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Autore: Funny_94    07/09/2012    1 recensioni
Questa storia ripercorre le tappe principali di Harry, ma con protagonisti diversi. Cambierà tutto ,quando Fly arriverà ad Hogwarts, incontrerà nuovi amici e scoprirà alcune verità che da tempo erano celate tra le mure del castello. E' la mia prima fanfiction e spero di aver creato qualcosa di carino. Commentate in tanti ;)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Adesso Fly aveva un nuovo amico, in compagnia del quale avrebbe raggiunto la scuola di Magia e Stregoneria.
Si accertò di avere tutto l’occorrente descritto nella lista , e fatto ciò, si diresse lungo la folla che sovrastava DiagonAlley, per raggiungere suo padre e il professor Barret.
<< Vedo che ti sei fatta l’amico Fly >> disse il professore ridacchiando.
<< Sì, lui è Hunter. Papà, ti ricordi ? Lui è il gufo da granaio che mi ha consegnato la lettera ! >>
<< Deve aver fatto un lungo viaggio >> disse papà Wallglow. << Hai acquistato tutto quello che ti serviva?? >>
<< Sì, papà >>
E si avviarono all’uscita, lasciandosi alle spalle DiagonAlley.
<< Beh, direi che per oggi il mio lavoro finisce qui. Spero di esservi stato d’aiuto >> disse il professore soddisfatto.
<< Oh, lei ha fatto molto di più Signor Barret, io e mia figlia gliene siamo grati, senza di lei non avremmo mai raggiunto DiagonAlley. >>
<< Oh, troppo buono >> continuò Barret, arrossendo. << Beh, Si è fatto piuttosto tardi, sarà meglio andare ormai il sole è calato da un pezzo. Mia cara ci rivedremo presto fa buon viaggio >> fece un cenno con la mano e si allontanò.
Fly e suo padre, ormai stanchi, arrivarono a casa, e la madre li accolse tutt’altro che bene.
<< Ma dove diavolo vi eravate cacciati? >> urlò… << Vi rendete conto che ore sono??? Adesso voglio proprio vedere che scusa avete, e tu Fly, perché diavolo hai saltato la scuola? Ti sembra questo il modo di comportarti? >>
<< Mamma, posso spieg….. >>
<< Non c’è niente da spiegare !!!! Fila subito in camera tua !!! E tu Albert, perché hai lasciato Lindsay a scuola ? Mi ha chiamato la direttrice, e mi ha detto che nostra figlia ti aspettava da più di un ora ,tutta sola! >>
<< Tesoro, lasciami spiegare, abbiamo avuto una giornata pesante e credimi non riesco ancora a realizzare quello che ho visto >>
<< Molto bene ti ascolto !!! >>
Papà Wallglow, raccontò tutto, ogni minuzioso particolare alla moglie.
<< Mi stai prendendo in giro Albert?? >> le urlò contro quest’ultima. << Pensi che non sia abbastanza grande?? Pensi davvero che io creda ad un mucchio di fantasie ?? Adesso basta sono stanca di ascoltare tutte queste stupidaggini , solo il cielo sa dove avete passato l’intera giornata >>
Fly origliava dalle scale, che portavano al piano di sopra. << Povero papà >> pensò, la madre non gli avrebbe mai creduto. Sulla spalla destra della ragazza, stava accovacciato Hunter, che ogni tanto si faceva accarezzare arruffando tutte le penne. Ad un certo punto, il gufo spiccò un saltò, volò giù per le scale, ed entrò in cucina, spaventando la madre. Si udivano urla assordanti e piatti che si rompevano,provenire dal piano inferiore, pure  Lindsay che ormai dormiva da un ora, si svegliò. Fly si precipitò giù dritta in cucina cercando di acchiappare Hunter e calmarlo, ma non ci riuscì. Il gufo svolazzava per tutta la stanza facendo cadere diversi oggetti sul pavimento. Mamma Wallglow urlava terrorizzata, Lindsay, che ormai si era alzata per il baccano, ammirava la scena e rideva, e papà Wallglow si dimenava nel tentativo di acchiappare Hunter. Era il caos. Perfino i vicini, si affacciavano alle finestre attirati dal chiasso.
<< Da dove accidenti esce quel gufo >> urlava mamma Wallglow
Finalmente dopo diversi tentativi bruciati, Fly, balzò in alto , afferrò Hunter per una zampa,e lo tirò giù.
Il gufo continuava a battere le ali all’impazzata, dopo un paio di minuto, si fermò.
La madre della ragazza se ne stava sotto il tavolo da pranzo, con gli occhi chiusi e le mani in faccia.
<< E’ solo un gufo , mamma >> disse serena Fly.
<< Solo un gufo??? Ma siete impazziti??? >> guardava Fly negli occhi, allibita, poi fissava il padre, che deglutiva.
<< Si può sapere che sta succedendo ??? >> ripeteva sbalordita
Si misero seduti tutti attorno al tavolo da pranzo, ormai era sera inoltrata, e Fly e suo padre raccontarono tutto molto più chiaramente. Fly mostrò alla madre Hunter, che lo teneva ben saldo per le zampe, e gli spiegò che era stato lui a mandargli la lettera.
<< Tu vuoi dirmi che quel gufo….>>
<< Hunter, mamma…>>
<< D’accordo ,Hunter, è volato fin qui da un assurda scuola , per portarti una lettera ?? E tu pensi che io creda a una sciocchezza del genere?? >> continuava la madre… << Voi due siete matti, vi siete bevuti il cervello, credo proprio , cara Fly, che tutti quei libri ti stiano portando dritta in manicomio, la magia non esiste, certo che no. Anch’io da bambina credevo a queste cose, mi inventavo storie del genere, e mia nonna mi ricordava sempre
 “ la magia non è reale “ . Ma io avevo solo quattro anni, tu Fly, ne hai quattordici, hai capito??? >>  
<< Ma mamma, è tutto vero, perché non vuoi credermi, pensi davvero che mi stia inventando tutto ?? >>
<< Tesoro.. >> interruppe il padre, << Io c’ero, ho visto tutto, credimi ero scettico all’inizio, ma poi ho realmente visto ,con i miei occhi. C’era un muro davanti a me e ad un certo punto si è aperto, formando un varco. Mi ero dato del pazzo ma…… è tutto vero. >>
<<  Un varco nel muro?? Si certo, come non credervi, ormai la gente apre varchi nei muri, tutti i giorni >> ribatté la madre sghignazzando. << Se siete così convinti che la magia esista perche non ne fate una??? >>
Fly ormai stanca di dare spiegazioni, disse << Non si possono fare magie fuori dalla scuola mamma, almeno non finché io abbia raggiunto la maggiore età , ma posso farti vedere la bacchetta >>
La ragazza si scaraventò su per le scale di corsa, prese la bacchetta che stava nella sua stanza e riscese come una saetta.
<< Eccola !!! >> gridò Fly, mostrando la bacchetta che stringeva in mano.
La madre la afferrò , la girò, la annusò, e infine disse << Bel giochino ! >>
<< Anch’io voglio una bacchetta >> esclamò Lindsay.
<< Adesso basta !!! >> disse papà Wallglow, sbattendo il pugno sul tavolo. << Se non credi a quello che ti diciamo , noi non ti chiederemo il contrario, ma sappi, che tra due giorni Fly andrà a Hogwarts, con o senza il tuo consenso !!! >> detto ciò il padre si avviò su per le scale , intendo ad andare a dormire.
Mamma Wallglow, rimase a bocca aperta e guardava stupefatta il comportamento del marito.
<< Molto bene, verrò anch’io ad accompagnarti, >> bofonchiò la madre << e credimi Fly, ti avverto, se non vedrò una magia, una sola, con i miei occhi, tu tornerai dritta a casa, ci siamo capiti bene signorina?? >>
<< Lo vedrai mamma, ci puoi giurare >> mormorò Fly rivolgendo alla madre un ghigno di sfida.

  
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