Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: isabel_benson    09/09/2012    1 recensioni
E' ormai passato un anno dall'ultima avventura di Percy e i suoi amici.
Arrivano nuovi semidei da tutto il mondo, nuove cabine vengono costruite.
L'Olimpo è finalmente tornato un posto sicuro, come una volta.
Insomma, tutto procede come dovrebbe...o quasi.
Genere: Fantasy, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson, Quasi tutti, Tre Pezzi Grossi
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sentii un rumore provenire dall'oscurità dalla quale ero circondato, girai attorno a me stesso ma non vedevo altro che buio. Una voce risuonò da lontano, era un uomo che rideva di gusto con voce profonda. “Chi sei?” domandai, non aspettandomi la risposta. L'uomo continuò a ridere, più divertito. “Avanti! Mostrati! Oppure sei codardo?” urlai, facendomi coraggio. La voce smise di ridere, il silenzio mi circondò, forse si stava avvicinando? Mi avrebbe colpito a sorpresa? Mi tastai le tasche ma non trovai Vortice, la penna che si trasformava in spada. Ero spacciato. Poi l'uomo ricominciò a ridere sempre più forte, tanto da tapparmi le orecchie. Aprii gli occhi e mi ritrovai nel mio comodo letto nella cabina di Poseidone. Era solo un sogno, cercai di tranquillizzarmi, solamente perchè alcune volte facevo dei sogni piuttosto reali non vuol dire che tutti gli incubi erano veri. Mi alzai a sedere, sospirando, guardai fuori dalla finestra, dovevano essere le sette del mattino. Scesi dal letto, mi vestii e andai fuori. Quella mattina avrei iniziato gli allenamenti, così mi avviai alla piazzola di tiro con l'arco, anche se non ero molto bravo ero costretto ad allenarmi. Vidi che con me c'erano Annabeth, Isabel, Ariel i gemelli Stoll e altre due ragazze, evidentemente anche loro due erano appena arrivate. “Ehi Testa d'Alghe!” Annabeth mi chiamò, venendomi in contro. “Ehi Sapientona.” andai verso di lei e dopo un rapido bacio, andammo a prendere gli archi “Chi sono le nuove arrivate?” le chiesi, prendendo un arco a caso. “Oh, vieni, te le presento!” esclamò lei, avviandosi con un arco in mano, verso le due ragazze “Ciao Tyla, ciao Kaylin !” una ragazza dai lunghi capelli color miele e dagli occhi verdi si girò, sorridente. “Ciao Annabeth!” salutò la ragazza, nel frattempo l'altra ragazza scoccò una freccia che andò dritta a colpire il bersaglio. “Niente male.” le dissi, lei si voltò verso di me, aveva occhi verdi e marroni, e capelli mossi e castani, il suo volto era duro e freddo. “Grazie.” disse lei, accennando ad un sorriso, poi Annabeth parlò. “Percy, queste sono Tyla” e indicò la ragazza dai capelli mossi color miele “...e Kaylin...” proseguì, indicando l'altra ragazza “Tyla, Kaylin, lui è Percy” le due ragazze sorrisero cordiali. “Piacere Percy, io sono figlia di Atena!” disse Tyla tutta pimpante. Kaylin rimase in silenzio finchè Tyla non le diede un colpetto con il gomito. “Ciao Percy, io sono figlia di Chione” con mia grande sorpresa sorrise anche lei. Figlia di Chione, beh si spiegava la sua freddezza all'inizio. Un uomo di mezza età ci richiamò all'attenzione “Ciao a tutti! Io sono Adam, il vostro istruttore. Oggi non faremo granchè: essendo la prima lezione vedrò la vostra abilità nel tiro con l'arco.” disse con aria di uno simpatico “Dunque, venite tutti qui vicino.” Andammo tutti vicino a Adam, il quale prese un arco dal mucchio. “Chi non ha un proprio arco lo può prendere da questo cesto.” Spiegò spingendo furori dal ripostiglio il cesto. Vidi Isabel togliersi un braccialetto arancione, che si trasformò in un arco, evidentemente era un' arma come Vortice. Il resto del gruppo prese dal cesto, tranne Annabeth ed io, lei mi sorrise. Dopo la spiegazione di come si tira una freccia, per quelli che non erano capaci, andammo tutti davanti ad un bersaglio e iniziammo a scoccare frecce. La mia non andò molto a segno, mentre quella di Annabeth, Isabel, Ariel e un gemello si, ma con mio grande sollievo vidi che anche Tyla, Kaylin e l'altro gemello non erano molto in gamba. La lezione proseguì nello stesso modo in qui era iniziata, rivelando Isabel un'arciera migliore di Annabeth. “Si crede tanto brava quella li! Ma vedremo chi è bravo a lottare contro veri mostri” disse Annabeth, mentre andavamo a mangiare “Dovevi vedere l'aria soddisfatta che le si dipingeva nel volto ogni volta che beccava il mirino!” Risi, non sapendo cosa dire, lei mi diede un pugnetto sul braccio. “Ehi!” protestai. “Non c'è niente di divertente!” Disse, seguendo con gli occhi Isabel, che andava da Nico. Non sapevo che Nico fosse al Campo. “Nico è stato tutto l'anno qui al Campo?” chiesi ad Annabeth. “No, è arrivato una settimana fa, nessuno sa dove sia stato tutto l'anno.” Mi ripromisi di andargli a parlare più tardi. Il pranzo fu triste come la cena della sera prima: essendo l'unico figlio di Poseidone dovevo mangiare da solo. Dopo pranzo andai con Annabeth verso il laghetto, il nostro posto preferito. Li trovammo Kyla, Ariel, Kaylin e Isabel che parlavano animatamente con Nico, Grover, Luke e altri due ragazzi. Dopo mille proteste di Annabeth li raggiungemmo. “Ciao ragazzi!” esclamò Grover “Questi sono Liam e Alan, entrambi figli di Dioniso” li presentò. “Ciao Liam, ciao Alan” dissi sorridendogli “Io sono Percy, figlio di Poseidone” entrambi sgranarono gli occhi. “Amico tu sei un mito!” annunciò Liam. “Già, un vero mito!” confermò Alan, mentre le ragazze sogghignavano. “E io sono Annabeth, figlia di Atena” intervenne Annabeth, anche a questa frase i due fratelli sgranarono gli occhi. “Tu sei la bella Annabeth?” chiese incredulo Alan. “Quella Annabeth?” continuò Liam, Annabeth fece una risatina. “Si sono io.” ammise Annabeth, io le presi la mano, come per tenerla vicino a me. Ci sedemmo assieme agli altri sul prato. “Ciao Nico!” dissi, dandogli una pacca sulla schiena. “Come stai?” “Ciao Percy” disse, con una felicità mai vista nei suoi occhi. “Tutto bene, grazie, tu?” Vidi Anabeth parlare con le altre ragazze, probabilmente dei loro soliti discorsi, mentre Grover scherzava con i due fratelli. “Non c'è male...allora sei andato a scuola?” gli chiesi curioso. “Veramente sono andato a caccia di mostri” disse lui, guardando il lago. “Nico, stai scherzando vero?” ora che lo guardavo bene aveva cicatrici su tutte le braccia. “ No” sospirò, poi si voltò verso le ragazze “Però credo di aver rubato il lavoro ai satiri perchè ho trovato Ariel, Tyla, Isabel e Kaylin.” aggiunse fiero mentre io lo guardavo sempre con più curiosità. “E dove le hai trovate?” gli chiesi. “Ariel l'ho trovata assieme a Tyla e Kaylin, si erano tutte e tre perse in un aeroporto a New York. Una veniva da Los Angeles, l'altra da Londra e Kaylin da Dehli, in India.” spiegò lui. “Tre semidee in un aeroporto?” chiesi sospetto, Nico alzò le spalle non curante. “A quanto pare...” disse girandosi per guardare di nuovo le ragazze. “E Isabel?” gli chiesi, di lei non mi aveva detto niente. “Isa” mi corresse lui “L'ho trovata in Australia, a Sydney.” “Sei arrivato fino in Australia?” domandai incredulo. “Si, e per fortuna!” esclamo lui, immerso nei sogni. “Altrimenti non l'avrei trovata....” ammise. “Ehm...vorresti insinuare che ti sei preso una cotta per Isa?” ero sempre più sorpreso, non mi ero mai immaginato Nico baciarsi con una ragazza. Lui scrollò le spalle ancora una volta. “Forse..” mormorò piano “...ma non sono l'unico” disse infine. Sospirai sollevato, per fortuna sapeva che non era l'unico ad essersi innamorato di Isabel. “Per fortuna sai già di Grover.” “Grover!?” parve meravigliato quando glielo dissi “Io intendevo Liam e Alan.” disse facendo un cenno con la testa verso di loro. “Vuoi dire che anche loro sono innamorati di Isa!?” forse aveva ragione Annabeth sul fatto che faceva la civetta. “NO!” esclamò lui indignato, come se Isabel fosse di sua proprietà “Intendo dire che Liam si è innamorato di Tyla e Alan di Kaylin!” mi spiegò lui, ancora un po' offeso. “ Che avete quest'anno!? Vi innamorate tutti...” mi girai e vidi ancora una volta Luke che parlava e scherzava con Ariel, tutti e due si guardavano negli occhi, sembravano perduti l'uno nell'altra. “E Luke sta assieme a Ariel?” gli chiesi, voltandomi verso Nico. “Ah, non so. Quei due stanno sempre assieme: si abbracciano, ridono, scherzano, si tengono per mano...” elencò tutte le azioni “ ma non si sono mai baciati, quindi suppongo di no.” Passammo il resto del tempo tutti inseme, con Liam e Alan che lanciavano certe occhiate a Tyla e Kaylin, e Ariel e Luke che non si lasciavano un minuto di pace. Nico e Grover invece erano tranquilli, come se avessero già pianificato la mossa ma l'avrebbero mesa in atto in un altro momento. Annabeth invece era sdraiata sulle mie gambe e ogni tanto le davo quale bacio. “Oh, vorresti dirmi che non l'avevi capito!?” mi chiese Annabeth prima di andare a cena, mentre eravamo soli. “Ehm, no. Conosco Liam e Alan da un pomeriggio.” mi giustificai. “Beh, anche io...ma si capisce avanti!” disse lei ridendo. “E comunque mi pare di capire che sia Tyla che Kaylin ricambiano.” aggiunse, con un largo sorriso. Poi mi si avvicinò e ci scambiammo un lungo bacio. “Correteeeeee!” entrambi ci girammo e vedemmo metà delle persone al campo correre spaventate verso di noi. Presi Vortice dalla tasca dei jeans, pronto a combattere.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: isabel_benson