Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: Synacky_    06/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti ^.-!!
Vorrei riproporvi una mia storia pubblicata in precedenza. Questa volta sarà più dettagliata e descritta e molti aspetti cambieranno. Spero sia di vostro gradimento ecco a voi la trama.
Re Riccardo ventuno anni fa diede alla luce una bambina degli occhi smeraldo. La principessa Ada. Lei divenne presto un'abile soldato. Di classe e dal carattere freddo e distaccato, vedrà la sua vita capovolta quando suo padre le farà un'annuncio:
Dal prologo:
"-Dovrò andare in Palestina, questi giorni… visto che dopo la morte di Roberto di Sable è un po’ in confusione. Sarò scortato come tu ben sai… ma vorrei un soldato abbastanza capace. Perciò verrai con me. Domande?- "
Buona lettura ^.-!! Recensite in tanti ^^
Genere: Azione, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Malik Al-Sayf , Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Principessa dei miei stivali'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Re dopo aver parlato al popolo si ritirò nel castello. Quando chiusero i cancelli, i cavalieri e il Re lasciarono i cavalli alle stalle e si ritirarono nei loro alloggi. Solo tre guardi seguirono il Re, per garantire lui, la sua protezione.
-Prego potete proseguire, non c’è bisogno che costoro vi seguano, mio signore- disse il nuovo Governatore di Gerusalemme. Re Riccardo fece cenno alle guardie di allontanarsi e raggiungere gli altri. Solo una rimase con lui.
-Anche tu puoi andare- disse il Governatore. La guardia emise un sonoro “Tsk” e si tolse l’elmo e il velo. E rimase con il viso coperto e i lunghi capelli marroncino chiaro, lasciarli liberi accarezzando le spalle e la schiena della ragazza.
I tre uomini strabuzzarono gli occhi per poi emettere un flebile “Oh”
-Prego, allora, vostra altezza- disse il Governatore lasciandole spazio per entrare. Quando passò Francesco di Acri le sorrise maliziosamente e lei in risposta, storse la bocca in segno di disgusto.
-Padre, con permesso, vado a togliermi l’armatura e indossare un abito più consono per la cena.-
-Va pure, Ada. Ci vediamo alla cena- la principessa fece un breve inchino e si precipitò nei suoi alloggi. Non sarebbe scesa a pranzo, non ne aveva la voglia. Si sarebbe fatta rivedere a cena. Nel frattempo avrebbe ingannato le ore, conoscendo meglio la sua vittima. L’uomo che aveva portato via la bambina dai capelli rossi.
 
 
Altair dopo la visita al Re, tornò alla dimora per raccontare ciò che aveva veduto.
Saltò dall’apertura sul tetto e ci si precipitò all’interno. Varcò la porta e rimase sorpreso a fissare la figura che si ritrovò al bancone
-E tu? Quando diamine sei arrivato? C…come hai fatto?-  chiese Altair
-Be sai, in realtà sono arrivato ora- si giustificò Malik. –Allora dimmi-
-Re Riccardo a  tranquillizzato il popolo e proclamato definitivamente, Giacomo, il nuovo Governatore di Gerusalemme-
-Giacomo di Contea? Però…- commentò Malik aprendo un tomo appena preso dalla libreria.
-Insieme al Governatore ho notato due uomini. Il Governatore di Acri e suo figlio. Quest’ultimi non ho idea di cosa ci facessero. Il Re ha finito il suo discorso, proclamando che stasera avrebbe fatto un annuncio al popolo della Palestina. Non ho la più pallida idea di quale sia, ma so che dovrò andarci per accertarmene di persona.- concluse Altair. Malik poi si ricordò di una cosa.
-Altair, pare che il Maestro, voglia approfittare della tua presenza per togliere la vita ad uno schiavista. Egli prende le bambine, ragazzine e donne e le vende al miglior offerente. Per qualcosa di davvero orribile.- Altair storse la bocca in segno di disgusto, poi si ricordò del sottoposto a costui che prese in malo modo la bambina dai capelli rossi.
-D’accordo, farò delle ricerche su costui. Poi tornerò da te per informarti delle mie azioni- Malik annuì e lo invitò a riposare, fin quando non si sarebbe sentito pronto.
 
Una figura dal Mantello nero e il viso celato dal cappuccio e dal velo dell’ennesimo colore, si spostava silenziosa tra la folla. Due occhi smeraldo fissavano le persone che gli passavano accanto. La sua attenzione venne catturata da due uomini che parlavano tra loro. Si sedette su una panchina e origliò il loro discorso.
-Sembra che Imad voglia dara la prossima asta nel distretto ricco. Sembra che li avrà più successo.- disse uno
-Già… sembra che la farà nei pressi del mercato- disse il secondo muovendo le mani. Il primo poi disse un’altra cosa alquanto interessante.
-Pare che però, egli tema per la propria vita. Gira voce, che gli Assassini si siano infiltrati per porre fine alla sua vita- il secondo non parve sorpreso
-Già, girano voci che vogliono porre giustizia-
“Mascherano la vendetta con la giustizia, o vogliono davvero portare ciò che dicono?” poi notò che una figura con il volto celato da un cappuccio bianco ascoltava la scena. Ada scosse la testa. Impossibile. “Sarà la mia immaginazione”
Si alzò dalla panchina e con immenso silenzio si perse tra la folla.
“Per ora so che l’uomo che ho visto era un sottoposto e che a quanto pare è una cosa ben più grande di quello che immaginavo. So che il loro capo tenderà un asta nei pressi del mercato del distretto ricco e che egli teme per la propria vita, cosa che giova a mio vantaggio” Ada però decise che era meglio se avesse altre informazioni prima di porre fine alla vita dell’uomo. Trovò due malviventi che parlavano tra loro. Rimase in piedi ad ascoltarli
-Pare che il grande Imad, ci abbia assoldati per proteggerlo. Pare che tema per la propria vita-
-Già… ma di cosa ha paura? E’ un ottimo spadaccino-
-Si, ma non devi mai sottovalutare gli Assassini-
“ Di nuovo gli Assassini? Pare che giocheremo a chi fa prima” pensò Ada mentre tornò ad ascoltare il discorso
-Quanti saremo?- chiese il secondo
-Un centinaio, ha radunato quelli di tutta la città, e ci pagherà bene- il secondo sorrise e poi congedò il ‘collega’.
Ada si voltò e vide che c’era di nuovo una figura bianca che osservava la scena.
“Chi fa prima, Assassino? Bene ora so che sono un centinaio a proteggerlo. Un bel problema, ma ho una notevole astuzia e se dovesse andare male ho vari piani” pensò Ada mentre si riperse tra la folla.
 
“Ora ho tutte le informazioni necessarie. Mi chiedo come abbino fatto a scoprirci. Ma non devo preoccuparmi, neanche per le guardie del corpo di quel verme. Bene riferirò delle mie informazioni a Malik. Poi porterò a termine la mia missione.” Pensò Altair mentre saliva sui tetti e saltava dirigendosi verso la dimora.
Una volta arrivato diede le informazioni a Malik che gli diede il permesso di andare. Altair pensò che non c’era tempo per riposare. L’asta si teneva tra pochissimo. Si arrampicò nella fontana con il simbolo della setta degli Assassini e uscì fuori dal covo. Una volta fuori, vide una guardia che lo fissava dicendogli che lui non poteva stare lì. Altair non gli diede retta e continuò finche il soldato non lanciò una freccia che Altair schivò facilmente. Quest’ultimo si voltò prese un pugnale e glielo lanciò ponendo fine alla sua vita. E si diresse verso il luogo dell’assassinio.
 
Ada ormai era giunta a destinazione e fissava l’iniziazione dell’asta. Vide poi un’altra figura bianca farsi largo tra la folla.
“Mi dispiace Assassino, ma io sarò più lesta di te”
-Venite, signori! Guardate quante belle ragazze ho qui per voi! Una più bella dell’altra. Avanti quanto offrite! Su non avete timore, le offerte sono aperte!-

Ada storse la bocca fece un salto e velocissima punto il pugnale al collo della vittima sgozzandolo.
-Taci bastardo!- sussurrò tagliente, mentre estraeva la lama dalla gola dell’uomo. Il sangue sgorgava e piano piano allargava una pozza sotto la vittima.
Ada fece un balzo e si confuse con la folla. I malviventi cercavano di capire chi era il colpevole.
Altair era scioccato, non capiva bene cos’era accaduto. Poi vide la figura nera alle sue spalle che poi urlò
-Un Assassino! Prendetelo!- poi mormorò all’orecchio dell’Assassino
-Mi spiace, io lavoro, tu guardie- poi sparì tra la folla. I malviventi circondarono Altair e lui cominciò a liberarsene.
“Giuro che me la paghi, chiunque tu sia!” pensò Altair mentre conficcava la spada nel ventre del malvivente.
 
“Sono già in ritardo, devo tronare al palazzo, lavarmi e prepararmi. Che schifo ho le mani piene di sangue, mi sa che la prossima volta devo portarmi i guanti. Mi dispiace un po’ per quel Assassino. Ma del resto l’ho aiutato a portare a termine la sua missione, no?”
Dopo essere arrivata, la principessa indossò l’abito che gli aveva consegnato il padre. Era un classico abito inglese. Corpetto che non ti fa respirare e gonna pomposa, non molto però, ma abbastanza per renderti difficile il movimento. Rosso ricamato d’oro con varie fantasie. Si legò i capelli in un chignon e lasciò che un ciuffo gli cadesse davanti. Si  mise la corona d’oro e si recò verso la Sala dove l’aspettava il padre.
-Finalmente la figura degna di una principessa, Ada- disse il Re
-Si padre.- rispose lei facendo un breve inchino di saluto
-Dove sei stata?- Ada si avvicinò con eleganza
-Sono sta in giro per il palazzo, padre. Curiosità- finì. Il Re annuì per poi iniziare un discorso
-Come ben sai ora dovrò fare un annuncio a tutto il popolo-
-Si padre. Ma non mi avete detto di cosa si tratta- disse la principessa sempre con tono di rispetto.
-Lo saprai presto- le porte si spalancarono e entrarono il Governatore di Acri, Il padre di Francesco di Acri ed esso.
-Possiamo andare, vostre eccellenze- disse il Governatore.
-Bellissima come sempre, principessa Ada- disse Francesco offrendoli il braccio, che lei rifiutò con un sonoro ‘Tsk’ per poi affiancare il padre.
 
-Ho capito… sei piuttosto stanco Altair- disse Malik vedendo Altair che ansimava
-No, vedi tu! Ho dovuto combattere con cento guardie tutte in una volta!- disse Altair riprendendosi
-Comunque deve essere molto astuto costui- disse Malik
-Costei! Era una donna, quando mi ha parlato, si è capito che era una donna. Volevo ucciderla per quello che mi ha fatto passare! L’ha detto con un tono di superiorità. Tsk! Ma poi è sparita. Comunque ora devo riandare alla piazza per assistere all’annuncio del Re.
-D’accordo, ma poi riposati!- Altair sospirò e si avviò verso la piazza.
 
Quando arrivò trovò il Re, i Governatori e il figlio di uno di essi. Poi vide anche la principessa, che aveva uno sguardo freddo. Poi il tipo che pare si chiami Francesco di Acri si avvicinò a lei e si inchinò
-Principessa Ada, chiedo la sua mano in matrimonio- la principessa alzò un sopracciglio “Cosa?!”
 
 
 
 

Salve salvino!! ^.-!!
Nuovo capitolo, con sconcertante notizia e un nuovo assassinio.
Povero Altair, Ada gli ha fatto saltare i nervi, oltre che averli scaricato cento guardie ^^

Grazie a tutti coloro che mi seguono!!! Grazie a:
Ezia98, Narjis e LoveDolphin per le recensioni *-*!! Grazie :***
Grazie anche ai lettori. Il prossimo capitolo s’intitolerà:
Fuga
Un bacione grande a tutti, recensite mi raccomando ^.-!!
Ali :3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: Synacky_