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Autore: Parfois_    06/09/2012    1 recensioni
‘Eth, mi abbracci? Ho freddo.’ Mi guarda sorridendomi, poi cambia posizione e m’abbraccia.
Ci addormentiamo così, naso contro naso, braccia contro braccia, cuore contro cuore.
Apro gli occhi, il sole sta appena salendo, è rosso rosso. Sta salendo piano piano, la spiaggia è deserta. Si sentono solo i gabbiani, mi giro e vedo Ethan che è ancora abbracciato contro di me. Provo ad alzarmi ma lui si abbraccia ancora più contro di me, ‘Non andartene via, perfavore.’ Spalanco gli occhi immediatamente, lo guardo ma lui continuava a dormire, lo stringo immediatamente più forte ‘Mai, finchè tu mi vorrai io ci sarò. E questa è una promessa, Ethan.’ Poi lo bacio sulla guancia e torno a dormire.
Vi prometto che non è una storia che deluderà, anzi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Apro gli occhi lentamente per ritrovarmi in un letto assurdamente grande in una camera assolutamente non mia, faccio per alzarmi quando vedo Mitch praticamente sopra di me, merda. Stropiccio gli occhi e mi ricordo di ieri sera. Lo guardo mentre dorme, sentendomi leggermente una stalker. Guardo il suo profilo, il suo naso, la sua bocca, i suoi occhi chiusi. Fisso il soffitto davanti a me, gli voglio bene, mi ricorda molto di mio fratello, Dàn. Però non so, quando lo guardo negli occhi, certe volte vedo lo stesso dolore opprimente che aveva Dàn addosso perennemente, prima o poi glielo farò conoscere. Guardo l’ora, sono le sette, è ancora prestissimo. Mi accoccolo di più contro di lui, e lui mi cinge la vita con la sua mano. Sorrido e torno a dormire, finché non sento qualcuno aprire la porta, mi giro e vedo un ragazzo dell’età di Mitch, circa. Forse un anno in più, non saprei. Era come Mitch solo più bello, più grande. E lui ha gli occhi più chiari.                                                              
Mi guarda perplesso poi scoppia a ridere, ‘Scusatemi, se volete colazione è giù.’ Sempre ridendo esce, sorrido. Mi giro e vedo Mitch che dorme ancora, sono quasi le dieci. Mi alzo piano piano senza svegliarlo, mi metto i miei jeans corti e prendo la sua maglietta, mi piace troppo. E’ dei Nirvana, come si può dire di no..? Scendo giù, vado in cucina e comincio a cucinare dei pancakes, c’è una radio lì vicino, l’accendo e sento il rumore familiare di Elvis, scoppio a ridere e comincio a ballare ‘Hound Dog’. Stavo girando un pancake quando qualcuno mi mette le mani sulla vita, mi giro di scatto e vedo il fratello di Mitch che mi guarda divertito. Io sento l’adrenalina scorrermi nelle vene, scoppio a ridere e gli faccio fare una piroette, così cominciamo a ballare finché non arriva Mitch incazzato. ‘Nathan cosa stai facendo!?’ ‘Stiamo ballando Mitch, spero che non mi ucciderai per questo.’ Lo guardo arrabbiata, qual’era il suo problema? Finisco di fare i pancakes, li porto sul tavolo. Prendo tre piatti, e continuo a cantare con la radio, guardo fuori dalla finestra, c’è un sole che spacca le pietre. ‘Mitch cosa fai oggi?’ Mi guarda incuriosito,‘Niente perchè?’ Scoppio a ridere, ‘Perfetto andiamo a fare un picnic!!’ Nathan ci guarda male, ‘E io? Perchè, io, non sono invitato, scusatemi?’ Mi guarda con la faccia da ragazzo innocente, oddio che carino che è... ’Certo che puoi piccolo Nate’ gli arrufolo i capelli, mentre Mitch ci guarda male, tanto per cambiare. ‘Nathan non puoi venire, esci, fai qualcos’altro grazie.’Che noiosi! ‘Siete due bambini piccoli, lo sapete? Vado su, poi scendo.’ Prendo la mia borsa e faccio per uscire quando Mitch mi blocca, ‘Non so se ci possiamo vedere oggi, forse mi vedo con qualcuno.’ Lo guardo incuriosita, ‘Con chi..?’ Tossisce, quando la porta si apre e entra una bionda, ‘Mitch sono arrivata, allora andiamo?!’ Lo prende per la maglia e lo bacia. Fantastico, ecco con chi esce. Poi lei si gira verso di me, prima di uscire. ‘Te chi sei? Anzi, non importa. Andiamo Mitch? Non  ho voglia di aspettare, vado alla macchina.’ Oddio. ‘Sta qua esce dritta da un film delle barbie. Fa seriamente paura. Mi giro verso di Mitch, ‘Divertiti con barbie, ci si vede.’ Gli faccio l’occhiolino e chiudo la porta di casa sua con Nate che mi guarda. Mi giro e lo guardo, inarca il sopracciglio. Dio, se è sexy. Da quant’è che non faccio sesso? Troppo. Definitivamente troppo. S’avvicina, ‘Allora piccola Angelina cosa pensi di fare oggi? Che ne dici di uscire insieme?’ Faccio finta di pensarci, ‘Non saprei sai’ ormai i nostri nasi si stavano scontrando, lui ha messo le sue due mani contro la parete dietro di me. Lui mi guarda scoppiando a ridere, ‘Your in the jungle babyyyyyyyyyyyyyyyyyy!’ Scoppiamo a ridere come dei pazzi, poi puliamo i piatti finché non mi suona il cellulare. ‘Pronto?’ ‘Angelina Blackbird dove diamine sei?! Anzi non importa, ho bisogno che mi porti Nick fuori per tutto il giorno. Ti aspetto tra mezz’ora.’ Poi butta giù, che amore di madre.                                                Prima non era tutto così, prima un po’ m’amava, prima era felice. Sento le lacrime scendere piano piano. Nate mi guarda, io mi asciugo le lacrime e lo guardo. ‘Sai, sei fortunata ad avere una madre. Non d’avresti pensare male di lei.’ Lo guardo sbalordita, come osa dire queste cose?! Non sa nulla di me ne’ della mia vita.

‘Nathan non sai nulla di mia madre ne’ della mia famiglia. Stanne fuori. Mi dispiace se ti è successo qualcosa di brutto ma non giudicare se non sai cosa mi è successo.’  Mi guarda e vedo i suoi occhi diventare azzurri ghiaccio. Mi stava bloccando fuori proprio come io stavo facendo adesso con lui. ‘Passa di qua alle 15.30 puntuale per venirci a sentire nella band, se non vuoi venire affari tuoi.’ ‘Okay. Non volevo ferirti, ma non giudicarmi senza avermi mai conosciuto.’ ‘Sei felice, scommetto che vivi con dei genitori ricchi, con dei genitori che ti amano, e che non hai mai dovuto lavorare. Che non sei mai rimasta senza luce per colpa di tuo padre che non ha pagato le bollette. Scommetto che non ti è mai arrivato tuo padre ubriaco marcio a casa. Sei solo una bambina viziata, ma simpatica.’ Scoppio a ridere, ma una risata gelida. ‘E’ questo che pensi di me!? Sai cosa?! VA BENE.  A DOPO.’ Corro fuori, sbatto la porta e vado ad aspettare l’autobus, che per fortuna arriva subito. Arrivo a casa con dieci minuti di ritardo, c’era Nick che m’aspettava da solo davanti alla tv in salotto. ‘Sei pronto tesoro?’ ‘Si Angie, dove andiamo?’ Prendo la chitarra, la borsa, le chiavi e poi salgo sulla moto. ‘Tieniti forte forte a me  e non lasciarmi andare per nessun motivo okay?’
‘Si angie rangie!’ Gli sorrido, che amore che è mio fratello. Dopo un’oretta arriviamo in spiaggia, Nate continuava a provare a chiarmi, spengo il cellulare. Mi sdraio sulla sabbia e nono penso a nulla, che bello.

Ad un certo punto mi salta addosso Nick, ‘ho fame angieeee!’ ‘Agli ordini, aspettami qua un secondo che vado a prendere due panini okay?’ Mi fa’ segno di si con la testa, io vado al bar e appena vedo chi c’è dietro al bancone congelo. Era Nate, che cosa ci faceva? Ci guardiamo, poi lui viene e m’abbraccia, ‘Scusa Nate.’ ‘Scusami te Angie, Mitch mi ha detto di ieri sera e avevi ragione dovevo star zitto sono un coglione.’ Sorridiamo, ‘Susu due panini, una coca cola e un succo al limone, pago gli sorrido finché non m’assale Nick, che si nasconde immediatamente dietro di me. ‘Angie Rangie chi è? Un amico?’ Guardo Nick, m’abbasso e guardandolo negli ochi gli dico ‘Lui è Nate, è un amico. Non ti farà assolutamente male, ed è anche un po’ simpatico. E io gli voglio bene, è come famiglia va bene?’ Mi fa segno di si con la testa, prende il panino lo divora e poi corre in acqua, scoppio a ridere. Poi penso a quando andavo al mare con i miei genitori, quand’ero piccola. Che bello. ‘Angie, angie, angieeeeeee cazzo!’ Mi giro e vedo Nate. Scoppio a ridere, gli faccio la linguaccia e corro da Nick e ci schizziamo acqua finché stanca morta non mi butto sull’asciugamano.

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