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Autore: violetsugarplum    06/09/2012    4 recensioni
Seblaine Week | Day 4 - Crossover/AU
"Perché io non voglio diventare amico di nessuno", disse la mangusta.
"Perché?", domandò il piccolo principe.
"Perché io voglio essere amato", rispose la mangusta.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Seblaine Week #2'
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Come un fulmine che colpisce l'albero più alto del bosco


All'improvviso un musetto fece capolino tra l'erba dell'immenso prato.

"Buon giorno", disse il piccolo principe.

"Buon giorno", rispose l'animaletto dal curioso muso.

"Tu chi sei? Conosci la volpe che ho incontrato prima?", domandò il piccolo principe.

"Sono una mangusta", disse la mangusta, "e non conosco la volpe che hai incontrato prima."

"L'ho addomesticata", fece il piccolo principe, "tu sai cosa vuol dire 'addomesticare'?"

La mangusta rimase zitta per un momento, osservando attentamente il piccolo principe.

"So cosa vuol dire... Vuoi farlo anche con me?", disse.

"Sì," ammise il piccolo principe, "la volpe è diventata mia amica ed è diventata speciale. È diventata unica. È diventata la mia volpe".

"Ma io non voglio diventare tuo amico", disse la mangusta.

"E perché no?", chiese il piccolo principe, "hai paura? Non è una cosa che fa male, lei mi ha detto così".

"Perché io non voglio diventare amico di nessuno", disse la mangusta.

"Perché?", domandò il piccolo principe.

"Perché io voglio essere amato", rispose la mangusta.

Il piccolo principe guardò confuso la mangusta; la parola gli giungeva nuova.

"Che cosa vuol dire 'amare'?", chiese il piccolo principe.

"Non lo so", disse la mangusta, "speravo che tu lo sapessi".

"Pensi che sia qualcosa che riguardi l'addomesticare? Prima addomestichi e poi ami?"

"Può essere", disse la mangusta, "ma forse potrebbe essere qualcosa che accade subito, all'improvviso. Come un fulmine che colpisce l'albero più alto del bosco".

"Ma una volta che l'albero è bruciato non rimane nient'altro che cenere", disse il piccolo principe.

"C'è sempre un modo per tener vivo il fuoco", disse la mangusta. "Basta aggiungere altra legna".

"Quindi l'amore è eterno?", domandò il piccolo principe.

"Credo di sì. Però ancora non sappiamo come inizia", rispose la mangusta.

Il piccolo principe e la mangusta tacquero continuando a guardarsi negli occhi.

"Sai", disse il piccolo principe, "io ho lasciato il pianeta della volpe perché volevo ancora vedere tante cose e conoscere tanti nuovi amici. Ma sono curioso di sapere cosa vuol dire 'amare'  e sono convinto che insieme possiamo scoprirlo".

"Quanto tempo hai impiegato per addomesticare la volpe?", chiese la mangusta.

"Quello che è stato necessario", rispose il piccolo principe.

Alla mangusta brillarono gli occhi verde smeraldo e il piccolo principe sorrise incantato.

"Non sono mai stato addomesticato", disse la mangusta. "Non sono mai stato amato. I visitatori che ogni tanto arrivavano su questo pianeta mi guardavano, mi lusingavano e mi promettevano che sarebbero tornati a trovarmi. Non l'hanno mai fatto."

"Tu li aspettavi?", domandò il piccolo principe.

"Le prime volte sì, poi ci ho rinunciato", rispose la mangusta.

"Hai mai rinunciato all'amore?", chiese il piccolo principe.

"No", rispose la mangusta, "prima devo scoprire cos'è".

Il piccolo principe si trovò d'accordo con il pensiero della mangusta. Si sedette accanto a lui a gambe incrociate senza distogliere lo sguardo.

"Credi che l'amore sia visibile come il fulmine?", disse la mangusta.

"Non penso, altrimenti sarebbe facile da capire", disse il piccolo principe, "però credo che abbia gli stessi effetti. Ti sconvolge, ti preoccupa, ti lascia in trepida attesa, ti possiede..."

"...e poi brucia all'infinito", terminò la mangusta.

"E poi brucia all'infinito", ripetè il piccolo principe.

La mangusta si acciambellò sul grembo del piccolo principe e chiuse lentamente gli occhi quando sentì la sua mano accarezzargli con dolcezza il capo.

"Forse l'amore non ha bisogno di tante parole", disse la mangusta, "forse non ha bisogno di descrizioni, di spiegazioni, di motivi. Forse è una cosa che accade e basta".

"E come sai quando arriva?", domandò il piccolo principe.

"Non lo so", rispose la mangusta, "tu lo sai?"

"No", disse il piccolo principe, "ma credo che arrivi come io sono arrivato qui."

Il piccolo principe e la mangusta capirono in quell'esatto momento cosa fosse l'amore.


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Questa è l'OS di cui sono più orgogliosa. È la mia bimba e ho cercato di curarla nei minimi dettagli, di non farle mancare nulla.

Lo stile non appartiene a me, ho provato a renderlo il più simile possibile a quello di Antoine de Saint-Exupéry che, tra l'altro, spero non se la prenda troppo per questo piccolo omaggio al suo bellissimo "Il Piccolo Principe".

E, niente, la smetto qui. Non mi va di diventare ridondante o, peggio, patetica. Grazie per essere arrivati fin qui, davvero. <3

-violetsugarplum


  
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