Cronache di Guerra
Il regno di Denara era completamente diverso da quello di Coppe, tanto che la guerra era finita in parità. Il giorno della fine, ricordato per gli orrori e per i miracoli nello stesso campo di guerra, fu lutto totale per ognuno dei partecipanti. Da un regno, erano morti il re, la regina sua moglie e il fante; dall'altro una regina, un fante e un cavaliere. L'unico di famiglia reale sopravvissuto fu il re Hiroto “mostro” Kiyama.
Tratto dal libro “Cronache di Guerra”
Scontro tra Carte
Prima Battaglia
Respiri piano, dolce fanciulla, sentendo nell'aria l'odore della tua stessa paura.
Ti avvicini, mia dolce regina, alla porta del palazzo che rimane chiusa da giorni.
Devi agire in fretta, ricordi mia dolce lady? Non hai più tanto tempo, il Vaso non aspetta.
Il regno è maledetto e chi entra, non esce se non fa in fretta, lo sai?.
Sfili velocemente uno dei tuoi pugnali, colpendo la serratura con forza, la potenza di una bestia.
La porta viene scardinata e si apre uno spiraglio, grande abbastanza per farti entrare.
Troppo facile, lo sai e te ne sei accorta; il mio nemico è anche il tuo, mia dolce eroina.
Avanzi in fretta, non guardando coloro che ti osservano; la sala del trono è proprio là, veloce!.
Riesci ad entrare, vedi per un secondo la macchia rossa ancora non pulita ma qualcosa ti attacca.
Una lama ti sfiora, mentre schivi il colpo con grazia quasi felina.
Cosa ti avevo detto, mia lady? Io avevo ragione, io so già tutto.
Afferri la tua spada, quella che hai da quando sei entrata nell'esercito; la sua spada preferita.
Vi studiate, senza muovervi; questa è la vera calma prima delle tempesta.
Poi, iniziate lo scontro; semplici colpi sferrati con una violenza assurda.
I colpi vi hanno già messi fuori gioco, però; si vede dai vostri sguardi e dal vostro respiro.
Le tue gambe, mia eroina, sono grondanti di sangue; la sua faccia è piena di graffi.
L'ultimo colpo sarà il peggiore, lo sai? Bene, buona fortuna.
Vi lanciate uno contro l'altro, in quella danza macabra che ottiene solo altro sangue, ballando.
Le vostre lame si baciano, mulinano in avanti e indietro, tornano a baciarsi.
Poi, improvvisamente, cadete entrambi per terra.
Il pavimento s'intinge di nuovo sangue: la terra reclama il suo pagamento.
Ma nell'ombra qualcuno si alza, un corpo femminile si muove con fatica.
Complimenti, mia Furia Blu, hai vinto la nostra battaglia; manca ancora la guerra.
Ci sono ancora Brama e Crudeltà da uccidere, ricordi? Si? Bene, buona fortuna, mia lady.