Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Britin_Kinney    09/09/2012    2 recensioni
Merlin detesta i comportamenti di Arthur, ma deve scegliere, imparare ad accettare questi suoi atteggiamenti o aiutarlo a cambiare, evitandogli compagnie sconvenienti e bravate che potrebbero costargli la vita.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Lancillotto, Merlino/Artù
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I Hate (Love) You




Il cellulare di Merlin squillò, mentre lui dormiva.
Whistle di Florida, cavolo quella canzone l'avrebbe anche usata anche come colonna sonora della sua vita.
Anche se una canzone che parla di un 'fischio' non era esattamente da adattare a colonna sonora della propria vita.
Rispose al telefono con voce roca dovuta al risveglio brusco.
"Pronto?" dall'altro capo Artù gli chiese cosa stesse facendo.
"Stavo dormendo. Che cosa vuoi, Artù?" chiese irritato "Hai da fare stasera?" gli chiese e dalla voce del biondo si capiva che sorrideva.
"Oh, sì, certo. Sta per venire un ragazzo. Oh, è chiaro che dobbiamo cenare insieme. Mi spoglio poi mi metto sul tavolo e mi mangerà addosso. Sicuramente useremo la panna. Poi abbiamo intenzione di fare sesso sfrenato per tutta la notte. Tu?"
Artù rideva da quando il moretto aveva inziato la frase.
"Tu... sei una sorpresa continua per me" mormorò serio il biondo "Ovvio, certo. Però ora devo andare a mettere delle candele in camera mia sai... Harry..." si morse il labbro per il nome inventato.
"Adora le candele" Artù rise per l'ennesima volta in quella telefonata.
"Harry? Ci saranno anche Ron e Hermione? Fate una cosa a quattro?" Merlin fece una smorfia per la battutta, adorava Harry Potter.
Forse era proprio stato Daniel Radcfliff a farlo diventare Gay, e che cavolo! Ma, così era troppo!  
"Ah-ah" aveva risposto acidamente Merlin "Sul serio che fai stasera?" chiese serio Arthur.
"Mi pare di avertelo detto o sbaglio?" la voce di Artù si vece di velluto.
"Non ci credo neanche se esci dalla porta e me lo dici" Merlin aggrottò le sopracciglia.
"Cosa? Che vuol dire 'se esci dalla porta'?" Arthur rise ancora "Esci e vedrai" con ancora il telefono incollato all'orecchio Merlin andò verso la porta, titubante l'aprì.
Vide Arthur con due borse della spesa in mano, il collo di una bottiglia di vino rosso spuntava da una busta.
Un mazzo di fiordaliso blu elettrico, margherite bianche, rose di un rosa scuro e un paio di tulipani screziati.
Chiuse la telefonata.
"Quindi... questi sono per te. Mi sono preparato bene e ti voglio spiegare perchè questi colori strani tutti insieme. Non sono messi insieme per il colore. Ecco... sono messi insieme per il loro significato. Dunque, il fiordaliso..." cominciò sfilando il fiore in questione e poggiandolo delicatamente sulla mano pallida e delicata di Merlin.
"Amicizia sincera" sorrise.
"Margherita..." sfilò il fiore dalla composizione e lo adagiò accanto al fiordaliso sulla mano di Merlin che lo osservava con uno sguardo indecifrabile, ma che non era per niente negativo.
"Abbi pazienza" e sorrise perchè il significato di quel fiore con quello che lui faceva passare a Merlin aveva un'attinenza perfetta.
"Rosa rosa scuro..." sorrise imbarazzato "Scusa il gioco di parole..." sussurrò "Gratitudine" spiegò.
"Tulipano screziato..." poggiò anche quello come gli altri sulla mano di Merlin.
"Significa 'i tuoi occhi sono splendidi'" puntò il suo sguardo in quello di Merlin che arrossì mentre il biondo gli fissava le iridi.
Arthur decise di spezzare quel momento di imbarazzo e mostrò a Merlin le buste.
"Ovviamente emh... ho portato anche il cibo per cenare. Oh, ovviamente... sempre che Potter non venga a disturbarci" Merlin lo guardò in tralice e poi sorrise.
"Entra, accomodati" lo invitò ad entrare.
Gli sfilò il cappotto.
Artù lo guardò negli occhi e provò ad avvicinarsi, Merlin lo respinse.
"Che fai?" gli chiese intimorito "Scusa..." Arthur si ritirò imbarazzato.
Merlin sospirò e chiuse gli occhi voltandosi e andando ad appendere il cappotto del biondo.
"Bhe, umh..." cominciò Arthur sfregandosi le mani "Comincio a portare queste cose in cucina" Merlin annuì e capì che l'imbarazzo per il momento di prima era passato.
"S-sì. Io intanto vado a mettere..." si schiarì la voce rosso in viso "Questi fiori in un vaso" Andò nel salone e trovò un vaso di porcellana che raffigurava dei fiori gialli.
"Bhe..." fece spallucce "Questo andrà bene" afferrò il contenitore dal collo e lo portò in cucina dove trovò Arthur intento a tagliare dei pomodorini.
Era così concentrato: Il viso rilassato, l'espressione serena, le labbra distese in un piccolissimo sorriso che increspava i lati delle labbra formando due piccole fossettine adorabili.
"Perchè mi stai fissando?" chiese Arthur senza mai distogliere lo sguardo dal tagliere "Non ti stavo fissando, stavo pensando" Arthur sorrise con lo sguardo ancora basso sul coltello che si muoveva veloce sugli ingredienti.
"Che cosa?" chiese "Che questo vaso è osceno. Me lo ha regalato mia nonna Annette quando mi sono trasferito quì" Arthur finalmente sollevò lo sguardo sul vaso lo osservò e poi sorrise.
"Certo che..." si mise un pugno davanti alla bocca per reprimere una risata "Tua nonna ha dei gusti molto... emh... originali" commentò.
Merlin sorrise ma si sentì in dovere di difendere i gusti di sua nonna, se non difenderli almeno giustificarli!
"Bhe lei... lei è vecchia, è di un'altra epoca quindi adora le cose così. E così rendendosi conto di quanto le piacesse pensava che anche io fossi dello stesso parere".  
Arthur sorrise ancora raccogliendo i pomodorini tagliuzzati e facendoli ricadere nella padella dove aveva fatto sciogliere una noce di burro, i pomodorini cominciarono a soffriggere.
"E tu sei dello stesso parere?" chiese distrattamente cominciando a tagliuzzare il bacon.
"Sì... insomma è mia nonna!" rispose con un'alzata di spalle come a dire che quella frase spiegava tutto "Ovvio" Arthur sorrise.
"Io non li ho mai conosciuti i miei nonni. Cioè è come se fossi nato da genitori nati dal nulla. Non ho conosciuto neanche mia madre. Le venne un'emorreggia dopo che io nacqui e purtroppo l'unico a porterle dare il sangue ero io... solo che non potevano prosciugare un neonato, capisci che intendo?"
Merlin annuì sconvolto e dispiaciuto "Io non... non lo sapevo. Mi dispiace" Arthur scosse il capo "Non preoccuparti. Non lasciamo che questo piccolo inconveniente rovini la serata d'accordo?".
Arthur prese la bottiglia di vino rosso dalla busta e aprendo il cassetto delle posate prese una cavatappi. Stappò la bottiglia e ne versò un po' nel bicchiere di Merlin e un po' nel suo.
"Ho portato un CD... emh... hai una radio?" chiese, Merlin sorrise "Ma certo..." rispose in fretta "è lì" indicò uno scaffale accanto alla finestra dove era posizionato uno stereo nero di medie dimensioni. Introdusse il CD e mise Play.
"Spero che tu sappia ballare..." Merlin sorrise imbarazzato "Emh... a dire il vero io..." Arthur appoggiò il suo bicchiere sul banco della cucina, anche quello di Merlin che gli fu sfilato dalle dita.
Artù si avvicinò e lo strinse a sé con un braccio intorno alla vita, i loro corpi aderirono.
Artù intrecciò le dita a quelle di Merlin e portò le mani all'altezza delle spalle.
"Conosci questa canzone?" chiese Arthur "Veramente no" Merlin deglutì "è di Terence Trent d'Arby, si chiama 'Sign your name'. Concentrati sulle frasi della canzone e poi dimmi cosa hai capito" Merlin cercò di concentrarsi sulle parole. 

"Abbiamo cominciato da amici, 
ma il pensiero di te mi scava dentro                                                            
I sintomi sono tanto profondi, 
ma è troppo tardi per tornare indietro". 

Arthur sorrise appoggiando la guancia alla sua. 

"Firma col tuo nome nel mio cuore,
 io voglio che tu sia il mio piccolo"

Ondeggiò ancora, stringedolo di più a lui. Merlin all'inizio era un po' teso ma poi si rilassò tra le braccia di Arthur 

"Firma col tuo nome nel mio cuore [...] 
sono sicuro che il tempo, 
porterà con se delusioni per molte cose" 

Arthur ondeggiò ancora, era un ballo molto rilassante, Merlin doveva riconoscerlo 

"preferirei essere con te all'inferno
 piuttosto che da solo in un freddo paradiso."

 "Stare solo con te mi fa mancare il fiato" 

Arthur sorrise sapendo quale frase sarebbe venuta dopo. "Sai cosa dice adesso?" Merlin squotè il capo prima di sentire un:  

"Lentamente facciamo l'amore 
e la terra gira a nostro piacimento" 

Merlin sentì l'aria mancargli, ebbe la sensazione di morire. Stranamente si sentì mancare, fortuna che Arthur lo prese in tempo e lo resse.
"Ehi, che fai, Merlin?" domandò, il moro gli sorrise debolmente.
"È solo un capogiro, non preoccuparti" e trovò supporto nelle spalle forti di Arthur.
Guidato dalla canzone il biondo si piegò in avanti sul viso di Merlin sospeso a mezz'aria tra Arthur e il pavimento, le braccia del biondo a sorreggerlo.
Lo baciò e la canzone ripetè: 

"Lentamente facciamo l'amore... 
firma col tuo nome nel mio cuore" 

il biondo gli diede il colpo di grazia.
Merlin svenne tra le braccia di Arthur...                                                                                      

"Merlin? Merlin?" il moro si risvegliò sul divano. "Che è successo?" chiese "Credo che sia stata colpa mia... ti ho fatto svenire" spiegò con ironia.
"Tu? E come scusa?" commentò incredulo "Bhe, ti ho baciato e mi sei svenuto addosso" Merlin arrossì.
"Non... avevo lo stomaco vuoto emh... Ho bisogno di riprendermi" disse "Certo, Merlin" Arthur sorrise e lo aiutò ad alzarsi.
Merlin barcollando leggermente, si recò in cucina.
Andò verso la pentola dove Arthur aveva finito di preparare tutto.
"No, siediti, servo io..." tirò indietro la sedia facendolo sedere, poi la riavvicinò al tavolo.
"Grazie..." mormorò Merlin arrossendo "Non c'è di che, è il minimo per averti rubato un'altro bacio, oltre a quello di oggi pomeriggio. Però è strano: ti ho già baciato due volte da quando ti conosco e ancora non mi hai mandato a quel paese" Merlin sorrise accondiscendente.
"A dire il vero... è la terza volta che mi baci" Arthur aggrottò le sopracciglia e voltò il capo nella sua direzione "Cosa? Quando?" Merlin sorrise ancora.
"La prima volta che eri ubriaco, quando sono venuto a prenderti prima di scendere a casa tua mi hai baciato, hai detto che 'volevi ringraziarmi'"
Arthur scoppiò a ridere "Ops, scusa" Merlin lo guardò male "Scuse accettate" disse, il biondino gli porse il piatto che aveva riempito per il moretto tra i ringraziamenti di quest'ultimo.
"Sembra buono" commentò "Oh, lo è. Diciamo che è il mio piatto forte" disse fiero delle sue doti culinarie.
Merlin afferrò la forchetta e infilzò due farfalle.
Portò la forchetta alla bocca, masticando con perizia.
Sentì la croccantezza del bacon, il sapore dolce dei pomodorini, le zucchine.
"Mi sembra impossibile ma... è buono" Arthur sorrise "Sono contento che ti piaccia" Merlin continuò a mangiare, così come Arthur gustandosi quella delizia. Poi ad un certo punto Arthur esordì con un:
"Peccato che Potter non sia venuto sono sicuro che avrebbe riso vedendoti svenire così elegantemente tra le mie braccia" Merlin arrossì e gli diede un pugno sul braccio "Quanto sei scemo" commentò sorridendo.
All'improvviso Arthur prese Merlin per mano e lo trascinò nella sua stanza. Lo appoggiò alla parete mise le mani ai lati della sua testa, i palmi appoggiati al muro.
"Merlin, ti voglio. È inutile nasconderlo. Il pensiero di te mi tormenta" Merlin arrossì violentemente, mentre Terence Trent d'Arby continuava a cantare... Cavolo, Merlin aveva dimenticato di togliere la riproduzione in modalità ripeti alla radio.
Perchè si era fissato con quella canzone di Florida... aveva fatto un CD di tredici canzoni però delle altre non gli importava voleva ascoltare solo quella e così aveva messo il 'ripeti' e adesso sarebbe stato la sua rovina.
Sentì distrattamente il cantante ripetere ancora per l'ennesima volta in quella serata: 

"Il pensiero di te mi scava dentro... 
abbiamo iniziato come amici...
 lentamente facciamo l'amore" 

Merlin sentì il sangue ribollire.
Facciamo l'amore... lentamente facciamo l'amore...
Ma aveva la garanzia che Arthur sarebbe rimasto con lui, poi? Cavolo, Arthur avrebbe preso la cosa più importante di lui: la sua verginità. La sua purezza...
Il biondo, cominciò a baciarlo dappertutto, gli morse piano il collo, Merlin gemette per la sorpresa.
Si lasciò trasportare sul letto dove la mano di Arthur riuscì ad insinuarsi sotto i jeans.
Arthur lo baciò non riuscendo a tenere il ritmo con il quale lo accarezzava lentamente, entrambe le mani di Arthur si impegnarono a sbottonare i pantaloni del moro.
Merlin recuperò la ragione per un secondo.
"No... Arthur... no. Fermo" Merlin gli bloccò le mani con le sue.
Arthur lo guardò negli occhi perforandogli l'animo con una sconfinata dolcezza.
"Non... non posso" Merlin abbassò lo sguardo "Perchè?" chiese Arthur.
"Non..." Merlin tentò di inventarsi una scusa su due piedi.
"Non abbiamo il preservativo" Era una risposta abbastanza plausibile...
"Non rimarrai incinto, Merlin, se è questo quello che temi" rispose ironico il biondo.
"Davvero, Arthur, non voglio farlo" il biondo lesse nel suo sguardo quanto Merlin lo stesse internamente implorando di togliere le mani da lì.
Lentamente Arthur si alzò "Scusami io..." si sentì improvvisamente in colpa.
"Scusa, devo... devo andare" Prese il cappotto ed uscì da casa di Merlin che si rituffò tra i cuscini.
Lasciò cadere poche lacrime, prima di mettere i tappi nelle orecchie e addormentarsi affranto.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Britin_Kinney