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Autore: cricotton    08/09/2012    3 recensioni
in questa storia, i cavalieri dello zodiaco dovranno combattere contro le divinità del pantheon greco pe rdifendere caitlyn, una giovane ritenuta una minaccia per gli dei. ma chi è il vero nemico? in questa fanfiction, si intrecceranno indissolubilmente i destini di un cavaliere e di una ragazza... chiedo scusa a coloro che hanno recensito, messo nei preferiti e/o nei seguiti questa storia, ma ho dovuto cancellarla e ripostarla per mettere il 2° capitolo. vi auguro buona lettura! IN CORSO DI MODIFICA E AGGIORNAMENTO.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Mu, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene si, ce l’ho fatta: finalmente ecco a voi un altro capitolo^^

Ebbene si, ce l’ho fatta: finalmente ecco a voi un altro capitolo^^!! Sono sorpresa e sollevata io stessa^^! Spero che vi piaccia e ringrazio ancora tutti voi per il vostro assiduo interesse. Un bacione e buona lettura ^^!!

 

 

Cap. 23: la creatura di luce

 

Caitlyn e sua madre si fermarono proprio mentre stavano per scendere dalla scalinata, non appena il cavaliere di Zeus apparve dinnanzi a loro, sbarrando loro la strada: restarono ferme a fissarlo, non sapendo se dovevano star in silenzio oppure gridare per chiedere aiuto, mentre l’uomo le guardava con un ghigno divertito e sprezzante : - Bene, bene… proprio le persone che stavo cercando… vediamo se il cavaliere d’Ariete verrà di nuovo in vostro soccorso…- sogghignò.

A quelle parole, Cathy sentì un’ondata di rabbia travolgerle l’animo: fece per fare un passo verso di lui, quando sua madre si interpose e stese un braccio per fermarla: - NO, Caitlyn!- .

A quel gesto di protezione, Ren del Fulmine** scoppiò in una risata maligna: - Ma come, McRichards: poco tempo fa volevate ucciderla, e adesso desiderate proteggerla?!-.

Dopo aver sentito quelle parole, Evelyn sussultò, mentre  vedeva davanti ai suoi occhi l’orribile visione di lei che sotto il controllo di Erastos dell’Ombra tentava di assassinare la sua adorata figlia: era un’azione che non avrebbe mai potuto dimenticare e per la quale non si sarebbe mai perdonata… - Ciò che ho cercato di fare è orribile, lo so,  e io non potrò mai perdonarmelo… MA IO NON VI PERMETTERO’ DI FARE DEL MALE A MIA FIGLIA!!-  gli urlò con tutta la rabbia che aveva nel cuore. Poi, si rivolse a sua figlia, sussurrando: - Corri… scappa, mentre io lo trattengo!- .

Caitlyn la guardò preoccupata: - Ma.. non posso lasciarti qui da sola con lui… è molto forte e tu non possiedi dei poteri!- bisbigliò.

- Non ti preoccupare, saprò cavarmela… qualunque cosa succeda, non permetterò che ti facciano del male, Cathy… ORA VAI, SCAPPA!- urlò infine la donna, abbassando simultaneamente il braccio che proteggeva la figlia

La ragazza, sentendo l’ordine di sua mamma, si mise a correre a perdifiato, nonostante il suo cuore sprofondasse dal desiderio di non lasciarla e, sebbene sapesse che il cavaliere di Zeus poteva benissimo attaccarla e fermarla in qualsiasi momento, gli passò vicino e lo sorpassò, aspettandosi un colpo di energia da parte di lui…

Ma quell’attacco non avvenne: mentre lei lo sorpassava, Ren del Fulmine chiuse gli occhi con una smorfia terribilmente soddisfatta, e lasciò scappare la ragazza.

La signora McRichards si accorse di quello strano comportamento da parte del nemico e ciò la spaventò ulteriormente: - Perché… perché non avete tentato di fermarla?- domandò con voce imperiosa, anche se tremolante. – Che cosa diavolo avete in mente?!?-.

A quella domanda, l’uomo scoppiò a ridere, una risata da folle… poi si calmò e le rispose con voce glaciale: -… Perché, questa volta, il nostro obiettivo non è vostra figlia. Se l’ho lasciata fuggire è perché so per certo che andrà a chiedere aiuto al Cavaliere d’Ariete…- e menzionato il custode della prima casa, il suo viso si contorse in un’espressione dura e vendicativa: - Ha ucciso il nostro compagno Erastos dell’Ombra e ora, per ordine del nostro signore Zeus, mi prenderò la nostra vendetta! E voi… farete da esca .- concluse con un’ulteriore folle risata.

La donna rabbrividì di rabbia: aveva fatto il gioco di quel pazzo… si sentiva come se, ancora una volta, fosse stata usata da quegli uomini spregevoli e senza scrupoli… sperò con tutto il cuore che sua figlia si fosse messa in salvo.

 

 

Intanto la ragazza correva qua e là in cerca di qualche cavaliere d’Oro: il cuore batteva furiosamente nel petto non tanto per la corsa quanto per la paura e la preoccupazione: sapere di aver lasciato sua madre da sola con un cavaliere di Zeus le faceva accapponare la pelle dalla paura: se anche quel Ren l’avesse di nuovo assoggettata al suo controllo, o peggio… le avesse fatto del male… lei non se lo sarebbe mai, mai perdonato…

Perciò con quel pensiero fisso nella mente, si muoveva velocemente tra i vari combattenti che si facevano battaglia… c’erano nell’aria fragori di colpi, esplosioni, grida… lei, cercando di ignorare tutto questo, cominciò ad urlare, ma nessuno faceva caso a lei e continuavano a combattere.

Era talmente presa da ciò che stava facendo, che non si accorse di un getto di potere cosmico che a velocità della luce stava per colpirla: non fece tempo a voltarsi che vide un’armatura d’oro frapporsi tra lei e il colpo e respingerlo con una barriera dorata… quando riconobbe i capelli lilla del ragazzo, sentì il petto sobbalzare dalla gioia e dal sollievo.

- Caitlyn, cosa fai qui, mettiti al sicuro!- esclamò fortemente lui con tono concitato. La ragazza scosse la testa in segno di diniego: - Non posso, Mu… Mamma è in pericolo!- gridò lei per farsi sentire.

Il ragazzo la guardò interrogativo, ma nel suo sguardo c’era un barlume di preoccupazione; la giovane continuò: - Quel cavaliere di Zeus, Ren del fulmine, è alla prima casa! Mamma mi ha fatto da scudo e mi ha fatto fuggire!... non possiamo lasciarla in balìa di quell’uomo…. – si maledì perché sentiva la voce mancarle, ma il cavaliere d’oro, capendo la situazione, le sfiorò impercettibilmente un gomito per farle coraggio ed insieme presero a correre verso il Tempio dell’Ariete.

Giunti alla prima casa, furono accolti da uno strano silenzio: non si vedevano né il nemico, né la madre di Cathy… quest’ultima cercò di calmarsi e respirò a fondo guardandosi intorno, in cerca di sua mamma.

Nel frattempo, il cavaliere dell’Ariete si concentrò, tentando di percepire il cosmo del cavaliere di Zeus, finché non aprì gli occhi con un’espressione dura: - Sono là dentro.- mormorò sicuro. Senza neanche bisogno di dirlo, lui e la giovane si apprestarono ad aprire il pesante portone di bronzo.

Aperto, si accorsero che vi regnava la stessa calma sinistra che c’era fuori; premurandosi di lasciare il portone aperto, i due vi entrarono: entrambi trattennero il fiato e iniziarono a camminare all’interno di essa. Caitlyn si guardava intorno in cerca di sua madre, mentre Mu si teneva concentrato per avvertire il cosmo nemico.

Finché, giunti al salone centrale della Prima casa, non intravidero una figura riversa a terra… una figura femminile … a quella vista, Cathy sbiancò e la voce le morì in gola: - Mamma…- mormorò spaventata e, insieme a Mu, si avvicinò e si inginocchiò; la voltò e vide che era sua veramente sua madre.

Premurandosi di sentirle il polso, sentì che grazie al cielo era soltanto svenuta, e iniziò a darle leggeri schiaffi per farla rinvenire: - Mamma… mamma…- la chiamò.

Vedendo che la signora McRichards non si riprendeva, il cavaliere stese una mano sopra la testa della donna e da essa sprigionò una luce calda; dopo pochi secondi, la donna cominciò gemere.

- Mamma, mamma, siamo qui, va tutto bene…- mormorò Cathy accarezzandole dolcemente il viso; alla sua voce, la madre di Caitlyn aprì gli occhi e li fissò nei suoi: -… Caitlyn, sei tu?...- ebbe solamente la forza di bisbigliare.

La ragazza, col groppo in gola dal sollievo, annuì col capo e rivolse per un attimo lo sguardo verso il ragazzo accanto sé: la sua riconoscenza verso di lui era talmente grande e infinita che pensò che il suo cuore sarebbe esploso. Ma il cavaliere non se ne accorse; rialzandosi velocemente, mormorò: - Caitlyn, prendi immediatamente tua madre e uscite fuori di qui…- però non fece tempo a finire la frase, che Evelyn spalancò fulmineamente gli occhi e urlò: - E’ UNA TRAPPOLA! LUI E’QUI!-.

A quelle parole, Caitlyn e Mu si girarono simultaneamente e videro davanti a sé un Ren del Fulmine totalmente soddisfatto: - Come supponevo …  La ragazza è andata a cercarvi e voi, cavaliere d’Ariete, siete venuto in loro soccorso… voi cavalieri d’Atena siete così noiosamente prevedibili!- finì la frase con una nota di ironico disprezzo.

Mu, già in posizione di attacco e studiando il suo nemico, non riuscì a trattenere un leggero sospiro di preoccupazione: combattere lì era troppo pericoloso, Caitlyn e sua madre sarebbero state facili bersagli dei loro attacchi… doveva trovare il modo di allontanare lo scontro il più possibile da loro… doveva proteggerle a tutti i costi…

Ciononostante, non ebbe tempo di trovare una soluzione, poiché Ren del Fulmine iniziò ad attaccarlo e lui contraccambiò con tutta la sua forza; Cathy, vedendo ciò, senza neanche pensarci si alzò e fece per andare verso il cavaliere d’Atene per aiutarlo, anche se sapeva bene che non avrebbe mai potuto e anzi gli sarebbe stata solo d’intralcio… ma fatto un passo, vide improvvisamente apparire nuovamente il Crystal Wall che la divise da Mu: “Caitlyn, prendi tua madre e uscite dalla porta alle vostre spalle!” sentì nella sua mente la voce del cavaliere d’Atena.

La ragazza annuì, afferrò sua mamma per il braccio e, costringendola ad alzarsi, corse a perdifiato verso l’uscita che dava alla scalinata per la seconda casa.

Uscite, girarono il muro e si ritrovarono davanti al portone principale spalancato: udendo i rumori assordanti dei colpi lanciate e le urla che provenivano dall’interno, Cathy fissò lo sguardo verso l’interno con un’orribile sensazione di terrore e preoccupazione che le stringeva il cuore: il suo pensiero era sempre rivolto a lui, al suo Mu… non poteva, non doveva accadergli qualcosa, perché se fosse successo…

Ma questo non era il momento di fare simili pensieri: ora doveva mettere sua mamma al sicuro. Trovando la forza da questa intenzione, strinse il gomito di sua mamma e insieme scesero le scalinate per andare in cerca di un rifugio per la donna e di qualcuno che potesse andare ad aiutare Mu.

 

 

Ignorando le proteste di Evelyn che la supplicava di non andare, la giovane, dopo averla affidata alla protezione di una sacerdotessa guerriera, si mise a cercare un aiuto per il custode della prima casa in mezzo a tutti quegli uomini che continuavano a combattere senza tregua; fu allora che vide qualcosa che le raggelò il sangue nelle vene: vide il gruppo degli allievi più giovani minacciati da un cavaliere nemico che si avvicinava inesorabilmente.

Kiki tentava coraggiosamente, ma purtroppo inutilmente, di contrastarne gli attacchi, mentre quelli più piccoli urlavano dalla paura, nonostante Mydras cercasse di tranquillizzarli; l’uomo sogghignò macabro: - Siete solo un branco di sciocchi inutili ragazzini… pensi davvero, ragazzo, di potermi sconfiggere?!- ma non si accorse di qualcuno che da dietro gli si stava avvicinando in modo furtivo: Caitlyn infatti, sollevato un grosso pezzo di marmo, cercava di venirgli appresso il più silenziosamente possibile.

Non appena gli fu abbastanza vicino, con tutta la forza che aveva in corpo, lo colpì col masso alla testa protetta dall’elmo; l’uomo, bloccato dalla pesante armatura che doveva proteggerlo, rovinò a terra. Kiki ne approfittò e lo immobilizzò con la Crystal Net .

I ragazzi, sorpresi dall’avvento di Cathy, le si raggrupparono intorno, sollevati e spaventati: lei, accorgendosi che la rete non avrebbe trattenuto il nemico a lungo, esclamò: - Presto, dobbiamo trovarvi un posto più sicuro!- e, afferrando un bambino per il braccio, iniziò a correre rivolgendosi a Kiki e a Mydras: - Portiamoli alla campo degli allievi più piccoli, è più vicino!- . i due fecero un cenno d’assenso col capo e, sospingendoli, portarono tutti dove Cathy aveva indicato loro.

Non appena i ragazzi e i bambini furono messi al sicuro, la ragazza li affidò al fratello di Mu e all’allievo di Deathmask, e di nuovo si mise a cercare aiuto.

La battaglia continuava, tuttavia sembrava che si stesse volgendo a favore dei cavalieri di Atena.

Fu con enorme sollievo che la giovane intravide Aldebaran mentre metteva al tappeto il suo avversario con il suo attacco più potente: fece per andare da lui a chiedergli di aiutare Mu, quando si accorse che quest' ultimo stava combattendo sempre contro Ren del Fulmine a pochi metri di distanza da lei: in qualche modo, il cavaliere era riuscito a spostare il combattimento dalla prima Casa,o forse vi era stato costretto, questo lei non lo sapeva. Sapeva solo che si sentiva preda di due sentimenti contrastanti: il sollievo di vederlo ancora vivo e la paura che gli potesse sempre succedere qualcosa.

Ren del Fulmine, colpito dallo Stardust Revolution di Mu, cadde a terra in ginocchio, ansimando; Mu, continuando ad osservarlo con espressione vigile, disse: - Ormai hai perso, Ren del Fulmine; e anche i tuoi compagni stanno per essere vinti. Ti do la possibilità di ammettere la tua sconfitta e di andartene da qui con la vita salva! Non osare mai più tornare a minacciare il Santuario di Atena e tutti coloro che vi hanno protezione!-.

Il nemico sputò in terra e lo guardò con il massimo della rabbia e del disprezzo: -…Della tua magnanimità non so che farmene, cavaliere d’Atena…- sibilò. Poi, d’improvviso, sorrise così subdolamente e malignamente che Cathy non poté evitare di avvertire un brivido di rabbia percorrerle la spina dorsale. - … Comunque, non me ne andrò non prima di avervi lasciato qualche piccolo ricordo…- finì lui con un ghigno.

Mu, accorgendosi di lei e temendo che il cavaliere di Zeus intendesse colpirla, le fece prontamente scudo.

Ren si alzò e, ancora con quel terribile ghigno sul viso, stese un braccio verso il cielo e urlò folle: - VAI, O POTENTE FULMINE DI ZEUS, E COLPISCI!- .

Non appena un getto di cosmo potentissimo scaturì dalla sua mano, l’uomo sparì, seguito dagli altri nemici.

Caitlyn non riusciva a capire verso dove avesse diretto il colpo, e neanche i cavalieri che rimasero lì fermi, attenti a qualsiasi rumore.

… finché non si sentì nell’aria un forte grido: - IL CAMPO DEGLI ALLIEVI PIU’ GIOVANI STA BRUCIANDO!-.

A quelle parole, la ragazza impallidì e si sentì mancare: no, non poteva essere vero… là c’erano i ragazzi… lei li aveva fatti rifugiare là …

Ma si riprese prontamente non appena vide i cavalieri d’oro muoversi e li seguì: giunti lì, videro il campo completamente coperto dalle fiamme: alberi che bruciavano, il fumo nero che saliva aleggiava nell’aria togliendo loro il respiro.

Ma non fu tutto questo a preoccuparli, perché sentirono le urla disperate dei bambini che provenivano dall’edificio al centro del campo adibito agli alloggi dei più piccoli.

Subito tutti cercarono di spegnere le fiamme: i cavalieri d’oro con i loro mantelli, quelli di bronzo e le ancelle accorsero lì con secchi d’acqua; Cathy afferrò uno di essi e corse a gettarlo alla base del fuoco, poi prese la sua mantellina e iniziò a sbatterla convulsamente sulle fiamme che si alzavano inesorabili. Era talmente presa da ciò che faceva che intravide appena sua mamma che anche lei cercava di dare una mano.

Improvvisamente, udì il cavaliere del Toro urlare con la sua voce potente: -Ragazzi! Ragazzi, state tutti bene?!-

-Stiamo bene!- proruppe la voce di Kiki dall’interno dell’edificio tra colpi di tosse. – Sto cercando di tenere il fuoco lontano da noi con il Crystal Wall, ma temo che non resisterò a lungo!-.

- Non preoccuparti, stiamo venendo a salvarvi! Resisti, Kiki- urlò di risposta Aldebaran continuando nel suo tentativo di spegnere le fiammate.

Ma il fuoco non si decideva a estinguersi, anzi sembrava che più aumentavano i tentativi di spegnerlo, più esso pareva farsi più alto e più potente.

- Questo non è un fuoco normale!- disse Shaka alle spalle di Caitlyn, la quale si voltò verso di lui stupita, non accortasi prima della sua presenza.-… E’ un fuoco fatto di un cosmo potentissimo!-.

- Allora qualcuno deve cercare di entrare lì dentro a portare in salvo gli allievi, mentre noi cerchiamo di estinguerlo con i nostri cosmi!- urlò Milo tossendo.

- Andrò io!- esclamò Cathy decisa come non mai. – Non dire sciocchezze, ragazzina!- gridò Deathmask, ma lei non lo ascoltò neanche: - Andrò io!- ripeté. – Sono di statura più piccola e di corporatura più magra di voi… posso farcela… e poi… devo farlo…- .

- Non pensarci neanche, tesoro!- esclamò Evelyn terrorizzata. – E’ troppo pericoloso!-, ma sua figlia non le diede retta, si limitò solo a guardare Mu negli occhi, come per chiedergli il permesso.

Si fissarono per un secondo, che sembrò durare un’eternità: neanche lui era d’accordo che lei andasse, ma capì il motivo per cui lei voleva salvare i bambini e che, purtroppo, quella era l’unica soluzione. Con un sospiro, il cavaliere d’Ariete fece un cenno di assenso: - Molto bene: mentre Caitlyn va a liberare i ragazzi, noi cercheremo di estinguere le fiamme con i nostri cosmi. Va’, Caitlyn!-.

La ragazza annuì e, sparita ogni traccia di paura dentro di lei, si precipitò alla porta di legno che veniva divorata dal fuoco: con un calcio l’apri e, sentendo le urla di sua madre dietro di lei che la pregavano di non farlo, si accinse ad entrare.

Tutto intorno a lei era coperto dal fuoco: le fiamme la circondavano e lei si protesse il viso con le braccia, mentre il fumo che l’avvolgeva le bruciava il respiro nei polmoni. Tossendo e andando a tentoni, gridò: - Ragazzi, sono io, Caitlyn! Dove siete ?!-. -Quaggiù…!- sentì la voce di Kiki urlare, nonostante la tosse e i rantoli, alla sua sinistra. Con gli occhi semichiusi e il braccio davanti alla bocca e al naso, la giovane si diresse verso la voce del ragazzino.

Dopo pochi minuti, vide tra alcune travi in fiamme cadute il gruppo dei bambini che si stringevano tra loro spaventati e piangenti con Kiki che in piedi si sforzava di mantenere salda la barriera dorata, ma cominciava a perdere le forze.

Allora ella accorse e con tutte le sue forze, tentò di spostare le travi che impedivano la fuga e che insieme alle fiammate li teneva prigionieri: - Kiki, non appena avrò spostato l’ultima trave, fa scomparire la barriera dorata!- gridò, e vedendo il cenno di assenso del ragazzo, riuscì a spostare il primo lungo pezzo di legno.

Spostato l’ultimo con grande fatica, esclamò: - ORA, KIKI!!-. Il ragazzo prontamente fece sparire il Crystal Wall e, stremato, fece per cadere a terra, ma venne sorretto da Mydras. Caitlyn si avvicinò a loro: - Mydras, porta Kiki fuori di qui!- e poi si rivolse agli altri: - State tranquilli…- si interruppe a causa di un colpo di tosse. –Andrà tutto bene!... muovetevi in fila per uno e mi raccomando trattenete il respiro e proteggetevi il naso e la bocca col braccio!-.

I ragazzi fecero subito come aveva detto loro e, preceduti da Mydras che teneva saldo Kiki, accorsero all’uscita, nonostante continui pezzi di legno e di marmo cadevano giù a contrastarli

Caitlyn ebbe l’accortezza di mettersi di lato vicino alla porta per contarli tutti: con suo grande orrore, scoprì che ne mancava uno. Fece per tornare indietro a cercarlo, ma si fermò quando vide l’allievo di Deathmask deciso a venire con lei: - No, Mydras, resta là fuori… - gli ordinò perentoria e si girò indietro.

Con le fiamme e il fumo che le impedivano di vedere e con la voce ormai ridotta a un rantolo, continuava a correre, ad andare a tentoni e ad urlare: - Dove sei?! Dove sei, piccolo?!-.

Finché non sentì una debole vocina mormorare: - …Sono qui…-. La ragazza si voltò e vide un bambino riverso a terra, con una gamba schiacciata da una trave di legno.

Accorsogli vicino, esclamò: - Tranquillo, sono qui, andrà tutto bene. La tua gamba è rotta?- . – Temo di si. Mi fa tanto male.- rispose lui. Poi scoppiò a piangere: - Ho tanta paura…-.

Anch’io ho paura, ma di non riuscire a salvarti”, pensò lei, ma respinse quel pensiero e con tutta la forza che aveva tentò in tutti i modi di sollevare la trave che gravava sulla gamba del bambino, ma con orrore vide che essa era tenuta bloccata da del marmo.

Allora si inginocchiò e, afferratolo per le braccia, cercò di trascinarlo verso di sé: niente da fare, era impossibile spostarlo da lì.

Il bambino continuava a piangere e implorarla di non lasciarlo, lei sorrise per rassicurarlo: - Andrà tutto bene… usciremo da qui… te lo prometto.- gli disse dolcemente, anche se non sapeva come fare.

Urlando, strepitando, tentò in tutti i modi di muoverlo da lì: tuttavia cominciò a sentirsi molto debole… il fumo la soffocava, le fiamme erano inesorabili… credeva che ormai fosse giunta la loro fine.

Fu allora che provò una sensazione nuova ma allo stesso tempo conosciuta. Una sensazione di forza, di potenza… e una grande energia nascere dentro di sé… la stessa energia che aveva percepito quando aveva cercato di salvare quel bambino dall’incidente a Nuova Luxor. Comprese in quell’instante che quella doveva essere l’energia cosmica di cui parlavano sempre i cavalieri di Atena…

Questa energia straordinaria… allora anch’io possiedo una specie di ‘cosmo’…” pensò, mentre sentiva nella sua mente quel ritornello che le riempiva le orecchie e che le turbava i sogni… “…se è così, voglio usarlo per proteggere questo bambino…TI PREGO, “COSMO” O QUALUNQUE COSA TU SIA … AIUTAMI A SALVARLO!!” urlò nella sua mente… poi, tutto divenne oscuro intorno a lei…

In quel momento, una grande energia si sprigionò dall’edificio, seguita da una luce così forte che i cavalieri dovettero fermarsi e coprirsi il viso con le braccia. – CHE DIAMINE STA SUCCEDENDO?!?- urlò il cavaliere di Pegaso.

Ma nessuno gli rispose, perché ad un tratto qualcosa apparve in mezzo a tutta quella luce sfolgorante: videro un bambino abbracciato a qualcosa, o a qualcuno… assomigliava ad una donna, ma non era una creatura umana: aveva un peplo e i capelli completamente bianchi, quest’ultimi con riflessi argentei e una tiara dorata a cingerle il capo. Quella creatura teneva stretta a sé quel ragazzino, come se ne valesse della sua stessa esistenza.

Evelyn trattenne il fiato e persino Mu ammutolì… si diceva che non era possibile, ma quell’ essere aveva i lineamenti di Caitlyn, ma era come se non fosse veramente lei

Fu solo un attimo: di colpo, le fiamme scomparvero e la cenere si alzava e trasportata dal vento si gettava su di loro, che rimasero impietriti a guardare il quadretto.

Il silenzio venne interrotto dall’urlo terrorizzato del bambino che si scostò dalle braccia di lei e scappò via zoppicando.

Caitlyn lo guardò andar via ammutolita: - … M-Ma cosa è succ…- non riuscì a continuare perché si sentì all’improvviso molto debole, come svuotata di ogni forza.

La vista le si appannò e cadde riversa al suolo, svenuta.

 

 

“E’ apparsa, sorelle!”

“Si: la nostra creatura è apparsa. Ma poiché la ragazza ha accettato il suo potere per salvare la vita di quel bambino, si è di nuovo sopita dentro di lei…

 

“Non disperatevi, sorelle… il tempo della vendetta si avvicina…”

 

 

CAPITOLO MODIFICATO

 

** una precisazione: Ren del Fulmine sarebbe il personaggio Lion del Fulmine apparso nel capitolo 15 della mia fan fiction: “una fine imminente”. Ho deciso di cambiare il nome perché la mia carissima amica e assidua lettrice Aries_no_Nike mi ha fatto notare che Lion del Fulmine aveva troppe assomiglianze con Aiolia del Leone.

Con questo, scusate la confusione e faccio un ringraziamento speciale ad Aries_no_Nike che mi ha fatto notare l’errore, e che soprattutto mi ha suggerito il nome ^^

 

Ad Aries_no_Nike: perdono, perdono!!! Non volevo farti arrabbiare!! Volevo farti una sorpresina, spero che ti sia gradita, tesoro xD!! Comunque io tutto bene e tu ?

Bando alle ciance: per quanto riguarda la biblioteca del Santuario, in effetti anche quella del mio paese fa pena al confronto! Però c’è il vantaggio che puoi tenerti i libri quanto vuoi xD!! Sinceramente anche io avevo pensato di aggiungere scena che hai descritto tra Cathy e Mu, ma poi ho pensato che sarebbe stato troppo OOC!! Peccato T_T! mi fa piacere che vedere Mu comportarsi così con la piccola Caitlyn ti dia fastidio e lo da anche a me, ma non preoccuparti, non sarà per molto ;) !!

Già gia, ci starebbe troppo bene il nostro Aldebaran con una fidanzatina che si coccolano e si amino J ahahah è vero sarebbe un ottimo cuoco e un ottimo fidanzato e io so già quale ragazza dargli nella mia storia, ma non te lo dico, è un segreto J!!

Un bacione grossissimo e ti adoro anch’io!! A presto su fb !!

 

A Moncheri: ciao! Anche se ti ho già risposto tramite efp, ti ringrazio ancora per i bellissimi complimenti e spero che questo capitolo ti entusiasmi J! Un bacio e a presto, Cricotton^^

 

 

  
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