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Autore: Giuly n    25/03/2007    1 recensioni
PROLOGO:
"C'è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore che si attacca volentieri ..."
-Fra una sera che non muore e una notte da scartare come un pacco di natale..-
"C'è un principio d'ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti.."
-E trovarli già svelati e a parlare ero io sono io che li ho prestati.."
"Quante cose che non sai di me quante cose che non puoi sapere quante cose da portare nel viaggio insieme.."
-ISABELLA!!-
-C'è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore che mi voglio meritare..-
-ISABELLA!!-
-SI MAMMA ARRIVO!!!-
"IL MIO SOGNO ED IO!" La storia di una ragazza e il suo sogno...riuscirà a realizzarlo? Il tutto mischiato con una appassionata storia da amore, amicizie, nemici e tante, tante emozioni!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP.3

Le palpebre pesanti le nascondevano gli occhi grigi, quasi argentei e biondi capelli ribelli le incorniciavano il viso.

L'osservavo muta, il sorriso tiepido e gli occhi brillanti di luce propria, mentre la cullava il cinguettar dolce e pochi raggi solari ci radiavano i volti.

Dallo stereo, le note di "E.." si michiarono alla dolce melodia della natura, mi unii alla voce di Vasco.

"E... Vuoi da bere Vieni qui Tu per me Te lo dico sottovoce Amo te Come non ho fatto in fondo con nessuna resta qui un secondo"

-E... se hai bisogno e non mi trovi cercami in un sogno amo te quella che non chiede mai non se la prende se poi non l'ascolto-

"E... uo... e.... sei un piccolo fiore per me e l'odore che hai mi ricorda qualcosa va bè... non sono fedele mai forse lo so"

-E... quando sento il tuo piacere che si muove lento ho un brivido tutte le volte che il tuo cuore batte con il mio poi nasce il sole...-

"E... uo... e.... ho un pensiero che parla di te tutto muore ma tu sei la cosa più cara che ho e se mordo una fragola mordo anche te"

-Buongiorno-mi sorprese la voce della biondina.

-...Buongiorno-corrisposi dopo attimi composti solo di musica.

-che CD è?-cominciò lei.

-Radio 105-l'informai io non curante.

Per lungo tempo lasciammo che solo la musica si udisse,poi...-..grazie-distolsi lo sguardo dalle mie pantofole sorpresa, poi sorrisi comprensiva.

-ma figurati...-

-penserai che sia stupida...-assunsi un espressione incuriosita cercando di capire a che cosa si riferisse l'amica-Michael non mi piaceva più, anzi volevo lasciarlo quella sera appunto...-si fermò qualche secondo-per Leo-ammise infine.

Non potei non sorridere-ma figurati...-ripetei -gli volevi bene, anche se solo come amico e ti sei sentita tradita...- aspettai che le mie parole avessero effeto-...ora puoi concentrarti su Leo!-mi sorrise felice.

-Lo aveva capito...-indugiò vedendo la mia espressione vacua-Micheal lo aveva capito che mi piaceva Leo...-

-altrimenti non ti avrebbe mai tradita...-la incoraggiai.

-forse...o forse no...ma non importa adesso..non più almeno-rimasi in silenzio, non c'era nulla da dire-che facciamo?-

-che ne dici di andare in centro?-

-ottima idea! Ho visto delle cose proprio carine!-

 

-Mi raccomando fate le brave!-la solita frase materna.

-certo mamma, quando mai non le facciamo?!-la rassicurai con la mia solita frase.

-Tieni sono 100€-

-100€?! quando mai mi dai 100€?!-

-se non li vuoi...-prima che terminasse la frase glieli presi dalla mano-ecco...hai lavorato bene in questi ultimi giorni-

-grazie mamma! Ciao-le scoccai un bacio e uscii dall'auto

-ciao Raf e ancora grazie!-

-oh nulla...ciao!-La domenica mattina, come il pomeriggio, il centro era molto affollato, noi ci diressimo subito verso il nostro centro commerciale preferito, dove trovammo un gran caus, maggiore perfino del solito.

-ma che succede?-mi chiese Gwen.

-non lo sò...-urlai per risposta, mille (ma che dico miglioni!)di ragazze urlavano isteriche.Dopo 20 minuti riuscimmo ad arrivare davanti alla porta del centro commerciale, dove era postato un enorme bodygard. Io e Gwen entrammo disinvolta o almeno così credemmo perchè ci ritrovammo nella folla urlante.

-ehy! Scusa ma chi sei tu per non farmi entrare nel mio centrocommerciale?!-sbuffai inbufalita. Lui mi guardò duro.

-si certo...lo sò che volete solo vedere Sumpter-

-chi?!-ripetemmo io e Gwen in coro.

-Jeremy Sumpter...non fate finta di non conoscerlo-io e Gwen rimanemmo sorprese, certo sapevo chi era ma non me ne fregava un ficco secco; gli puntai adosso il mio sguardo assassino, sembrò per un momento spaventato.

-non m'interessase Jeremy quel che è, stà li dentro! Se io non posso entrare lui deve uscire! O chiamerò la direttrice che è un amica di famiglia-minacciai prendendo in mano il cellulare.

-si certo-L'eco urlante delle ragazze sembrava essere sparito per me, mentre la rabbia saliva, strinsi i pugni cercando di calmarmi,poi composi il numero della mia adorata zietta.

-ciao zai, mi spieghi perchè questo energumeno quì fuori non mi fa entrare?! Se non lo fa ti giuro che lo prendo a calci!-

-calmati Bella! Capisco la tua rabbia, manderò subito Sara per farvi entrare-

Senza dire altro salutai, poi rivolsi un sorriso perfido al bodygard

-thiè brutto scimione!-lo ammonii facendo ricorso a tutta la mia infantibilità. Non ci volle molto che Sara, mia cugina, arrivasse a sottrarci dalla folla imbestialita.

Il centrocommerciale era stranamente tranquillo diversamente dal solito, nell'area, notai, circolavano solo adulti.

-Al diavolo stò Jeremy Sumpter, non capisco perchè ci proibiscano di entrare se lui decide di venire, poteva comprarsi un centrocommerciale solo per sè stesso no?!-

-E' stata la mamma a decidere di fermare tutte le ragazze, per evitare troppo caus-la mia collera si placò solo dopo 30 minuti di imprecazioni contro Jeremy Sumpter.

-Gwen? Come mi stà questa maglia?-

-molto bene!-mi rispose osservando la magliettina che indossavo-e io?come stò?-aveva addosso un bellissimo vestito da sera, nero e di seta, che risaltava i suoi occhi argentei.

Sorrisi-stupendamente!-dopo aver osservato oltre altri 100 capi diversi chiesi-che dici di questi jeans abbinati a questa maglia per il tuo compleanno?-

-mm...si! ottimo...e magari lo abbini a quella falpa nra che hai...e alle munich-

-direi che allora sono apposto-Io acquistai tre maglietta, un paio di jeans e diversa biancheria, mentre Gwen il vestito da sera, un paio di scarpe e due maglie, quando ci fummo fermate al bar. Non c'era nemmeno un ragazzo, il che rivelava il giro tra negozzi monotono.

-magari incontriamo quel Sumpter...-disse Gwen memtre si gustava il suo frappè.

-spero proprio di no! Quello lì mi ha già reso la vita impossibile oggi senza vederlo...-dissi sprezzante, detto questo addentai la mia brioche alla crema-no grazie!-

La mattinata passò così, tra risate compere e chiacchiere senza mai, però, incontrare questo Sumpter.

Stavo cercando Gwen, che era misteriosamente scomparsa quando mi scontrai contro una figura assai curiosa, un uomo di circa trent'anni, con abiti firmati e un fascino tutto suo.

-oddio mi scusi!-dissi dispiaciuta mentre raccoglievo il suo block, rimasi sopresa nel trovarci schizzi di vestiti e acconciature-wow...stupendi!-

-solo schizzi..-rispose sottraendomi dalle mani il suo block-io sono Georg Spenser piacere-

-Isabella...Isabella Sanders-sorrisi-lei è una specie di stilista?-osai chiedere.

-stilista, acconciatore, manager, produttore e regista per precisione-lo guardai sbalordita, lui mi sorrise di ricambio.

-BELLAAA!!!-prima potessi fare qualunque cosa Gwen mi era saltata addosso.

  
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