Note introduttive:
Scusate se posto il cpaitolo solo adesso, è che...
Beh, lunga storia.
Coooooomunque...
La frasi in corsivo sono ricordi.
Per chi non lo sapessi, quello a parlare sono i cugini di Ferb, che compaiono in "My fair goalie".
Non mi sono inventata il fatto che lo trattino male, loro lo accusano davvero di aver perso tutte le sue caratteristiche inglesi da quando si è trasferito in America.
Quello che gli accade, però, è inventato.
Mi dispiace, ma quelli mi stavano proprio sulle palle.
E io sono una ragazza!
(No, questa era pessima. Molto pessima.)
Nell'episodio americano usano il termine "British", ma siccome Britannico suonava bene ho preferito scrivere Inglese.
Buona lettura, e grazie a tutti quelli che hanno recensito.
Dead silence
Am i Beautifull?
Io detesto le urla, le urla sono brutte.
E' da quando sono piccolo che tutti non fanno altro che urlare, e alzare la voce, e parlare l'uno sopra all'altro nel disperato tentativo di farsi ascoltare.
A me queste cose non piacciono, quindi sto sempre in silenzio.
Eliza dice che se aprissi bocca direi solo cavolate, quindi sto zitto.
E tu ti definisci Inglese?! Ma fammi il piacere!
A volte mi sento in colpa, perchè anche se lei e i miei cugini dicono che dovrei stare zitto, a volte parlo.
Dico qualche frase di tanto in tanto, e mi è capitato che mi elogiassero.
Ma io lo so che ho sbagliato.
Loro dicono così solo per farmi riflettere.
Sei un disonore.
E' per questo che ultimamente mi sento così... lisergico.
Loro non mi parlano da quando qualcuno ha ucciso la signorina dai bellissimi capelli color Vanessa.
Mi piacciono i capelli della signorina, ne ho un po' sotto al letto.
Ma un giorno avrò anche quelli di quell'angelo oscuro.
Però adesso che loro non mi parlano mi sento solo.
Forse è per questo che sono stato tutto il giorno a letto, e fissare il soffitto.
Mi piace il soffitto.
Phineas è preoccupato, mamma e papà discutono di me.
"Ferb, è pronta la cena!"
Non ho fame, però se gli parlo farò una cosa sbagliata.
Crepa Ferb.
Così continuo a fissare il soffitto.
*
Candace è appena entrata nella mia camera.
Non so quanto tempo sia passato, ma non mi sento bene.
Fai schifo!
Vi prego...
"Ferb, ascolta..."
Sarebbe meglio che tu non fossi mai nato!
"Lo so che i recenti eventi ti hanno turbato..."
Hey cugini, vi va di giocare?
"Mi rendo conto che gli volessi bene..."
Vediamo chi sopravvive.
"...ma anche se sono tutti morti, dovresti guardare avanti."
Ferb tiene in mano il coltello con cui ha messo a tacere la signorina dai capelli bellissimi.
Quella donna sembrava imitare la bellezza di Vanessa, non meritava di vivere.
E tutti corrono, e urlano, e cadono, e muoiono.
Anche tu sei sconvolto, qualcuno li ha massacrati tutti e cinque.
"Ferb, ci sei?!"
"Ferb! Mamma! Papà! Aiuto!"
Le sirene suonano in lontananza.
E tutto di fa nero.
Tutto, ma non quello.
Urla.
L'acqua era bollente, aveva deturpato il bellissimo volto della cugina.
Non sarebbero bastati i suoi modi eleganti, niente avrebbe potuto rimediare a quel disastro.
"Ferb, secondo te sono ancora bella?"
Sua cugina soffriva tanto.
"Ferb, non sto bene."
E lui avrebbe voluto aiutarla.
"Ferb, le senti anche tu le voci?"
L'altro giorno mi sono vestito di nero, non mi piace il nero.