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Autore: ADayInTheLife_    09/09/2012    6 recensioni
Presi la sua mano per rialzarmi da terra.
"Piacere, sono Jude e tu?"
"Io sono Paul, Paul McCartney"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Febbraio 1954- L'inizio di tutto.
Era una fresca mattina di Febbraio, esattamente il 4 febbraio del 1954 quando i miei litigarono per l'ennesima volta.
Assistevo alla scena impietrita dalle urla dei miei genitori:Non riuscivo più a vederli in quelle condizioni, avevo 11 anni ed ero costretta a subire le loro grida che si espandevano per tutta la casa.
Corsi fuori dalla porta di casa e per poco un ragazzino non mi prese in pieno con la sua bicicletta.
Buttò la bici per terra e corse da me che, cercando di schivarlo, ero caduta a terra.
"Stai bene?"Fece lui allungando una mano per aiutarmi a rialzarmi.
Presi la sua mano per rialzarmi da terra.
"Si."
"Comunque, piacere, io sono Paul" 
"Io Jude."
Avevo un espressione tristissima stampata in volto e lui doveva essersene accorto perchè dopo poco disse "Sicura di stare bene?Sembri così triste..."
Una lacrima rigò il mio viso.
"Non è niente..."
"Va bene..." Disse poco convinto...
"Comunque, se tu volessi uscire per giocare o stare con qualcuno, io vivo tre case più avanti..."
"Va bene..."
Riprese la sua bici e se ne andò via salutandomi con la mano...
Tornai a casa e mio padre aveva la valigia pronta:Se ne stava andando.
Continuavo a singhiozzare e mio padre quasi mettendosi in ginocchio per parlarmi mi mise una mano sulla spalla e mi diede un bacio in fronte, poi mi guardò e mi disse:
"Tesoro, papà tornerà, te lo prometto..." Mentiva.
Lo vidi andarsene dalla fredda Liverpool in quella sua macchina nera.
Scappai in camera e non cenai nemmeno, continuavo a pensare a come mio padre mi aveva abbandonato...
Avevo 11 anni all'epoca e non sapevo che mio padre non sarebbe mai tornato, ma ogni giorno, prima di andare a fare colazione e prima di andare a dormire, guardavo speranzosa fuori dalla finestra sperando che tornasse.
                                                                                                                                                             ►
Passò un'annò e Paul diventò ben presto il mio migliore amico.
Non c'era giorno in cui non mi accompagnasse a scuola, non c'era giorno in cui non rimaneva a casa mia per i compiti, e non c'era giorno in cui non fosse con me.
Paul era un'anno più grande di me e spesso era iper-protettivo nei miei confronti: una volta picchiò un'altro ragazzino perchè faceva il bulletto con me, era il fratello maggiore che io non avevo mai avuto...                                                                                                                                                     
Gli anni passarono e la nostra amicizia continuava ad evloversi.
                                                                                                                                                             ►
Ero ormai quattordicenne ed oltre a Paul ero diventata amica di un'altra ragazza:Roxy.
Mi fidavo cecamente solo di loro, gli altri non avrebbero mai potuto egualiarli.
Quel giorno tornai a casa e appena chiusi la porta di casa alle mie spalle salutai.
-Ciao mamma, ciao Paul.
Continuavo a correre verso le scale quando realizzai di aver detto "Ciao Paul".
Tornai dietro e mi accorsi di non avere le allucinazioni.
"Ciao Jude"Sorrise.
Mio dio quanto era bello quanto sorrideva.
Era cresciuto un sacco da quando lo avevo incontrato per la prima volta, non era più il ragazzino dodicenne che, con i suoi capelli spettinati, mi tendeva la mano per rialzarmi, era un ragazzo quindicenne con il ciuffo alla Elvis e lo stile da perfetto Teddy Boy.
Mi fissava con quei suoi occhi verde bosco.
"Ero venuto per chiederti se questa sera volevi venire con me ed un mio amico in un locale."
Guardai mia madre speranzosa.
Lei alzò lo sguardo dal libro e guardò per un momento Paul, poi guardò me e disse.
"Per me puoi andare a patto che per le 11:00 tu stia a a casa..."
"Non si preoccupi signora, tornerà a casa sana e salva"
Guardai Paul e poi pensai "Ma sì, esci con il tuo migliore amico, magari conosci anche qualcun'altro invece di essere la solita asociale..."
Rimasi un attimo a pensare e poi risposi.
"Va bene, a che ora sarai qui?"
"Alle 8:00 va bene?"
"Si, benissimo, ora  vado a fare i compiti..."
Andai ad abbracciare Paul e lui se ne andò da casa mia fischiettando Roll Over Beethoven di Chuck Berry...

Spazio autrice.
Bene, so già che fa schifo ma volevo proporvi questa Fan Fiction che da tanto avrei voluto pubblicare ma che quella "coraggiosissima me" non ha mai voluto pubblicare...
Spero vi piaccia e se vi piace spero di riuscire a pubblicare un nuovo capitolo il più presto possibile.
Fatemi sapere :)
P.S. Se è scritto male, perdonatemi, ma è la prima volta che scrivo una FanFiction ed è la prima volta che alle 4 e 40 del mattino comincio ad armeggiare con l'impostazione HTML della storia... çwç

Grazie a tutti quelli che leggeranno questo primo Capitolo <3
 
  
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