuso. Pansy lo raggiunge quasi di corsa, il capellino di lana bianca per poco non le vola via. Le sorride.
<< Parkinson? >> risponde tranquillo.
<< Come stai? >> chiede lei ancora con il fiatone.
Seamus fa qualche passo verso di lei, allontanandosi dai suoi amici Grifondoro.
Sorride. << Bene, grazie. Tu ? >> chiede notando le sue guance arrossate.
Pansy si apre in un meraviglioso sorriso piegandosi un secondo sulle ginocchia, per riprendere fiato. Fa un bel respiro e torna a guardare il giovane Grifondoro.
<< Bene, bene. >> risponde.
<< Volevi dirmi qualcosa? >> chiede lui, curioso.
<< Ehm, sì… Sì. Volevo sapere se magari, ti andava… Sì ecco… Di prendere qualcosa con me dai Tre Manici di Scopa… Oppure dal Paiolo Magico... >> risponde lei, imbarazzata. Finnigan sorride e facendole cenno di aspettare un secondo, torna dai suoi amici.
Pansy ha il cuore che le martella nel petto. Colpa della corsa, ma non solo.
Seamus la raggiunge di nuovo, sorridente. << Andiamo, Pansy? >> chiede.
Pansy rilascia tutto il fiato che, inconsciamente, aveva trattenuto.
<< Con piacere, Seamus >> dice, contenta.
 
 
 
<< Cosa vuoi fare nella tua vita, Granger? >> chiede un Malfoy molto più a suo agio, le guance magre leggermente più colorite, colpa del the bollente.
Ormai parlano da un po’. Fuori nevica ed è tutto così tranquillo.
Hermione sorseggia piano il suo the, guardandolo da dietro la sua tazza.
Poggia la tazza sul piattino e si sporge un po’ di più verso di lui, curiosa.
<< Davvero ti interessa, Malfoy? >> chiede lei, le guance arrossate, ma è colpa di Malfoy, non certo del the.
Malfoy poggia la tazza sul piattino a si allunga un po’ di più verso di lei e sorride.
<< Mi interesserebbe di più sapere che completo intimo hai addos… >> comincia, ma Hermione gli rifila un cazzotto sulla spalla. << Malfoy! >> urla ridendo.
E Draco si lascia scappare una risata genuina, di quelle che solo pochi hanno avuto il piacere di sentire. Hermione lo aveva visto sorridere felice, ridacchiare, ma mai ridere così apertamente. Ne rimane letteralmente affascinata.
<< Granger, Granger… La devi smettere di colpirmi! >> mormora ridendo.
<< Tu la devi piantare di portarmi all’esasperazione! È colpa tua! >> risponde Hermione dandogli un altro leggero colpo sulla spalla. Questa volta assomiglia più ad una carezza, però. E se ne accorgono entrambi.
<< Però sì, Granger, mi interessa saperlo. >> dichiara tranquillo Malfoy, azzardandosi a farle una leggerissima carezza sulla guancia con le sue dita affusolate.
<< Non voglio fare l’Auror, se è quello che credi. >> comincia a raccontare Hermione, senza essersi scostata da quelle dita.
Inclina appena la testa, per sentirle meglio sulla sua guancia surriscaldata.
Draco sorride.
<< Non vuoi salvare il Mondo Magico, un’altra volta? >> chiede, ironico.
<< Non ce la faccio più! Basta duelli, basta Maledizioni Senza Perdono. Voglio fare la MediMago. Aiutare, ma senza rischiare la mia vita tutti i giorni. È egoistico come pensiero, Malfoy? >> ammette, senza riserve. La voce incerta sulle ultime parole.
<< No, Granger. Assolutamente no >> risponde serio Draco, guardandola bene.
Hermione sorride.
<< Passiamo a qualcosa di più forte, Granger. Che dici di un po’ di Firewhisky ? >> domanda poggiandosi di nuovo sullo schienale.
<< Pensi che non lo regga, Malfoy? >> domanda piccata la Granger.
<< Ne sono convinto, Granger. E sarà per me un immenso piacere vederti ubriaca. Madama!? Due Firewhisky con ghiaccio, belli forti! >> esclama Malfoy, facendo girare buona parte dei clienti in sala. Si gira a guardare la sua compagna e ghigna.
<< Oppure hai paura di quello che potresti fare da ubriaca con me, Granger? >> domanda maliziosamente. Hermione scoppia a ridere e scuote la testa.
Si allunga oltre il tavolo, fino ad essere a qualche centimetro di distanza dal viso del suo compagno Serpeverde. Le guance rosse, gli occhi che luccicano.
Il sorriso fiero di sempre, quello sì.
<< Spera pure Malfoy… >>  gli sussurra, sorridente.
 
 
<< Fammi capire bene, Ginny. Herm è interessata a Draco Malfoy? >> domanda, forse per la centesima volta, uno sconcertato Bambino che è Sopravvissuto.
<< Sì, Harry. Interessata, attratta, invaghita, cotta. Mettila come vuoi >> risponde la rossa, addentando un’Ape Frizzola.
<< Addirittura cotta di Draco Malfoy?! Merlino… >> esclama Harry, sconcertato.
<< I tempi in cui si odiavano sono finiti, Harry. Siamo tutti cambiati, compreso Malfoy. Ogni tanto ci scambio qualche parola, sai? Non è così male >> dichiara lei.
<< No, no. Lo so. La guerra è finita, è solo difficile realizzarlo >> sussurra lui.
Ginny si stringe al suo fidanzato, baciandolo dolcemente.
<< È difficile per tutti, Harry. Tranquillo. >>
 
 
<< Ora è il tuo turno. Dimmi una cosa che non so su di te, Granger >> dice un allegro Draco Malfoy mentra passeggiano per le vie di Hosgmeade.
Hermione passeggia vicino a lui, le mani che si sfiorano.
<< Non mi piace volare. Lo odio, ad essere sincera >> risponde lei, guardandolo.
<< Odi volare?! Merlino, Granger! È una delle esperienze più piacevoli! >> esclama lui, sconcertato. Hermione arriccia il naso, contraria.
<< Quante volte mi avrai visto a cavallo di una scopa, Malfoy? Si potranno contare sulle dita di una mano! In compenso, però, ho volato sopra Fierobecco, su un Thestral, sul drago che era di guardia alla Gringott. Esperienze, sì. Ma terribili! >> continua lei, l’alcool nelle vene l’ha resa molto più loquace e sincera.
O forse è merito di Malfoy.
Probabilmente è merito di Malfoy.
<< Merlino, sì! Sapevo di questa follia del drago… Una pazza Grifondoro fino al midollo, Granger! Ma non è possibile che non ti piaccia volare su una scopa! >> ribadisce Draco, scuotendo la testa.
<< Non fa per me >> chiarisce lei, sorridendo alla vista del suo compagno così colpito da una semplice informazione.
<< È ridicolo, Granger. Volerai con me e cambierai idea. >> dice serio.
<< Ti prendo in parola, Malfoy >> lo stuzzica lei, contenta.
<< La parola di un Malfoy viene sempre rispettata, Granger. Ti farò volare con me, ora che il campo di Quidditch è innevato! È uno spettacolo unico >> esclama lui, porgendole la mano per suggellare questo loro patto. Hermione lo guarda, dubbiosa. “ Volare su una scopa con Draco Malfoy?”
<< Quando? >> chiede
<< Per me anche domani, Granger. Quando vuoi >> le risponde Draco.
Hermione sospira, rassegnata. Stringe la sua mano con quella di un Draco euforico.
<< Domani >> propone lei.
<< Domani >> concorda Malfoy.
Si sente il rintocco dell’orologio del paese. Hermione strabuzza gli occhi.
<< Malfoy sono le sette! Merlino è tardi! Corri o perdiamo la Passaporta! >> urla iniziando a correre tenendolo ancora per la mano. 











Ta daaaan! Sì sono ancora qua, per quelle due sante anime pie che hanno recensito al primo capitolo, ecco il seguito.
vi piace? non sapevo come farlo finire, perchè non so se vale la pena continuare oppure no. può finire così, o può continuare. facile no? :)
certo il bacio, ahimè, non ci stava ancora. è troppo presto. spero siate d'accordo con me :)

vi preeeeeeeeeego, ci terrei molto nel ricevere una vostra recensione :) anche perche in molte avete letto il primo capitolo :D
ci ho lavorato su un po' e spero di non aver deluso nessuno!
Buona notte
Chiara
   
 
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