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Autore: apricotgirl    22/03/2007    1 recensioni
Storia principalmente dal punto di vista di Will/Bill e ruota attorno al suo innamoramento per Jinny (ma non solo!). Prequel americano di Marmalade boy. Leggete! (nota: ogni capitolo contiene in realtà un gruppo di capitoli)
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazie a Gaia per le recensioni! :)

Sono molto contenta di sapere che qualcuno sta leggendo la mia storia!

 

Capitolo 41: congratulazioni ai vincitori, conforto ai ‘perdenti’.

 

“…il re e la regina della scuola di quest’anno sono…” Will riusciva a vedere la contrazione della mascella di Brian da metri di distanza, era davvero così importante per lui vincere quell’assurdo titolo?

“…Jinny Golding e Nick Tyler!”

Sì, era veramente importante. Mentre Sarah con uno dei suoi migliori finti sorrisi si congratulava con i vincitori e sussurrava qualcosa all’orecchio di Nick, Brian era saltato giù dal palco ed era uscito dalla palestra come una furia.

“Forse è meglio che vada da lui prima che combini qualche cavolata”.

Corse fuori. Si guardò attorno, il cortile era quasi vuoto, un paio di coppiette ma del suo amico nessuna traccia. Dove poteva essere andato?

Gli venne in mente un solo posto.

Uno spiazzale di cemento con due vecchi canestri malandati. Il vecchio campo di basket all’aperto era stato abbandonato da quando la palestra era stata attrezzata per quello sport. Un ragazzo in abito elegante era seduto a terra al centro di quel luogo desolato, fissava il canestro di fronte a lui.

“Brian! Immaginavo fossi qua”

“Che sei venuto a fare qui? Lasciami in pace!”

“No.”

Si girò verso di lui con aria stupita, non era una risposta tipica del suo amico. “Eh?!”

“Che pensavi di ottenere con quella messinscena?!”

“Uffa ti ho detto di lasciarmi in pace! Lo so che pensi che sia un cretino, perdi tempo con un idiota come me, torna dalla tua ragazza!”

“Quale ragazza?!”

“Te e Doris non vi siete messi insieme?! Nelle ultime settimane vi ho visti sempre insieme, siete venuti al ballo insieme…”

“Sarah è la tua ragazza?!”

“…”

“Beh almeno io e Doris siamo amici, voi cosa siete complici?! Cosa pensavate di ottenere?!”

“Will se devi rompere vattene!”

“Volevi dimostrare a Jinny di essere migliore di Nick vincendo quello stupido titolo e ti sei associato all’unica che avrebbe potuto batterla e lei ha accettato perché voleva diventare ‘reginetta’ e pensava di avere buone probabilità con il nuovo ‘supereroe’ della scuola.”

“Squallido, no?! Sono un idiota!”

“Sei veramente innamorato di lei, vero?”

“Non lo so. All’inizio le avevo chiesto di uscire perché mi piaceva, mi aveva colpito la sua bellezza, però… se fosse solo questo sarei dovuto riuscire a rinunciare a lei molti rifiuti fa…”

Non l’aveva mai visto così, se non fosse stato Brian-la montagna avrebbe pensato che stesse per piangere.

“Ho visto un pallone laggiù. Ti va di insegnarmi quel tiro fantastico che hai fatto alla finale?”

Brian aveva bisogno delle ‘sue stelle’, così si misero a giocare a basket.

Will era giù ma confortando l’amico stava consolando un pochino anche il suo cuore.

 

Capitolo 42: alla ricerca dei cavalieri perduti.

 

“Siete qua!”

“Sarah! Doris! Perché siete qui?!”

“Siamo state abbandonate dai nostri cavalieri…”

“Scusa Doris…è colpa mia se Will ti ha mollata lì…” non si aspettava questo dal suo amico, di solito era un testone egocentrico, ma lo sapeva che in fondo era un ragazzo d’oro.

“Sei un cretino! Mi hai fatto perdere la faccia davanti a tutta la scuola! Ora passerò per quella che è stata mollata al ballo dal ragazzo isterico perché non sa perdere con classe!”

“Scusa Sarah ma non reggo più a questa assurda recita, non ha senso…”

“Recita?!”

“Sì Doris, io e Brian non stiamo insieme, fondamentalmente non ci sopportiamo… Accordo sciolto?”

“Sì. Possiamo continuare ad ignorarci, mi dispiace che non abbia funzionato”

“Già. Beh io torno dentro voi che fate?”

“Resto qua. Dopo che me ne sono andato in quel modo se rientrassi, dovrei sentire tutti che mi parlano alle spalle…non ne ho alcuna intenzione!”

“Che vuoi fare Doris?”

“Resto qua con voi…”

“Vabbé allora me ne vado…”

La mancata reginetta si era allontanata.

“Che stai facendo?!”

“Mi tolgo le scarpe! Non posso mica giocare con i tacchi!”

Così si concluse quell’anno scolastico al Saint Andrew high.

Due giacche e due cravatte abbandonate su una panchina, vicino un paio di scarpe con i tacchi.

Due ragazzi con quello che restava dei loro completi eleganti e un ragazza scalza in abito da sera giocavano a basket in un vecchio campo abbandonato mentre non lontano da loro si stava ancora svolgendo il ballo.

L’indomani sarebbero partiti per le vacanze non si sarebbero rivisti per tre mesi, ma avrebbero continuato a pensare a quella serata e all’altalena di emozioni diverse che l’aveva accompagnata.

 

Spero non siate rimaste troppo deluse ma far vincere Nick e Jinny era più funzionale per il resto della storia...

 

 

NDA (Nota Di Apricotgirl ^^!): Da qui (per tutti i capitoli in blu) inizia una parte dedicata alle vacanze estive di Will lontano da New York.

 

Capitolo 43: ricordi.

 

I ricordi della serata precedente, dell’anno appena trascorso si affollavano nella mente di Will mentre un vecchio autobus lo stava conducendo nel luogo dove sperava di dimenticare parte di quello che erano stati quegli ultimi mesi, c’era una persona che doveva essere cancellata dalla sua mente e soprattutto dal suo cuore.

Non era sicuro che fosse la condizione ideale. Solo con sé stesso, chissà forse avrebbe anche potuto peggiorare la sua ‘situazione di dipendenza da Jinny’, ma amava la casa in campagna dei suoi nonni e non sapeva dove altro andare. Poi non era solo, c’era sua nonna con lui.

Con suo nonno aveva un legame speciale ma adorava sua nonna.

Quando lui se n’era andato i suoi genitori le avevano proposto di andare a vivere con loro, immaginavano che la casa di campagna fosse troppo grande, isolata e piena di ricordi per lei, ma lei ringraziò e rifiutò l’invito.

Aveva trascorso quarant’anni della sua vita con quell’uomo.

Quaranta meravigliosi anni. Anche se una parte di sé sentiva che lui l’aveva lasciata troppo presto, non c’era giorno in cui non ringraziasse il Signore per quello che le aveva donato, suo marito, il suo grande amore, i loro dolcissimi ricordi. Non avrebbe mai abbandonato quella casa.

Ma la nonna di Will non era solo questo. Non era una persona ‘contemplativa’, aveva scelto di rimanere vicina alle sue memorie, ma non per crogiolarsi nel dolore della sua perdita. Era una donna forte, piena di interessi, iperattiva.

 

Capitolo 44: Appleville e la nonna.

 

L’autobus si fermò alla piccola stazione di Appleville. Recuperò i bagagli e scese.

Si guardò attorno, tutto era come sempre. Il bar del signor Jackson sui cui tavolini all’aperto c’erano immancabili i vecchi del paese impegnati in qualche partita a carte, i bambini che giocavano a palla sotto gli archi, la signora Smith che li sgridava, era… a casa.

Una vecchia jeep arrivò rumorosamente nella piazza, un po’ troppo veloce per essere in un paese, ma nessuno ci fece troppo caso, erano abituati a quella scena.

La macchina si fermò e da questa scese tutta trafelata una donna. Sessantacinque anni, capelli bianchi raccolti in una coda da ragazzina, jeans e T-shirt.

Gli corse incontrò e lo abbracciò.

“William tesoro!” sua nonna lo chiamava così da sempre “Scusa! È tanto che aspetti?!”

“No nonna non ti preoccupare sono arrivato adesso vedi l’autobus non è ancora ripartito!”

Sì, quella donna agitata era sua nonna.

“Sono andata a portare le torte a Hester, sai com’è quella donna no?! Non smetteva più di parlare… ma tu come stai? Sei dimagrito! Ma ti danno da mangiare in quella scuola? Allora mi devi raccontare un sacco di cose! Come ti è sembrava New York?! Ti sei fatto nuovi amici?!”

“Ehm…nonna?!”

“Scusa! Sarai stanco dopo il viaggio! Ti porto a casa così potrai fare una doccia e dopo potremmo chiacchierare davanti a una bella fetta di torta!”

“Alle mele?”

“Certo! Lo so che è la tua preferita! Ah! Sono così contenta che tu sia qui!” Lo abbracciò un’altra volta e poi salirono in macchina.

 

Capitolo 45: a casa.

 

Sua nonna era una pazza. Come poteva guidare in quel modo?! Aveva visto troppi gran premi in tv, credeva di potersi comportare come un pilota di formula uno con quella vecchia jeep sgangherata!

Dopo cinque minuti poté finalmente scendere dalle montagne russe… ehm… dalla macchina.

“Wow! Nonna ma il giardino è sempre più bello!” era una grande passione della nonna, aveva piantato personalmente ogni albero, aiuola, fiore e li curava con grande amore.

Il nonno aveva le stelle, lei le piante.

“Eh sì quest’anno il tempo è stato favorevole… hai visto che belle le ortensie?! Ho trovato un nuovo concime… ma non credo ti interessi! Va a casa, fatti una doccia, sistema le tue cose, intanto io ti preparo uno spuntino…”

Viaggiare in autobus era pesante, lavata via la stanchezza, la strepitosa torta alle mele di sua nonna lo avrebbe fatto riprendere completamente, scese le scale e sentì nelle voci sconosciute.

“NOOOONNAAAAAA! SIAMO QUIIII!”

“Cretina non c’è bisogno di urlare!”

“Stupido tu! Non sto urlando! Volevo solo far sapere a nonna Mary che siamo qui!”

“Ciao ragazzi! Puntuali come sempre!”

“Niente di meglio dopo la piscina di una fetta delle fantastiche torte di nonna Mary!”

Entrò in cucina, una ragazzina stava baciando sua nonna e un ragazzo che aveva all’incirca la sua età era seduto a tavolo.

“William tesoro! Ti senti meglio adesso? Ti presento Becky e John Finn.”

  
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