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Autore: JCI    07/09/2012    4 recensioni
Sono rimasti fino a tardi in palestra una sera, perfezionando la routine a corpo libero di Payson, ma un piccolo bacio di festeggiamento è stato l'inizio di qualcosa di più.
La loro chimica è innegabile e sono solo le circostanze che li tengono divise.
Direttamente da fanfiction.net una delle storie più amate del fandom MIOBI, pairing Sasha/Payson. La storia parte dall'episodio 8x02
ATTENZIONE: TRADUZIONE MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Payson, Sasha, Un po' tutti
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Deduzioni deduttive






Non ci volle molto perchè la palestra fosse gremita e in subbuglio per la notizia su ESPN di quella mattina. Nessuno sapeva niente di più specifico, ma le voci correvano, alcune ridicole, come che i Campionati del Mondo si sarebbero tenuti di nuovo, come una 'seconda possibilità', altre più realistiche, che ci sarebbe stata un'inchiesta e forse una riassegnazione delle medaglie sulla base di ciò che il FIG avrebbe scoperto. Persino le dicerie realistiche li stavano spaventando tutti a morte.

"E se ci tolgono le nostre medaglie?" Emily
chiese a Payson mentre indugiavano accanto alla trave.

Payson le diede un colpetto sulla spalla, "Questo non accadrà. I rumeni hanno corrotto i giudici, non noi. Non abbiamo niente a che fare con tutto questo. Non abbiamo infranto le regole, non ci possono punire per qualcosa che qualcun altro ha fatto."

Emily annuì, ma Lauren non poté fare a meno di infilare il dito nella piaga "Non si sa mai. Hanno spogliato i cinesi della loro medaglia di bronzo del 2000." Payson sapeva che era inutile far notare a Lauren che era stato il IOC, non la Federazione Internazionale di Ginnastica, che aveva spogliato la squadra cinese del loro bronzo ai Giochi di Sidney, però lo sguardo compiaciuto sul suo viso fece venire a Payson la voglia di scendere dalle trave e darle uno schiaffo.

Payson guardò gli occhi di Emily spalancarsi dalla preoccupazione al pensiero di perdere la sua medaglia d'argento duramente guadagnata. Payson non era poi così preoccupata riguardo alle proprie prestazioni in confronto alla squadra cinese, ma Emily aveva battuto Genghi Cho per l'argento alle barre asimmetriche con cinque centesimi di punto e al quarto posto era finita un'altra ginnasta cinese, che era finita dietro Genghi Cho per un mero centesimo di punto. Erano così vicine che se avessero rivalutato le routine, Emily poteva essere completamente buttata fuori dal podio.

"Sasha non lascerà che questo accada", disse Kaylie con voce atona, come se sapesse che doveva dire quelle parole, ma non ci credesse.

Improvvisamente, si sentì un forte rumore dall'ufficio della palestra e si sentì la voce di Sasha urlare in una lingua sconosciuta a tutti, ma che suonava molto come rumeno.

"Non sapevo che Sasha parlasse un'altra lingua", disse Lauren.

"Quattro in realtà," le disse Payson, mentre si dirigeva verso l'ufficio della palestra.

Lauren annuì, distratta dalla nuova informazione, "Huh, sono tante."

Gli occhi Emily si fecero ancora più grandi, mentre guardava Payson salire i gradini dal campo di allenamento verso l'ufficio, "Dove sta andando?" sibilò a Kaylie e Lauren. "È pazza? Lui l'ucciderà."

Payson si avvicinò alla porta lentamente, ma con sicurezza. Sentì che Sasha stava ancora parlando, ovviamente al telefono. Era decisamente rumeno. Era stata in rotazione con alcune delle ginnaste romene durante la competizione All-Around ed era esattamente così che suonava, un misto di francese e russo. Era più che solo un po' sexy.

Era seduto alla sua scrivania, la vide sulla soglia e
le fece gesto di entrare, indicandole di chiudere la porta dietro di sé.
"Inacceptabil. Voi suna Maine. Da, la revedere.*"

Riattaccò e Payson inclinò la testanella sua direzione, "Beh?" chiese, la preoccupazione impressa sul suo bel viso. Sasha si passò
frustrato una mano sulla faccia e poi prese una matita che aveva sulla scrivania e cominciò a rotearla tra le dita.

"Ho chiamato un mio amico, un allenatore di club in Romania, senza legami ufficiali alla loro squadra nazionale. Sembra proprio che abbiano corrotto i giudici, ma hanno sbagliato i calcoli. Non ci hanno visti come una minaccia, quindi hanno incluso solo i punteggi per la squadra cinese nei termini del loro accordo. Alcuni dei giudici che non erano entrati in combutta hanno capito cosa stava succedendo durante la gara e hanno segnalato le discrepanze al FIG. Hanno intenzione di partire da lì."

"Questa situazione sta veramente pesando su Emily. Dovresti parlare con lei", disse Payson.

Sasha fece una smorfia: "Accidenti, questa è l'ultima cosa di cui aveva bisogno." Sbatté la matita sulla sua scrivania. "Voglio esaminare le registrazioni della manifestazione, segnare i punteggi delle routine io stesso. Spero di riuscire a capire che cosa esattamente sta esaminando la FIG."

"Notizie dalla Beals o dal Comitato Nazionale?" domandò
Payson. Forse hanno qualche informazione che noi non abbiamo.

Sasha annuì, "Brancolano ancora nel buio e io non ho intenzione di condividere quello che so. Come ho detto, prima voglio controllare il filmato." Improvvisamente una brillante idea gli venne in mente, "Resti fino a tardi? C'è qualche popcorn e un foglio da giudice con il tuo nome sopra." Astuto, molto astuto, Beloff, ma non dovreste avere serate romantiche, non ancora. Potresti usare il suo occhio però. E' un'ottima valutatrice e sarebbe un bene per entrambi poter abbandonare la finzione per un paio d'ore, non è vero?

Payson sorrise e annuì, "Assolutamente, voglio sapere esattamente cosa è successo Tu non è che, magari, hai una..."

"Una copia ufficiale della comunicazione dei risultati?" disse, seduto contro lo schienale della sedia con un sorriso compiaciuto. Prese un raccoglitore e lo fece girare sulla mano. "Mi sono assicurato di prenderne uno andando fuori dall'arena quell'
ultima notte."

Fu allora che lei gli rivolse quello sguardo, uno che non le aveva mai visto addosso prima, almeno non con un tale livello di intensità. Sapeva che se fossero stati soli, davvero soli, lei avrebbe attraversato la stanza, lo avrebbe inchiodato alla sedia e baciato fino a strappargli
fuori l'anima. Alzò le sopracciglia e le sorrise consapevole.

Payson arrossì graziosamente e si voltò a guardare fuori dalla porta a vetri i suoi amici, ancora in piedi accanto alla trave, che la fissavano increduli e un po' in soggezione. Sospirò leggermente. "E' meglio che torni. Potremmo usare la tua presenza in campo. Sta spaventando tutti che tu sia qui dentro a urlare a pieni polmoni in rumeno. Non c'è nessuno che si stia allenando, per niente."

Sasha annuì, "Sarò lì tra un minuto. Ascolta, spargi la voce che ci sto lavorando su, va bene? Non voglio che tutti speculino senza sapere che me ne sto occupando." Aveva la fronte aggrottata, segno certo che era preoccupato e molto di più di quello che aveva lasciato intendere. Payson resistette alla tentazione di camminare verso di lui e spazzare via le rughe di preoccupazione con un tocco o un bacio. Controllo, devo riuscire a mantenere il controllo di me stessa.

"Certo," disse, voltandosi verso l'area di allenamento. Quasi tutti la stavano guardando, ma quando si resero conto che lei li aveva visti, distolsero
rapidamente gli occhi.

Payson si avviò verso la trave dove i suoi amici erano ancora in attesa. Rimase in silenzio per un istante, ma Lauren non poté trattenersi più a lungo, "Beh? Che cosa ha detto?"

Payson fece una smorfia, desiderando avere più informazioni, "Ha detto che ci sta lavorando e che si affida a noi per dare l'esempio e di concentrarci sull'allenamento. Speriamo che tutti gli altri seguano il nostro esempio."

Le altre ragazze annuirono e si sparpagliarono, e lentamente le altre ginnaste iniziarono le loro routine quotidiane. Dieci minuti più tardi, quando Sasha emerse dall'ufficio ed esaminò la zona di allenamento, quasi 
tutti si fermarono a guardarlo. "Avete tutti finito con le chiacchierare o devo tornare nel mio ufficio e darvi altri dieci minuti o giù di lì?" chiese duramente con la perfetta combinazione di sarcasmo e di serietà. La sua voce riecheggiò attraverso la Rock mandando tutti ad affrettarsi ai loro compiti.

"Kmetko, sulla trave," gridò Sasha mandando ad allenarsi le altre ragazze vicine alla trave e facendole correre via dalla sua traiettoria. E' meglio essere rispettato che essere temuto, Beloff. Ma funziona anche la paura.

Emily arrivò correndo dal distributore d'acqua, "Sì, Sasha."

La guardò, cercando di trovare una traccia dell'ansia di cui Payson aveva parlato, ed eccola lì, scritta sul suo viso, chiara come il sole. La vecchia insicurezza, che aveva pensato ormai sconfitta, era tornata. Prese un profondo respiro. "Stiamo per iniziare a lavorare su una nuova abilità acrobatica per la tua routine alla trave oggi. Un salto
in avanti raccolto con entrambi i piedi." Non gli piaceva di dover già aggiungere quell'esercizio, ma era una cosa che doveva fare.

"Sasha, un altro atterraggio cieco, io..." si interruppe di fronte allo sguardo le stava rivolgendo. Sasha alzò le sopracciglia. "Va bene, da dove cominciamo?" chiese Emily.

"Sul nastro," le disse, indicando la linea di nastro bianco sul pavimento accanto alla trave. "Fammene vedere uno." Fece l'esercizio, lentamente, ma perfettamente. "Bene, altri dieci, aumentando la velocità ogni volta. Manderò Tara qui tra un po', ad assicurarsi che tu finisca sempre sulla linea, e il tutto prima della pausa pranzo di oggi."

Sasha aveva cominciato ad allontanarsi da Emily, ma si fermò, "Emily", disse, e lei si voltò a guardarlo. "I cinesi pensano di averti  capito. Stanno già programmando i Campionati del Mondo del prossimo anno, vogliono sconfiggere gli atleti americani e sono alla ricerca di debolezze. Tu andrai ai Mondiali il prossimo anno e senza dubbio sarei eccellente alla trave. Si comincia oggi, con 
il salto raccolto in avanti, ma si tratta di un piano a lungo termine. Ti renderemo una ginnasta All-Around, Emily, e il mondo non riuscirà a capire cosa li ha colpiti."

Emily sorrise e poi i suoi occhi puntarono dietro di lui su la persona che stava correndo verso il volteggio a piena velocità. Si voltò e vide Payson completare il suo Yurchenko con una doppia torsione. "Come ha fatto?" Emily sentì borbottare. Payson atterrò facilmente e aggrottò la fronte, guardando infelice il cavallo.

Sasha vide la sua occasione, "Lei lo fa perché non ha paura di nulla. Credo che sia qualcosa in cui l'hai aiutata tu, Kmetko." Guardarono Payson correre
di nuovo lungo la pedana, questa volta per il Produnova, il volteggio incredibilmente difficile che aveva contribuito alla sua vittoria ai Mondiali. Emily si girò nuovamente verso il nastro sul pavimento, "Se lei può volare attraverso l'aria a piena velocità su un Produnova, posso fare questo cazzo di salto raccolto in avanti," la sentì mormorare.

Decise di far finta di non aver sentito la parolaccia e se ne andò. Vide Payson venire verso di lui e quasi gemette. Conosceva quello sguardo. "No," disse e se ne andò, "Almeno non oggi."

Payson lo guardò a bocca aperta, incredula: "Tu non sai nemmeno quello che stavo per dire."

Lui strinse le labbra e sollevò un sopracciglio, "Vuoi aggiungere una mezza torsione al tuo atterraggio dallo Yurchenko."

La mandibola di Payson si spalancò. Sasha si limitò ad allontanarsi ridacchiando tra sé. Sapeva che gli stava fissando la schiena mentre camminava verso la pedana, dove Kaylie si stava nuovamente muovendo come un automa. Il suo sorriso svanì. Era veramente troppo magra e stava perdendo il tono muscolare. Non si prese nemmeno la briga di affrontare i problemi più importanti della sua routine. Sapeva che c'era bisogno di qualcosa di drastico, e doveva accadere presto. Prese mentalmente nota di chiamare Alex appena tornato nell'ufficio della palestra.

Si allontanò da Kaylie appena in tempo per vedere Lauren correre verso il volteggio, saltare sulla pedana elastica e lanciarsi nello stesso volteggio che Payson aveva appena fatto, lo Yurchenko con doppio avvitamento, solo che, invece di misurare la forza che aveva creato usando la pedana, colpì più forte che poteva, mandandosi a crollare sui un mucchio di materassini, mancando del tutto l'attrezzo. Sasha ne aveva abbastanza. Marciò verso di lei e la portò via dal gruppo di ragazze in attesa per lavorare.

Sasha non avrebbe urlato. Lei si aspettava che lui urlasse. Avrebbe sussurrato. "Pensi che fosse impressionante? Pensi che io sia in qualche modo stupefatto del salto di potenza alla pedana che è finito oltre il cavallo?" Lei aprì la bocca per rispondere, ma lui continuò a parlare, "Eri una sostituta ai mondiali perché la tua testa è sempre su questo o quello, tranne che sulla tua ginnastica; e non ti è stato chiesto di competere, perché lasci che le tue emozioni abbiano la meglio su di te quando conta. O ti rimetti in sesto, Lauren, o puoi dire addio al 2012. "

"Sasha." Alzò lo sguardo e vide Kim Keeler fargli cenno dalla piattaforma fuori dell'ufficio. Lasciò lì Lauren, assolutamente senza parole.

"Che c'è?" chiese, entrando nell'ufficio e vedendo Summer al lavoro a qualcosa che somigliava all'album di ritagli che sua mamma faceva una volta.

"Stiamo rispondendo a telefonate da tutta la mattina, persone in cerca di interviste con te e, beh con chiunque sia stato a Rotterdam in realtà, persino Lauren."

"Spero che voi abbiate rifiutato." chiese, guardando verso la pila di messaggi.

"Certo che l'abbiamo fatto, ma abbiamo anche ricevuto una telefonata da MJ." Sasha fece una smorfia e Kim rise, conoscendo e comprendendo la sua avversione per l'agente. "Lo so, ma ha chiamato per dire che Sports Illustrated vuole espandere l'articolo che stanno per fare su Payson in un articolo sulle ginnaste della Rock e il loro allenatore".

Summer finalmente alzò gli occhi dalla pistola per la colla a caldo, "Penso che sia una buona idea. Questo salverà Payson dalla difficoltà di dover rispondere
da sola a tutte le domande che il giornalista avrà riguardo l'attuale controversia e sarà più facile presentare un lato umano della storia, quando il giornalista vedrà quanto tutti voi siete vicini e quanto la Rock sia una famiglia più di ogni altra cosa", disse lei, tornando velocemente a posizionare strategiche gocce di colla a caldo sulla grande stella rossa che stava usando come cornice per una foto di Emily ai Campionati del Mondo.

Sasha sbuffò, "Una grande
famiglia, rumorosa, leggermente incestuosa e completamente disfunzionale," mormorò appena sottovoce in modo che Summer non potesse sentirlo, ma Kim sì e fece una risata. E tu sei il più grande colpevole, Beloff, è solo che loro non lo sanno. Oh, stai zitto. "Dì a MJ che lo faremo."

"Signore, io ho una telefonata da fare e si tratta di una questione
medica privata di una delle ragazze.Non dovrebbe richiedere molto tempo, ma vi dispiacerebbe uscire?"

Entrambe apparvero confuse dalla sua
strana richiesta, ma lasciarono velocemente la stanza. Ora, questa telefonata sarà la cosa più difficile che farai in tutto il giorno, Beloff. Non mandare tutto all'aria. Compose il numero e attese, "Alex, qui è Sasha Beloff. Ascolta, hai un minuto per parlare di Kaylie?"

***

"E cosa ti ha detto?" Payson chiese mentre si rilassava sul futon che avevano spostato da contro il muro dell'ufficio a davanti alla televisione.

"Riservato, mi dispiace," disse, e si strinse nelle spalle. "Posso dire che mi ha preso sul serio però. Probabilmente 
stasera riceverai un SMS o una chiamata da Kaylie."

"Probabilmente no, conoscendo Kaylie sarà troppo arrabbiata con tutti per chiamare. Si chiuderà semplicemente dentro la sua stanza." Payson scosse la testa e sospirò, appoggiandosi contro il bracciolo e adagiando la testa contro lo schienale alto, guardandolo versare il popcorn in una ciotola. "Mi dispiace; possiamo solo
non parlare di Kaylie in questo momento? E' una delle mie migliori amiche, ma a volte ..." si interruppe, ma era chiaro cosa intendesse. Spostò i piedi in modo che lui potesse sedersi.

"Va bene, è il momento di lavorare quindi. Hai i punteggi ufficiali, iniziamo", disse, sedendosi accanto a lei e poi mettendosi i suoi piedi in grembo. Guardarono la prima rotazione delle ginnaste cinesi con attenzione.

"Ferma, ferma, indietro di un paio di secondi", disse Payson, afferrando la scheda di valutazione. Si affrettò a decifrare il punteggio di Genghi Cho assegnato da uno dei giudici. "Guarda lì, su quel salto in spaccata, un giudice ha dato una penalità, credo per mancanza di flessibilità, è di scarsa qualità direi, quasi al limite, ma solo un giudice lo ha fatto. Penso che lo abbiano valutato in modo giusto ed è solo un centesimo di punto. Poi guarda il suo atterraggio sulla discesa." Lui mandò avanti filmato e trovò il punto. "Guarda, ha fatto un piccolo salto nell'atterraggio. Tre dei sei giudici hanno tolto un decimo; gli altri tre hanno tolto tre decimi. So che giudicare è soggettivo, ma si è mossa solo di qualche centimetro. Stanno cercando di mascherare quello che stanno facendo. "

"E' brillante, davvero," Sasha disse, guardando il raccoglitore da sopra la sua spalla, "non hanno assegnato penalità senza motivo, nessun errore immaginario, hanno semplicemente sommato penalità più severe su errori che erano già lì."

Payson sospirò: "Se sono tutti così, Sasha,
per la FIG sarà davvero difficile da dimostrare qualcosa, a meno che qualcuno confessi." Payson si morse le labbra, cercando di trattenere la domanda che aveva voluto chiedergli per tutto il giorno ma che non aveva potuto fare. "Sto per chiederti una cosa, come mio coach, non come beh - qualsiasi cosa sia, quindi sii brutalmente onesto."

Sasha la guardò con curiosità e annuì, "Vai, allora," disse, intrigato.

"Pensi che a me abbiano assegnato punteggi più alti per cercare di distrarre dal fatto che stavano sottovalutando i cinesi?"

Era una domanda seria, una a cui Sasha non aveva la risposta. Prese un respiro profondo e sospirò: "E' possibile, e mentirei se dicessi che il pensiero non mi ha attraversato la mente." Lei annuì, mordendosi il labbro. "Ma, Payson, esclusivamente sul lato della ginnastica, butta i punteggi fuori dalla finestra. Eri assolutamente incredibile. Abbiamo potuto osservare le routine, ma mi hanno detto quello che già sapevo, la tua tecnica era incredibile e la tua esecuzione è stata impeccabile. "

Payson strinse le labbra per l'incredulità, "Un'esecuzione non è mai perfetta. Sasha, mi hanno dato un dieci per l'esecuzione al corpo libero. Come non lo so, non c'è nulla neppure per confrontarlo, ma so che ho fatto alcuni errori in quella di routine, non abbastanza per cambiare il modo in cui sono andate le cose, ma ci sono stati errori. "

Lui scosse la testa: "Non importa. Io assolutamente ti proibisco di sentirti male per questo. Tu sei la migliore ginnasta del mondo ed ti sei esibita fino e oltre questo standard."

Lei lo guardò per un lungo momento. Improvvisamente, l'energia sembrò passare nella stanza. Le emozioni impetuose erano una cosa, quelle erano facilmente calmabili, ma questo era diverso, questo era 
un caldo cordone bianco di energia che collegava un corpo all'altro. Payson sentì il fiato morirle in gola. Si sporse e strofinò la sua guancia con un dolce bacio, cercando di alleviare le correnti elettriche che le attraversano il corpo. "Grazie," disse. Aveva appena finito di parlare che la bocca di Sasha fu sopra la sua. Questo bacio era diverso dagli altri. Lei non lo aveva colto di sorpresa e lui non aveva cominciato lentamente, come per chiedere il permesso. Questo era il segno del possesso completo e totale di Sasha su di lei. La tirò più vicino e lei prontamente lo assecondò, spostandosi su di lui.

I suoi lunghi capelli biondi crearono una cortina intorno a loro mentre Payson si muoveva a cavalcioni sulle sue gambe, le braccia di lui la circondarono, unendo i loro corpi insieme. Sasha affondò una mano nei suoi capelli, praticamente ancorandola a lui, mentre l'altra mano correva lungo la schiena fermandosi alla sua fine. I seni di Payson erano
seducentemente spinti verso l'alto contro il suo petto. Le loro lingue combattevano per il dominio sull'altro, i loro denti a volte si scontravano nel loro bisogno furioso di avvicinarsi.

Quando si divisero per prendere aria, Sasha si attaccò al collo Payson "Non lasciare il segno," disse lei in un respiro, spostando i fianchi in avanti, creando un attrito sconvolgente tra i loro corpi. "Sasha", gli mormorò in un orecchio, alimentando il suo bisogno di essere ancora più vicino a lei. Sasha si spostò leggermente e gemette di piacere quando sentì la sua
coscia spinta tra le sue gambe. Gettò la testa all'indietro per il piacere, non avendo mai sentito niente di così intenso prima.

Poi, proprio come in albergo a Rotterdam, lei si era improvvisamente allontanata, dall'altro lato del futon, aveva raggiunto il telecomando e premuto play. Mezzo secondo dopo, quando lui riacquistò meglio i sensi, vide che qualcuno aveva acceso le lampade a fluorescenza della palestra e sentì il click-clack rivelatore di scarpe col tacco alto sulla scala di metallo. La guardò con gli occhi spalancati, ancora più grato di prima che fosse così attenta.

"Sasha, oh, ciao Payson, che cosa ci fate ancora qui?" chiese Summer mentre entrava nell'ufficio, completamente ignara della tensione nella stanza che poteva essere tagliata con un coltello.

"Stiamo guardando il filmato di Rotterdam e confrontandolo con il resoconto ufficiale presentato dai giudici dopo l'incontro cercando di individuare le differenze," spiegò con calma Payson, anche se il suo viso era ancora arrossato e le labbra erano gonfie in un modo che urlava che era appena stata baciata
profondamente.

"Sembra interessante,"
disse Summer, ovviamente non così entusiasta all'idea di valutare i dettagli minuscoli di routine di ginnastica d'elite. "Avete avuto fortuna?"

Sasha finalmente parlò, "Sì, pensiamo di capire la loro strategia, ma abbiamo visto
solo una rotazione fino ad ora."

Lei sorrise incoraggiante, "Beh, non mi permetto di interrompervi. Sono tornata solo per l'album su cui stavo lavorando. Buona notte, voi due. Non lavorate troppo."

Non tirarono un sospiro di sollievo fino a quando non sentirono la porta della palestra chiudersi.

"Beh, c'è mancato poco," mormorò e Payson non poté farne a meno, si mise a ridere. Dopo averla guardata per un attimo, si unì a lei. Sì, si sta ridendo ora, ma uno di questi giorni finirete per farvi sorprendere, Beloff. E poi cosa? Pensaci domani. In questo momento, hai una cospirazione da capire.

"Dai, avanti finiamo questa cosa. Domani voglio essere in grado di dire ad Emily che si è guadagnata la sua medaglia d'argento," disse Payson, raccogliendo di nuovo il raccoglitore e mandando avanti velocemente sino alla finale delle parallele asimmetriche. Sasha annuì e prese la penna, pronto a segnare la routine e a confrontarla con il risultato ufficiale.

Il giorno seguente, dopo che lui e Payson ebbero documentato la loro teoria, chiamò il suo vecchio amico, Andrei e mandò il bastardo nel prossimo secolo a calci nel sedere.







Note:
*"Inaccettabile. Ti chiamo domani. Sì, arrivederci." 
ESPN è un canale tv esclusivamente sportivo.
FIG Federazione Internazionale di Ginnastica
Onestamente non saprei come spiegare in modo chiaro lo Yurchenko, perchè un insieme di altri elementi, come la rondata e il flic-flac. Wikipedia lo spiega così
Nel movimento Yurchenko, il (o la) ginnasta esegue una rondata (1/2 avvitamento) sul trampolino e appoggia le mani all'indietro sulla tavola del volteggio. È quindi un movimento che avviene durante il pre-salto. Il ginnasta, dopo aver effettuato la battuta sulla tavola esegue il volteggio vero e proprio, che può essere composto da elementi semplici o elementi più complessi: da singole rotazioni o avvitamenti, a rotazioni o avvitamenti multipli. Credo che un video possa chiarire ulteriormente. http://www.youtube.com/watch?v=VYbSJS0glLY
Questo è invece il Produnova: http://www.youtube.com/watch?v=-w22XGbAjZk Nel video è la stessa Produnova ad eseguirlo. Era il '98 e si usava ancora il cavallo senza maniglie. Siccome è stato causa di parecchi incidenti, dal 2000 si usa un nuovo cavallo, chiamato anche 'tavola da volteggio' (i ginnasti la chiamano anche lingua, per la sua forma). E' quella che si vede nei telefilm.
E ovviamente grazie a tutte/i voi che leggete. Io e JCI vi ringraziamo.

  
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