CAPITOLO 9
Primo venerdì 7 giorni alla scadenza,
stanza di Franky
Kaya scese dalla macchina. Controllò il
nome dell’albergo ed entrò.
Neanche a dirlo, Jango aveva cantato
come un canarino non appena aveva minacciatori far espatriare la moglie e i
figli. Era stato crudele da parte sua, ma aveva ottenuto ciò che desiderava.
Si diresse verso la lussuosa reception
“Vorrei sapere il numero della camera del signor Blake”
L’addetto la guardò stupita “Mi dispiace
signora ma non posso..”
Lo interruppe mostrandogli il
distintivo.
“Un attimo solo” le diede le spalle e
iniziò a cercare quel nome nel computer.
Si guardò attorno, quello era l’albergo
più costoso e lussuoso della città. L’arredamento era in vecchio stile inglese
coloniale, talmente esagerato che le faceva venire il mal di stomaco. In quanto
a gusti alberghieri, i ladri non se ne intendevano molto.
“La stanza è la numero 269, al secondo
piano”
Si girò verso il ragazzo “Grazie”
Si diresse verso le scale e salì
velocemente. Seguì le indicazioni che la mandavano a destra e si ritrovò
davanti alla stanza.
Il suo stomaco si contorse agitato. Dopo
più di tre anni l’avrebbe rivisto.
Scosse la testa. Lui era un ladro, lei
una poliziotta e anche se probabilmente era ancora innamorata di lui, non
c’erano possibilità di stare insieme.
Fece un respiro profondo e bussò alla
porta “Servizio in camera”
La porta si aprì e si ritrovò davanti un
uomo con i capelli verdi.
Lo osservò attentamente cercando di
ricordarsi ogni suo dettaglio per poterlo descrivere ai disegnatori della
polizia.
Lui sgranò gli occhi e le chiuse la
porta in faccia.
Sorrise divertita, evidentemente lui la
conosceva.
Bussò di nuovo “Sentite sto solo
cercando Usop, non ho intenzione di arrestarvi”
Non per il momento almeno.
Sentì qualche rumore e qualche voce
borbottare, poi la porta si riaprì.
Vuoto allo stomaco “Ciao Usop”
“Kaya”
Lo guardò negli occhi “Mi fai entrare?”
Lui si fece da parte e la lasciò
entrare.
Si guardò intorno, cercando qualche
indizio per capire cosa stessero architettando.
“Cosa sei venuta a fare?”
Si girò verso quella voce sconosciuta e
vide di nuovo l’uomo con i capelli verdi “Ad avvisarvi”
“Riguardo a cosa?”
Si avvicinò al tavolino al centro della
stanza colmo di carte, un foglio attirò la sua attenzione. Lo prese.
Sorrise “Il Gold special, così imparo a
tenere la bocca chiusa, giusto Usop?” lo guardò.
Il suo compagno gli lanciò
un’occhiataccia. Beh non aveva tutti i torti, usare una tecnica di cui lei gli
aveva parlato non era stata una mossa molto intelligente.
Usop abbassò la testa ma non disse
nulla.
Tornò a guardare il suo amico “Tu devi
essere Roronoa, giusto?”
Lui si irrigidì e la guardò con uno
sguardo minaccioso.
“Non ti preoccupare, non ci sono ancora
prove a tuo carico sul furto al Bellagio, avete fatto un ottimo lavoro”
Usop sospirò “Kaya vieni al punto”
“D’accordo. Volevo solo mettervi in
allerta su Night Cat, è il miglior ladro che ci sia in circolazione, molti lo
definiscono l’erede di Gold Roger”
“Addirittura?” chiese sarcastico Roronoa.
Lei sorrise “Vi do un consiglio, capite
perché l’avete offeso e chiedetegli perdono” si guardò un’ultima volta intorno
e si avviò verso la porta “Io devo andare”
Usop si avvicinò a lei e le aprì la
porta “Kaya”
Lei si girò “Sì?”
Sospirò “Non avrei voluto che finisse
così”
Il cuore accelerò frenetico, ma lo
ignorò.
Sospirò facendo un mezzo sorriso “Ma è
finita così” poi si girò e uscì dalla stanza.
“Usop sei impazzito! Perché non l’hai
detto che era stata lei a parlarti del Gold special?!”
Era da più di mezzora che tutto il
gruppo gli urlava contro, Nami soprattutto, iniziava a pensare che volessero
mangiarselo.
“Insomma ragazzi, non avevamo altre soluzioni,
se non fosse stato per Nigth Cat nessuno l’avrebbe scoperto” tentò di
difendersi.
“Hai comunque tradito la nostra fiducia”
disse Ace guardandolo male.
Iniziò a sudare freddo, l’ultima cosa
che voleva era essere buttato fuori dal colpo. Ma dov’era finito Zoro quando
gli serviva?
“State calmi”
Sospirò, sperando che il capo lo
salvasse.
Tutti si girarono verso Zoro che era
appena rientrato nella stanza.
“Usop ha sbagliato, ma ora almeno
abbiamo un nome”
“Si ma ora le vostre facce saranno in
tutte le stazioni di polizia” commentò Ace.
Fece spallucce “Tanto non le guarda mai
nessuno”
“A parte i poliziotti” disse acida Nami.
“E i detective” le fece eco sua sorella.
Sì, le sorelle volevano decisamente
ucciderlo.
“D’accordo, quindi vogliamo stare qua a
piangerci addosso?” chiese Zoro sarcastico.
Nessuno rispose.
“Allora?”
“No, certo che no” rispose Usop.
Anche gli altri dettero un segno di
assenso.
“Bene, perché Trafalgar mi ha dato delle
informazioni molto interessanti sul nostro amico” disse sorridendo.
“Sentiamo” disse Ace sedendosi sul
divano.
“Allora Night Cat ha un nome: Kuro, il barone Kuro”
“Un barone?” chiese Sanji incredulo.
“Ha ereditato il titolo dalla madre
che non ha mai conosciuto. La cattiva notizia è che è ricco, annoiato e ha
talento.”
Fece una smorfia “Fantastico, un
ricco annoiato”
Zoro lo guardò “La pessima notizia
è che è stato allievo di Gold Roger”
Sgranò gli occhi “Cosa?!”
“Il grande Roger?” chiese Robin.
Zoro annuì grave “Sì”
“Ragazzi la vedo proprio grigia”
commentò abbattuto Brook.
“Ehi non abbattiamoci, sentiamo
prima cosa ha fatto veramente” disse Franky.
“Ha cominciato nei primi anni
novanta, la banca di Ginevra, il tesoro Danese, la banca d’Italia, quella di
Bruxelles, quella di Anversa”
Lo guardò incredulo, ma non era
umanamente possibile.
“Frena frena,” lo bloccò “Tutto
questo l’ha fatto negli anni novanta?”
“Solo fino al 96”
“Sul serio?”
“Dio santo” sospirò Sanji.
“Nel 97 ha attraversato un fase
artistica e ha colpito la Tate a Londra, il Louvre a Parigi, due volte, e il
Prado”
“Fermati, no aspetta” lo interruppe
nuovamente “Il colpo al museo del Prado nel 97? Quello è stato fatto da Kurahadol”
“Lui è Kurahadol, è uno dei suoi
tanti nomi. Ok arriviamo al mio colpo preferito nel 2002 ha rubato uno yacht,
un 60 metri, del re del Marocco. Svanito nel nulla, l’equipaggio è stato
ritrovato qualche giorno dopo in una scialuppa di salvataggio, non ricordavano
nulla”
Corrugò le sopracciglia, quel ladro
era un pazzo! Come diavolo si poteva rubare uno Yacht?!
“Ma come lo nascondi un 60 metri?!”
esclamò incredula Nojiko.
Zoro sorrise divertito “Anche se il
re lo sa non lo dice, l’ha riavuto un mese dopo, ora giocano insieme a tennis
tutti i mesi”
Sospirò abbattuto “Ok, siamo
fritti”
“Già” constatò Ace.
“Quindi che facciamo?” chiese Nami.
“Rispondiamo” disse Zoro facendo
spallucce.
“E come?” chiese incredulo.
Lui sorrise minaccioso “A tono”
ANGOLO DI ROGI
Ed eccomi qua con un altro
capitolo, ebbene sì il cattivo di questa storia sarà un vecchissima conoscenza
dei nostri cari pirati =) Il nome Night Cat deriva dal fatto che il capitano
Kuro sulla sua bandiera aveva il disegno di un gatto se non mi ricordo male XD
Bene spero che vi sia piaciuto
anche questo capitolo!
Mi raccomando fatemi sapere che ne
pensate se ne avete voglia ^^
Bye bye