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Autore: Fiamma Erin Gaunt    08/09/2012    1 recensioni
Dal cap 23:
- La magia non servirà, ragazzo, sta morendo – decretò Artemisia, la voce melodiosa che contrastava in modo stridente con la gravità della sua affermazione.
- Cosa?! No, non sta morendo – replicò Tom, mentre continuava imperterrito a mormorare incantesimi.
Nel frattempo il resto degli invitati aveva smesso di dimenarsi a tempo di musica e assisteva alla scena con aria preoccupata.
- Fate uscire tutti – ordinò Artemisia, rivolgendosi ad Alaric e Adrian che sembravano essere gli unici abbastanza lucidi per obbedirle.
- Che le succede? – esclamò Letitia, gli occhi castani colmi di lacrime e la voce incrinata dalla paura.
- Il suo corpo sta rigettando il veleno dell’ incubo, o si trasforma o morirà – decretò con tono grave Sinister, mentre accarezzava leggermente la fronte della ragazza.
- Cosa aspetti, allora, fallo! – esclamò Tom, mentre osservava il respiro di Kyra farsi sempre più stentato.
- Se lo faccio la Kyra che conoscete non esisterà più, sarà una creatura spietata e assetata di sangue, vittima dei suoi istinti, siete disposti ad accettare una cosa simile? – interloquì.
Tom annuì con aria decisa, mentre Letitia si asciugava le lacrime e mormorava – Tutto, purchè continui a vivere –
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Cap 9















- Kyra,non è cercando di affogarti nella doccia che risolverai i tuoi problemi- esclamò Letitia bussando ripetutamente contro la porta del bagno;la sua amica,che avrebbe assassinato brutalmente se non si fosse decisa a lasciarle la doccia entro dieci minuti,era infatti chiusa lì dentro da una mezz'ora abbondante e,come annunciava il vapore che fuoriusciva dal bagno,stava dando fondo alla loro scorta di acqua calda.

-Kiky questo è l'ultimo avvertimento,esci o faccio saltare la porta- esclamò e,tanto per dare credito alla minaccia,estrasse la bacchetta dalla tasca dei jeans.

-Ok,ok,sto uscendo...sto uscendo!- replicò la Nott avvolgendosi nel suo candido accappatoio e affiorando dal vapore.

-Alla buon'ora-sospirò Letitia lasciando cadere la divisa sul letto ed infilandosi in bagno. Era appena entrata nella doccia quando Kyra la chiamò dalla camera da letto.

-Letty,secondo te,è meglio il maglione di chachemire rosso o quello verde con la gonna nera che abbiamo preso da Madama McClan il mese scorso?-

-Verde,il rosso fa troppo natalizio- le gridò in risposta la Reynolds.

-Ok...e Letty?-

-Sì?-esclamò esasperata,sembrava proprio che non le fosse concesso il privilegio di godersi una doccia in santa pace.

-Capelli sciolti o legati?-

-Sciolti-

-Ok...e Letty,lo sai che ti voglio bene,vero?-

-Anche io ma,se non mi lasci finire la doccia in santa pace,credo proprio che sarò costretta a strangolarti- replicò con tono minaccioso.

Kyra scoppiò a ridere e decise di lasciar perdere l'amica e inziare a darsi da fare con il look. Venti minuti più tardi stava ammirando il suo riflesso,nel grande specchio a figura intera che avevano sistemato accanto all'armadio,e aveva appellato il rossetto rosso fuoco che era finito nei meandri della sua borsa. Si diede un'ultima occhiata e considerò che non poteva fare niente più di quanto avesse già fatto.

-Bè,io vado- annunciò ad una Letitia alle prese con i capelli resi ricci dall'umidità della doccia.

-In bocca al lupo Kiky,ci vediamo a cena- replicò rivolgendole il migliore dei suoi sorrisi incoraggianti.

Kyra si chiuse alle spalle la porta del dormitorio e scese con aria circospetta verso la Sala Comune. Diede una rapida occhiata in giro cercando di mettere a fuoco anche negli angoli più bui.

-Tranquilla,Tom non c'è - le sussurrò la voce familiare di Avery.

La Nott sobbalzò spaventata e scoccò un'occhiataccia al Serpeverde che sorrideva divertito.

-Cosa ti fa pensare che stessi cercando Tom?- replicò decisa a comportarsi come al solito.

-Il fatto che tu lo abbia appena chiamato Tom- replicò ghignando Alaric.

-Ti odio Avery,lo sai vero?- gli fece notare ironica.

-Come sei crudele Nott-

-Che c'è,ti ho spezzato il cuore?- scherzò la ragazza punzecchiandolo su un fianco.

-No,quello può farlo solo la tua affascinante amica- assicurò il moro e,Kyra poteva giurarlo,l' irriverente Alaric Avery era arrossito.

-Trattala bene o ti strappo il cuore e te lo faccio mangiare- lo minacciò con espressione mortalmente seria.

-Tranquilla,sarò un perfetto gentiluomo. Comunque vale anche per te,non strapazzarmi troppo Tom-

-Sempre ammesso che non sia lui a strapazzare me- replicò Kyra incupendosi tutto d'un tratto.

-E questa dovrebbe essere la dura Kyra Nott?Non ti starai mica rammollendo?!- la provocò Avery.

-Mai nella vita- replicò la ragazza prima di attraversare la Sala con aria determinata e sbucare nel corridoio dei sotterranei che l'avrebbe portata alla rampa di scale che conduceva al piano superiore.

Era appena arrivata nell'atrio della scuola quando Casimir le apparve davanti,circondato come al solito dal suo gruppo di amici e compagni di squadra.

-Ehi piccola- la salutò,avvicinandosi per scoccarle un bacio,Kyra voltò leggermente la testa offrendogli la guancia.

Casimir la guardò con aria perplessa mentre il resto dei Corvonero sembrava star cercando un modo per lasciare i due da soli.

-Ragazzi,vi dispiace se vi rubo Casimir per qualche minuto?- intervenne Kyra e,dopo aver ricevuto una serie di sorrisi comprensivi e quant'altro,prese per mano Crouch e lo condusse verso il parco.

-Che succede?-le chiese immediatamente il ragazzo,di cui tutto si poteva dire tranne che fosse un ingenuo o uno stupido.

-Io...credo che sia meglio finirla qui,tra di noi intendo-

-Il motivo?-

-Non ne sono certa neanche io ma...non provo più,per te,quello che provavo all'inizio-

-Centra Riddle vero?- le chiese bruscamente il ragazzo.

-Bè..ecco...-

-Non provare a negarlo,ho visto come vi guardavate quando ci ha beccato oggi pomeriggio. Sembrava che ti avesse trovata con il tuo amante,il che è ridicolo visto che il tuo ragazzo sono io e non lui- commentò con tono rabbioso.

-Bè,in realtà ora come ora non lo è nessuno dei due-gli fece notare Kyra,leggermente infastidita per l'aggressività del Corvonero.

-Mi stai lasciando sul serio?Per Riddle?-esclamò incredulo.

-Sì...cioè no,non centra Tom con il fatto che non provo più nulla per te-

-Ah,bene,fino ad oggi pomeriggio tutto andava a meraviglia,ci siamo praticamente saltati addosso in un corridoio e ora Riddle,lo stesso ragazzo che fino a questa mattina dicevi di odiare e che hai schiantato solo due settimane fa,è diventato improvvisamente l'oggetto dei tuoi desideri?Complimenti Kyra,hai le idee veramente molto chiare- commentò ironico.

-Non mi aspetto che tu capisca Casimir,non pretendereri mai questo da te. Posso capire che per te sia incomprensibile e che tu sia arrabbiato,ma questa è la mia scelta-

-Arrabbiato?Io sono ben oltre la rabbia Kyra,io sono incazzato nero.Pensavi davvero che avrei accettato la tua decisione così,senza fare una piega?-

-No,o forse sì...andiamo Casimir,lo sapevi anche tu che tra noi due non ci sarebbe mai potuto essere altro che attrazione fisica- provò a farlo ragionare la Nott.

-Ti sbagli Kyra,forse per te era solo attrazione fisica,ma non per me...non per me,cazzo!- esclamò colpendo con un pugno il muro.

Kyra lo fissò con aria incredula,non aveva mai pensato al fatto che,dietro al modo di fare di Casimir,ci potesse essere del vero affetto,figurarsi dell'amore.

-Mi dispiace Casimir,credimi,più di quanto riesca a dire a parole- mormorò poggiando una mano sul braccio muscoloso del ragazzo.

Il Corvonero incastonò gli occhi azzurri,lucidi per le lacrime represse a stento e per la rabbia,in quelli neri come tizzoni della Serpeverde ed emise un profondo sospiro.

-Se hai deciso così non posso farci nulla,non posso certo obbligarti ad amarmi,ma una cosa devo dirtela: se Riddle dovesse essere tanto stupido da non volerti,bè sappi che io sarò qui. -

-Meriti di meglio di me,lo sai vero?- replicò Kyra abbracciandolo.

-Lo so,ma non è colpa mia se sono così masochista- scherzò Casimir ricambiando l'abbraccio.

-Devo andare ora...ma,Casimir,voglio che tu sappia che ci tengo a te,sul serio-

-Lo so- assicurò il ragazzo baciandole la fronte e liberandola dalla sua stretta.

 

 

 

 

















  
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