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Autore: 4hands    06/09/2012    2 recensioni
Delle Giratempo rimangono incustodite nell'ufficio di Arthur Weasley: i Gemelli e Lee Jordan ne combineranno di grosse, molto grosse...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro, personaggio, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 1
 
 “Le peggiori cose sono sempre fatte
con le migliori intenzioni.”
 
 
Dopo cena i tre ragazzi s’incontrarono nella camera dei gemelli.
Non appena la porta fu chiusa Lee iniziò a dire: < Ragazzi, qui ci sono gli ingredienti per avere finalmente a disposizione ciò che ci serviva: una gira tempo!
Ma vi rendete conto della fortuna che abbiamo avuto!? Se andiamo a trovare vostro padre in ufficio è fatta, la gira tempo è nostra!! >
Disse Lee con gli occhi brillanti di gioia.
Decisamente non si aspettava la reazione dei gemelli:
< Assolutamente no! > dissero i gemelli ad un più che scioccato Lee.
< come!!?? > disse Lee.
< assolutamente no > ripeterono i Weasley < non se ne parla! Andare di giorno così scoperti è una mossa prevedibile, andremo dopo l’orario di chiusura degli uffici, altrimenti non c’è pepe in questa faccenda!!! > Ghignarono i Weasley.
< Così si parla!Cavolo però, mi avete fatto preoccupare per la vostra salute mentale >.
< Bene cari, ora che abbiamo chiarito possiamo dar vita al nostro consueto geniale piano > disse George, con gli occhi rivolti a un universo parallelo dove le malefatte pensate e non compiute vagavano in attesa di essere scelte per il prossimo piano.
< HO UN’IDEA F-A-N-T-A-S-T-I-C-A! > esclamò Lee < venite qui ora!>. Dalla camera iniziò a salire un eccitato bisbiglio.
 
*
La mattina dopo Arthur Weasley si diresse sonnacchioso verso l’auto tenendo in grembo un’abnorme quantità di riviste scientifiche babbane. Ad un tratto un gnomo “volante” lo colpì alla testa e lo fece cadere sul fondoschiena. < Fred! George! Lee! >
< Sììììììììì? > risposero i ragazzi con stampato sulla faccia un sorriso ebete. Si avvicinarono per aiutare il padre a raccogliere le riviste: < Pa’ ,ma cosa ci fai con tutte queste riviste? >
< Oh, è affascinante come i babbani siano interessati alla scienza: queste riviste parlano del Big Bang (creazione dell’universo) e dell’estinzione dei dinosauri > disse con enfasi il signor Weasley < le teorie più accreditate sostengono che il primo fu un’enorme esplosione, la seconda una palla di fuoco che si schiantò al suolo. Le leggo quando non sono troppo impegnato! Ora vado ragazzi, non fate impazzire la mamma mi raccomando >. Arthur si allontanò sorridendo; i ragazzi erano stati affascinati dalle parole “ enorme esplosione “ e “ grande palla di fuoco… schiantò “.
Appena il padre sparì con la Ford Anglia dietro la collina, corsero in camera a sistemare i dettagli del loro ingegnoso piano:< Sei sicuro che funzionerà, Lee? A me sembra un po’ banale… > commentò Fred.
< State tranquilli, sarà uno sballo! > rise Lee < Io vado, ci troviamo alle 21 davanti al ministero >.
*
< Wow ragazze siete uno schianto > esclamò Lee tra le risa < Grazie Lee, sei un tesoro! > risposero i gemelli. Per non farsi riconoscere si erano allungati i capelli e avevano indossato i vestiti della madre (naturalmente ristretti); si avviarono subito verso l’entrata del ministero, cercando di passare inosservati. Sfortunatamente, Lee vestiva una camicia hawaiana gialla con palme azzurre e fiori rossi, bermuda stracciati e sandali di corda: discrezione portami via!.

Si divisero, Lee diretto nell’atrio, come diversivo, e i gemelli nell’ufficio paterno; appena questi svoltarono in un corridoio, Lee notò che due guardiani lo osservavano insistentemente “ Non sarò troppo appariscente? “ pensò “ …naaa!”. Fece un sorrisino compiaciuto e si sedette sulla fontana, facendo materializzare un ukulele: iniziò a strimpellare qualche nota. Subito dopoattaccò a cantare:

< Old pirates, yes, they rob I;

Sold I to the merchant ships,

Minutes after they took I
From the bottomless pit… >

Delle guardie,attiratedal suono di un ukulele suonato con poca maestria, accorsero pensando fossero dei lamenti: invece trovarono una rivisitazione di Bob Marley, che cantava come Paolo Bitta se non peggio, con evidenti propositi di omicidio acustico. Iniziarono a inseguirlo per l’atrio, mentre una terza guardia Cruciava l’ukulele incriminato. Lee prese a girare intorno alla fontana alternando skeep alto con rapidi allunghi…

Nel frattempo qualche piano più giù, Fred e George erano arrivati davanti all’ufficio del padre senza essere intercettati dalle guardie; dopo essersi assicurati che Arthur non fosse più in ufficio, George strisciò dentro cercando le scatole delle Giratempo. Intanto Fred faceva da palo.

Improvvisamente spuntò un sorvegliante, che si spaventò tanto quanto Fred vedendoselo davanti: < Che ci fa qui a quest’ora, signorina? >

< Oh, nulla, passeggiavo… > rispose con voce mielosa il ragazzo, entrando perfettamente nel personaggio < e lei invece? >

< Che domande, sto lavorando! Piuttosto, perché la porta dell’ufficio è aperta, non avrà in mente di rubacchiare, vero? Mi faccia passare > la guardia cercò di oltrepassare Fred, che lo placcò e buttò per terra.

< Come si permette? Sono un sorvegliante, mi deve far passare! >

< No! >

< Sì >

< No! >

< L’avverto, conterò fino a tre, se non si sposta sarò costretto ad usare la bacchetta >

< IO conterò fino a tre! Le giuro che poi non dormirà più la notte… > insieme iniziarono a contare < Uno… due… tre! >.

Il sorvegliante avvicinò con passo deciso alla porta sfoderando la bacchetta, ma Fred gli si parò davanti: scostò la gonna mostrando il polpaccio peloso e bianchiccio.

< Aaaaah! > la guardia urlò scandalizzata.

< L’avevo avvisata! > disse il ragazzo, alzando ancora la gonna, fino a far intravedere l’interno coscia. Il guardiano indietreggiò inorridito < Basta, la supplico, si copra! > e Fred approfittò del momento di paura dell’uomo pietrificandolo.

Poco dopo George uscì applaudendo < Fratello, questo è da manuale! > esclamò sorridente; il gemello rispose con un inchino.

Corsero nell’atrio chiamando Lee, e la scena che gli si parò davanti li fece cadere a terra dalle risate: Lee aveva convinto le guardie di essere solo un vagabondo, e ora stava facendo lezioni di aerobica ad una decina di guardie di mezz’età. < E uno, e due… tirate su le gambe! Hop hop, e ora in alto le mani! Adesso… cantate con me! > prima che potesse iniziare i gemelli lo trascinarono via < Ragazzi è stato un piacere, e mi raccomando lo stretching! >.

Ridendo i tre ragazzi uscirono dal Ministero e si smaterializzarono.

 

*

Quando furono nella loro stanza, lavati, profumati e in alcuni casi depilati ( Fred non l’aveva presa al meglio, era parecchio offeso per l’effetto che aveva provocato alla guardia la sua gamba), si buttarono sul letto pensosi, osservando la Giratempo.

< E ora che ne facciamo? > chiese Lee.

< Non ci ho pensato, George hai idee? >

< Mmmm.. > disse scuotendo la testa. Rimasero sdraiati mollemente diversi minuti.

Fred si rigirava l’oggetto tra le mani, valutando un’idea che gli era passata in testa anche quella mattina. Spaventando gli altri due, saltò giù dal letto con foga: < Ce l’ho ragazzi, ho un’idea fantastica! > esclamò con un sorriso a trentacinque denti < Sapete dei problemi coi Fuochi, urge al più presto una soluzione! Credo di averla… ricordate stamattina, che papà ha parlato di “enorme esplosione” e “palla di fuoco con schianto”? … > prima che potesse finire Lee e George capirono le sue intenzioni e iniziarono ad esultare di quell’idea geniale. Poi George si bloccò: < Ehm, solo una cosetta… qualcuno ha idea di quanto dobbiamo andare indietro? >

< Mmmm… sicuramente molto… dobbiamo chiedere a papà, però nel frattempo inizia a girare, e teniamo a mente quanti giri facciamo >.

Molly, dal piano di sotto, urlò: < E’ pronta la cena, smettete di fare qualunque cosa stiate facendo e scendete subito! >.

 

 

 

OUR SPACE

Ecco a voi il primo capitolo! Non siamo riuscite ad aspettare nemmeno domenica, così lo pubblichiamo oggi :D avete capito cos’hanno intenzione di fare i tre ragazzi? come potete vedere è sicuramente più lungo del prologo, ci abbiamo messo l’anima e il corpo! La citazione è di Oscar Wilde e la canzone è di Bob Marley, “Redemption song”. Speriamo vi piaccia, e ringraziamo tutti i lettori silenziosi ( più di 40, caspita!), e soprattutto Evelyn_Jules e Beatriz Aldaya!

*ma vi prego una recensione piccola piccola me la lasciate!? Marta*

Ciao a tutti!

Chiara & marta

  
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