“Gerard?”
“Possibile che non riesci a chiamarmi Party Poison?” chiese sorridendo, sicuramente per la mia stupidità.
“No, dammi del tempo, magari mi abituo. Ti sei mai pentito di essere scappato e far parte della ribellione?”
“Un paio di volte, però ne vale la pena, serve qualcuno che si sacrifichi. Tutti dicono di voler salvare il mondo, tutte chiacchiere, però non sono mai pronti a morire, a provarci davvero, io invece ho il coraggio di farlo e non mi tirerò indietro”
Lo stavo decisamente rivalutando, odiavo dovergli dare ragione dalla prima all’ultima sillaba che aveva detto, tutte perfette.
“Perché me lo hai chiesto? Ti stai già pentendo?”
“Nemmeno morto, ho tutta l’intenzione ti dimostrarti quanto valgo, e non mi tirerò indietro neanche io.” proclamai deciso.
“Perfetto” fece sdraiandosi sulle mie gambe.
“No, tranquillo sdraiati pure” dissi ironicamente.
“Sapevo che lo avresti detto, ecco perché non te l’ho chiesto.” Stronzo.
(Dal secondo capitolo)